Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 73 del 01 giugno 2021


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 623 del 20 maggio 2021

Piano Sviluppo e Coesione della Regione del Veneto. Sezione Ordinaria - Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021 - 2027. Ricognizione interventi finanziabili con la prima anticipazione di risorse FSC 2021 - 2027 da inserire nella proposta di Piano Stralcio della Ministra per il Sud e la Coesione territoriale.

Note per la trasparenza

A seguito della nota della Ministra per il Sud e la Coesione territoriale, che nelle more dell’avvio della nuova programmazione europea e della programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021 – 2027 ha proposto di assegnare alla Regione del Veneto una prima quota di risorse FSC, nel limite di 92,20 milioni di euro, si sottopone all’approvazione della Giunta l’elenco degli interventi selezionati che presentano le caratteristiche richieste e che saranno oggetto di apposita valutazione a cura dell’Agenzia per la Coesione territoriale, in funzione della successiva sottoposizione al CIPESS della relativa proposta di finanziamento attraverso il Piano di Stralcio proposto dalla Ministra per il Sud e la Coesione territoriale ai sensi dell’art. 1, comma 178, lett. d), della legge di bilancio 2021.

Il Presidente Luca Zaia riferisce quanto segue.

Il Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) è, congiuntamente ai Fondi strutturali europei, lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali in attuazione dell'articolo 119, comma 5, della Costituzione italiana e dell'articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.

Nel Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) - disciplinato dal D. Lgs. n. 88 del 2011 che ha così ridenominato il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) - sono iscritte le risorse finanziarie aggiuntive nazionali, destinate a finalità di riequilibrio economico e sociale, nonché a incentivi e investimenti pubblici. Il requisito dell'aggiuntività è espressamente precisato dalla disciplina istitutiva del Fondo, laddove si dispone (articolo 2 del D. Lgs. n. 88/2011) che le risorse non possono essere sostitutive di spese ordinarie del bilancio dello Stato e degli enti decentrati, in coerenza con l'analogo criterio dell'addizionalità previsto per i fondi strutturali dell'Unione europea.

Il Fondo per lo sviluppo e la coesione è pertanto finalizzato a dare unità programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale, che sono rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese. Il Fondo ha carattere pluriennale, in coerenza con l'articolazione temporale della programmazione dei Fondi strutturali dell'Unione europea, garantendo l'unitarietà e la complementarietà delle procedure di attivazione delle relative risorse con quelle previste per i fondi comunitari. L'intervento del Fondo è destinato al finanziamento di progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale, aventi natura di grandi progetti o di investimenti articolati in singoli interventi tra loro funzionalmente connessi.

Per quanto concerne l'utilizzo delle risorse del Fondo, il quadro di governance istituzionale per le politiche di coesione, definito dalla legge di stabilità per il 2015 (art. 1, commi 703-706, legge n. 190/2014), riserva alla Presidenza del Consiglio (c.d. “Autorità politica per la coesione”) il compito di indicare le linee strategiche per l'impiego del Fondo Sviluppo e Coesione per il ciclo 2014-2020, in forma integrata con le risorse europee per lo sviluppo regionale. Spetta al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS) il compito di ripartire, con proprie deliberazioni, la dotazione del Fondo tra gli interventi in esso compresi. Quanto alla gestione delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, la legge di stabilità per il 2015 ha previsto la costituzione di una apposita contabilità speciale presso il Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche nazionali, che si è venuta ad aggiungere alle altre contabilità speciali attraverso le quali sono gestite, nell'ambito del Fondo di rotazione, anche le risorse dei Fondi strutturali (sia quelle nazionali di cofinanziamento sia quelle provenienti dall'Unione europea).

