Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 33 del 07 marzo 2023


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 177 del 24 febbraio 2023

Programma Operativo Complementare (POC) della Regione del Veneto. Adozione del Programma ripartito per Obiettivi tematici e nomina dell'Autorità Responsabile. Regolamento (UE) n. 558/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2020, D.L. 19 maggio 2020, n. 34, Delibera CIPESS 9 giugno 2021, n. 41.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento adotta il Programma Operativo Complementare (POC) della Regione del Veneto ripartito per Obiettivi tematici. Il Programma persegue le medesime finalità della politica di coesione 2014-2020 a seguito della riprogrammazione dei Programmi Operativi POR FSE e POR FESR 2014-2020 e dell’applicazione delle regole di flessibilità previste dal Reg. (UE) n. 558/2020 in tema di cofinanziamento a tali Programmi. Si procede inoltre all’individuazione dell’Autorità Responsabile del POC.

L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.

Il Programma Operativo Complementare (POC) della Regione del Veneto trae origine da quanto previsto dall’art. 242 del DL 19 maggio 2020 n. 34, convertito in legge 17 luglio 2020, n. 77 e in applicazione di una serie di regole di flessibilità ai Programmi Operativi Regionali FESR e FSE 2014-2020, introdotte dall’Unione europea in risposta all'epidemia di COVID-19, di seguito sinteticamente illustrate.

Il Parlamento europeo e il Consiglio, al fine di fronteggiare la pandemia da COVID-19, hanno approvato il Regolamento (UE) n. 460 del 30 marzo 2020 di modifica dei precedenti Regolamenti (UE) n. 1301/2013, n. 1303/2013 e n. 508/2014, introducendo la possibilità di finanziare misure specifiche per investimenti nei sistemi sanitari degli Stati membri e in altri settori delle loro economie.

Successivamente è stato approvato il Regolamento (UE) n. 558 del 23 aprile 2020 anch’esso di modifica dei Regolamenti (UE) n. 1301/2013 e n. 1303/2013, che ha ampliato la possibilità di intervento dei fondi e ha previsto la facoltà in capo alle Amministrazioni che gestiscono i programmi comunitari FESR e FSE di applicare la quota di cofinanziamento UE ad un tasso del 100% (invece che al 50%) in corrispondenza della spesa certificata nel periodo contabile 2020-2021, liberando così le risorse nazionali relative alla quota di cofinanziamento degli Stati membri. Tale facoltà è stata in seguito prorogata dal Regolamento (UE) 2022/562 del Parlamento europeo e del Consiglio del 6 aprile 2022, che ha introdotto la possibilità di applicare il cofinanziamento del 100% anche alle spese certificate riferite al periodo contabile 1 luglio 2021 - 30 giugno 2022.

A livello nazionale, tra i principali provvedimenti normativi in materia sanitaria, economica e sociale, il citato D.L. 19 maggio 2020, n. 34, c.d. Decreto “Rilancio” (convertito con modificazioni dalla L. 17 luglio 2020, n. 77) ha disciplinato l’utilizzo dei fondi della Politica di coesione e, in particolare, alcune condizioni per le riprogrammazioni dei Programmi Operativi nazionali e regionali dei Fondi Strutturali e di investimento europei (SIE) 2014-2020 (artt. 241 e 242), prevedendo che “[...] le risorse erogate dall'Unione europea a rimborso delle spese rendicontate per le misure emergenziali siano riassegnate alle stesse Amministrazioni che hanno proceduto alla rendicontazione, fino a concorrenza dei rispettivi importi, per essere destinate alla realizzazione di Programmi Operativi Complementari, vigenti o da adottarsi”.

Tale provvedimento ha stabilito che ai medesimi Programmi Operativi Complementari (POC) siano destinate le risorse a carico del Fondo di Rotazione di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, rese disponibili per effetto dell’integrazione del tasso di cofinanziamento UE dei programmi. Inoltre, nelle more della predetta riassegnazione delle risorse, il provvedimento stabilisce che le Autorità di gestione (AdG) dei Programmi dei Fondi strutturali europei, possano assicurare gli impegni già assunti, relativi a interventi sostituiti da quelli emergenziali, attraverso la riprogrammazione delle risorse nazionali del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), risorse che confluiscono nella Sezione speciale del Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) di cui alla Delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) n. 2 del 29 aprile 2021. Per dare attuazione alle suddette disposizioni sono stati previsti anche specifici Accordi tra il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale e le Amministrazioni centrali e regionali titolari di programmi finanziati con i Fondi strutturali 2014-2020.

