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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 111 del 16 settembre 2022


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1049 del 23 agosto 2022

Interventi a sostegno dei servizi per la prima infanzia e delle scuole dell'infanzia non statali nel territorio regionale del Veneto per il triennio da settembre 2022 a settembre 2025. Approvazione progetto e schema di accordo con A.N.C.I. Veneto. L.R. 3 aprile 1980, n. 23. L.R. 23 aprile 1990, n. 32.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento, si approva il progetto relativo agli interventi a sostegno dei servizi per la prima infanzia e delle scuole dell’infanzia non statali nel territorio regionale del Veneto per il triennio da settembre 2022 a settembre 2025, di cui alle leggi regionali n. 23 del 3 aprile 1980 e n. 32 del 23 aprile 1990, e lo schema di accordo con l’Associazione Regionale Comuni del Veneto (A.N.C.I. Veneto) per la sua attuazione.

L'Assessore Manuela Lanzarin, di concerto con l'Assessore Francesco Calzavara, riferisce quanto segue.

La Regione del Veneto è da anni impegnata ad ottimizzare e sostenere i servizi per la prima infanzia e le scuole dell’infanzia non statali sia in termini qualitativi che quantitativi.

L’articolo 1 della Legge regionale 23 aprile 1990, n. 32 Disciplina degli interventi regionali per i servizi educativi per la prima infanzia: asili nido e servizi innovativi, promuove e sostiene l’attività educativo-assistenziale degli asili nidi al fine di realizzare il pieno sviluppo fisico-psichico-relazionale dei bambini sino ai tre anni di età ed assicurare alla famiglia un sostegno adeguato; mentre l’articolo 1 della Legge regionale del 3 aprile 1980, n. 23 Contributi per il funzionamento della scuola dell’infanzia non statale riconosce la fondamentale funzione sociale svolta dalla scuola dell’infanzia prevedendo l’erogazione di contributi ad hoc per le scuole dell’infanzia paritarie.

In particolare gli obiettivi della programmazione regionale, enunciati all’articolo 2 della suddetta L.R. n. 32/1990, mirano a realizzare: un equilibrato sviluppo dei servizi per la prima infanzia nel territorio regionale; incentivare un coordinamento con gli altri servizi ed interventi regionali per l’infanzia e la famiglia; sviluppare, a livello territoriale, una collaborazione tra enti pubblici e privati; valorizzare la professionalità degli operatori.

Gli interventi regionali sono orientati a fornire un supporto e un sostegno nella gestione dei servizi alla prima infanzia (fascia 0-6 anni), mantendo un rapporto costante con i territorii e, nel contempo, a ricercare una migliore e diversificata risposta alle esigenze delle famiglie.

Tale supporto si è espresso, in particolare per quanto riguarda i servizi per la prima infanzia, con una pluralità di servizi innovativi previsti dalla normativa che hanno permesso alla Regione del Veneto di accrescere e diversificare l’offerta orientando il privato sociale verso la domanda formativa. Il risultato è stato quello di sviluppare una cultura e una professionalizzazione del servizio educativo e di offrire anche a realtà territoriali minori esperienze e servizi a favore della prima infanzia.

Il dato regionale relativo alla copertura dei posti nei servizi educativi per l’infanzia rispetto alla popolazione residente da zero a tre anni, pari al 29,1%, su una media nazionale del 25,5%, conferma e rafforza l’obiettivo perseguito dalla Regione del Veneto di realizzare un sistema di servizi educativi di qualità, innovativi, capaci di fornire un supporto reale ai bisogni delle famiglie e ai recenti cambiamenti registrati in ambito familiare e nelle organizzazioni lavorative.

Nel contempo la Regione del Veneto si è altresì dotata di una specifica normativa volta a definire i requisiti minimi generali e specifici che i servizi educativi devono possedere al fine del rilascio dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento. La Legge regionale 16 agosto 2002, n. 22 e le successive Deliberazioni di Giunta regionale del 16 gennaio 2007, n. 84 e del 3 luglio 2007, n. 2067 hanno individuato criteri e procedure necessari alla definizione di tali atti.