In particolare, con riferimento alla normativa nazionale, occorre evidenziare che, le finalità di migliorare il coordinamento unitario delle politiche di coesione e la qualità dei relativi processi programmatori, avevano determinato l’intervento del legislatore già a partire dal 2019. A tale riguardo, si è, infatti, assistito ad un processo di rivisitazione degli assetti programmatori e di “governance” del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) volto anche ad accelerare la capacità di spesa delle Amministrazioni centrali e regionali e rafforzare i livelli di attuazione delle risorse per le politiche di coesione al fine di ovviare al limitato grado di utilizzo e avanzamento registrato negli ultimi anni.

In particolare, l’articolo 44 del D.L. n. 34/2019 (cd “Decreto Crescita” convertito nella Legge 58/2019), come successivamente modificato dall'art. 1, comma 309, della Legge di Bilancio 2020, prevede una riclassificazione degli attuali documenti di programmazione delle risorse del FSC relativi ai vari cicli programmatori (2000-2006, 2007-2013, 2014-2020), effettuata dall'Agenzia per la Coesione Territoriale (ACT) sentite le Amministrazioni interessate, finalizzata alla predisposizione di un unico Piano operativo denominato “Piano Sviluppo e Coesione” (PSC) per ciascuna Amministrazione centrale, Regione o Città metropolitana titolare di risorse del Fondo.

Tale Piano è articolato per Aree Tematiche, in analogia agli obiettivi tematici della programmazione dei Fondi SIE, fermo restando il vincolo di destinazione territoriale delle risorse secondo la chiave di riparto 80% alle aree del Mezzogiorno e 20% alle aree del Centro-Nord.

In data 29/04/2021, pertanto, il CIPESS ha approvato la delibera che disciplina il quadro di regolamentazione per la definizione, gestione e monitoraggio degli interventi finanziati con risorse del Fondo sviluppo e coesione (FSC) delle programmazioni 2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020 che confluiranno nei Piani di Sviluppo e Coesione (PSC) allo scopo di unificare e semplificare le procedure nonché di velocizzare la spesa, e ha inoltre approvato il Piano Sviluppo e Coesione della Regione del Veneto che si articola in due Sezioni:

  • una Sezione Ordinaria nella quale confluiscono le risorse provenienti dalle precedenti Programmazioni FSC 2000-2006 e 2007-2013 a titolarità regionale già oggetto di programmazione e in corso di realizzazione; la Sezione Ordinaria è destinata anche ad essere implementata con la prossima Programmazione FSC 2021-2027;
  • una Sezione Speciale nella quale confluiscono le risorse FSC di nuova assegnazione destinate alla prosecuzione e/o alla realizzazione degli interventi non più finanziati dai Fondi Europei, ai sensi del combinato disposto degli artt. 241 e 242 del D.L. n. 34/2020 e come previsto dalla Delibera CIPE (ora CIPESS) n. 39/2020.

Per quanto riguarda la programmazione futura del FSC 2021 – 2027 che confluirà nell’ambito dell’approvando Piano Sviluppo e Coesione, nel bilancio di previsione dello Stato per il triennio 2021-2023 (legge n. 178/2020 art. 1 c. 177), in attuazione dell'articolo 119, quinto comma, della Costituzione e in coerenza con le disposizioni di cui all'articolo 5, comma 2, del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, nonché con quanto previsto nel Documento di economia e finanza per l'anno 2020 - Sezione III - Programma nazionale di riforma, è stata prevista una prima dotazione di 50 miliardi del FSC per il ciclo di programmazione 2021-2027, che dovrà essere programmato secondo le regole introdotte nei successivi commi della medesima legge di bilancio.

Con propria nota del 29 marzo 2021, indirizzata al Presidente della Regione del Veneto, la Ministra per il Sud e la Coesione Territoriale ha proposto, nelle more dell’avvio della nuova programmazione europea e della programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021 – 2027, di assegnare alla Regione del Veneto una prima quota di risorse FSC, nel limite di 92,20 milioni di euro, ai sensi dell’art. 1, comma 178, lett d), della legge di bilancio 2021, in cui è previsto che, nelle more della definizione dei Piani di Sviluppo e Coesione 2021 – 2027, il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale possa sottoporre all’approvazione del CIPESS l’assegnazione di risorse per la realizzazione di interventi con immediato avvio dei lavori per il successivo finanziamento del Piano Stralcio.

