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Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)
Deliberazione della Giunta Regionale n. 177 del 24 febbraio 2023
Programma Operativo Complementare (POC) della Regione del Veneto. Adozione del Programma ripartito per Obiettivi tematici e nomina dell'Autorità Responsabile. Regolamento (UE) n. 558/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2020, D.L. 19 maggio 2020, n. 34, Delibera CIPESS 9 giugno 2021, n. 41.
Il presente provvedimento adotta il Programma Operativo Complementare (POC) della Regione del Veneto ripartito per Obiettivi tematici. Il Programma persegue le medesime finalità della politica di coesione 2014-2020 a seguito della riprogrammazione dei Programmi Operativi POR FSE e POR FESR 2014-2020 e dell’applicazione delle regole di flessibilità previste dal Reg. (UE) n. 558/2020 in tema di cofinanziamento a tali Programmi. Si procede inoltre all’individuazione dell’Autorità Responsabile del POC.
L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.
Il Programma Operativo Complementare (POC) della Regione del Veneto trae origine da quanto previsto dall’art. 242 del DL 19 maggio 2020 n. 34, convertito in legge 17 luglio 2020, n. 77 e in applicazione di una serie di regole di flessibilità ai Programmi Operativi Regionali FESR e FSE 2014-2020, introdotte dall’Unione europea in risposta all'epidemia di COVID-19, di seguito sinteticamente illustrate.
Il Parlamento europeo e il Consiglio, al fine di fronteggiare la pandemia da COVID-19, hanno approvato il Regolamento (UE) n. 460 del 30 marzo 2020 di modifica dei precedenti Regolamenti (UE) n. 1301/2013, n. 1303/2013 e n. 508/2014, introducendo la possibilità di finanziare misure specifiche per investimenti nei sistemi sanitari degli Stati membri e in altri settori delle loro economie.
Successivamente è stato approvato il Regolamento (UE) n. 558 del 23 aprile 2020 anch’esso di modifica dei Regolamenti (UE) n. 1301/2013 e n. 1303/2013, che ha ampliato la possibilità di intervento dei fondi e ha previsto la facoltà in capo alle Amministrazioni che gestiscono i programmi comunitari FESR e FSE di applicare la quota di cofinanziamento UE ad un tasso del 100% (invece che al 50%) in corrispondenza della spesa certificata nel periodo contabile 2020-2021, liberando così le risorse nazionali relative alla quota di cofinanziamento degli Stati membri. Tale facoltà è stata in seguito prorogata dal Regolamento (UE) 2022/562 del Parlamento europeo e del Consiglio del 6 aprile 2022, che ha introdotto la possibilità di applicare il cofinanziamento del 100% anche alle spese certificate riferite al periodo contabile 1 luglio 2021 - 30 giugno 2022.
A livello nazionale, tra i principali provvedimenti normativi in materia sanitaria, economica e sociale, il citato D.L. 19 maggio 2020, n. 34, c.d. Decreto “Rilancio” (convertito con modificazioni dalla L. 17 luglio 2020, n. 77) ha disciplinato l’utilizzo dei fondi della Politica di coesione e, in particolare, alcune condizioni per le riprogrammazioni dei Programmi Operativi nazionali e regionali dei Fondi Strutturali e di investimento europei (SIE) 2014-2020 (artt. 241 e 242), prevedendo che “[...] le risorse erogate dall'Unione europea a rimborso delle spese rendicontate per le misure emergenziali siano riassegnate alle stesse Amministrazioni che hanno proceduto alla rendicontazione, fino a concorrenza dei rispettivi importi, per essere destinate alla realizzazione di Programmi Operativi Complementari, vigenti o da adottarsi”.
Tale provvedimento ha stabilito che ai medesimi Programmi Operativi Complementari (POC) siano destinate le risorse a carico del Fondo di Rotazione di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, rese disponibili per effetto dell’integrazione del tasso di cofinanziamento UE dei programmi. Inoltre, nelle more della predetta riassegnazione delle risorse, il provvedimento stabilisce che le Autorità di gestione (AdG) dei Programmi dei Fondi strutturali europei, possano assicurare gli impegni già assunti, relativi a interventi sostituiti da quelli emergenziali, attraverso la riprogrammazione delle risorse nazionali del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), risorse che confluiscono nella Sezione speciale del Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) di cui alla Delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) n. 2 del 29 aprile 2021. Per dare attuazione alle suddette disposizioni sono stati previsti anche specifici Accordi tra il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale e le Amministrazioni centrali e regionali titolari di programmi finanziati con i Fondi strutturali 2014-2020.