Ne è conseguito lo sviluppo, nel territorio regionale, di un sistema di monitoraggio e di verifica della qualità dei servizi auspicato e perseguito anche a livello nazionale, laddove la più recente normativa ha individuato specifici compiti in capo alle Regioni di definizione di standard strutturali, organizzativi e qualitativi dei servizi educativi, mentre in capo agli Enti locali ha riconosciuto la piena responsabilità di monitoraggio e verifica del funzionamento degli stessi.

Agli aspetti qualitativi dei servizi per la prima infanzia e quantitativi di una loro capillare diffusione nel territorio deve essere associato anche l’aspetto dell’accessibilità. Infatti, un quadro degli interventi che miri ad affermare il diritto all’educazione fino dalla nascita deve altresì lavorare al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione costante delle rette che rappresentano, ad oggi, uno degli elementi primi discriminanti di accesso ai servizi stessi.

In tal senso la Regione del Veneto, riconoscendo la funzione sociale svolta nel territorio dalle scuole dell’infanzia non statali e dai servizi per la prima infanzia, da anni garantisce l’erogazione di contributi stante anche la centralità delle politiche a sostegno della famiglia ribadite a livello nazionale. 

Lo sviluppo della recente normativa, in particolare quella nazionale, conferma e rafforza la correttezza di questo agire. L’approvazione del Decreto Legislativo del 13 aprile 2017, n. 65 di istituzione del Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni rappresenta un importante tassello nel riconoscere il diritto all’educazione come un diritto da perseguire all’interno di un percorso unitario che determini: una maggiore diffusione e accessibilità ai servizi educativi per l’infanzia (copertura al 33% di servizi a tempo pieno) e una generalizzazione quantitativa e qualitativa della scuola dell’infanzia (frequenza del 96% dei bambini 3-6 anni di età).

Il citato D.Lgs. n. 65/2017 mira a realizzare una offerta educativa 0-6 anni capace di promuove una continuità educativa e scolastica, attenta a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, impegnata a sostenere la primaria funzione educativa delle famiglie e a favorire la conciliazione tra i tempi di lavoro e di cura.

Un modello di governance multilivello in grado di coinvolgere i diversi piani di governo diviene lo strumento attraverso il quale si può realizzare tale sistema integrato di educazione e di istruzione sull’intero territorio nazionale. Il D.Lgs. n. 65/2017 riconosce, dunque, allo Stato le funzioni di indirizzo, coordinamento e promozione del sistema integrato; alle Regioni attribuisce un ruolo di partenariato nella programmazione, nel monitoraggio e nella promozione del suddetto sistema nel proprio territorio; infine agli Enti locali demanda la gestione, diretta o indiretta, dei servizi e l’attività di coordinamento e programmazione dell’offerta educativa nel territorio al fine di realizzare una rete integrata ed unitaria.

Lo Stato nello svolgere le sue funzioni si avvale del Piano di azione pluriennale, previsto all’articolo 8 del D.Lgs. n. 65/2017, nel quale vengono individuati gli obiettivi strategici e definite le risorse finanziarie e la loro destinazione.

Per l’attuazione del sopraindicato Piano, l’articolo 12 del D.Lgs. n. 65/2017, ha previsto l’istituzione di un Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione volto a finanziare i seguenti interventi:

  • interventi di nuove costruzioni, ristrutturazione, messa in sicurezza, risparmio energetico di edifici pubblici che accolgono scuole e servizi per l’infanzia;
  • finanziamento di spese di gestione delle scuole e dei servizi educativi per l’infanzia, per abbassarne i costi per le famiglie e migliorarne l’offerta;
  • interventi di formazione continua in servizio del personale educativo e docente e la promozione dei coordinamenti pedagogici territoriali.

Lo stesso articolo 12 prevede, inoltre, che le risorse siano erogate dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca direttamente ai Comuni previa programmazione regionale.

La programmazione in capo alle Regioni è costituita da un elenco di interventi per ciascuno dei quali devono essere indicati, rispetto all’annualità delle risorse, i Comuni interessati, l’importo del finanziamento, la tipologia di interventi, le finalità perseguite e il cofinanziamento regionale. L’erogazione delle risorse del Fondo, infatti, è prevista esclusivamente come cofinanziamento della programmazione regionale dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia.

