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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 89 del 06 luglio 2021


Materia: Enti regionali o a partecipazione regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 783 del 22 giugno 2021

Assemblea ordinaria dei soci di Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A. convocata per il giorno 30.06.2021 alle ore 11.00.

Note per la trasparenza

Partecipazione all'assemblea ordinaria dei soci di Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A. convocata il 30.06.2021 alle ore 11.00 avente all'ordine del giorno: l’esame del bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 della relazione del Collegio Sindacale e della relazione della società di revisione – determinazioni conseguenti; l’esame dell’Accordo di Cooperazione, del Piano Economico Finanziario e dei relativi allegati – determinazioni conseguenti; la determinazione del numero dei componenti dell’organo amministrativo; la nomina dei componenti dell’organo amministrativo, determinazione della durata del relativo incarico e nomina del Presidente nel caso di organo amministrativo collegiale; la determinazione del compenso del/i componente/i dell’organo amministrativo; il conferimento dell'incarico della revisione legale dei conti per gli esercizi 2021, 2022 e 2023 e determinazione del compenso; la determinazione del numero dei componenti del Collegio Sindacale; la nomina dei componenti del Collegio Sindacale per gli esercizi 2021, 2022 e 2023 e la determinazione del compenso.

L'Assessore Francesco Calzavara riferisce quanto segue.

L’art. 18, L.R. 30/2016 ha autorizzato la Giunta regionale “a costituire insieme ad altri soggetti pubblici una società di capitali a totale partecipazione pubblica che abbia ad oggetto la gestione delle reti autostradali attualmente in concessione alla società per azioni Autovie Venete”.

L’art. 13 bis, D.L. 148/2017, convertito in L. 172/2017, ha modificato l’art. 178, comma 8 ter, D.Lgs. 50/2016, il quale stabiliva che per il perseguimento delle finalità di cui al protocollo d’intesa stipulato il 14.01.2016 tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) e le Regioni Friuli-Venezia Giulia e Veneto interessate allo sviluppo del Corridoio mediterraneo, il coordinamento delle infrastrutture autostradali A4 Venezia-Trieste, A28 Portogruaro-Pordenone e raccordo Villesse-Gorizia verrà assicurato con l’assunzione delle funzioni di “concedente” da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Detto Ministero stipulerà la convenzione di concessione per la realizzazione delle opere e la gestione delle tratte autostradali, di durata trentennale, con le Regioni che hanno sottoscritto il citato protocollo d’intesa, che potranno anche avvalersi di società “in house” esistenti o appositamente costituite, nel cui capitale non figurino privati.

La “Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A.” è stata costituita il 17.04.2018, in attuazione dell’art. 13 bis, D.L. 148/2017, convertito in L. 172/2017, con un capitale di € 6.000.000,00 di cui € 4.020.000,00 conferiti dalla Regione Friuli Venezia Giulia e € 1.980.000,00 dalla Regione del Veneto, che detiene il 33% del capitale sociale, avente per oggetto l’assunzione e/o comunque la gestione e l’esercizio della concessione autostradale trentennale delle tratte autostradali A4 Venezia-Trieste, A23 Palmanova-Udine Sud, A28 Portogruaro-Pordenone-Conegliano, A57 tangenziale di Mestre (competenza fino a Terraglio) e della A34 Villesse-Gorizia.

Con nota 25.05.2021 prot. U/96, è stata comunicata la convocazione dell'assemblea ordinaria dei soci di Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A. che si terrà il 30.06.2021, alle ore 11.00, presso la sede legale in Via Locchi, 19 a Trieste, ovvero mediante collegamento in video/audio conferenza, ai sensi dell’art. 106, co. 2 D.L. n. 18/2020 convertito con modificazioni dalla L. n. 27/2020 ed altresì ex art. 11, p.3 dello Statuto vigente, per deliberare sul seguente:

ORDINE DEL GIORNO

  1. Esame del bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, della relazione del Collegio Sindacale e della relazione della società di revisione: determinazioni conseguenti;
  2. Esame dell’Accordo di Cooperazione, del Piano Economico Finanziario della Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A e dei relativi allegati: determinazioni conseguenti;
  3. Determinazione del numero dei componenti dell’organo amministrativo;
  4. Nomina dei componenti dell’organo amministrativo, determinazione della durata del relativo incarico e nomina del Presidente nel caso di organo amministrativo collegiale;
  5. Determinazione del compenso del/i componente/i dell’organo amministrativo;
  6. Conferimento dell'incarico della revisione legale dei conti per gli esercizi 2021, 2022 e 2023 e determinazione del compenso;
  7. Determinazione del numero dei componenti del Collegio Sindacale;
  8. Nomina dei componenti del Collegio Sindacale per gli esercizi 2021, 2022 e 2023 e determinazione del compenso.

