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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 46 del 06 aprile 2021


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 306 del 16 marzo 2021

Supporto in termini di assistenza infermieristica ai Centri di Servizi per anziani non autosufficienti accreditati e contrattualizzati con le Aziende Ulss. Integrazione DGR n. 1590 del 17 novembre 2020.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento, ad integrazione di quanto già disposto con DGR n. 1590 del 17 novembre 2020 di approvazione del progetto di interesse specifico di valenza regionale finalizzato a garantire il supporto in termini di assistenza infermieristica da parte delle Aziende Ulss ai Centri di Servizi per anziani non autosufficienti accreditati e contrattualizzati della Regione del Veneto, si prevede la possibilità da parte delle Aziende stesse di assegnare temporaneamente il proprio personale infermieristico a supporto dei Centri di Servizi qualora questi ultimi non siano in grado di garantire la prevista assistenza per carenza di personale. Si approva, altresì, il relativo schema di protocollo d'intesa. Resta comunque confermata la possibilità per le Aziende Ulss di garantire il supporto assistenziale infermieristico secondo le modalità in precedenza previste con DGR n. 1590/2020.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

Con DGR n. 1590 del 17 novembre 2020 è stato approvato un progetto di interesse specifico di valenza regionale finalizzato a garantire il supporto in termini di assistenza infermieristica da parte delle Aziende Ulss ai Centri di Servizi per anziani non autosufficienti accreditati e contrattualizzati con le Aziende stesse, ai sensi di quanto disposto dalla legge regionale 16 agosto 2002, n. 22, qualora tali Centri non siano in grado di garantire la prevista assistenza per carenza di personale.

Il progetto, di durata pari a quella dello stato di emergenza, prende avvio dal presupposto che le strutture residenziali socio-sanitarie fanno parte del sistema di offerta territoriale, il cui buon funzionamento è di fondamentale importanza per dare risposte adeguate rispetto ai bisogni delle persone che, diversamente, rischierebbero di rivolgersi inappropriatamente alle strutture per acuti.

La centralità della persona e la considerazione dei suoi bisogni secondo un approccio di presa in carico globale e la conseguente organizzazione coordinata e unitaria della risposta assistenziale mediante l’integrazione socio-sanitaria costituisce elemento qualificante il modello Veneto nell’ambito delle politiche per la salute. Già il Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2016, approvato con la l.r. 29 giugno 2012, n. 23 considerava l’assistenza residenziale svolta dai Centri di Servizi un fondamentale supporto ai processi di continuità ospedale-territorio, attribuendo agli stessi Centri la funzione di nodi fondamentali della rete territoriale attraverso i quali vengono garantiti i livelli assistenziali.

A partire dalla dichiarazione dello stato di emergenza nel mese di gennaio 2020, molti sono stati gli atti di riorganizzazione dell’assistenza sanitaria (in particolare la DGR n. 782 del 16 giugno 2020) finalizzati a fronteggiare l’emergenza da Covid-19 e tale riorganizzazione ha coinvolto in misura consistente anche le strutture socio-sanitarie residenziali per anziani non autosufficienti che si sono trovate a fronteggiare le difficoltà legate all’emergenza epidemiologica e, nel contempo, la carenza di personale infermieristico.

Gli obiettivi del progetto approvato con la DGR 1590/2020 sono i seguenti:

  1. Limitare il ricorso alle strutture sanitarie per acuti in relazione a problemi di natura assistenziale gestibili presso le strutture socio sanitarie per anziani;
  2. Favorire l’omogeneizzazione dei comportamenti e la diffusione di buone pratiche assistenziali mediante l’integrazione del personale infermieristico dipendente delle Aziende Ulss nelle équipe assistenziali delle strutture socio-sanitarie per anziani, garantendo nel contempo la massima sicurezza ad operatori ed utenti.

Gli interventi prevedono l’individuazione, tramite manifestazioni di interesse, da parte delle Aziende Ulss del personale da destinare alle attività del progetto, la stipula di un protocollo d’intesa tra l’Azienda Ulss e il Centro di Servizi interessato, la costituzione di pool infermieristici “dedicati” per singolo Centro di Servizi con assegnazione temporanea del personale, il quale deve svolgere l’attività al di fuori dell’orario di servizio.