Con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 5 ottobre 2021, registrata alla Corte dei Conti in data 21 marzo 2022, è stato approvato il Piano di azione nazionale pluriennale per il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni per il quinquennio 2021-2025, il quale ha previsto uno stanziamento di 309 milioni di euro per ogni annualità.

L’adozione del Piano 2021-2025 permette di realizzare, sul territorio nazionale, una programmazione regionale pluriennale, ferma restando la possibilità in capo alle Regioni di operare, ogni anno, i necessari aggiustamenti.

Con Delibera di Giunta regionale del 19 novembre 2021, n. 1607 la Regione del Veneto, sulla base del decreto di riparto del Fondo nazionale, ha approvato la programmazione degli interventi per gli esercizi finanziari 2021-2023 in esito a quanto emerso e ratificato nel corso delle sedute del Tavolo paritetico regionale di coordinamento delle attività del Piano (articolo 11 Intesa del 82/CU dell’8 luglio 2021) del 5 ottobre e del 17 novembre 2021. Il citato Tavolo, istituito con decreto dell’Ufficio Scolastico regionale per il Veneto del Ministero dell’Istruzione n. 3245 del 29 settembre 2021, è costituito da rappresentanti della Regione del Veneto, dell’Ufficio Scolastico regionale per il Veneto del Ministero dell’Istruzione e dall’ A.N.C.I. Regionale (Associazione Nazionale Comuni Italiani), integrato dal Presidente di FISM Regionale Veneto (Federazione Italiana Scuole Materne).

Con nota prot. n. 12086 del 10 maggio 2022 il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha comunicato l’avvio della fase di liquidazione dei contributi ai Comuni, in seguito alla registrazione presso i competenti organi di controllo dei decreti ministeriali di riparto delle risorse afferenti agli esercizi finanziari 2021-2023.

Ad oggi, quindi, il riparto delle risorse nazionali assegnate alla Regione del Veneto ha la necessità di essere monitorato, aggiornando le schede anagrafiche, soprattutto rispetto all’utilizzo dei fondi ricevuti dai Comuni e alla coerenza del loro impiego con la programmazione regionale.

Emerge, dunque, come urgente l’esigenza di avviare un coordinamento e un raccordo tra la Regione, quale ente cui compete la programmazione, lo sviluppo, il monitoraggio e la valutazione del Sistema integrato di educazione e di istruzione nel proprio territorio e gli Enti locali, beneficiari diretti delle risorse statali, sui quali ricade l’onere di coordinare la programmazione dell’offerta formativa e di assicurare l’integrazione e l’unitarietà della rete dei servizi e delle strutture educative.

La richiesta da parte dello Stato di elaborare programmazioni regionali pluriennali degli interventi a favore dei servizi educativi presenti nel territorio comporta la necessità di avere a disposizione dati aggiornati rispetto agli stessi; inoltre l’avvio di un monitoraggio qualitativo e quantitativo rispetto l’impiego delle risorse, al fine di consentire un’analisi dell’efficacia degli interventi, richiede una stringente e attiva collaborazione tra Regione ed Enti locali per adempiere a quanto previsto a livello nazionale.

Inoltre, per meglio armonizzare l’offerta dei servizi, la Regione intende attivare gradualmente un percorso di concertazione con i diversi territori al fine di addivenire ad efficaci procedure gestionali, valorizzando le realtà virtuose.

Alla data attuale, considerata la prossima erogazione delle risorse statali annualità 2022-2023, risulta cogente la necessità di operare una ricognizione dei servizi operanti nel territorio regionale, al fine di verificarne eventuali variazioni, e di garantire una corretta erogazione dei fondi che risulti in linea e coerente con gli obiettivi stabiliti con la programmazione regionale nel rispetto di quanto prefissato a livello statale.

Altrettanto stringente risulta essere l’esigenza di supportare i Comuni nella corretta attività di monitoraggio e rendicontazione delle risorse statali assegnate, così come operare una verifica puntuale rispetto ai servizi autorizzati e accreditati.