In relazione al primo punto all’ordine del giorno, dalla documentazione trasmessa dalla Società e composta dalla proposta di bilancio al 31.12.2020 e relativa nota integrativa, dalla nota di accompagnamento dell’Amministratore Unico, dalla relazione del Collegio Sindacale e dalla relazione della società di revisione, Allegato A, si evince che Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A. ha chiuso l’esercizio con una perdita di € 141.371,00, in lieve miglioramento rispetto all’esercizio precedente quando la perdita registrata è stata pari a € 220.585,00.

La Società si è avvalsa della facoltà di cui all’art. 2435-bis codice civile, comma 2 e comma 7, che consente l’esonero dalla redazione del rendiconto finanziario e della relazione sulla gestione.

Da un’analisi delle informazioni contenute nei prospetti di bilancio, si evidenzia che il “Valore della produzione” risulta pari a € 265,00, dovute a sopravvenienze, rispetto all’esercizio precedente pari a zero.

I “Costi della produzione” pari a € 141.693,00 sono diminuiti del 35.78% rispetto al 2019, quando ammontavano a € 220.644,00. Nello specifico, fra le principali variazioni si segnala l’aumento dei “Costi per servizi” passati da € 218.401,00 del 2019 a € 140.720,00 del 2020. Fra le principali componenti che hanno contribuito all’aumento della voce di costo incidono in particolare: i “Compensi e rimborsi agli amministratori” € 52.796,00; i “Compensi e rimborsi collegio sindacale” € 21.370,00; “Consulenze legali, € 22.000,00; il “Service Amministrativo” € 30.000,00; i “Costi certificazione di bilancio” € 11.212,00, mentre gli “Oneri diversi di gestione” sono pari a € 973,00.

La “Differenza tra Valore e Costi della produzione” registra un saldo negativo pari a € 141.428,00.

I proventi finanziari sono pari a € 57,00 ed afferiscono a interessi attivi maturati sulle disponibilità liquide.

La voce “Imposte sul reddito d’esercizio” è risultata nulla anche nel 2020. In ottemperanza al principio della prudenza ed in considerazione dell’iter burocratico per l’affidamento della concessione, che non consente una previsione certa sui tempi della sua conclusione, la Società non ha provveduto ad effettuare stanziamenti per imposte anticipate.

Per quanto concerne, invece, l’analisi delle voci attive dello Stato Patrimoniale, si registra una lieve diminuzione dell’“Attivo circolante”, passato da € 5.812.305,00 nel 2019 a € 5.723.447,00 nel 2020, dovuta, da un lato, alla diminuzione delle “Disponibilità liquide”, costituite dall’apporto iniziale dei soci diminuite dagli utilizzi di periodo, che si sono attestate su di un valore pari a € 5.698.284,00, dall’altro all’aumento della voce “Crediti”, tutti esigibili entro l’esercizio successivo, passata da € € 20.050,00 nel 2019 a € 25.163,00 dati da crediti tributari (€ 25.163,00) e ritenute su interessi attivi (€ 42,00) I “Ratei e risconti attivi” sono passati da € € 75,00 nel 2019 a € 753,00 nel 2020, riguardanti, rispettivamente, € 678,00 risconto dei costi relativi alla polizza RC amm.re e € 75,00 risconto del canone home-banking.

La voce “Immobilizzazioni” ha registrato un valore pari a zero anche nel 2020.

Relativamente alla parte passiva dello Stato Patrimoniale, la voce dei “Debiti” risulta aumentata del 30,80 %, in quanto l’importo complessivo è passato da € € 168.083,00 nel 2019 a € 221.539,00 nel 2020. Tale variazione è riconducibile all’aumento di € 61.137,00 dei “Debiti v/fornitori” (passati da € € 160.377,00 nel 2019 a € 221.514,00), riguardanti fatture ricevute (€ 24.715,00), stanziamenti relativi agli organi sociali (€ 165.385,00) ed altri stanziamenti inerenti il service amministrativo comprensivo dei rimborsi di costi sostenuti (€ 31.414,00).