Pertanto, a seguito dell’utilizzo delle opzioni di flessibilità europee e nazionali introdotte per il contrasto alla crisi COVID-19, la Regione del Veneto è stata prima chiamata a riprogrammare parte dei POR FESR e FSE per introdurre nuovi interventi emergenziali e successivamente a predisporre i propri POC e PSC.
Di seguito, si procede ad illustrare il percorso programmatorio e i principali provvedimenti con cui la Regione del Veneto ha recepito ed attuato il vasto processo di riprogrammazione dei POR FESR e FSE previsto dal mutato quadro normativo europeo e nazionale sopra descritto.
Con DGR n. 404 del 31 marzo 2020, la Giunta Regionale ha approvato le prime linee di indirizzo per le modifiche della programmazione regionale relative all’utilizzazione delle risorse ancora disponibili sui Programmi Operativi Regionali POR FSE e FESR del Veneto per il periodo 2014–2020, in risposta all’emergenza provocata dall’epidemia COVID-19, sulla base delle modifiche dei Regolamenti presentate al Consiglio e al Parlamento da parte della Commissione Europea.
Con DGR n. 529 del 28 aprile 2020, la Giunta Regionale ha successivamente disposto l’autorizzazione alla proroga dei termini e/o alla modifica delle disposizioni dei bandi vigenti del POR FESR 2014-2020, con lo scopo di rispondere alle difficoltà manifestate dai beneficiari per effetto dell’emergenza sanitaria da diffusione del virus COVID-19.
Con DGR n. 745 del 16 giugno 2020 sono state approvate le linee generali di intervento per la riprogrammazione delle risorse rese disponibili sui Programmi Operativi Regionali FSE e FESR 2014–2020, definendo l’ammontare complessivo di tali risorse anche alla luce delle opportunità derivanti dall’Accordo tra la Regione del Veneto e il Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale (c.d. “Accordo Provenzano”).
Con DGR n. 786 del 23 giugno 2020 è stato approvato lo schema di “Accordo per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei Fondi Strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell’art. 242 del DL 34/2020”, poi sottoscritto in data 10 luglio 2020 tra la Regione del Veneto e il Ministero per il Sud e la Coesione territoriale. Nell’Accordo si prevede anche la facoltà di utilizzo dell’opportunità prevista dal Regolamento (UE) 2020/558 di cofinanziamento al 100% con risorse europee delle spese rendicontate per l’anno contabile 2020-2021 dai POR FSE e FESR 2014-2020.
A seguito della sottoscrizione del succitato Accordo, con DGR n. 1332 del 16 settembre 2020 si è preso atto delle risorse disponibili a valere sul FSC e si sono autorizzate le strutture competenti all'attuazione delle misure previste in continuità con le diverse priorità di investimento programmate nei POR FESR e POR FSE 2014-2020; ulteriori determinazioni in merito all’attuazione dell’Accordo sono state esplicitate con DGR n. 241 del 9 marzo 2021. Il PSC della Regione del Veneto, nella sezione speciale “risorse FSC per copertura interventi ex fondi strutturali 2014-2020”, ha una dotazione complessiva di € 253.700.000,00, di cui € 119.700.000,00 e € 134.000.000,00 di risorse equivalenti, rispettivamente, alla riprogrammazione del POR FSE e del POR FESR 2014-2020. Il PSC è stato approvato con Delibera CIPESS n. 30 del 29 aprile 2021 e con DGR n. 1508 del 2 novembre 2021 la Giunta regionale ne ha preso atto.
Accanto al PSC si colloca il Programma Operativo Complementare (POC) della Regione del Veneto, istituito con Delibera CIPESS 9 giugno 2021, n. 41 e riportato in Allegato A, ripartito per Obiettivi Tematici (OT), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. Successivamente al presente provvedimento, l’iter procedurale del POC prevede l’approvazione definitiva del Programma da parte del CIPESS.