Con la medesima DGR si approvava altresì lo schema del protocollo d’intesa da stipularsi tra il Centro di Servizi e l’Azienda Ulss di riferimento, disciplinante i contenuti e le modalità di svolgimento del progetto.

Rileva ora che la difficoltà da parte dei Centri di Servizi del territorio ad assicurare l’assistenza infermieristica agli ospiti non autosufficienti continua a permanere, in quanto la diffusa carenza di personale infermieristico nel panorama regionale e nazionale si è particolarmente accentuata nelle strutture residenziali per anziani, anche in ragione delle procedure di reclutamento già avviate nell’ambito del servizio sanitario regionale.

La realizzazione degli interventi previsti dal progetto regionale e altri strumenti messi in campo dalle Aziende Ulss hanno solo in parte contribuito a dare sollievo alle difficoltà presenti presso i Centri di Servizi.

In aggiunta, la permanenza della pandemia e l’avvio della campagna vaccinale, hanno imposto alle aziende sanitarie continui interventi di aggiornamento dei modelli organizzativo-assistenziali che hanno richiesto e stanno tuttora richiedendo nuove assunzioni di personale. Le procedure di reclutamento nel servizio sanitario regionale non potranno che aggravare la già difficile carenza di personale infermieristico nelle strutture residenziali per anziani che, per ragioni diverse, potrebbe scegliere di transitare verso le strutture del SSR.

Per rispondere con servizi appropriati, di qualità e sostenibili, è necessario promuovere il cambiamento anche sostenendolo con adeguate politiche di gestione del personale. Punto di partenza è la consapevolezza che nel sistema sanitario regionale, caratterizzato da una forte integrazione socio-sanitaria, tutti i soggetti devono essere parte del cambiamento.

In tale logica, anche a livello nazionale, si stanno considerando strategie di intervento innovative, di medio-lungo periodo, che potranno condurre progressivamente a rivedere i modelli organizzativi finalizzati a garantire l'assistenza infermieristica in ambito territoriale.

In linea con tali strategie di medio-lungo periodo, si ritiene pertanto necessario, integrare il progetto già approvato prevedendo i seguenti ulteriori interventi:

  1. assegnazione temporanea, ai sensi dell’art. 23-bis, comma 7, del d.lgs. 165/2001 di personale infermieristico dell’Azienda Ulss di riferimento presso i Centri di Servizi, per un periodo non superiore a sei mesi, eventualmente prorogabile, comunque non oltre la durata del progetto regionale. Le Aziende Ulss potranno reclutare il personale anche attraverso bandi di avviso a tempo determinato che prevedono espressamente anche la possibilità di inserimento presso i Centri di Servizi del territorio, così da acquisire il preventivo consenso dei candidati all'assegnazione temporanea. La definizione del fabbisogno di professionisti destinati a soddisfare le esigenze dei Centri di Servizi e il coordinamento delle procedure di reclutamento saranno stabiliti dall’Area Sanità e Sociale sentite le Aziende Ulss, Azienda Zero e i Centri di Servizi interessati.
  2. stipula di un apposito protocollo d’intesa tra l’Azienda Ulss e il Centro di Servizi, secondo lo schema approvato con la presente deliberazione (Allegato A). Il testo potrà essere integrato dalle parti contraenti, qualora sia ritenuto opportuno per una migliore definizione dei rapporti.

In relazione all’intervento di cui al punto 1, si ricorda che l’art. 23-bis, comma 7, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165,  prevede “Sulla base di appositi protocolli di intesa tra le parti, le amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, possono disporre, per singoli progetti di interesse specifico dell'amministrazione e con il consenso dell'interessato, l'assegnazione temporanea di personale presso altre pubbliche amministrazioni o imprese private. I protocolli disciplinano le funzioni, le modalità di inserimento, l'onere per la corresponsione del trattamento economico da porre a carico delle imprese destinatarie. Nel caso di assegnazione temporanea presso imprese private i predetti protocolli possono prevedere l'eventuale attribuzione di un compenso aggiuntivo, con oneri a carico delle imprese medesime”.