Con riferimento alla Relazione del Collegio Sindacale al bilancio d’esercizio chiuso al 31.12.2020, l’organo non rileva motivi ostativi all’approvazione del bilancio e alla proposta di destinazione del risultato d’esercizio; analogamente la società di revisione non esprime rilievi all’approvazione dello stesso.

In merito alla prosecuzione dell’iter di affidamento della concessione, si evidenzia che in data 8.05.2019 la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la Regione Veneto hanno trasmesso al MIT la proposta di Accordo di Cooperazione unitamente ai suoi allegati, tra cui il Piano Economico Finanziario ed il Piano Finanziario Regolatorio.

L’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) si è espressa sul documento con proprio parere n. 4/2019.

Il CIPE, nella propria delibera n. 39/2019 di approvazione del citato “schema di Accordo di Cooperazione” (registrata dalla Corte dei Conti il 23.12.2019), ha precisato che “il valore di subentro a carico del nuovo concessionario, da riconoscere al concessionario uscente è stato stimato (dalla concessionaria uscente) alla data del 31 dicembre 2019 in Euro 476.073.000,00, sulla base delle pattuizioni contrattuali contenute negli atti convenzionali vigenti. L’ammontare definitivo verrà certificato dal concedente alla data di effettivo subentro del nuovo concessionario sulla base degli investimenti effettivamente sostenuti e ritenuti ammissibili”.

Peraltro, in merito alla definizione del valore di subentro, uno degli elementi indispensabili a che la Società possa diventare concessionaria, la stessa ricorda che a far data nel mese di febbraio 2020 è stato trasmesso da parte dell’Ente concedente alla concessionaria uscente Autovie Venete un provvedimento avente ad oggetto “Determinazione del valore dei cespiti devolvibili ai fini della quantificazione dell’indennizzo da subentro” che Autovie Venete ha ritenuto cautelativamente di impugnare nei termini di legge (ricorso per l’annullamento del provvedimento del MIT prot. M INF SVCA Registro Ufficiale n.3423 del 5.02.2020 presentato in data 6.03.2020 presso il TAR del Lazio), fermo restando l’auspicio di poter addivenire quanto prima ad una definizione stragiudiziale della questione.

Nel corso del 2020 la Società, comunque, ha proseguito l’interlocuzione con il MIT volta all’aggiornamento dell’Accordo di Cooperazione a seguito dell’emanazione dell’art. 35, comma 1, del D.L. 162/2019 e a seguito delle richieste formulate al Ministero stesso di inserire dei meccanismi di mitigazione dell’allocazione del rischio traffico (c.d. meccanismo del revenue sharing stabilito dall’ART) a seguito degli impatti negativi sui volumi di traffico derivanti dall’emergenza sanitaria Covid-19.

La Società, pertanto, tenuto conto del fatto che solo successivamente alla determinazione del valore di subentro da parte di Autovie Venete e del MIT sarebbe stato possibile aggiornare il proprio Piano Economico Finanziario e proseguire con i potenziali istituti finanziatori le trattative volte alla definizione del contratto di finanziamento nonché dell’indicazione fornita dai soci nel corso dell’Assemblea del 29.05.2020 di approvazione del bilancio al 31.12.2019 (giusta DGR 644/2020) di un contenimento ed un monitoraggio dei costi di funzionamento in considerazione del contesto venutosi a creare, nel corso del 2020, ha adottato una politica di contenimento dei costi coerente con lo scenario creatosi.

La Società, in questa fase di start-up non è dotata di personale dipendente. Inoltre la Società, in attuazione dell’articolo 12 dell’atto costitutivo il quale prevede che “nella fase iniziale la necessaria operatività della Società verrà garantita dal socio di maggioranza anche per il tramite di Società dallo stesso direttamente o indirettamente controllate, utilizzando l’istituto del distacco di personale e contratti di service”, ha stipulato un contratto di service amministrativo con la Autovie Venete, controllata indiretta del socio di maggioranza Regione Friuli-Venezia Giulia.