In coerenza con la struttura logica della programmazione strategica indicata nei Regolamenti UE per il periodo 2014-2020 e nell’Accordo di Partenariato, il POC si articola negli stessi Obiettivi Tematici del POR FESR e FSE 2014-2020 del Veneto, ponendosi in un’ottica di piena complementarietà con gli interventi previsti dagli stessi. Di seguito l’articolazione per OT:
Con riferimento alla dotazione finanziaria, si specifica che l’importo programmato con la presente versione del POC è pari a € 253.441.406,73, che risultano essere totalmente a carico del Fondo di Rotazione statale ex L. 183/1987, come di seguito illustrato:
Del totale complessivo, € 180.927.422,07 rappresentano la quota ex FSE, e € 72.513.984,66 rappresentano la quota ex FESR. Infine, per quanto riguarda l’Assistenza tecnica, sono stati destinati complessivamente € 7.225.238,45. Il piano finanziario risulta ripartito nel seguente modo:
Obiettivo Tematico
POC- quota ex FSE
POC- quota ex FESR
Totale POC (risorse a valere sul FDR ex L. 183/1987)
1
0
7.811.848,33
2
6.549.773,62
3
28.601.659,19
4
22.843.672,26
5
1.991.031,26
8
39.256.673,87
9
50.476.926,48
1.316.000,00
51.792.926,48
10
86.843.744,94
11
524.838,33
Totale OT 1-11
177.102.183,62
69.113.984,66
246.216.168,28
Assistenza tecnica
7.225.238,45
Totale complessivo
In attuazione di quanto previsto dal citato Reg. (UE) 2022/562, relativamente alla possibilità di applicare il tasso di cofinanziamento del 100% anche alle spese dichiarate nelle domande di pagamento riguardanti il periodo contabile che decorre dal 1 luglio 2021 fino al 30 giugno 2022, gli ulteriori importi da trasferire al POC, relativi alle spese certificate nel POR FSE 2014-2020 per l'anno contabile 2021-2022, saranno integrati con una modifica al piano finanziario del POC, dopo la chiusura dei conti del relativo anno contabile, prevista per il 2023.
In conformità con quanto disposto al punto 2 della Delibera CIPE n. 10 del 28 gennaio 2015, le modifiche al POC, consistenti in variazioni della dotazione finanziaria o in una revisione degli obiettivi strategici, ivi comprese le riprogrammazioni basate sullo stato di avanzamento delle azioni, sono approvate con Delibera del CIPESS, su proposta dell’Amministrazione avente il coordinamento dei Fondi SIE di riferimento, in partenariato con le Regioni interessate. Alle rimodulazioni interne al programma stesso, che non comportino una revisione degli obiettivi strategici e/o una modifica della dotazione finanziaria, si provvede di comune accordo tra l’Amministrazione titolare del programma stesso e l’Amministrazione responsabile del coordinamento del Fondo SIE di riferimento.
Il POC si basa su un sistema “[...] in grado di assicurare l'efficace raggiungimento degli obiettivi, il monitoraggio continuo sull'andamento delle singole operazioni finanziate, il rispetto della normativa nazionale e comunitaria applicabile, la regolarità delle spese sostenute e rendicontate”, garantendo il monitoraggio periodico mediante il sistema unico di monitoraggio della Ragioneria Generale dello Stato (RGS)-IGRUE (punto 2 Delibera CIPE n. 10 del 2015).
In relazione a quanto sopra, si dà pertanto atto che, per le operazioni finanziate con il POC, i Sistemi di gestione e controllo e le procedure adottati, sono analoghi a quelli delle operazioni finanziate con i POR FSE e FESR 2014-2020, salvo quanto precisato in Allegato A, in particolare con riferimento alle “Procedure applicabili ai progetti del Programma Operativo Complementare al POR FESR 2014-2020”. Infine, anche gli uffici regionali e i soggetti a vario titolo competenti e coinvolti nelle attività sono i medesimi.
Per quanto riguarda l’ammissibilità della spesa del POC, il termine iniziale si intende coerente a quanto disposto dall’art. 65 comma 2 del Regolamento (UE) n.1303/2013, e pertanto le spese risultano ammissibili se sono state sostenute da un beneficiario e pagate a partire dalla data di presentazione rispettivamente del POR FSE e del POR FESR 2014-2020 alla Commissione europea. Per quanto concerne il termine finale si rinvia all’art. 242 del DL n.34/2020 sopra richiamato, così come modificato con D.L. del 6 novembre 2021 n.152, che prevede al comma 7 che “[...] la data di scadenza dei programmi operativi complementari relativi alla programmazione comunitaria 2014/2020 è fissata al 31 dicembre 2026”.
Quanto ai contenuti, si evidenzia che il POC della Regione del Veneto riportato in Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, stabilisce le strategie, le principali sfide e i soggetti che possono beneficiare delle iniziative.
Da ultimo, con il presente provvedimento si individua quale Autorità Responsabile del POC della Regione del Veneto il Direttore pro tempore della Direzione Autorità di Gestione FSE, con funzioni di raccordo con l’Autorità di Gestione FESR (Direttore pro tempore della Direzione Programmazione unitaria), con riferimento agli interventi complementari al POR FESR e al POR FSE 2014-2020 confluiti nel POC e, per quanto ritenuto necessario ai fini della efficace gestione, anche in relazione al sopravvenire di eventuali modifiche del piano finanziario e/o di aggiornamenti normativi, nell’ambito del coordinamento complessivo assicurato dall’Area Politiche economiche, Capitale umano e Programmazione comunitaria.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
delibera
(seguono allegati)
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