Sempre nella stessa nota si invita la Regione a far pervenire un elenco di interventi corredati della documentazione comprovante caratteristiche di immediata cantierabilità e attivazione. Viene precisato che tali interventi saranno oggetto di apposita valutazione a cura dell’Agenzia per la Coesione territoriale, in funzione della successiva sottoposizione al CIPESS della relativa proposta di finanziamento.

In attesa di ulteriori specificazioni, la Direzione Programmazione Unitaria coordinata con l’Area Politiche economiche, Capitale umano e Programmazione comunitaria, ha predisposto una nota metodologica nella quale vengono riassunte le questioni più salienti e le indicazioni sulle eventuali che gli interventi presentati devono avere facendo riferimento alle regole generali del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione.

Con nota prot. n. 173522 inviata il 15 aprile 2021, il Presidente della Regione del Veneto ha informato gli Assessori per le materie di loro competenza della proposta del Ministro, precisando che la principale caratteristica degli interventi/iniziative da proporre deve essere la loro cantierabilità, tale da permettere l’immediato avvio dei lavori, oltre ad una coerenza con le caratteristiche del FSC e del futuro Piano di Sviluppo e Coesione.

È stato quindi richiesto agli Assessori di avviare presso le strutture tecniche di riferimento una ricognizione dei possibili progetti/iniziative da avviare al finanziamento, raccogliendo le informazioni utili per la loro valutazione.

Successivamente, con nota pervenuta il 19 aprile 2021, l’Agenzia per la Coesione territoriale ha fornito un format per la ricognizione degli interventi e ulteriori indicazioni per la compilazione della scheda. Secondo quanto indicato dall’Agenzia per la Coesione Territoriale le assegnazioni in anticipazione FSC 2021 - 2027 non possono essere utilizzate per finanziare interventi che hanno già una copertura finanziaria al 100% su risorse della politica di coesione europea e/o nazionale. Pertanto, gli interventi che saranno proposti potranno:

  • essere finanziati al 100% con risorse FSC 2021 - 2027, senza alcun cofinanziamento da parte dell’amministrazione titolare delle assegnazioni;
  • essere finanziati in quota parte con risorse FSC 2021/2027, nel caso in cui gli interventi stessi siano stati solo parzialmente finanziati con risorse della politica di coesione dei precedenti cicli di programmazione;
  • nel caso di bandi, non trattandosi di progetti già noti all'amministrazione, alcune delle informazioni richieste non sono disponibili in questa fase e pertanto in relazione agli aiuti, si precisa che la scheda raccoglie i dati a livello di “procedura” cioè di avviso/bando e non a livello di singolo progetto, come emerge peraltro dalla richiesta di inserire nel campo 8. “l'ente che emette il bando per la selezione delle imprese beneficiarie”.
  • nel caso di interventi riferiti a lavori, servizi e forniture devono essere proposti i singoli progetti con il relativo corredo informativo;
  • per interventi con “immediato avvio dei lavori” si intendono sia i progetti dotati di progettazione definitiva da mettere a bando con appalto integrato sia interventi dotati di progettazione definitiva che dovrà poi diventare esecutiva per la messa a bando dei lavori;
  • sarà possibile presentare proposte progettuali che eccedano la disponibilità finanziaria anche se l’ammontare complessivo degli interventi proposti dovrà essere coerente con l’assegnazione finanziaria, si terrà conto degli ulteriori progetti, che superino le risorse assegnate (overbooking) all'Amministrazione, purché presentati con ordine di priorità, qualora uno o più progetti, rientranti nei limiti della copertura finanziaria, non dovessero risultare ammissibili;
  • infine per quanto riguarda la governance che gestirà le risorse FSC sarà la stessa prevista per il PSC e le risorse saranno, pertanto, monitorate, in assenza di specifiche previsioni, nell’ambito della Delibera CIPESS di assegnazione, secondo il sistema esistente per il periodo 2014 – 2020. I tre mesi citati nelle note alla compilazione decorrono, per quanto riguarda i Bandi, dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Delibera CIPESS di assegnazione delle risorse, con ciò intendendo che la Regione dovrà assumere l’impegno ad approvare il Bando con Deliberazione;
  • le nuove assegnazioni del FSC dovranno essere destinate solo ad investimenti in conto capitale per interventi di carattere infrastrutturale o immateriale. In questa fase non sono previste risorse per l’Assistenza tecnica.