Sempre in relazione al punto 1) all’ordine del giorno, e con riferimento all’art. 6, comma 2, D.Lgs. 175/2016, il quale prevede che le società a controllo pubblico predispongano specifici programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale informando l’assemblea dei soci in occasione della relazione sul Governo societario pubblicata contestualmente al bilancio, si specifica che la Società nella nota integrativa al bilancio d’esercizio, Allegato A, con riferimento alla valutazione sugli strumenti di governo societario e del rischio di crisi aziendale, ha rappresentato quanto segue: “tenuto conto che la reale operatività della società, che attualmente risulta priva di dipendenti, è subordinata all’assunzione dello “status” di concessionaria, l’organo amministrativo ha ritenuto che gli attuali strumenti di governo societario siano da considerarsi sufficienti, funzionali ed adeguati a monitorare correttamente gli obiettivi di regolarità ed efficienza della gestione e non necessitino, attualmente, di integrazioni. Quanto al programma di valutazione del rischio di crisi aziendale, in considerazione dell’attività che la Società sarà chiamata a svolgere, vengono di seguito riportate le possibili “soglie di allarme”, strumentali alle finalità dei quanto disposto dal citato art. 6 del D. lgs. 175/2016:

  • la gestione della Società sia negativa per tre esercizi consecutivi: A – B ex art. 2425 cod. civile (valore della produzione – costi della produzione);
  • la somma dei risultati degli ultimi tre esercizi abbia eroso il patrimonio netto in misura superiore al 10%;
  • le relazioni al bilancio redatte dalla Società di Revisione e dal Collegio Sindacale rappresentino dubbi di continuità aziendale;
  • l’indice di struttura finanziaria, dato dal rapporto tra patrimonio netto più passivo consolidato e attivo immobilizzato, sia inferiore a 1.

Le sopracitate soglie assumeranno reale significato, e dovranno pertanto essere monitorate, a partire dall’esercizio successivo a quello in cui la società acquisirà la titolarità della concessione per cui è stata costituita.”

La Società, pur in assenza di dipendenti, ha ritenuto comunque opportuno dotarsi di un modello di organizzazione e gestione ai sensi del D.Lgs. 231/2001 ed ha, altresì, adottato le misure integrative di prevenzione della corruzione ai sensi dell'articolo 1, comma 2-bis, L. 190/2012.

In considerazione di quanto sopra esposto e di quanto illustrato nella documentazione allegata, a cui si rinvia per ogni ulteriore dettaglio, Allegato A, si propone di approvare per quanto a conoscenza del socio Regione del Veneto nel suo complesso il bilancio d’esercizio 2020 e la proposta dell’Amministratore Unico di portare a nuovo la perdita di esercizio di € 141.371,00, raccomandando, vista la situazione societaria attuale, il contenimento dei costi di funzionamento.

Con riferimento al secondo punto all’ordine del giorno si rappresenta quanto segue.

La concessionaria uscente (Autovie Venete) ha provveduto a trasmettere al concedente in data 2.03.2021, il proprio Piano Economico Finanziario Transitorio, contenente, tra l’altro, il valore di subentro determinato dalla stessa che deve essere ora recepito dalla subentrante Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A. al fine di sottoporre alla medesima seduta del CIPE l’approvazione sia della documentazione predisposta da Autovie Venete che di quella predisposta da Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A.

Le assunzioni alla base dell’aggiornamento dell’Accordo di Cooperazione, del Piano Economico Finanziario (PEF) e dei relativi allegati predisposti dalla Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A., richiesto dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili con nota 15.03.2021 prot. 2331 alla stessa Società, rispetto alla precedente documentazione trasmessa al MIT in data 8 maggio 2019, prevedono, in particolare: (i) la validità di alcune delle assunzioni originariamente previste nel Piano Finanziario Regolatorio (Anno Base, Anno Ponte, Periodo Regolatorio, Indicatore di produttività X, WACC); (ii) la revisione e l’aggiornamento delle previsioni di traffico (che tenga conto, tra l’altro, dell’impatto causato dall’emergenza sanitaria da Covid-19 oltre che della ridotta capacità di assorbimento di traffico derivante dai cantieri); (iii) l’aggiornamento del piano degli investimenti; (iv) la revisione e l’aggiornamento del periodo concessorio e di conseguenza del PEF con decorrenza 1 luglio 2021 e scadenza ipotizzata a fine 2051.

