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Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1832 del 23 dicembre 2021
Programmazione 2021-2027 Obiettivo "Investimenti a favore dell'occupazione e della crescita". Approvazione dell'Avviso pubblico per la manifestazione di interesse per l'individuazione delle Aree urbane del futuro Programma Regionale FESR 2021-2027 della Regione del Veneto nell'ambito dello Sviluppo urbano sostenibile.
Con il presente provvedimento si approva l’Avviso pubblico mirato all’individuazione di 9 aree urbane funzionali nell’ambito del Programma Regionale (PR) FESR 2021-2027, per le priorità relative allo Sviluppo urbano sostenibile ai sensi dell’articolo 11 del Regolamento FESR n. 1058/2021.
L'Assessore Federico Caner riferisce quanto segue.
A seguito dell'approvazione del Parlamento Europeo del 17 dicembre 2020, il Consiglio ha adottato il Regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 che stabilisce definitivamente il Quadro Finanziario Pluriennale dell'UE per il periodo 2021-2027. A seguire, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno approvato il Regolamento (UE) n. 1057/2021 del 24 giugno 2021 (Regolamento FSE+), il Regolamento (UE) n. 1058/2021 (Regolamento FESR) del 24 giugno 2021 e il Regolamento (UE) n. 1060/2021 del 24 giugno 2021, quest’ultimo recante disposizioni comuni (RDC) applicabili ai fondi strutturali, tra cui il FESR e il FSE+.
Anche nella Programmazione 2021-2027 è previsto il sostegno specifico a determinate categorie di territori mediante strategie di sviluppo territoriale integrato. Come indicato dall’Art. 28 del Regolamento RDC, tali Strategie contengono i seguenti elementi: l’area geografica interessata dalla strategia; l’analisi delle esigenze di sviluppo e delle potenzialità dell’area, comprese le interconnessioni di tipo economico, sociale e ambientale; la descrizione dell’approccio integrato per dare risposta alle esigenze di sviluppo individuate e per realizzare le potenzialità dell’area; la descrizione del coinvolgimento dei partner nella preparazione e nell’attuazione della strategia.
In merito alla tipologia di territori in cui attuare strategie specifiche, per quanto riguarda il FESR l’Art. 11 del Regolamento 1058/2021 conferma quanto già previsto nella programmazione 2014-2020 in merito alle iniziative dedicate allo “Sviluppo urbano sostenibile” (SUS), a cui va riservato almeno l’8% delle risorse dei Programmi. Con tali risorse nelle città europee si sosterranno Strategie di sviluppo locale, al fine di affrontare le sfide economiche, ambientali, climatiche, demografiche e sociali, con particolare attenzione alla transizione verso un'economia climaticamente neutra, allo sfruttamento del potenziale delle tecnologie digitali a fini di innovazione e in generale al sostegno dello sviluppo di aree urbane funzionali. Tali Strategie possono essere attuate attraverso uno degli strumenti di cui all’articolo 28 RDC: Investimento Territoriale Integrato (ITI), Community Led Local Development (CLLD - sviluppo locale di tipo partecipativo) ed eventuale altro strumento nazionale.
Quanto ai contenuti delle Strategie, il Regolamento FESR identifica 5 Obiettivi strategici di Policy (OP) declinati in una serie di Obiettivi specifici (Os). I vincoli di concentrazione tematica generali per il FESR prevedono che agli OP 1 e 2 (rispettivamente “Un’Europa più intelligente e competitiva” e “Un’Europa più verde”) sia dedicato almeno l’85% delle risorse, ed all’OP2 almeno il 30%. Tra gli OP e Os, il FESR identifica un Os dedicato esclusivamente allo Sviluppo urbano sostenibile: “OP5: un'Europa più vicina ai cittadini attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato di ogni tipo di territorio e delle iniziative locali" ("OS 5"), provvedendo a promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree urbane”.