Pertanto, a seguito dell’utilizzo delle opzioni di flessibilità europee e nazionali introdotte per il contrasto alla crisi COVID-19, la Regione del Veneto è stata prima chiamata a riprogrammare parte dei POR FESR e FSE per introdurre nuovi interventi emergenziali e successivamente a predisporre i propri POC e PSC.

Di seguito, si procede ad illustrare il percorso programmatorio e i principali provvedimenti con cui la Regione del Veneto ha recepito ed attuato il vasto processo di riprogrammazione dei POR FESR e FSE previsto dal mutato quadro normativo europeo e nazionale sopra descritto.

Con DGR n. 404 del 31 marzo 2020, la Giunta Regionale ha approvato le prime linee di indirizzo per le modifiche della programmazione regionale relative all’utilizzazione delle risorse ancora disponibili sui Programmi Operativi Regionali POR FSE e FESR del Veneto per il periodo 2014–2020, in risposta all’emergenza provocata dall’epidemia COVID-19, sulla base delle modifiche dei Regolamenti presentate al Consiglio e al Parlamento da parte della Commissione Europea.

Con DGR n. 529 del 28 aprile 2020, la Giunta Regionale ha successivamente disposto l’autorizzazione alla proroga dei termini e/o alla modifica delle disposizioni dei bandi vigenti del POR FESR 2014-2020, con lo scopo di rispondere alle difficoltà manifestate dai beneficiari per effetto dell’emergenza sanitaria da diffusione del virus COVID-19.

Con DGR n. 745 del 16 giugno 2020 sono state approvate le linee generali di intervento per la riprogrammazione delle risorse rese disponibili sui Programmi Operativi Regionali FSE e FESR 2014–2020, definendo l’ammontare complessivo di tali risorse anche alla luce delle opportunità derivanti dall’Accordo tra la Regione del Veneto e il Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale (c.d. “Accordo Provenzano”).

Con DGR n. 786 del 23 giugno 2020 è stato approvato lo schema di “Accordo per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei Fondi Strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell’art. 242 del DL 34/2020”, poi sottoscritto in data 10 luglio 2020 tra la Regione del Veneto e il Ministero per il Sud e la Coesione territoriale. Nell’Accordo si prevede anche la facoltà di utilizzo dell’opportunità prevista dal Regolamento (UE) 2020/558 di cofinanziamento al 100% con risorse europee delle spese rendicontate per l’anno contabile 2020-2021 dai POR FSE e FESR 2014-2020.

A seguito della sottoscrizione del succitato Accordo, con DGR n. 1332 del 16 settembre 2020 si è preso atto delle risorse disponibili a valere sul FSC e si sono autorizzate le strutture competenti all'attuazione delle misure previste in continuità con le diverse priorità di investimento programmate nei POR FESR e POR FSE 2014-2020; ulteriori determinazioni in merito all’attuazione dell’Accordo sono state esplicitate con DGR n. 241 del 9 marzo 2021. Il PSC della Regione del Veneto, nella sezione speciale “risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020”, ha una dotazione complessiva di € 253.700.000,00, di cui € 119.700.000,00 e € 134.000.000,00 di risorse equivalenti, rispettivamente, alla riprogrammazione del POR FSE e del POR FESR 2014-2020. Il PSC è stato approvato con Delibera CIPESS n. 30 del 29 aprile 2021 e con DGR n. 1508 del 2 novembre 2021 la Giunta regionale ne ha preso atto.

Accanto al PSC si colloca il Programma Operativo Complementare (POC) della Regione del Veneto, istituito con Delibera CIPESS 9 giugno 2021, n. 41 e riportato in Allegato A, ripartito per Obiettivi Tematici (OT), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. Successivamente al presente provvedimento, l’iter procedurale del POC prevede l’approvazione definitiva del Programma da parte del CIPESS.

In coerenza con la struttura logica della programmazione strategica indicata nei Regolamenti UE per il periodo 2014-2020 e nell’Accordo di Partenariato, il POC si articola negli stessi Obiettivi Tematici del POR FESR e FSE 2014-2020 del Veneto, ponendosi in un’ottica di piena complementarietà con gli interventi previsti dagli stessi. Di seguito l’articolazione per OT:

  • OT 1 - Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione;
  • OT 2 - Migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nonché l'impiego e la qualità delle medesime;
  • OT 3 - Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese;
  • OT 4 - Sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori;
  • OT 5 - Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi - Rischio idraulico;
  • OT 8 - Occupabilità - Promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori;
  • OT 9 - Inclusione sociale - Promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni forma di discriminazione e Sviluppo urbano sostenibile - Ridurre la marginalità e sviluppare l’inclusione
  • OT 10 - Istruzione e Formazione - Investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente;
  • OT 11 - Capacità istituzionale - Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un’amministrazione pubblica efficiente;
  • Assistenza Tecnica.