Il PEF comunque ha come presupposto il perfezionamento dell’operazione di patrimonializzazione della Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A. da parte dei suoi due soci attraverso il conferimento delle quote di capitale da essi detenute, direttamente e indirettamente, nella concessionaria uscente.

Inoltre, il PEF prevede, in particolare, dieci anni di investimenti in asset reversibili (2021 - 2031), concentrati principalmente in otto anni (2021-2028). Questo periodo risulta necessario al fine di consentire il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario degli investimenti e della connessa gestione, come peraltro previsto dalla normativa.

Il costo degli investimenti in asset reversibili previsti è pari a circa 1,001 milioni di Euro (IVA esclusa), relativi principalmente agli interventi sul tratto San Donà di Piave (VE)-Villesse (GO) mentre il costo totale previsto degli investimenti in asset non reversibili è pari a 66 mln di euro.

Tra i “Ricavi di gestione” sono previsti: (i) “ricavi da pedaggio” calcolati sulla base dei volumi di traffico previsionali annui e della tariffa dedotta dal c.d. “Piano Finanziario Regolatorio”, così come richiesto dalla Delibera ART n. 133 del 19 dicembre 2018 per un valore medio annuo di circa 189 mln di euro a valori nominali sull’intero arco temporale del Piano 2021-2051; (ii) “ricavi da sub-concessione” previsti pari a 224,1 mln di euro, per una media di circa 7,3 mln di euro su base annua (il valore per l’anno base è desunto dai valori del bilancio chiuso al 31.12.2018 del concessionario uscente); (iii) “altri proventi” previsti pari a 264,9 mln di euro, per una media di circa 8,7 mln di euro su base annua (il valore per l’anno base è desunto dai valori del bilancio chiuso al 31.12.2018 del concessionario uscente).

I “Costi operativi” complessivi si attestano durante il periodo di gestione su una media di c.ca 105,3 mln di euro a valori nominali su base annua e comprendono, oltre ai “canoni di concessione” previsti per legge, i “costi per l’acquisto di materie prime e beni di consumo”, i “costi per le manutenzioni”, i “costi per il personale”, le “prestazioni di servizi”, “costi amministrativi e generali” ed “altri oneri di gestione”.

La Società, da ultimo, ha predisposto il Piano Finanziario Regolatorio sulla base della metodologia prevista dall’Allegato A della Delibera ART n. 133/2018. Il nuovo sistema tariffario si basa su:

  • l’applicazione del metodo del price cap;
  • la determinazione da parte dell’Autorità di un indicatore di produttività X a cadenza quinquennale; per il primo periodo regolatorio tale parametro è stato determinato pari a -2,19%;
  • il principio di neutralità economico-finanziaria dato (i) dall’uguaglianza del valore attualizzato dei ricavi e costi ammissibili afferenti agli investimenti correlati alla tariffa di costruzione, scontando gli importi al WACC (Weighted Average Cost of Capital) pre-tax, fissato per il primo periodo regolatorio pari a 6,92%, e (ii) dall’azzeramento del valore attuale delle poste figurative, scontando i relativi importi al WACC pre-tax.

In considerazione di quanto sopra esposto e di quanto illustrato nella documentazione allegata, a cui si rinvia per ogni ulteriore dettaglio, si propone di approvare per quanto a conoscenza del socio Regione del Veneto nel suo complesso la versione aggiornata dell’Accordo di Cooperazione, del Piano Economico Finanziario della Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A. e dei relativi allegati, Allegato B, autorizzandone la trasmissione al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e autorizzando altresì la Società a proseguire le interlocuzioni con l’Ente concedente e le altre autorità governative coinvolte, al fine di addivenire al testo definitivo.

In relazione al terzo punto all’ordine del giorno relativo alla determinazione del numero dei componenti dell’organo di amministrazione, si rappresenta quanto segue.

Inizialmente la Società è stata affidata (rif. art. 4 Atto costitutivo) ad un Amministratore Unico, designato dal socio di maggioranza, in carica fino al perfezionamento della convenzione di concessione autostradale trentennale con il concedente e comunque per un periodo non superiore a tre esercizi con scadenza alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della carica ovvero del bilancio chiuso al 31.12.2020.

