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Materia: Istruzione scolastica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 875 del 19 luglio 2022
Approvazione del Piano Regionale Annuale degli interventi di attuazione del Diritto allo Studio Universitario e dello schema di Convenzione tra la Regione e le Università del Veneto. Anno Accademico 2022-2023. L.R. 07/04/1998, n. 8, articolo 37, comma 1.
Con il presente provvedimento si approvano:
Il provvedimento non assume impegni di spesa ma ne avvia la procedura.
L'Assessore Federico Caner per l'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
La Giunta regionale deve approvare annualmente il Piano degli interventi di attuazione del Diritto allo Studio Universitario (in breve DSU), come stabilito dall’articolo 37, comma 1, della L.R. 07/04/1998, n. 8, sulla base degli indirizzi del Programma Triennale regionale per il DSU (Deliberazione del Consiglio regionale n. 29 dell’11/07/2001) ed in conformità al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (D.P.C.M.) 09/04/2001 recante Disposizioni per l’uniformità di trattamento sul diritto agli studi universitari e al D.Lgs. 29/03/2012, n. 68 in tema di Revisione della normativa di principio in materia di diritto allo studio.
Nelle more della determinazione, da parte dello Stato, dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di DSU, in relazione all’art. 117, comma 2, lettera m), della Costituzione, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha adottato il D.M. 17 dicembre 2021, n. 1320 “Incremento del valore delle borse di studio e requisiti di eleggibilità ai benefici per il diritto allo studio di cui al D.Lgs. n. 68/2012” in attuazione degli obiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Il Decreto ministeriale ha introdotto alcune significative novità, al fine di conseguire gli obiettivi indicati dal PNRR, le quali troveranno applicazione per tutto il periodo della sua vigenza fino al 2026, fatto salvo che il decreto di definizione dei livelli essenziali delle prestazioni di cui all’art. 7, comma 7, del D.Lgs. n. 68/2012 non venga nel frattempo adottato determinando il venire meno dell’efficacia della nuova fonte ministeriale.
Con nota n. 120489 del 16/03/2022 la Direzione Formazione e Istruzione ha richiesto alle Università ed agli Enti per il Diritto allo Studio Universitario veneti (ESU) di far pervenire eventuali osservazioni e proposte per il nuovo Piano regionale. A seguito di ciò sono pervenute le note dell’Università degli Studi di Verona prot. n. 150120 del 13/04/2022, dell’Università Cà Foscari Venezia prot. n. 36197 del 13/04/2022, dell’Università degli Studi di Padova prot. n. 69646 del 20/04/2022, dell’ESU di Venezia del 21/04/2022, dell’ESU di Padova prot. n. 3061 del 01/06/2022, esaminate nel corso di un apposito incontro che si è tenuto lo scorso 22 giugno.
Oltre che con le proposte delle Università e degli ESU, il Piano Regionale Annuale per l’Anno Accademico (A.A.) 2022-2023 è stato integrato con le principali novità introdotte dal nuovo Decreto ministeriale che innova in modo significativo il quadro normativo di riferimento per l’attuazione del DSU.
Secondo quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, gli obiettivi da realizzare nell’ambito della misura di investimento 1.7 Missione M4C1, sono rappresentati dall’assegnazione di una borsa di studio per l’accesso all’Università ad almeno 300 mila studenti entro l’ultimo trimestre del 2023 e ad almeno 336 mila studenti entro l’ultimo trimestre del 2024.
Le risorse destinate dall’Unione Europea alla realizzazione delle finalità sopra indicate sono pari a 500 milioni e saranno assegnate agli Enti erogatori delle borse di studio con provvedimento del Ministero dell’Università e della Ricerca nel corso del biennio 2022-2023.
Il Ministero provvederà ad implementare un’apposita piattaforma informatica per l’avvio delle attività di monitoraggio e di rendicontazione delle risorse destinate all’assegnazione delle borse di studio universitarie. Trattandosi di fondi comunitari, sarà importante adempiere agli obblighi di informazione, comunicazione e pubblicità in merito alle risorse messe a disposizione con il PNRR per l’attribuzione delle borse di studio universitarie e, allo scopo, dovrà essere riportato negli atti degli Enti erogatori il logo dell’Unione Europea fornendo, altresì, un’adeguata diffusione e promozione dell’iniziativa.
Il contenuto del Piano.
Secondo quanto previsto dalla normativa summenzionata, il Piano deve disciplinare, tra l’altro, i seguenti oggetti:
In relazione a ciascuno degli oggetti sopra elencati, si propone quanto segue, come esposto nell’Allegato A, parte integrante del presente provvedimento, precisando le innovazioni che sono state introdotte, descritte all’interno di ciascun oggetto di riferimento nei quali si articola il Piano.
