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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 66 del 14 maggio 2021


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 608 del 11 maggio 2021

Approvazione dello schema di Protocollo d'Intesa tra la Regione del Veneto, l'Università degli Studi di Padova, l'Università degli Studi di Verona, l'Università Ca' Foscari di Venezia, l'Università IUAV di Venezia e le Fondazioni ITS Academy del Veneto per il rafforzamento di un percorso di collaborazione tra sistema di istruzione terziaria e formazione terziaria professionalizzante. Legge 7 agosto 1990, n. 241, art. 15 e s.m.i..

Note per la trasparenza

Il provvedimento approva lo schema di Protocollo d’Intesa tra la Regione del Veneto, l’Università degli Studi di Padova, l’Università degli Studi di Verona, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Università IUAV di Venezia e le Fondazioni ITS Academy del sistema ITS Academy Veneto: ITS Turismo Veneto, ITS LAST, ITS COSMO, ITS RED, ITS Meccatronico Veneto, ITS Agroalimentare e vitivinicolo, ITS Marco Polo, per il rafforzamento di un percorso di collaborazione tra sistema di istruzione terziaria e formazione terziaria professionalizzante.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

Con legge 17 maggio 1999, n. 144, art. 69, è stato istituito il sistema di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) per riqualificare ed ampliare l’offerta formativa destinata ai giovani e agli adulti.

Con successiva legge 2 aprile 2007, n. 40 (art. 13, comma 2), si è ravvisata la necessità di procedere alla riorganizzazione del sistema al fine di dare una maggiore visibilità e qualità dell’offerta formativa rispondente ai bisogni e alle vocazioni dei territori, prefigurando la nascita degli Istituti Tecnici Superiori (di seguito ITS).

Con il DPCM del 25 gennaio 2008 sono state predisposte le Linee Guida dedicate alla costituzione, realizzazione ed all’operatività degli ITS attraverso i quali si intende contribuire alla diffusione della cultura tecnica e scientifica e sostenere lo sviluppo economico in relazione alle aree strategiche del Paese e alla competitività del sistema produttivo italiano in linea con le strategie dell’Unione Europea.

I percorsi si sviluppano in un biennio, per un totale di 1800/2000 ore comprensive di attività teorica, laboratorio e stage. L’esperienza di stage è fissata in almeno il 30% del monte ore complessivo. I docenti provengono per almeno il 50% dal mondo del lavoro. Al termine è previsto un esame finale con il rilascio del diploma di Tecnico superiore, referenziato al V° livello EQF (European Qualifications Framework – Quadro europeo delle qualificazioni).

Nella Regione del Veneto sono state costituite a partire dal 2010 sette Fondazioni ITS. I percorsi si sono avviati a partire dal biennio 2011-2013 con 6 corsi fino ad arrivare al biennio 2020-2022 nel quale sono stati avviati 51 corsi per un totale di circa 1.200 allievi iscritti al primo anno.

L’ultimo monitoraggio da parte dell'Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE), sui percorsi conclusi nel 2018, presenta a livello nazionale una percentuale di occupati pari all’83%. A livello veneto, dei 537 diplomati, ben 477 risultano occupati, con una percentuale dell’88,8%, confermandosi il miglior tasso occupazionale del Paese.

Seppur registrando un trend in crescita con un ventaglio di offerte sempre maggiore in risposta all’esigenza di competenze richieste dal sistema produttivo del territorio regionale, il numero dei ragazzi che scelgono i percorsi di formazione terziaria professionalizzante risulta sempre inferiore ai fabbisogni delle imprese venete, alle prese con uno scenario caratterizzato da sempre più impegnative sfide di ammodernamento e di transizione verso un’economia verde e digitale. 

Dall’altro versante, la strutturata e consolidata offerta delle Università presenti nel Veneto (Padova, Venezia, Verona, IUAV), prevede un fondamentale servizio di orientamento e tutorato istituito presso ciascun Ateneo al servizio degli studenti sin dalla fase della scelta universitaria e lungo tutto il percorso accademico.

Ciò nonostante, coerentemente con un trend in atto in gran parte delle Università italiane, si registra l’abbandono dei percorsi intrapresi, soprattutto nei primi due anni. Il problema di una incompleta realizzazione formativa pesa non solo sui percorsi di vita individuali, ma anche sul più ampio contesto sociale.

La Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, si è posta cinque grandi obiettivi da raggiungere entro il 2020, tra i quali quello di riduzione degli abbandoni scolastici al di sotto del 10% e di incremento ad almeno il 40% del numero dei giovani che hanno completato un percorso di studi di livello terziario.

In relazione a quest’ultimo l’Italia registra una percentuale complessiva di laureati ancora molto bassa (27,6% al 2019), e anche a livello Veneto il risultato non cambia di molto (29,3%) (fonte: Ufficio Statistica della Regione del Veneto su dati Eurostat e Istat).

La Regione del Veneto ha avviato nel 2017 un percorso finalizzato a rafforzare il processo di integrazione tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro per creare un sistema di orientamento regionale unitario e integrato.

L’orientamento viene interpretato come un processo formativo continuo che ha come obiettivo lo sviluppo di risorse e condizioni che consentono alla persona di definire il proprio personale percorso di studio o di lavoro.