L’art. 4, punto 5, dell’Atto costitutivo prevede che “successivamente l’Amministrazione della Società potrà essere affidata a discrezione dell’Assemblea ordinaria dei soci ad un Amministratore Unico ovvero ad un Collegio di Amministrazione composto da tre o cinque membri che dura in carica tre esercizi ed è rieleggibile, secondo quanto previsto dallo Statuto sociale e nel rispetto della normativa di cui al D.Lgs. n. 175/2016 quale integrato dal D.Lgs. n. 100/2017.”

Considerato quanto prevede lo Statuto societario vigente, si propone di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di uniformarsi a quanto verrà proposto dalla maggioranza espressa in sede assembleare.

In relazione al quarto punto all’ordine del giorno relativo alla nomina dei componenti dell’organo amministrativo, determinazione della durata del relativo incarico e nomina del Presidente nel caso di organo amministrativo collegiale, si rappresenta quanto segue.

L’incarico all’Amministratore Unico, come sopra riportato, viene a scadere alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica che si chiude al 31.12.2020.

È necessario, quindi, provvedere alla nomina del nuovo organo amministrativo per il triennio 2021-2022-2023 come previsto dall’art. 17 dello Statuto societario vigente.

Sul punto, sempre considerato quanto prevede lo Statuto societario vigente, si propone di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di prendere atto della/e nomina/e proposta/e e di uniformarsi a quanto verrà proposto dal socio di maggioranza in sede assembleare, previa verifica del possesso dei requisiti da parte della/e persona/e da nominare ed il rispetto dell’equilibrio di genere.

In relazione al quinto punto all’ordine del giorno relativo alla determinazione del compenso del/i componente/i dell’organo amministrativo, considerato che attualmente spetta all’Amministratore Unico un compenso lordo pari a € 50.000,00 oltre al rimborso delle spese sostenute per ragioni d’ufficio e debitamente documentate e all’eventuale costo per la copertura assicurativa in relazione al mandato, si propone di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di uniformarsi a quanto verrà proposto dalla maggioranza espressa in sede assembleare, entro il limite massimo del compenso attualmente stabilito.

In relazione al sesto punto all’ordine del giorno relativo al conferimento dell'incarico della revisione legale dei conti per gli esercizi 2021, 2022 e 2023 e determinazione del compenso si rappresenta quanto segue.

La revisione legale dei conti, secondo quanto previsto dall'art. 3, comma 2, D. Lgs. 175/2016, il quale prevede che "nelle società per azioni a controllo pubblico la revisione legale dei Conti non può essere affidata al Collegio Sindacale", è stata affidata in fase iniziale (rif. art. 9 Atto costitutivo) alla società di revisione Pricewaterhousecoopers S.p.A. per gli esercizi 2018-2019-2020 e fino alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica che si chiude al 31.12.2020.

L'art. 13, D. Lgs. 27.01.2010, n. 39, prevede che "l'assemblea, su proposta motivata dell'organo di controllo, conferisce l'incarico di revisione legale e determina il corrispettivo spettante al revisore legale o alla società di revisione legale per l'intera durata dell'incarico e gli eventuali criteri per l'adeguamento di tale corrispettivo durante l'incarico".

L’incarico di revisore legale, come sopra riportato, viene a scadere alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica che si chiude al 31.12.2020.

È necessario, quindi, provvedere all’incarico di revisione legale per il triennio 2021-2022-2023.

Nello specifico il Collegio Sindacale, previo espletamento da parte della Società di un’indagine di mercato, ha proposto di affidare l’incarico all’unica società che ha presentato la dichiarazione di disponibilità all’accettazione dell’incarico, ovvero la Pricewaterhousecoopers S.p.a. (PWC) iscritta al n. 119644 del registro dei Revisori legali. La predetta PWC ha presentato un’offerta per l’esecuzione del servizio di revisione legale dei conti (bilancio d’esercizio ed eventuale bilancio consolidato, nonché revisione contabile dei prospetti dei saldi a credito e a debito nei confronti degli enti pubblici soci) con un corrispettivo per ciascun esercizio pari a € 7.500,00, iva spese vive e di segreteria escluse, e per un totale di 101 ore.