Appare dunque necessario avviare un coordinamento dell’offerta formativa nel territorio regionale e assicurare un supporto agli Enti locali per adempiere ai compiti loro assegnati dal D.Lgs. n. 65/2017, garantendo il corretto utilizzo delle risorse loro assegnate dallo Stato al fine di attuare quella sussidiarietà verticale e orizzontale che permetta l’ottimizzazione delle risorse e degli interventi.

Il modello di governance multi-livello risulta indispensabile nella realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR, approvato con decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021, notificata all’Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT161/21 del 14 luglio 2021), in particolare la Missione 4, Componente 1 –Istruzione e ricerca – Investimento 1.1 – “Piano per gli asili nido e le scuole dell’infanzia”.

Il PNRR prevede lo stanziamento di risorse che aumenteranno le unità d'offerta destinate dalla nascita ai 6 anni, che andranno a sviluppare il sistema integrato di educazione e istruzione con ulteriori possibilità.

A tale scopo si prevede di attivare un accordo di collaborazione con l’Associazione Regionale Comuni del Veneto (A.N.C.I. Veneto) con sede a Selvazzano Dentro (PD), ex art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241, tenuto conto:

  1. delle comuni attività istituzionali, di seguito precisate:
    • per la Regione del Veneto, il riconoscimento, la promozione e la garanzia dell’autonomia degli enti locali nelle loro diverse manifestazioni (Statuto del Veneto, di cui alle Legge regionale statutaria n. 1 del 17 aprile 2012, in particolare l’articolo 3, comma 2);
    • per A.N.C.I. Veneto, il raggiungimento della piena attuazione del riconoscimento delle autonomie locali (Statuto A.N.C.I. Veneto, in particolare l’articolo 2, comma 1, protocollo 1137 dell’8/6/2016 di A.N.C.I. Veneto);
  2. del ruolo di rappresentanza e di coordinamento svolto da A.N.C.I. Veneto a favore dei Comuni del territorio regionale e sancito nel suo statuto, in particolare per quanto attiene allo sviluppo economico e sociale delle popolazioni amministrate, per l’opera di diffusione della conoscenza delle istituzioni comunali, della tutela dei diritti civili, per l’incremento della partecipazione dei cittadini veneti alla vita amministrativa del proprio Comune e per l’attivazione di progetti di formazione per amministratori, segretari e dipendenti dei Comuni (articolo 2).

L'opportunità di affidare ad A.N.C.I. Veneto la messa in opera delle azioni previste a sostegno dei servizi per la prima infanzia in Veneto trova ragione nella comprovata e più che soddisfacente collaborazione con l'ente, nella garanzia del rispetto dei principi che stanno alla base dell'operato della pubblica amministrazione e nella considerazione che l'associazione riunisce quasi la totalità dei Comuni del Veneto, rappresentando, pertanto, un significativo soggetto di facilitazione e raccordo a livello territoriale. A.N.C.I. Veneto opererà sulla base delle indicazioni stabilite dalla Regione del Veneto.

A.N.C.I. Veneto opera, senza scopo di lucro, nello spirito e in conformità del proprio statuto ma anche dello Statuto Nazionale di A.N.C.I., cui aderisce, inoltre riunisce, coordina e rappresenta nelle sedi istituzionali i Comuni del Veneto. Istat comprende A.N.C.I. nell'elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato (individuate ai sensi dell'articolo 1, comma 3 della legge 31/12/2009, n. 196 e ss.mm., legge di contabilità e di finanza pubblica) e la deliberazione di Anac n. 21, del 18 gennaio 2017 conferma la natura pubblicistica di tale associazione.

La finalità della collaborazione è quella di sostenere le attività dell'Unità Organizzativa Famiglia, Minori, Giovani e Servizio Civile per l'attuazione degli adempimenti previsti dal D.Lgs. n. 65/2017, a titolo esemplificativo e non esaustivo:

  • ricognizione dei servizi educativi, verifica e aggiornamento delle autorizzazione e degli accreditamenti rilasciati dagli enti locali;
  • aggiornamento dei servizi educativi in termini di variazione dei beneficiari dei contributi regionali e statali in seguito a chiusure, cessazioni o subentri;
  • monitoraggio della rendicontazione dei finanziamenti statali di cui al Piano di azione nazionale pluriennale per il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni per il quinquennio 2021-2025.