Per il tramite degli Assessori delle strutture tecniche di riferimento, coordinate dalle rispettive Aree di coordinamento, sono pervenute all’Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria e alla Direzione Programmazione Unitaria n. 67 schede relative a interventi/iniziative per un ammontare di circa 281 milioni di euro da avviare al finanziamento a valere sulle risorse FSC 2021 – 2027. Al fine di rendere più snella la procedura istruttoria ciascuna scheda doveva riportare obbligatoriamente un indice di priorità e su tale base, in coerenza con i requisiti qui sopra illustrati, a seguito dell’istruttoria sono state individuate n. 13 proposte progettuali per un ammontare pari a 92.200.000,00 € di cui all’Allegato A “Elenco degli interventi proposti per il finanziamento con la prima quota FSC 2021-2027 da assegnare alla Regione del Veneto tramite il Piano di Stralcio proposto dalla Ministra per il Sud e la Coesione territoriale”.

Si propone pertanto l’approvazione dell’Allegato A “Elenco degli interventi proposti per il finanziamento con la prima quota FSC 2021-2027 da assegnare alla Regione del Veneto tramite il Piano di Stralcio proposto dalla Ministra per il Sud e la Coesione territoriale”, da trasmettere agli uffici dell’Agenzia per la Coesione territoriale per le attività istruttorie di competenza da parte dell’Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria.

Con successivo provvedimento, secondo i requisiti suddetti, tra le schede presentate si individueranno ulteriori proposte progettuali al fine di disporre di progetti in “overbooking” qualora uno o più progetti di cui all’Allegato A non dovesse essere ammesso a finanziamento da parte della suddetta Agenzia.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l'articolo 119, comma 5, della Costituzione italiana e l'articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE).

VISTO il D.lgs. 88/2011

VISTO il D.L. n. 34/2019 (cd “Decreto Crescita”) convertito con modificazioni dalla L. n. 58/2019;

VISTO il D.L. n. 34/2020 (cd “Decreto rilancio”) convertito con modificazioni dalla L. n. 77/2020;

VISTA la Delibera CIPE n. 39/2020;

VISTA la Legge 30 dicembre 2020, n. 178, con particolare riferimento ai commi 177 e seguenti dell’art. 1;

VISTI gli esiti della seduta del CIPESS del 29 aprile 2021 in base ai quali, nel corso della seduta, sono state approvate:

  • le Disposizioni quadro per il Piano di Sviluppo e Coesione di cui all’articolo 44, comma 14, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58;
  • i Piani di Sviluppo e Coesione delle diverse amministrazioni, tra cui quello della Regione del Veneto;

VISTO l’articolo 2, comma 2, della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare “Elenco degli interventi proposti per il finanziamento con la prima quota FSC 2021-2027 da assegnare alla Regione del Veneto tramite il Piano Stralcio proposto dalla Ministra per il Sud e la Coesione territoriale” di cui all’Allegato A parte integrante e sostanziale al presente provvedimento;
  3. di inviare l’Allegato A all’Agenzia per la Coesione Territoriale per il seguito di competenza;
  4. di incaricare l’Area Politiche Economiche, Capitale Umano e Programmazione Comunitaria dell’esecuzione del presente atto;
  5. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  6. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_623_21_AllegatoA_448923.pdf

Torna indietro