Tenuto conto di quanto previsto dall’art. 13, D.Lgs. 39/2010, si propone di incaricare il rappresentante regionale in assemblea, raccolti gli eventuali chiarimenti dagli organi della Società in sede assembleare, di votare per il conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti la società individuata dalla proposta motivata dal Collegio Sindacale nella propria relazione datata 8.06.2021 (prot. reg. 266951 dell’11.06.2021), agli atti, riconoscendo quale compenso l’importo previsto in esito alla procedura di selezione espletata.

In relazione al settimo punto all’ordine del giorno, relativo alla determinazione del numero dei componenti dell’organo di controllo, si rappresenta quanto segue.

Il Collegio Sindacale, previa designazione del socio di maggioranza, inizialmente nominato per gli esercizi 2018-2019-2020 e fino alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica che si chiude al 31.12.2020, è composto da tre componenti effettivi e due supplenti, con riserva di elevare il numero a cinque membri effettivi (art. 7 Atto costitutivo).

Sul punto si propone, sempre considerato quanto prevede lo Statuto sociatario vigente, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di uniformarsi a quanto verrà proposto dalla maggioranza espressa in sede assembleare.

In relazione all’ottavo punto all’ordine del giorno, relativo alla nomina e determinazione del compenso dell’organo di controllo, si rappresenta quanto segue.

Il Collegio Sindacale, come sopra riportato, viene a scadere alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica che si chiude al 31.12.2020.

Sul punto si propone, sempre considerato quanto prevede lo Statuto sociatario vigente, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di prendere atto delle nomine proposte e di uniformarsi a quanto verrà proposto dalla maggioranza espressa in sede assembleare, previa verifica del possesso dei requisiti da parte delle persone da nominare ed il rispetto dell’equilibrio di genere.

Per quanto riguarda il compenso dell'organo, attualmente spetta al Presidente del Collegio Sindacale un compenso annuo lordo di € 9.000,00 e agli altri componenti effettivi un compenso annuo lordo di € 6.000,00 oltre al rimborso delle spese sostenute per ragioni d’ufficio e debitamente documentate.

Si propone, tenuto conto di quanto precedentemente rappresentato, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di uniformarsi a quanto emergerà in sede assembleare, entro il limite massimo dei compensi attualmente stabiliti.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il D.Lgs. 19.08.2016, n. 175 “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”;

VISTO l’art. 13 bis, D.L. 16.10.2017, n. 148 “Disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili”, convertito in L. 04.12.2017, n. 172;

VISTO l’art. 2, comma 2, L.R. 31.12.2012, n. 54 “Legge regionale per l’ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 “Statuto del Veneto””;

VISTO l’art. 18, L.R. 30.12.2016, n. 30 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2017”;

VISTO il protocollo d’intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Friuli Venezia Giulia e la Regione del Veneto, sottoscritto in data 14.01.2016;

VISTA la DGR 26.03.2018, n. 393 “Costituzione della società in house “Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A.” ai sensi dell’art. 13 bis, D.Lgs. 148/2017. Approvazione degli schemi dell’atto costitutivo e dello statuto della società, nonché dell’accordo con la Regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio del controllo analogo congiunto sulla medesima”;

VISTA la DGR 21.05.2019, n. 644 “Assemblea ordinaria di Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A. del 29.05.2019.”;

VISTI l’Atto costitutivo e lo Statuto della Società datati 17.04.2018;

VISTE la nota di convocazione dell'assemblea ordinaria dei soci di Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A.;

VISTO il bilancio d’esercizio chiuso al 31.12.2020, la nota dell’Amministratore Unico di accompagnamento al bilancio d’esercizio, la nota integrativa, la relazione del Collegio Sindacale datata 26.05.2021 e la relazione del Revisore Legale datata 12.05.2021 Allegato A;

VISTI l’Accordo di Cooperazione e dei relativi allegati, in particolare, la Descrizione degli interventi, il Cronoprogramma, il Piano Economico-finanziario e il Piano finanziario regolatorio aggiornati, Allegato B;

VISTA la proposta motivata del Collegio Sindacale di conferimento dell’incarico di revisore legale dei conti datata 8.06.2021 (prot. reg. 266951 dell’11.06.2021), agli atti;

VISTA la nota della Direzione Infrastrutture e Trasporti del 10.06.2021 prot. n. 263880, agli atti;

