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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 145 del 29 settembre 2020


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1332 del 16 settembre 2020

Attuazione degli interventi a valere sul Piano Sviluppo e Coesione - art. 44 della legge 58/2019 - a seguito dell'Accordo tra Regione del Veneto e Ministro per il Sud e la coesione territoriale - Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020.

Note per la trasparenza

A seguito dell’Accordo tra Regione del Veneto e Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, di cui alla DGR n. 786/2020 e alla luce dell’approvazione da parte del CIPE, nella seduta del 28 luglio 2020, con delibera n. 39/2020, pubblicata in GU n. 223 dell'8 settembre 2020, della riprogrammazione e nuove assegnazioni per emergenza COVID-19, ai sensi degli articoli 241 e 242 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, con il presente provvedimento la Regione del Veneto prende atto delle risorse disponibili per il Veneto a valere sul FSC 2014-2020 e autorizza le strutture competenti alla attuazione degli interventi previsti.

Il Presidente Luca Zaia riferisce quanto segue.

Come è noto, la crisi prodotta dall’epidemia da COVID-19 ha impattato pesantemente sul contesto socio-economico veneto ed ha indotto questa Amministrazione, analogamente ad altri organismi ai vari livelli istituzionali, a trasferire le risorse della politica di coesione del Veneto verso interventi urgenti per le persone, le famiglie, le imprese e il sistema socio-sanitario, rimettendo la copertura finanziaria degli interventi originariamente previsti ad altri strumenti.

Ora, affrontata la fase più acuta dell’emergenza, è necessario dare sostegno alla fase di rilancio e garantire la continuità delle azioni già intraprese nell’ambito della programmazione dei fondi europei Fondo Sociale Europeo (FSE) e Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) nonché del Fondo nazionale per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), attraverso la tempestiva esecuzione e prosecuzione di interventi già a suo tempo programmati, in modo da non interrompere attività fondamentali per lo sviluppo e la coesione del nostro territorio.

Un significativo contributo ad attivare questa seconda fase è fornito dalla riforma del FSC, di cui all’articolo 44 del cd. “decreto Crescita” (decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito con modificazioni dalla L. 28 giugno 2019, n. 58). Al fine di accelerare la spesa dei fondi nazionali destinati alla coesione territoriale, la legge di conversione del decreto Crescita ha infatti sostituito l’attuale molteplicità di Programmi finanziati dal FSC con un unico Piano.

In particolare, con l’obiettivo di migliorare il coordinamento unitario e la qualità degli investimenti finanziati con le risorse nazionali destinate alle politiche di coesione dei cicli di programmazione 2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020, l’articolo 44 della succitata legge prevede, per ciascuna Amministrazione centrale, Regione o Città metropolitana titolare di risorse FSC, in sostituzione della pluralità degli attuali documenti programmatori variamente denominati e tenendo conto degli interventi ivi inclusi, che l’Agenzia per la Coesione Territoriale, d’intesa con le Amministrazioni interessate, proceda ad una riclassificazione di tali strumenti in un unico Piano operativo denominato “Piano Sviluppo e Coesione” (PSC).

Il decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito nella legge 17 luglio 2020 n. 77, ha successivamente disposto la possibilità di utilizzare le risorse dei Fondi strutturali europei (Fondi SIE), tra cui il FSE e il FESR, e del FSC per finanziare misure di contrasto all’emergenza COVID-19.

Tali disposizioni  tengono conto del nuovo quadro di riferimento europeo che prevede le modifiche regolamentari, apportate ai Regolamenti (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013, di cui al Regolamento (UE) 2020/460, che adotta l’“Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus”, del Regolamento (UE) 2020/558, che introduce misure specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta all'epidemia di COVID-19 e, altresì, della Comunicazione "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19 " C(2020) 1863 del 19 marzo 2020 e ss.mm.ii, che consente agli Stati membri di adottare misure di sostegno temporaneo al tessuto economico in deroga alla disciplina ordinaria sugli aiuti di Stato.