Al riguardo si evidenzia che la possibilità per le amministrazioni pubbliche di concludere sempre tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune è  prevista dall’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241.

Con delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili. Da ultimo, lo stato di emergenza è stato prorogato al 30 aprile 2021 con delibera del Consiglio dei Ministri del 13 gennaio 2021.

Considerato che la situazione emergenziale e la carenza di personale infermieristico sono destinate a permanere almeno sino alla fine dell’anno 2021, si ritiene di prorogare la durata del progetto di interesse specifico di valenza regionale finalizzato al supporto in termini di assistenza infermieristica  da parte delle Aziende Ulss ai Centri di Servizi per anziani approvato con DGR n. 1590 del 17 novembre 2020, a tutto l’anno 2021.

Gli oneri relativi al trattamento economico rimangono a carico dei Centri di Servizi destinatari. Tuttavia, considerata la particolare situazione emergenziale e le evidenti criticità finanziarie, si prevede che la corresponsione dei suddetti oneri avvenga in sede di definizione da parte delle Aziende Ulss delle quote sanitarie da erogare ai Centri di Servizi mediante trattenuta finanziaria a titolo di compensazione. Si dà mandato al Direttore dell’Area Sanità e Sociale di definire l’importo giornaliero lordo da corrispondere per il personale infermieristico.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il PSSR 2012-2016 approvato con l.r. n. 23 del 29 giugno 2012;

VISTO il PSSR 2019-2023 approvato con l.r n. 48 del 28 dicembre 2018;

VISTA la DGR n. 782 del 16 giugno 2020;

VISTO l’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241;

VISTO l’art. 23-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;

VISTA la legge regionale 16 agosto 2002, n. 22;

VISTO l’articolo 2, comma 2, lett. o), della L.R. 31 dicembre 2012, n. 54;

delibera

  1. di ritenere le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

  2. di integrare il progetto di interesse specifico di valenza regionale finalizzato a garantire, in questa fase, il necessario supporto in termini di assistenza infermieristica ai Centri di Servizi per anziani non autosufficienti accreditati e contrattualizzati con le Aziende Ulss, ai sensi di quanto disposto dalla legge regionale 16 agosto 2002, n. 22, approvato con DGR n. 1590/2020, nei termini indicati nelle premesse;

  3. di prorogare la durata del progetto di cui al punto 2., per le motivazioni riportate in premessa, al 31 dicembre  2021;

  4. di approvare lo schema di protocollo di intesa allegato alla presente deliberazione (Allegato A) disciplinante i contenuti e le modalità di svolgimento del progetto di cui al punto 2, che sarà stipulato tra il Centro di Servizi e l’Azienda Ulss di riferimento;

  5. di precisare che il predetto schema potrà essere integrato dai soggetti firmatari, qualora sia ritenuto opportuno per una migliore definizione dei loro rapporti;

  6. di confermare la possibilità per le Aziende Ulss di garantire il supporto assistenziale infermieristico secondo le modalità in precedenza previste con DGR n. 1590/2020;

  7. di attribuire  all’Area Sanità e Sociale, sentite le Aziende Ulss, Azienda Zero e i Centri di Servizi interessati, la definizione del fabbisogno di professionisti destinati a soddisfare le esigenze dei Centri di Servizi e il coordinamento delle procedure di reclutamento;

  8. di prevedere che gli oneri relativi al trattamento economico siano corrisposti in sede di definizione da parte delle Aziende Ulss delle quote sanitarie da erogare ai Centri di Servizi mediante trattenuta finanziaria a titolo di compensazione;

  9. di dare mandato al Direttore dell’Area Sanità e Sociale di definire l’importo giornaliero lordo da corrispondere per il personale infermieristico;

  10. di incaricare la Direzione dei servizi sociali e la Direzione Risorse Strumentali SSR afferenti all’Area Sanità e Sociale dell’esecuzione di quanto disposto con il presente provvedimento per quanto di rispettiva competenza, ivi compresa la trasmissione della presente deliberazione alle Aziende interessate;

  11. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

  12. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale delle Regione.

(seguono allegati)

Dgr_306_21_AllegatoA_443791.pdf

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