CONSIDERATO che ai sensi dell’art. 61, comma 3, dello Statuto del Veneto, il Presidente della Giunta Regionale o suo delegato, parteciperà all’assemblea;

delibera

  1. di dare atto che le premesse, compresi gli Allegati A e B, formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. in relazione al primo punto all’ordine del giorno, di approvare nel suo complesso e per quanto a conoscenza del socio Regione Veneto, il bilancio d’esercizio 2020, Allegato A, e la proposta dell’Amministratore Unico di portare a nuovo la perdita di esercizio di € 141.371,00, raccomandando, vista la situazione societaria attuale, il contenimento dei costi di funzionamento;
  3. in relazione al secondo punto all’ordine del giorno, di approvare per quanto a conoscenza del socio Regione del Veneto nel suo complesso la versione aggiornata dell’Accordo di Cooperazione, del Piano Economico Finanziario della Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A e dei relativi allegati, Allegato B, autorizzandone la trasmissione al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e autorizzando altresì la Società a proseguire le interlocuzioni con l’Ente concedente e le altre autorità governative coinvolte, al fine di addivenire al testo definitivo;
  4. in relazione al terzo punto all’ordine del giorno relativo alla determinazione del numero dei componenti dell’organo di amministrazione, considerato quanto prevede lo Statuto societario vigente, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di uniformarsi a quanto verrà proposto dalla maggioranza espressa in sede assembleare;
  5. in relazioni ai punti quarto e quinto all'ordine del giorno relativi a nomina e determinazione della durata e del compenso dell’organo amministrativo, considerato quanto prevede lo Statuto societario vigente, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea:
  1. di prendere atto della/e nomina/e proposta/e e relativa durata, uniformandosi a quanto verrà proposto dalla maggioranza espressa in sede assembleare, previa verifica del possesso dei requisiti da parte della/e persona/e da nominare ed il rispetto dell’equilibrio di genere;
  2. considerato che attualmente spetta all’Amministratore Unico un compenso lordo pari a € 50.000,00, oltre al rimborso delle spese sostenute per ragioni d’ufficio e debitamente documentate e all’eventuale costo per la copertura assicurativa in relazione al mandato, di uniformarsi a quanto verrà proposto dalla maggioranza espressa in sede assembleare, entro il limite massimo del compenso attualmente stabilito;
  1. in relazione al sesto punto all’ordine del giorno relativo al conferimento dell’incarico di revisione legale per il triennio 2021/2022/2023, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea, raccolti gli eventuali chiarimenti dagli organi della Società in sede assembleare, di votare per il conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti la società individuata dalla proposta motivata dal Collegio Sindacale, agli atti, riconoscendo quale compenso l’importo previsto in esito alla procedura di selezione espletata;
  2. in relazione al settimo punto all’ordine del giorno relativo alla determinazione del numero dei componenti del Collegio Sindacale, considerato quanto prevede lo Statuto societario vigente, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea di uniformarsi a quanto verrà proposto dalla maggioranza espressa in sede assembleare;
  3. in relazione all’ottavo punto all’ordine del giorno relativo alla nomina e determinazione del compenso dell’organo di controllo, sempre considerato quanto prevede lo Statuto societario vigente, di incaricare il rappresentante regionale in assemblea:
  1. di prendere atto delle nomine proposte e di uniformarsi a quanto verrà proposto dalla maggioranza espressa in sede assembleare, previa verifica del possesso dei requisiti da parte delle persone da nominare ed il rispetto dell’equilibrio di genere;
  2. considerate che attualmente spetta al Presidente del Collegio Sindacale un compenso annuo lordo di € 9.000,00 e agli altri componenti effettivi un compenso annuo lordo di € 6.000,00 oltre al rimborso delle spese sostenute per ragioni d’ufficio e debitamente documentate, di uniformarsi a quanto verrà proposto dalla maggioranza espressa in sede assembleare, entro il limite massimo dei compensi attualmente stabiliti;
  1. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  2. di pubblicare il presente atto, ad esclusione gli Allegati A e B, nel Bollettino ufficiale della Regione e nel sito internet regionale.

Allegati (omissis)

(seguono allegati)

Dgr_783_21_AllegatoA_451779.pdf  (omissis)
Dgr_783_21_AllegatoB_451779.pdf  (omissis)

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