Inoltre, anche altri OP e relativi Os potranno contribuire alle Strategie territoriali attuate nelle aree urbane funzionali, in particolare in tema di ambiente, mobilità, digitalizzazione, sviluppo economico, inclusione sociale.
Per quanto riguarda la definizione delle Aree urbane, l’Allegato D alla “Relazione per paese relativa all'Italia 2019” che accompagna il documento COM(2019) 150 final Comunicazione della Commissione europea e l’Accordo di partenariato nazionale, attualmente in fase avanzata di elaborazione, promuovono il supporto alle aree urbane di media dimensione, attorno alle quali si concentra l’ossatura del sistema produttivo nazionale, con necessità di favorirne il rilancio economico, l’incremento dei servizi ai cittadini-comunità e la transizione verso un’economia circolare.
A conferma dell’impostazione scelta dal POR FESR del Veneto 2014-2020, le indicazioni europee e nazionali stabiliscono che le aree urbane medie potranno definire coalizioni e progetti che vadano oltre il singolo perimetro comunale, per considerare in senso funzionale il sistema territoriale. Pertanto, lo sviluppo di cooperazione strategica tra le aree urbane medie nell’ambito di iniziative regionali che ne considerino complementarietà e specializzazione è necessario, e da sostenere, per intraprendere percorsi virtuosi.
Si ricorda a tal proposito che nel POR FESR 2014-2020 del Veneto l’Asse 6 “Sviluppo urbano sostenibile”, riguardava tre specifici Obiettivi tematici (OT): OT 2 (Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), OT 4 (Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio) e OT 9 (Promuovere l’inclusione sociale e lottare contro la povertà), per una dotazione finanziaria totale di 77 milioni di euro (circa il 13 % della dotazione del Programma). Nel 2016 si sono svolti due percorsi distinti per la selezione delle due tipologie di Aree urbane, ovvero gli ambiti territoriali in cui attuare la strategia urbana attraverso la realizzazione di azioni integrate: massimo cinque Aree di tipologia “Comuni capoluogo” e un’Area di tipologia “Comuni Polo”. Le selezioni sono state divise in 2 fasi ciascuna: nella prima fase sono state individuate le Aree urbane, nella seconda fase sono state selezionate le Strategie Integrate di Sviluppo Urbano Sostenibile (SISUS). È stato richiesto alle Aree urbane individuate di presentare una SISUS contenente: un'ampia strategia per il miglioramento economico, ambientale, climatico, sociale e demografico duraturo di tutto il territorio di riferimento; all'interno di questa, una strategia integrata dei tre Obiettivi Tematici 2, 4 e 9 sostenuti dal FESR. Le SISUS approvate hanno pertanto sostenuto una serie di azioni integrate, finalizzate a rafforzare alcune funzioni di servizio che i poli urbani offrono al territorio, e a risolvere problematiche specifiche degli agglomerati urbani attraverso il potenziamento e l’innovazione nell’offerta di servizi a cittadini e imprese, ricompattando il tessuto urbano.
Al fine di elaborare il nuovo PR FESR 2021-2027 e, all’interno di esso, la nuova strategia di Sviluppo urbano sostenibile, sono stati presi in considerazione i seguenti elementi: indicazioni europee e nazionali, strumenti di pianificazione regionale esistenti e in particolare il nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC), l’approccio metodologico e l’esperienza del POR FESR 2014-2020, i vincoli regolamentari e finanziari. Inoltre, di fondamentale importanza sono stati gli esiti dell’articolato percorso di consultazione partenariale nel 2020-2021 che ha permesso di discutere e mettere a confronto i fabbisogni espressi dalle differenti componenti del Tavolo di Partenariato per le politiche regionali di coesione 2021-2027.
Nello specifico, oltre ai contributi inviati dai singoli membri, tra cui anche alcune Autorità urbane della Programmazione 2014-2020, il 29 aprile 2021 si è tenuto un tavolo espressamente dedicato allo Sviluppo urbano sostenibile.