Con riferimento alla dotazione finanziaria, si specifica che l’importo programmato con la presente versione del POC è pari a € 253.441.406,73, che risultano essere totalmente a carico del Fondo di Rotazione statale ex L. 183/1987, come di seguito illustrato:

  • € 42.021.000,00 relativi alla certificazione di spese emergenziali anticipate a carico dello Stato;
  • € 211.420.406,73 equivalenti alle risorse del Fondo di Rotazione resesi disponibili per effetto dell'applicazione del tasso di cofinanziamento UE al 100% ai sensi del comma 3 dell’articolo 242 del decreto legge 34/2020, sopra richiamato.

Del totale complessivo, € 180.927.422,07 rappresentano la quota ex FSE, e € 72.513.984,66 rappresentano la quota ex FESR. Infine, per quanto riguarda l’Assistenza tecnica, sono stati destinati complessivamente € 7.225.238,45. Il piano finanziario risulta ripartito nel seguente modo: 

Obiettivo Tematico

POC- quota ex FSE

POC- quota ex FESR

Totale POC
(risorse a valere sul FDR ex L. 183/1987)

1

0

7.811.848,33

7.811.848,33

2

0

6.549.773,62

6.549.773,62

3

0

28.601.659,19

28.601.659,19

4

0

22.843.672,26

22.843.672,26

5

0

1.991.031,26

1.991.031,26

8

39.256.673,87

0

39.256.673,87

9

50.476.926,48

1.316.000,00

51.792.926,48

10

86.843.744,94

0

86.843.744,94

11

524.838,33

0

524.838,33

Totale OT 1-11

177.102.183,62

69.113.984,66

246.216.168,28

Assistenza tecnica

   

7.225.238,45

Totale complessivo

    253.441.406,73

 

In attuazione di quanto previsto dal citato Reg. (UE) 2022/562, relativamente alla possibilità di applicare il tasso di cofinanziamento del 100% anche alle spese dichiarate nelle domande di pagamento riguardanti il periodo contabile che decorre dal 1 luglio 2021 fino al 30 giugno 2022, gli ulteriori importi da trasferire al POC, relativi alle spese certificate nel POR FSE 2014-2020 per l'anno contabile 2021-2022, saranno integrati con una modifica al piano finanziario del POC, dopo la chiusura dei conti del relativo anno contabile, prevista per il 2023.

In conformità con quanto disposto al punto 2 della Delibera CIPE n. 10 del 28 gennaio 2015, le modifiche al POC, consistenti in variazioni della dotazione finanziaria o in una revisione degli obiettivi strategici, ivi comprese le riprogrammazioni basate sullo stato di avanzamento delle azioni, sono approvate con Delibera del CIPESS, su proposta dell’Amministrazione avente il coordinamento dei Fondi SIE di riferimento, in partenariato con le Regioni interessate. Alle rimodulazioni interne al programma stesso, che non comportino una revisione degli obiettivi strategici e/o una modifica della dotazione finanziaria, si provvede di comune accordo tra l’Amministrazione titolare del programma stesso e l’Amministrazione responsabile del coordinamento del Fondo SIE di riferimento.

Il POC si basa su un sistema “[...] in grado di assicurare l'efficace raggiungimento degli obiettivi, il monitoraggio continuo sull'andamento delle singole operazioni finanziate, il rispetto della normativa nazionale e comunitaria applicabile, la regolarità delle spese sostenute e rendicontate”, garantendo il monitoraggio periodico mediante il sistema unico di monitoraggio della Ragioneria Generale dello Stato (RGS)-IGRUE (punto 2 Delibera CIPE n. 10 del 2015).

In relazione a quanto sopra, si dà pertanto atto che, per le operazioni finanziate con il POC, i Sistemi di gestione e controllo e le procedure adottati, sono analoghi a quelli delle operazioni finanziate con i POR FSE e FESR 2014-2020, salvo quanto precisato in Allegato A, in particolare con riferimento alle “Procedure applicabili ai progetti del Programma Operativo Complementare al POR FESR 2014-2020”. Infine, anche  gli uffici regionali e i soggetti a vario titolo competenti e coinvolti nelle attività sono i medesimi. 