    L'obiettivo specifico è garantire una gestione unitaria, efficiente e di continuità dei processi relativi ai servizi per la prima infanzia fornendo un supporto tecnico operativo alle attività dell'U.O. Famiglia, Minori, Giovani e Servizio Civile.

Ciò premesso, si propone:

  1. di approvare il progetto “Interventi a sostegno dei servizi per la prima infanzia e delle scuole dell’infanzia non statali nel territorio regionale del Veneto per il triennio da settembre 2022 a settembre 2025”, di cui all’Allegato A alla presente deliberazione, parte integrante e sostanziale della medesima;
  2. di attuare il progetto con A.N.C.I. Veneto, mediante l’accordo di cui all'Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

L’accordo di collaborazione contenuto nell’Allegato B alla presente deliberazione, parte integrante e sostanziale della medesima è stato condiviso con A.N.C.I. Veneto, il quale ha espresso la sua preliminare volontà di aderire.

Per quanto sopra esposto si determina in euro 323.000,00 l'importo massimo della obbligazione di spesa, a favore di A.N.C.I. Veneto di Selvazzano Dentro (PD) – C.F. 80012110245, alla cui assunzione provvederà con proprio atto il Direttore della U.O. Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa n. 102039 denominato “Fondo nazionale per le politiche sociali - interventi per l'infanzia - trasferimenti correnti (art. 20, l. 08/11/2000, n.328 - art. 80, c. 17, l. 23/12/2000, n.388)", del Bilancio di previsione 2022-2024, come segue:

  • euro 107.600,00 nell’esercizio 2022;
  • euro 107.700,00 nell’esercizio 2023, con istituzione a copertura del Fondo pluriennale vincolato;
  • euro 107.700,00 nell’esercizio 2024 con istituzione a copertura del Fondo pluriennale vincolato;

La copertura finanziaria della spesa di cui al punto precedente è assicurata per euro 323.000,00 da re-iscrizione in conto avanzo dei trasferimenti statali del Fondo nazionale politiche sociali per l’anno 2017, di cui all’accertamento in entrata n. 2559/2018 per euro 4.807.279,53, sul capitolo di entrata n. 1623 “Assegnazione del Fondo nazionale per le politiche sociali – Risorse indistinte (art. 20, L. 08/11/2000, n. 328  - art. 80, c.17, L. 23/12/2000, n. 388)”, disposto  con la delibera del 19 luglio 2022, n. 862 di variazione al bilancio di previsione 2022-2024 e al Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2022-2024 per l’utilizzo della quota accantonata e vincolata del risultato di amministrazione.

La Direzione Servizi Sociali, a cui è stato assegnato il capitolo di cui al precedente punto, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza e che la suddetta spesa ha natura non commerciale.

Previa comunicazione annuale di avvio effettivo delle attività, da parte di A.N.C.I. Veneto, sarà disposta l’erogazione dei suddetti importi e quest’ultima sarà tenuta, entro 30 giorni dalla conclusione delle attività riferite ai periodi da settembre 2022 a settembre 2023, 2023/2024, 2024/2025, alla presentazione di una dettagliata relazione sulle attività svolte e della rendicontazione finale delle spese sostenute. Nel caso in cui la spesa rendicontata sia inferiore a quella concessa dalla Regione del Veneto, A.N.C.I. Veneto sarà tenuta alla restituzione della maggiore erogazione.

Si incarica il Direttore regionale dell’U.O. Famiglia, Minori, Giovani e Servizio civile ad adottare tutti i provvedimenti conseguenti in attuazione del presente provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI

  • la legge 7 agosto 1990, n. 241, in particolare l’art. 15;
  • il DL 23 giugno 2011, numero 118 e il successivo Decreto legislativo 10 agosto 2014, n. 126;
  • il D.Lgs. 13 aprile 2017, n. 65 “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai sei anni”;
  • la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 5 ottobre 2021 di approvazione del Piano di azione nazionale pluriennale per il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni per il quinquennio 2021-2025;
  • la legge regionale 3 aprile 1980, n. 23 “Contributi per il funzionamento della scuola dell’infanzia non statale”
  • la legge regionale 23 aprile 1990, n. 32 “Disciplina degli interventi regionali per i servizi educativi per la prima infanzia: asili nido e servizi innovativi”;
  • la legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54, art. 2, co. 2, lett. b), “Legge regionale per l’ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17.04.2012, n. 1 Statuto del Veneto”;
  • la legge regionale 20 dicembre 2021, n. 36 di approvazione del Bilancio di previsione 2022-2024
  • la delibera di Giunta regionale del 19 novembre 2021, n. 1607;

delibera

  1. di considerare le premesse parti integranti del presente provvedimento;
     