Sono emerse alcune indicazioni importanti, sia in materia di ambiti di intervento di particolare rilevanza per le città del Veneto, sia in merito agli aspetti legati alla definizione e selezione delle future potenziali nuove Aree urbane, tra cui:
Con Deliberazione di Giunta regionale n. 1415 del 12/10/2021 sono state approvate le Proposte di PR FESR e PR FSE+ per la Programmazione 2021-2027 Obiettivo “Investimenti a favore dell’occupazione e della crescita”, risultato dei contributi della consultazione partenariale e del lavoro di programmazione delle strutture regionali. Queste proposte sono oggetto di ulteriore consultazione partenariale, a conclusione della quale verranno elaborate nella loro forma definitiva che seguirà l’iter di approvazione prima interno alla Regione del Veneto secondo quanto previsto dall’articolo 9, comma 2, della L.R. n. 26/2011 e poi dal confronto con il livello nazionale e con i servizi della Commissione europea.
Pur rimandando a successivo Avviso da sottoporre all’approvazione della Giunta regionale l’enunciazione degli elementi di dettaglio e dei criteri di partecipazione e selezione, con la proposta di PR FESR di cui alla succitata DGR sono stati preliminarmente approvati gli elementi fondamentali della selezione per l’individuazione delle aree di intervento della strategia di Sviluppo urbano sostenibile del PR FESR 2021-2027, così sintetizzati:
Con la presente deliberazione si procede pertanto ad approvare: l’Avviso pubblico per la manifestazione di interesse per l’individuazione delle Aree urbane del Programma Regionale (PR) FESR Veneto 2021-2027 (Allegato A). Si approvano inoltre: i Criteri di selezione (Allegato A1) e la modulistica per partecipare all’avviso: il Modello di manifestazione d’interesse e il Modulo di candidatura (Allegato A2) e il Modello di dichiarazione d’intenti (Allegato A3).
Il percorso di selezione delle Aree urbane seguirà due fasi. La Fase 1, che ha inizio con l’approvazione dell’Avviso di cui all’Allegato A, prevede di seguito la costituzione di una Commissione di valutazione che si occuperà di effettuare le istruttorie in merito alle manifestazioni di interesse pervenute, e di comunicare alle aree candidate l’esito della selezione, con eventuali indicazioni e prescrizioni per la fase successiva. La Commissione sarà costituita con successivo provvedimento del Direttore della Direzione Programmazione unitaria e sarà composta da rappresentanti delle principali strutture regionali coinvolte e/o competenti, nonché da eventuali esperti esterni. A questa prima fase ne seguirà una seconda, con la quale le Aree individuate nella Fase 1 saranno invitate ad elaborare la loro Strategia integrata di Sviluppo urbano sostenibile (SISUS) 2021-2027 attraverso un percorso di co-progettazione in collaborazione con la Regione e secondo le indicazioni della Commissione UE e delle amministrazioni centrali.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO il Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti;
VISTO il Regolamento (UE) 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione;
VISTO il Regolamento (UE) 2021/1057 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, che istituisce il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e che abroga il Regolamento (UE) n. 1296/2013;
VISTO il Regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 che stabilisce il Quadro finanziario pluriennale (QFP) dell'UE per il periodo 2021-2027;
VISTO l’Accordo di Partenariato per la programmazione 2021-2027 dei fondi SIE, in fase di definizione;
VISTA la L.R. n. 26 del 25 novembre 2011;
VISTE le DGR n. 258 e 259 dell’8 marzo 2016;
VISTE le DGR n. 1218 e 1219 del 26 giugno 2016;
VISTA la DGR n. 1923 del 23 dicembre 2019;
VISTA la DGR n. 96 del 3 febbraio 2020;
VISTA la DGR n. 1415 del 12 ottobre 2020;
VISTO l’Art. 2 comma 2 della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012;
delibera
(seguono allegati)
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