Home » Dettaglio Deliberazione della Giunta Regionale
Materia: Energia e industria
Deliberazione della Giunta Regionale n. 313 del 29 marzo 2022
Organizzazione e avvio lavori per la definizione ed il monitoraggio delle politiche energetiche regionali ed avvio delle attività di redazione del nuovo Piano Energetico Regionale. Art. 2 L.R. 27 dicembre 2000, n. 25.
Con il presente provvedimento, si dà avvio al processo di redazione del Piano Energetico Regionale in attuazione di quanto previsto dalla L.R. 25/2000 in tema di pianificazione energetica regionale. Per il carattere strategico ed interdisciplinare della strategia regionale in argomento viene, inoltre, costituita una “Cabina di Regia” a cui partecipano i Direttori di Area e un “Ufficio di Piano”.
L'Assessore Roberto Marcato riferisce quanto segue.
Come noto la Regione, in applicazione dell’art. 2 della legge regionale n. 25 del 27 dicembre 2000 “Norme per la pianificazione energetica regionale, l’incentivazione del risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”, nell’ambito dello sviluppo in forma coordinata con lo Stato e gli Enti locali degli interventi nel settore energetico, predispone il Piano Energetico Regionale.
Tale atto di programmazione regionale è un piano settoriale, predisposto dalla Giunta Regionale ed approvato con provvedimento amministrativo del Consiglio Regionale, la cui durata è stabilita in ragione degli obiettivi e delle strategie poste a suo fondamento.
Con la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 6 del 09/02/2017 è stato approvato il "Piano energetico regionale - fonti rinnovabili - risparmio energetico - efficienza energetica" (PERFER), stralcio del Piano Energetico Regionale e primo Piano Energetico per il Veneto.
Tale Piano definiva le linee di indirizzo e di coordinamento della programmazione in materia di promozione delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico al 2020, in attuazione di quanto previsto dal D.M. 15 marzo 2012 “Definizione e quantificazione degli obiettivi regionali in materia di fonti rinnovabili e definizione della modalità di gestione dei casi di mancato raggiungimento degli obiettivi da parte delle regioni e delle provincie autonome” (c.d. Burden sharing).
Il target regionale raggiunto nel 2019 è stato pari al 16,6%; il dato è superiore sia alla previsione del D.M. 15 marzo 2012 per il 2018 (8,7%) sia all'obiettivo finale da raggiungere al 2020 (10,3%).
L’aggiornamento delle politiche e della pianificazione di settore, in coerenza anche con l’obiettivo di policy “Un’Europa più verde” come declinato nella programmazione comunitaria 2021/2027, con le linee di indirizzo nazionali del PNIEC (Piano Nazionale Energia e Clima) e del PTE (Piano Transizione Ecologica), rappresenta un obiettivo strategico regionale; a questo scopo è necessario avviare l’iter di redazione del nuovo Piano Energetico Regionale.
Tale documento individuerà le scelte strategiche regionali ossia le politiche e le misure relative alle dimensioni dell’Unione dell’energia - in analogia a quanto previsto nel PNIEC - per il raggiungimento degli obiettivi previsti, secondo una prospettiva integrata energia e clima; le strategie regionali verteranno su vari ambiti tra cui si segnalano i seguenti:
oltre alle politiche e alle misure di contrasto alla Povertà energetica, in coerenza all’Agenda 2030 dell'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Inoltre, nei prossimi mesi la Regione dovrà individuare le superfici e le aree idonee per l'installazione di impianti a fonti rinnovabili, ai sensi e nei termini del d. lgs. 8 novembre 2021, n. 199 “Attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili”.
Con decreto ministeriale, entro il mese di maggio 2022, infatti verranno stabiliti principi e criteri omogenei per l'individuazione delle superfici e delle aree idonee e non idonee all'installazione di impianti a fonti rinnovabili per una potenza complessiva almeno pari a quella individuata come necessaria dal PNIEC per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili e la ripartizione della potenza installata fra Regioni e Province autonome. Sulla base di tali criteri la Regione dovrà individuare, con proprio provvedimento normativo, le aree idonee per l'installazione di impianti a fonti rinnovabili.
La trasversalità, il carattere multidisciplinare della materia "energia" nelle declinazioni sopra rappresentate (decarbonizzazione, efficienza energetica, sicurezza energetica, ricerca, innovazione e competitività, contrasto alla povertà energetica, identificazione aree idonee) e le competenze specialistiche richieste rendono necessario il coinvolgimento, ai fini della redazione del Piano energetico, di una serie molto ampia di soggetti, interni ed esterni all'Amministrazione Regionale, a vario titolo interessati dai temi energetici.
A titolo esemplificativo si citano alcune delle svariate attività in capo all’Amministrazione regionale aventi una forte connessione con il tema “energia”:
Per l'intrinseco carattere di interdisciplinarietà, ferme restando le competenze e la funzione dell'Assessore regionale allo Sviluppo economico - Energia - Legge speciale per Venezia, in analogia all’organizzazione delle attività per la “Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile” ex DGR n. 1351 del 18/9/2018, verrà costituita una “Cabina di Regia” cui parteciperanno i Direttori delle Aree interessate o loro delegati.