La gestione degli interventi in capo alle Università.
Per quanto concerne la gestione degli interventi, ai sensi dell’art. 3, comma 5, periodo secondo, della L.R. n. 8/1998, si ritiene di affidare, tramite apposita convenzione (Allegato B), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, alle Università del Veneto, anche per l’A.A. 2022-2023, la gestione delle borse di studio regionali per gli studenti iscritti alle Università stesse, incaricandole, nel contempo, della riscossione della tassa regionale per il DSU A.A. 2022-2023, versata dai predetti studenti, così come consentito dall’art. 6 della L.R. n. 15/1996.
Pertanto, le Università provvederanno a stabilire le graduatorie per le borse di studio e ad effettuare i rimborsi della tassa regionale per il DSU (ex articolo 18, comma 6, della L.R. n. 8/1998) agli studenti vincitori o risultati idonei nelle graduatorie delle borse di studio regionali, nonché agli studenti vincitori di borse di studio attribuite da altri Enti Pubblici, sulla base di criteri equiparabili a quelli stabiliti per le borse di studio regionali.
La concessione delle borse di studio avverrà sulla base di una collaborazione tra le Università e gli ESU del Veneto che prevede l’invio tempestivo a questi ultimi degli elenchi dei vincitori di borse di studio.
Valutata l’esperienza maturata nei precedenti anni accademici, appare opportuno confermare anche per l’A.A. 2022-2023 l’autorizzazione alle Università del Veneto di procedere alla stipula delle convenzioni con i Centri di Assistenza Fiscale (C.A.F.) che prevedano l’effettuazione del calcolo dell’ISEE per le prestazioni erogate nell’ambito del DSU, la consegna della documentazione agli studenti delle Università del Veneto, nonché le modalità di rendicontazione alle predette Università delle pratiche effettuate; le predette convenzioni dovranno garantire agli studenti la gratuità del servizio. La compartecipazione della Regione ai costi attestati dalle Università del Veneto per il suddetto servizio prestato dai C.A.F., in base alle convenzioni stipulate, avverrà, in via eventuale, attraverso gli ESU e coprirà fino al 50% del costo che verrà attestato da ciascuna Università per l’acquisizione dell’ISEEU/ISPEU parificato relativo agli studenti stranieri o agli studenti italiani residenti all’estero come previsto dal Protocollo d’Intesa concluso il 03/06/2015 tra l'ANDISU e i CAF iscritti all'Albo dei Centri di assistenza fiscale per i lavoratori dipendenti aderenti alla Consulta Nazionale.
Ai sensi dell’art. 9, comma 5, del D.P.C.M. 09/04/2001 ed in virtù dell’accordo stipulato tra la Regione e le rappresentanze elettive degli studenti in data 05/10/2001, qualora la Regione, tramite gli ESU, sia in grado di assicurare il servizio abitativo e/o di ristorazione con un’adeguata fruibilità rispetto alla sede del corso di studi, la borsa di studio verrà erogata agli studenti in parte in denaro ed in parte in servizi.
Pertanto le Università verseranno entro il 31/01/2023 agli ESU il seguente valore monetario del servizio abitativo e/o di ristorazione garantito agli studenti fuori-sede borsisti e del servizio di ristorazione garantito agli studenti pendolari borsisti:
Studente fuori sede:
€ 1.600,00
in caso di solo alloggio;
€ 2.300,00
in caso di alloggio + 1 pasto giornaliero;
€ 700,00
in caso di 1 pasto giornaliero;
Studente pendolare:
€ 500,00
o l’eventuale importo ridotto (riduzione comunque non superiore ai 100,00 Euro) in caso di 1 pasto giornaliero.
Sempre ai sensi dell’art. 9, comma 5, del D.P.C.M. 09/04/2001, si conferma la necessità di demandare agli ESU l’eventuale accordo con le rappresentanze elettive degli studenti in merito all’erogazione di 2 pasti giornalieri (anziché 1 solo pasto giornaliero) agli studenti fuori sede borsisti, considerate le specifiche esigenze delle realtà locali.
Nell’ipotesi di accordo, le Università verseranno agli ESU entro il 31/01/2023 il seguente valore monetario del servizio di ristorazione (2 pasti giornalieri) garantito agli studenti fuori sede borsisti:
€ 1.400,00
in caso di 2 pasti giornalieri.
La gestione degli interventi in capo agli ESU.
Le borse di studio regionali da assegnare agli studenti iscritti ai corsi delle Istituzioni per l’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica ed ai corsi di Laurea delle Scuole Superiori per Mediatori Linguistici abilitate verranno gestite dagli ESU del Veneto, cui i predetti studenti verseranno la tassa regionale per il DSU, come consentito dall’articolo 18, comma 4, della L.R. n. 8/1998.