Per quanto riguarda l’ammissibilità della spesa del POC, il termine iniziale si intende coerente a quanto disposto dall’art. 65 comma 2 del Regolamento (UE) n.1303/2013, e pertanto le spese risultano ammissibili se sono state sostenute da un beneficiario e pagate a partire dalla data di presentazione rispettivamente del POR FSE e del POR FESR 2014-2020 alla Commissione europea. Per quanto concerne il termine finale si rinvia all’art. 242 del DL n.34/2020 sopra richiamato, così come modificato con D.L. del 6 novembre 2021 n.152, che prevede al comma 7 che “[...] la data di scadenza dei programmi operativi complementari relativi alla programmazione comunitaria 2014/2020 è fissata al 31 dicembre 2026”.

Quanto ai contenuti, si evidenzia che il POC della Regione del Veneto riportato in Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, stabilisce le strategie, le principali sfide e i soggetti che possono beneficiare delle iniziative.

Da ultimo, con il presente provvedimento si individua quale Autorità Responsabile del POC della Regione del Veneto il Direttore pro tempore della Direzione Autorità di Gestione FSE, con funzioni di raccordo con l’Autorità di Gestione FESR (Direttore pro tempore della Direzione Programmazione unitaria), con riferimento agli interventi complementari al POR FESR e al POR FSE 2014-2020 confluiti nel POC e, per quanto ritenuto necessario ai fini della efficace gestione, anche in relazione al sopravvenire di eventuali modifiche del piano finanziario e/o di aggiornamenti normativi, nell’ambito del coordinamento complessivo assicurato dall’Area Politiche economiche, Capitale umano e Programmazione comunitaria.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