  2. di approvare il progetto “Interventi a sostegno dei servizi per la prima infanzia e delle scuole dell’infanzia non statali nel territorio regionale del Veneto per il triennio da settembre 2022 a settembre 2025”, in collaborazione con A.N.C.I. Veneto di cui all’Allegato A parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
     
  3. di approvare lo schema di accordo di collaborazione ex art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 con A.N.C.I. Veneto per l’attuazione del progetto di cui al punto 2., come da Allegato B al presente provvedimento, parte integrante e sostanziale del medesimo;
     
  4. di determinare in euro 323.000,00 l'importo massimo della obbligazione di spesa, a favore di A.N.C.I. Veneto di Selvazzano Dentro (PD) – C.F. 80012110245, alla cui assunzione provvederà con proprio atto il Direttore dell'U.O. Famiglia, Minori, Giovani e Servizio Civile, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo di spesa n. 102039 denominato “Fondo nazionale per le politiche sociali - interventi per l'infanzia - trasferimenti correnti (art. 20, l. 08/11/2000, n.328 - art. 80, c. 17, l. 23/12/2000, n.388)", del Bilancio di previsione 2022-2024, come segue:
  • euro 107.600,00 nell’esercizio 2022;
  • euro 107.700,00 nell’esercizio 2023, con istituzione a copertura del Fondo pluriennale vincolato;
  • euro 107.700,00 nell’esercizio 2024 con istituzione a copertura del Fondo pluriennale vincolato;
  1. di dare atto che la copertura finanziaria della spesa di cui al punto precedente è assicurata per euro 323.000,00 da re-iscrizione in conto avanzo dei trasferimenti statali del Fondo nazionale politiche sociali per l’anno 2017, di cui all’accertamento in entrata n. 2559/2018 per euro 4.807.279,53, sul capitolo di entrata n. 1623 “Assegnazione del Fondo nazionale per le politiche sociali – Risorse indistinte (art. 20, L. 08/11/2000, n. 328  - art. 80, c.17, L. 23/12/2000, n. 388)”, disposto  con la delibera del 19 luglio 2022, n. 862 di variazione al bilancio di previsione 2022-2024 e al Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2022-2024 per l’utilizzo della quota accantonata e vincolata del risultato di amministrazione;
     
  2. di dare atto che l’erogazione dei suddetti importi ad A.N.C.I. Veneto sarà disposta previa comunicazione annuale di avvio effettivo delle attività, da parte di A.N.C.I. Veneto, e quest’ultima sarà tenuta, entro 30 giorni dalla conclusione delle attività riferite ai periodi da settembre 2022 a settembre 2023, 2023/2024, 2024/2025, alla presentazione di una dettagliata relazione sulle attività svolte e della rendicontazione finale delle spese sostenute. Nel caso in cui la spesa rendicontata sia inferiore a quella concessa dalla Regione del Veneto, A.N.C.I. Veneto sarà tenuta alla restituzione della maggiore erogazione;
     
  3. di dare atto che la Direzione Servizi Sociali, a cui è stato assegnato il capitolo di spesa di cui al punto 4, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
     
  4. di incaricare il Direttore regionale dell'U.O. Famiglia, Minori, Giovani e Servizio Civile dell’esecuzione del presente atto, compresa la stipulazione dell’accordo con l’Associazione Regionale Comuni del Veneto (A.N.C.I. Veneto) di cui al punto 3;
     
  5. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli artt. 23, 26, comma 1, del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
     
  6. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall’avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
     
  7. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_1049_22_AllegatoA_484724.pdf
Dgr_1049_22_AllegatoB_484724.pdf

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