Si individuano in primis le seguenti Aree:
Tale Cabina di Regia, coordinata dal Direttore dell'Area Politiche economiche, Capitale umano e Programmazione comunitaria, si pone come finalità la definizione e la condivisione degli obiettivi, delle politiche strategiche e delle azioni da svolgere, anche in tema di produzione normativa/regolamentare di semplificazione e mediante l’attivazione di specifiche progettualità condivise, e il coordinamento con gli altri piani - programmi e le altre politiche settoriali. Sarà cura del coordinatore informare la Segreteria Generale della Programmazione delle attività svolte.
Ad attuazione di quanto concordato in Cabina di Regia viene costituito l'“Ufficio di Piano”, coordinato nel suo complesso dal Direttore della Direzione Ricerca Innovazione ed Energia e composto almeno dai seguenti Gruppi di Lavoro tematici (GdL):
A tali GdL parteciperanno i referenti designati da ciascuna struttura regionale interessata, nonché i referenti dei principali stakeholder di settore esterni all’Amministrazione regionale.
I Gruppi di Lavoro saranno composti come di seguito indicato e per ciascuno di essi viene incaricato un coordinatore referente:
Coordinatore referente: direttore della Direzione Ambiente e Transizione Ecologica
Direzione Agroambiente Programmazione e Gestione Ittica e Faunistico-Venatoria
Direzione Ambiente e Transizione Ecologica.
Direzione Difesa Suolo e della Costa
Direzione Industria Artigianato Commercio e Servizi e Internazionalizzazione delle Imprese
Direzione Infrastrutture e Trasporti
Direzione Lavori Pubblici ed Edilizia
Direzione Pianificazione Territoriale
Direzione Ricerca Innovazione ed Energia
Coordinatore referente: direttore della Direzione Ricerca Innovazione ed Energia
Direzione Ambiente e Transizione Ecologica
Direzione Servizi Sociali
Coordinatore referente: direttore della Direzione Pianificazione Territoriale
Direzione Valutazioni Ambientali, Supporto Giuridico e Contenzioso.
Ogni Coordinatore referente dei GdL, oltre a svolgere la funzione di organizzazione e gestione dei lavori del proprio Gruppo, secondo il cronoprogramma definito dall’Ufficio di Piano, riferirà a quest’ultimo sulle attività svolte e sullo stato di avanzamento dei lavori, al fine di consentire un efficace coordinamento delle attività di tutti i GdL.
Ogni GdL potrà operare anche per sottogruppi su specifiche tematiche.
Su specifico invito del proprio Coordinatore referente potranno inoltre partecipare ai GdL, per presentare proposte, mozioni, pareri e/o con funzione consultiva, i referenti di eventuali altre strutture regionali coinvolte, esperti, responsabili di Associazioni professionali e altri Enti, Organizzazioni, ecc. che abbiano una specifica competenza in relazione alle materie da trattare.
La Direzione Ricerca Innovazione ed Energia avrà funzione di segreteria della Cabina di Regia e dell’Ufficio di Piano, curerà la programmazione dei lavori della Cabina di Regia e dell’Ufficio di Piano, formalizzerà con proprio decreto la composizione dei singoli Gruppi di Lavoro dell’Ufficio di Piano, gli adempimenti in ordine alla redazione del Piano Energetico Regionale; la struttura in parola provvederà anche agli adempimenti in ordine alla successiva formalizzazione delle collaborazioni con i soggetti esterni all’Amministrazione regionale che, in prima individuazione, potranno essere: ARPA Veneto per le tematiche connesse agli impatti ambientali e climatici delle politiche di Piano, ENEA - Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile per i temi dell’efficienza energetica, delle tecnologie energetiche, delle fonti rinnovabili, Gestore dei Servizi Energetici - GSE SpA e Ricerca sul Sistema Energetico - RSE SpA per i temi quali aree idonee e comunità energetiche, oltre che le principali Università del Veneto per le specifiche competenze in materia.
Per tutte le attività descritte, sarà garantito il supporto del SIstema STAtistico Regionale Veneto (SISTAR), che, su richiesta, si occuperà di fornire informazioni statistiche validate, analisi ed elaborazioni che dovessero essere necessarie nelle varie fasi di lavoro, consentendo più puntuali valutazioni in ordine a pianificazione, programmazione, controllo, monitoraggio e valutazione delle politiche settoriali.
Si precisa che l'attività della Cabina di Regia e dei Gruppi di Lavoro non comporterà per l'Amministrazione Regionale alcun onere aggiuntivo e che i componenti esterni all'Amministrazione Regionale parteciperanno ai lavori a titolo gratuito.
L’organizzazione delineata nel presente provvedimento sostituisce il "Gruppo Tecnico di Coordinamento per l'Energia" ed "Gruppo interno di Coordinamento per l'Energia" di cui alla DGR n. 566 del 15 aprile 2014, assumendone le competenze, oltre a quanto espressamente individuato nel presente atto.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI
delibera
di definire come segue la composizione dei Gruppi di Lavoro di cui al punto 4 e di individuare per ciascun gruppo un coordinatore referente:
Direzione Valutazioni Ambientali, Supporto Giuridico e Contenzioso;
Torna indietro