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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 37 del 15 marzo 2022


Materia: Trasporti e viabilità

Deliberazione della Giunta Regionale n. 176 del 28 febbraio 2022

Approvazione dello schema di Protocollo d'Intesa tra Regione del Veneto e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., per lo svolgimento di preliminari valutazioni e l'avvio dei conseguenti approfondimenti funzionali e progettuali atti alla realizzazione di un modello di mobilità sostenibile e intermodale lungo la sponda orientale del Lago di Garda, incentrato sulla componente ferroviaria, e per lo sviluppo di una proposta di collegamento ferroviario con l'Aeroporto Catullo di Verona.

Note per la trasparenza

Con il presente atto si approva lo schema di Protocollo di Intesa tra Regione del Veneto e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., inteso ad avviare una collaborazione finalizzata allo sviluppo di un programma condiviso per la realizzazione di una mobilità sostenibile e intermodale lungo la sponda orientale del Lago di Garda, incentrata sulla componente ferroviaria, nonché per lo sviluppo di una proposta di collegamento ferroviario con l’Aeroporto Catullo di Verona.

Il Vicepresidente Elisa De Berti riferisce quanto segue.

La Regione del Veneto, con Delibera del Consiglio Regionale n. 75 del 14 luglio 2020, ha approvato il nuovo Piano Regionale dei Trasporti (PRT) 2020 – 2030 che sottende, per il sistema dei trasporti del Veneto, una visione futura volta a garantire una mobilità sostenibile per le persone e le cose, annullando le disparità tra i territori della regione, facendo dell’accessibilità un elemento centrale di sviluppo economico, di equità e inclusione sociale.

L'approccio integrato che caratterizza il PRT, lo rende strumento sensibile alle relazioni esistenti tra mobilità e territorio, ambiente e sistema economico che, da un lato, punta ad ammodernare l'assetto infrastrutturale regionale e, dall'altro, ad assicurare una più efficiente gestione delle risorse e un maggior coordinamento dei soggetti pubblici interessati.

Detto strumento individua otto obiettivi prioritari che trovano applicazione attraverso otto strategie correlate, da cui discendono specifiche azioni di intervento, costituenti la componente strutturale, ovvero l’insieme delle risposte che il PRT intende fornire per far fronte ai limiti strutturali e funzionali del sistema della mobilità veneta, alle trasformazioni in atto nella società e nell’economia regionale, nonché agli orientamenti e alla programmazione derivanti sia dalle politiche dell’Unione Europea che nazionali.

In particolare, l’Obiettivo 3 è dedicato a promuovere la mobilità per il consolidamento e lo sviluppo del turismo in Veneto e, tra le strategie correlate a tale obiettivo, risulta inclusa la strategia S.5, “Migliorare l’accessibilità alle aree turistiche”, che punta a risolvere le attuali problematiche infrastrutturali connesse all’incremento dei flussi turistici (quali la congestione del traffico viario, l’insufficienza dei collegamenti tra i maggiori hub di trasporto, le carenze nel trasporto fluviale), riscontrabili anche nell’area del Lago di Garda.

Nell’ambito di tale strategia, assumendo come criterio guida delle proprie azioni di intervento l’attenzione verso la tutela dell’ambiente e del territorio, il PRT reputa cruciale perseguire obiettivi quantitativi in termini di cambio modale da gomma a modalità di trasporto maggiormente sostenibili, in particolare quella ferroviaria, ampliando altresì la rete delle infrastrutture esistenti ed implementando, nonché migliorando, la connessione intermodale tra offerta pubblica, privata e mobilità dolce (cicloturismo, percorsi naturalistici e storico religiosi).

Nello specifico, con riferimento alla risoluzione delle criticità connesse all’area turistica veronese, la strategia S.5 - al fine del miglioramento delle connessioni tra i maggiori hub di trasporto - contempla l’azione A5.2 “Miglioramento del collegamento tra gli aeroporti e la rete regionale del trasporto ferroviario”, che prevede l’analisi delle possibili relazioni ferroviarie con l’aeroporto “V. Catullo” di Verona, principalmente finalizzata a individuare una proposta di intervento per il collegamento con la Stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova.