Qualora gli studenti iscritti ai corsi delle Istituzioni di cui sopra siano contemporaneamente iscritti anche ad un corso di laurea presso una delle Università del Veneto, l’importo corrispondente al pagamento della tassa per il DSU, che lo studente dovrà pagare una sola volta, se versato a favore dell’Università, potrà essere richiesto a quest’ultima dal competente ESU in tutti i casi in cui sia allo stesso dovuto.
Gli ESU comunicheranno alla Giunta regionale:
Il riparto della competenza territoriale tra gli ESU del Veneto in ordine alla riscossione della tassa regionale per il DSU e alla gestione degli interventi per il DSU concernenti gli studenti delle Istituzioni succitate resta definito dalle DDGR n. 2668/1999, n. 2694/2000 e n. 3550/2003.
Anche gli ESU, al pari delle Università:
Gli altri interventi di attuazione del DSU (servizio abitativo, servizio di ristorazione, ecc.) verranno gestiti dagli ESU del Veneto, così come previsto dall’articolo 3, comma 5, periodo primo, della L.R. n. 8/1998, secondo quanto disposto nell’Allegato A.
Gli ESU si impegnano ad effettuare specifici accertamenti delle condizioni economiche dello studente con ogni mezzo a disposizione avvalendosi anche della polizia tributaria, su un campione minimo del 20% degli studenti assegnatari della borsa di studio.
Gli ESU, in materia di controlli e sanzioni applicabili, si atterranno alla normativa vigente (art. 10 del D. Lgs. n. 68/2012).
La Regione si riserva la facoltà, in qualsiasi momento, di chiedere anche agli ESU, al pari delle Università, nei limiti delle rispettive competenze, ai fini del controllo dei rendiconti degli agenti contabili esterni di cui al D.Lgs. 26/08/2016, n. 174, esercitato anche tramite soggetto terzo affidatario del relativo servizio di controllo:
L’aggiornamento della tassa regionale per il Diritto allo Studio Universitario.
La Giunta regionale aggiorna l’importo della tassa regionale per il DSU, ai sensi dell’art. 4, comma 1, della L.R. 18/06/1996, n. 15, il cui gettito è destinato all’erogazione di borse di studio regionali, sulla base del tasso d’inflazione programmato relativo all’anno solare d’inizio dell’Anno Accademico.
Pertanto, rilevato che il tasso d’inflazione programmato per il 2022 è pari all’1,50%, gli importi della tassa regionale per il DSU per l’A.A. 2022-2023 risultano così rideterminati per le tre fasce nelle quali il tributo si articola:
Importo della Tassa regionale per il Diritto allo Studio Universitario A.A. 2022-2023
Fasce della Tassa
Limite minimo della Fascia
Limiti massimo della Fascia
I
€ 133,00
€ 152,99
II
€ 153,00
€ 175,99
III
€ 176,00
Qualora uno studente si iscriva contemporaneamente a più corsi di studio presso le Università del Veneto, l’importo corrispondente alla tassa per il Diritto allo Studio Universitario andrà versato una sola volta, a favore dell’Università indicata quale sede principale di studio, nelle more dell’adozione del decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca di cui all’art. 4, comma 2, del D.M. 12 aprile 2022, n. 33.
Le poste finanziarie destinate ammontano a € 40.000.000,00, che non costituiscono partite commerciali, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sui capitoli di spesa n. 071202 “Erogazioni di borse di studio e prestiti d’onore finanziati con gettito della tassa regionale per il diritto allo studio universitario”, n. 071204 “Spese per il funzionamento degli ESU-ARDSU” e n. 071208 “Interventi regionali per il diritto allo studio universitario e per la mobilità degli studenti”, a valere sul bilancio regionale di previsione 2022-2024, approvato con la L.R. 20/12/2021, n. 36, e sul bilancio regionale di previsione 2023-2025, previa approvazione, nei seguenti termini:
La spesa prevista a carico del bilancio regionale 2023-2025 potrà essere eseguita in conformità agli stanziamenti di bilancio definiti dalla legge regionale di approvazione del documento di Bilancio.
Si propone all’approvazione della Giunta regionale il Piano Annuale degli interventi di attuazione del Diritto allo Studio Universitario per l’A.A. 2022-2023, Allegato A e lo schema di Convenzione tra la Regione del Veneto e le Università del Veneto, Allegato B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, che per conto della Regione sarà firmato dal Presidente o da un suo delegato, per l’affidamento alle Università della gestione delle borse di studio universitarie e della riscossione della tassa per il DSU per l’A.A. 2022-2023.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
delibera
(seguono allegati)
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