  • il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE) n 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 e ss.mm.ii. relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l’obiettivo «Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione» e che abroga il regolamento (CE) n 1080/2006 Consiglio;
  • il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 e ss.mm.ii, relativo al Fondo sociale europeo (FSE) e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE) n. 460/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 marzo 2020 che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013 e (UE) n. 508/2014 per quanto riguarda misure specifiche volte a mobilitare gli investimenti nei sistemi sanitari degli Stati membri e in altri settori delle loro economie in risposta all'epidemia di COVID-19 (Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus);
  • il Regolamento (UE) n. 558/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2020 che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda misure specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta all'epidemia di COVID-19;
  • il Regolamento (UE) 2022/562 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 6 aprile 2022;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • l’Accordo di Partenariato tra Stato Italiano e Unione Europea, adottato dalla Commissione Europea in data 29 ottobre 2014 con decisione C(2014) 8021 e successive modifiche e integrazioni;
  • il D.P.R. 5 febbraio 2018, n. 22 “Regolamento recante i criteri sull'ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020”;
  • la Legge 16 aprile 1987, n. 183, destinazione delle risorse a carico del Fondo di Rotazione di cui all’articolo 5;
  • il Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34 “Decreto Crescita”, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58 “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi” e, in particolare, l'articolo 44 “Semplificazione ed efficientamento dei processi di programmazione, vigilanza ed attuazione degli interventi finanziati dal Fondo per lo sviluppo e la coesione”;
  • il Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34 “Decreto Rilancio”, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19” e, in particolare, gli articoli 241 e 242 (condizioni per le riprogrammazioni dei Programmi Operativi Nazionali e Regionali dei fondi SIE 2014-2020 - comma 6 - Accordo tra il Ministro per il Sud e la coesione territoriale e le Amministrazioni titolari dei Programmi, comprese le Regioni);
  • il Decreto Legge n. 18/2020 "Cura Italia", successivamente convertito con modificazioni, dalla Legge n. 27 del 24 aprile 2020, misure di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese;
  • il Decreto Legge n. 23/2020 "Liquidità", convertito con modificazioni dalla Legge n. 40 del 5 giugno 2020, misure urgenti in materia di accesso al credito, di salute e di lavoro, proroghe di termini amministrativi e processuali;
  • il Decreto Legge n. 152 del 06 novembre 2021, che prevede al comma 7 la data di scadenza dei Programmi operativi complementari relativi alla programmazione comunitaria 2014/2020;
  • la Delibera CIPE n. 10 del 28 gennaio 2015 relativa alla definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei programmi europei per il periodo di programmazione 2014/2020 e il relativo monitoraggio;
  • la Delibera CIPESS n. 30 del 29 aprile 2021 di approvazione del Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione del Veneto (fondi FSC);
  • la Delibera CIPESS n. 41 del 9 giugno 2021 – Programmi Operativi Complementari di azione e coesione 2014/2020 (art 242 del DL n. 34/2020);
  • la DGR n. 404 del 31 marzo 2020 di adozione delle prime linee di indirizzo per le modifiche della programmazione regionale relative all’utilizzazione delle risorse ancora disponibili sui Programmi Operativi Regionali;
  • la DGR n. 529 del 28 aprile 2020 di autorizzazione alla proroga dei termini e alla modifica delle disposizioni dei bandi vigenti del POR FESR 2014-2020 in risposta all'emergenza COVID-19;
  • la DGR n. 745 del 16 giugno 2020 di riprogrammazione dei POR FSE e FESR 2014-2020, linee generali di intervento e l’ammontare complessivo delle risorse disponibili;
  • la DGR n. 786 del 23 giugno 2020 “Approvazione dello schema di Accordo tra il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale ed il Presidente della Regione del Veneto per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei Fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell’art. 242 del DL 34/2020”;
  • la DGR n. 1332 del 16 settembre 2020 di attuazione degli interventi a valere sul Piano Sviluppo e Coesione - art. 44 della legge 58/2019, a seguito dell'Accordo tra Regione del Veneto e Ministro per il Sud e la coesione territoriale - Delibera CIPE n. 39 del 28 luglio 2020;
  • la DGR n. 241 del 9 marzo 2021 che prevede ulteriori determinazioni in merito all’attuazione del suddetto Accordo;
  • la DGR n. 1508 del 02 novembre 2021 Piano Sviluppo Coesione (PSC) della Regione del Veneto - Riclassificazione delle Aree Tematiche- sezione speciale 2 – del Piano di Sviluppo e Coesione;
  • la DGR n. 1204 del 31 agosto 2021 di conferimento dell'incarico di Direttore della Direzione Autorità di Gestione FSE incardinata nell'ambito dell'Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria ai sensi dell'art. 12 della Legge regionale n. 54/2012 e ss.mm.ii;
  • il DDR n. 187 del 27 novembre 2019 della Direzione Programmazione Unitaria, Vers. 3 SIGECO POR FESR 2014/2020;
  • il DDR n. 2 del 28 luglio 2021 della Direzione Autorità di Gestione FSE, Vers. 1.5 del SIGECO POR FSE 2014/2020;
  • l’art. 2 co. 2 della L.R. n. 54/2012 “Legge regionale per l’ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 “Statuto del Veneto” e ss.mm.ii.;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  2. di adottare il Programma Operativo Complementare della Regione del Veneto (POC), ripartito per Obiettivi Tematici, di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  3. di stabilire il valore complessivo del POC della Regione del Veneto per un importo pari a € 253.441.406,73, a valere sul Fondo di Rotazione ex L. 183/1987, di cui € 180.927.422,07 quota ex FSE, € 72.513.984,66 quota ex FESR, quote comprensive di € 7.225.238,45 per Assistenza tecnica;
  4. di rinviare a successivi atti della Giunta regionale la quantificazione delle risorse del POC da integrare, previa modifica del piano finanziario, in applicazione di quanto previsto dal Regolamento (UE) 2022/562, dopo la chiusura dei conti dell’anno contabile 2021-2022 e la relativa quantificazione delle spese certificate nel POR FSE 2014-2020;
  5. di prendere atto che le eventuali modifiche e rimodulazioni del POC saranno disciplinate in conformità con quanto disposto dalla Delibera CIPE n. 10 del 28 gennaio 2015;
  6. di prendere atto che per le operazioni finanziate con il POC, i Sistemi di gestione e controllo e le procedure adottati sono analoghi a quelli delle operazioni finanziate con i Programmi Operativi Regionali 2014-2020 del FSE e del FESR, salvo quanto precisato in Allegato A con riferimento alle “Procedure applicabili ai progetti del Programma Operativo Complementare al POR FESR 2014-2020” e che gli uffici regionali e i soggetti a vario titolo competenti e coinvolti nelle attività sono i medesimi;
  7. di individuare quale Autorità Responsabile del POC della Regione del Veneto il Direttore pro tempore della Direzione Autorità di Gestione FSE, con funzioni di raccordo con l’Autorità di Gestione FESR (Direttore pro tempore della Direzione Programmazione unitaria) con riferimento agli interventi complementari al POR FESR e al POR FSE 2014-2020 confluiti nel POC e, per quanto ritenuto necessario ai fini della efficace gestione del Programma, anche in relazione al sopravvenire di eventuali modifiche del piano finanziario e/o di aggiornamenti normativi, nell’ambito del coordinamento complessivo assicurato dall’Area Politiche economiche, Capitale umano e Programmazione comunitaria;
  8. di incaricare il Direttore pro tempore della Direzione Autorità di Gestione FSE dell’esecuzione del presente atto, ivi compresa la trasmissione del POC della Regione del Veneto al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile per la successiva approvazione del Programma con propria delibera;
  9. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  10. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26 c. 1 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  11. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_177_23_AllegatoA_497428.pdf

Torna indietro