In particolare il modello regionale di orientamento è volto a:

  • costituire parte integrante delle politiche e dei programmi in materia di istruzione, formazione e occupazione;
  • garantire la centralità del fruitore e l’attenzione ai momenti in cui è chiamato ad operare scelte e a gestire transizioni;
  • rendere possibile una ampia e strutturale facilità di accesso alle informazioni e agli strumenti resi disponibili dalla Regione e dalle reti di operatori;
  • essere caratterizzato da elevata e riconosciuta qualità delle metodologie e degli approcci.

A seguito di un approfondito confronto partenariale, sono stati emanati due Avvisi, con le DDGR n. 449 del 10/04/2018 e n. 393 del 02/04/2019, per il sostegno alle attività delle reti territoriali per l’orientamento dei giovani attraverso cui la Regione sostiene lo sviluppo e le attività a favore di molteplici target, tra cui i giovani in transizione dal segmento secondario a quello terziario del sistema di istruzione e formazione.

In tale contesto si inserisce l’opera delle Fondazioni ITS Academy del Veneto che svolgono sempre più sinergicamente azioni di orientamento e promozione della loro offerta formativa. 

La Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento ammnistrativo”, art. 15 “Accordi tra Pubbliche Amministrazioni”, dispone che le Amministrazioni Pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune.

Alla luce delle considerazioni fin qui svolte si evidenzia pertanto l’importanza di attivare un modello strutturale di collaborazione tra Atenei e Fondazioni ITS, nel rispetto dei rispettivi indirizzi strategici e dell’autonomia dei rispettivi ordinamenti, volto allo sviluppo sinergico dell’offerta di formazione terziaria ad indirizzo professionalizzante, attraverso l’individuazione di soluzioni e strumenti volti alla riduzione dei tassi di abbandono, alla piena realizzazione personale e professionale anche operando per lo sviluppo dei Poli tecnico-professionali, quali luoghi di apprendimento/ricerca in un contesto reale e dinamico a vantaggio dello sviluppo socio-economico del territorio regionale.

Allo scopo di dare un seguito alle indicazioni elaborate nel corso dei momenti di confronto, si propone all’approvazione della Giunta regionale lo schema di Protocollo d’Intesa tra la Regione del Veneto, l’Università degli Studi di Padova, l’Università degli Studi di Verona, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Università IUAV di Venezia e le Fondazioni ITS Academy del Veneto, i cui obiettivi e ambiti di operatività sono riportati nell’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

Il Protocollo, per conto della Regione del Veneto, sarà firmato dal Presidente o da un suo delegato.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI gli artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale e concorrenti in materia di istruzione;

VISTA la legge 7 agosto 1990, n. 241, art. 15 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e s.m.i.;

VISTA la legge 17 maggio 1999, n. 144, art. 69 “Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all' occupazione e della normativa che disciplina l'INAIL, nonché' disposizioni per il riordino degli enti previdenziali”;

VISTA la legge 2 aprile 2007, n. 40, art. 13, comma 2 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, recante misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese”;

VISTO il DPCM del 25 gennaio 2008 “Linee guida per la riorganizzazione del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli istituti tecnici superiori”;

VISTA la legge regionale del 13 marzo 2009 n. 3 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro” così come modificata dalla legge regionale n. 21 del 08/06/2012;

VISTA la legge regionale n. 8 del 31 marzo 2017 “Il sistema educativo della Regione Veneto”, così come modificata con legge regionale 20 aprile 2018, n. 15;

VISTA la DGR n. 449 del 10/04//2018 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Obiettivo generale Investimenti in favore della crescita e l’Occupazione - Reg. 1304/2013 - Asse 3 “Istruzione e formazione” - Obiettivo Tematico 10 – Priorità d’investimento 10.i – 10.iv - Obiettivo Specifico POR 10 -11. Approvazione dell’Avviso pubblico “Sostegno alle attività delle reti territoriali per l’orientamento dei giovani – Anno 2018” per la presentazione di progetti di orientamento e della Direttiva.”;

VISTA la DGR n. 393 del 02/04/2019 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Obiettivo generale Investimenti in favore della crescita e l’Occupazione - Reg. 1304/2013 - Asse 3 “Istruzione e formazione”. Approvazione dell’Avviso pubblico “Sostegno alle attività delle reti territoriali per l’orientamento dei giovani - Anno 2019” e della Direttiva per la presentazione di progetti di orientamento.”;

VISTO l’art. 2, comma 2, lett. o), della L.R. 31 dicembre 2012, n. 54, come modificata con L.R. 17 maggio 2016, n. 14;

delibera

  1. di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare lo schema di Protocollo d’Intesa tra la Regione del Veneto, l’Università degli Studi di Padova, l’Università degli Studi di Verona, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Università IUAV di Venezia e le Fondazioni ITS Academy del Veneto per il rafforzamento di un percorso di collaborazione tra sistema di istruzione terziaria e formazione terziaria professionalizzante, di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  3. di stabilire che il Protocollo sarà firmato, per conto della Regione del Veneto, dal Presidente o da un suo delegato;
  4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  5. di incaricare la Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto;
  6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, così come modificato dal Decreto Legislativo 25 maggio 2016, n. 97;
  7. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_608_21_AllegatoA_448176.pdf

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