A supporto di tale linea d’azione, va evidenziato che per contribuire al rilancio del Paese e alla transizione ecologica e digitale del suo sistema di mobilità, la principale finalità di Rete Ferroviaria Italiana, cui destinare i programmi di sviluppo e i progetti di investimento, consiste nel miglioramento delle prestazioni e dell’accessibilità del servizio ferroviario, ottenibile attraverso una serie di azioni fondamentali, tra le quali il miglioramento del sistema logistico nazionale, realizzabile proprio attraverso il potenziamento dei collegamenti di ultimo miglio con aeroporti, porti e terminali merci.

Inoltre, le opportunità generate dalla possibilità di raggiungere l’aeroporto anche attraverso il trasporto pubblico, da affiancare alla tradizionale accessibilità rappresentata dai collegamenti autostradali, sono in grado di assicurare ulteriori vantaggi per la collettività, con ripercussioni positive sull'ambiente e risultano aspetti sui quali vi è da parte di RFI un notevole interesse.

In aggiunta al collegamento Aeroporto-Stazione, le analisi sin qui condotte sulle possibili relazioni ferroviarie con l’aeroporto “V. Catullo” hanno indicato come meritevole di ulteriore approfondimento anche lo sviluppo di una possibile “relazione via ferro” tra lo stesso Aeroporto Catullo e il bacino orientale del Lago di Garda, in quanto polo turistico di notevole valenza, in grado di creare una nuova attrattiva di servizio con allargamento della potenziale domanda.

Proprio in considerazione delle potenzialità e delle criticità connesse all’elevata vocazione turistica di tale area, va ricordato che negli ultimi anni si sono susseguite svariate iniziative di promozione di un modello di mobilità sostenibile che valorizzasse la sponda orientale del Lago di Garda, salvaguardandone nel contempo il patrimonio paesaggistico/ambientale e la qualità degli insediamenti urbani.

Ora, in un contesto di continuità con le sopramenzionate iniziative, nonché al fine di un loro approfondimento e coordinamento con le strategie e azioni individuate dal Piano Regionale dei Trasporti 2020-2030, Regione del Veneto e Rete Ferroviaria Italiana ritengono utile addivenire alla stipula di un Protocollo di Intesa, Allegato A al presente provvedimento, quale strumento amministrativo adeguato per esprimere una convergenza di interessi e indicare una comune linea d’azione prestabilita, anche attraverso il confronto con tutti i soggetti interessati (amministrazioni, enti locali, gestori della rete infrastrutturale, associazioni di categoria, regioni limitrofe ecc.).

In sintesi, con lo schema di Protocollo qui proposto, le Parti concordano di avviare una collaborazione per la concretizzazione degli interventi e l'avvio dei conseguenti approfondimenti funzionali e progettuali atti alla realizzazione di una mobilità sostenibile nel comprensorio della sponda orientale del Lago di Garda, incentrata sulla componente ferroviaria, integrata con le altre forme di mobilità, nonché per lo sviluppo di una proposta di collegamento ferroviario con l’Aeroporto Catullo di Verona.

L’Intesa sarà finalizzata, in particolare, all’approfondimento tecnico dei reciproci collegamenti tra Verona, l’Aeroporto di Verona e la sponda orientale del Lago di Garda, che possano comprendere anche sistemi leggeri e comunque integrati con il sistema della mobilità ciclabile.

Siffatta collaborazione dovrà avere quali denominatori comuni il tema dell’integrazione tra le reti di trasporto su rotaia, su gomma e su acqua ed i percorsi ciclabili, nonché lo sviluppo di un modello organizzativo del servizio di trasporto pubblico integrato, al fine di comporre un sistema di trasporto intermodale che permetta opportunità di sviluppo economico e sociale nel rispetto dell’ambiente.

In tale contesto, risulta di particolare interesse l’analisi dei seguenti tematismi:

  • potenziamento dell’Accessibilità autostradale all’area Gardesana;
  • collegamenti ferroviari dal Corridoio del Brennero verso i comuni lungo il lago;
  • trasporto pubblico locale sia su rete viaria che navigabile;
  • interventi infrastrutturali atti a migliorare la viabilità e a ridurre il congestionamento estivo;
  • connessioni con i maggiori hub di trasporto (aeroporti e stazioni);
  • valorizzazione e riqualificazione delle aree attraverso il coinvolgimento delle amministrazioni locali;
  • creazione di sistemi di integrazione modale a servizio dei viaggiatori anche ricorrendo a sistemi lean.

Allo scopo verrà istituito un Gruppo di Lavoro congiunto, incaricato di individuare, in primis, le alternative progettuali in ordine ai reciproci collegamenti tra Verona, Aeroporto Catullo e sponda orientale del Lago di Garda, da porre alla base di un successivo Studio di fattibilità, da svilupparsi a cura di RFI, atto a verificarne la fattibilità tecnico-economica.

Il Gruppo di Lavoro condividerà altresì l’avanzamento delle attività, risolvendone le eventuali criticità, e avrà compiti di impulso e coordinamento al fine di addivenire alla predisposizione degli elaborati finali dello Studio da parte di RFI.

In sintesi a seguito dell'Intesa, verranno assunti i seguenti impegni da parte degli Enti sottoscrittori:

  • la Regione del Veneto assicurerà a RFI la disponibilità di ogni elemento utile e già disponibile (cartografia, dati sulla mobilità, sui flussi turistici ecc.) finalizzato alla esecuzione delle attività in capo alla suddetta Società;
  •  RFI si impegnerà a sviluppare il Documento di fattibilità delle alternative progettuali (DOCFAP) individuate dal Gruppo di Lavoro in ordine ai reciproci collegamenti tra Verona, Aeroporto Catullo e sponda orientale del Lago di Garda.

Le Parti si faranno altresì carico ciascuna delle attività di propria competenza, impegnandosi ad individuare le risorse con cui provvedere all'affidamento di incarichi resisi eventualmente necessari per lo sviluppo di specifichi studi tecnici e specialistici.

Inoltre, visti i contenuti del Protocollo e la natura delle correlate attività tecnico-amministrative, si conviene di individuare, sin da ora, nel Direttore della Direzione Infrastrutture e Trasporti il rappresentante regionale al Gruppo di Lavoro che sarà istituito con la sottoscrizione del protocollo medesimo.

Per quanto sopra esposto, si propone di approvare lo schema di Protocollo di Intesa, tra Regione del Veneto e RFI spa, così come riportato nell'Allegato A, parte integrante della presente deliberazione, nonché di provvedere alla nomina del Direttore della Direzione Infrastrutture e Trasporti, quale rappresentante regionale nel Gruppo di Lavoro da istituirsi ai sensi del protocollo stesso.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il Piano Regionale dei Trasporti, approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 75 del 14/07/2020;

VISTO l'art. 2, comma 2, lettera o) della L.R. n. 54 del 31/12/2012;

delibera

  1. di considerare le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare lo schema di Protocollo d'Intesa di cui all'Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che sarà sottoscritto tra Regione del Veneto e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., per lo svolgimento di preliminari valutazioni e l’avvio dei conseguenti approfondimenti funzionali e progettuali atti alla realizzazione di un modello di mobilità sostenibile e intermodale lungo la sponda orientale del Lago di Garda, incentrato sulla componente ferroviaria e per lo sviluppo di una proposta di collegamento ferroviario con l’Aeroporto Catullo di Verona;
  3. di autorizzare il Presidente della Giunta Regionale, o un suo delegato, alla sottoscrizione dello schema di Protocollo di Intesa di cui al precedente punto 2, autorizzandolo ad apportare modifiche non sostanziali nell'interesse dell'amministrazione regionale;
  4. di nominare il Direttore della Direzione Infrastrutture e Trasporti, quale rappresentante regionale al Gruppo di Lavoro previsto dal Protocollo d’Intesa di cui al punto 2;
  5. di incaricare la Direzione Infrastrutture e Trasporti dell’esecuzione del presente atto;
  6. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  8. di pubblicare il presente atto integralmente nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_176_22_AllegatoA_471619.pdf

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