Sul piano nazionale, le misure di contrasto alla crisi COVID-19 sono state disposte da una serie di provvedimenti normativi nazionali in materia sanitaria, economica e sociale rappresentati dal decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, successivamente convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, decreto “Cura Italia”, che introduce misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese, dal decreto legge 8 aprile 2020, n. 23, convertito con modificazioni dalla legge 5 giugno 2020, n. 40, decreto “Liquidità”, che prevede misure urgenti in materia di accesso al credito, di salute e di lavoro, stabilendo altresì proroghe di termini amministrativi e processuali, e dal decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, decreto “Rilancio”, che ha previsto ulteriori misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali, connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. In particolare, in riferimento a quest’ultimo provvedimento, gli artt. 241 e 242 hanno stabilito alcune condizioni per le riprogrammazioni dei Programmi Operativi nazionali e regionali dei Fondi SIE 2014-2020, prevedendo al comma 6 anche uno specifico Accordo tra il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale e le Amministrazioni titolari dei Programmi, tra le quali vanno comprese anche le Regioni.

Contemporaneamente all’azione statale, la Giunta regionale, alla luce del nuovo quadro normativo europeo e nazionale venutosi a creare per consentire una tempestiva risposta alla crisi COVID-19, con la DGR n. 404 del 31 marzo 2020, ha approvato le prime linee di indirizzo in materia di contrasto agli effetti determinati dalla pandemia da COVID-19 a valere sulle risorse dei Programmi Operativi Regionali FSE e FESR 2014-2020 (POR FSE e POR FESR 2014-2020), a cui ha fatto seguito la DGR n. 745 del 16 giugno 2020, che ha allargato significativamente il raggio di intervento prevedendo misure di sostegno al sistema sanitario, al sistema socio-economico e alle persone, definendo l’ammontare complessivo delle risorse disponibili anche alla luce delle opportunità derivanti dall’Accordo tra Regione del Veneto e Ministro per il Sud e la Coesione territoriale.

Con la DGR n. 786 del 23 giugno 2020, in base ai succitati artt. 241 e 242 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 e dell’art. 44 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito con modificazioni dalla L. 28 giugno 2019, n. 58, la Regione del Veneto ha successivamente approvato il succitato Accordo “Per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell’art. 242 del D.L. 34/2020”, sottoscritto in data 10 luglio 2020 dal Presidente della Giunta Regionale con il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, in cui è stato sancito l’impegno ad attivare le risorse disponibili dei POR FSE e POR FESR 2014-2020 per fronteggiare l’emergenza COVID-19, sia attraverso la rendicontazione di spese emergenziali anticipate a carico dello Stato, sia attraverso la definizione di nuovi interventi a titolarità regionale.

Nell’Accordo tra Regione del Veneto e Ministro per il Sud e la Coesione territoriale sono state riorientate le risorse dei Programmi, non ancora oggetto di rendicontazione, per un importo complessivo di 253,7 milioni di euro, destinandole al finanziamento di iniziative di contrasto all’emergenza e al contempo a garantire la prosecuzione dell’attuazione della strategia dei POR FSE e POR FESR 2014-2020. Quest’ultimo aspetto, assicurato da una corrispondente assegnazione della quota di FSC 2014-2020 che andrà a coprire l’attuazione di interventi non più finanziati dai fondi europei, in quanto sospesi a favore delle citate misure resesi necessarie per dare risposta alle situazioni di emergente difficoltà di lavoratori, imprese e famiglie derivanti dalla crisi COVID-19.

Tale quadro di riferimento è stato oggetto, inoltre, dell’informativa n. 9/INF ad oggetto “Informativa al Consiglio regionale sull’utilizzazione delle risorse POR FSE e FESR 2014-2020 in risposta all’emergenza COVID-19 e relativo Accordo tra il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale ed il Presidente della Regione del Veneto, ai sensi del comma 6 dell’art. 242 del D.L. n. 34/2020” che la Giunta ha adottato in data 15 luglio 2020. Il Consiglio regionale ne ha preso poi atto con propria deliberazione n. 87 del 21 luglio 2020.

Come fin qui illustrato, la riprogrammazione delle risorse FSC è resa possibile sfruttando il processo di rivisitazione degli assetti programmatori e di governance del Fondo medesimo, con riferimento alle risorse del ciclo di programmazione 2014-2020 e dei cicli precedenti, previsto, come sopra detto, ai sensi dell’art. 44 del DL 34/2019 c.d. “Decreto Crescita”, che troverà piena attuazione con la predisposizione del PSC tuttora in corso di definizione  a livello nazionale, in collaborazione con le Amministrazioni coinvolte.

In base al DL 34/2019, convertito con modificazioni dalla L. 28 giugno 2019, n. 58, il Piano sarà adottato dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), su proposta del Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale e sarà costituito dal quadro finanziario definito a livello nazionale, che comprenderà la quota di risorse FSC 2014-2020 assegnate alla Regione del Veneto, nonché i corrispondenti interventi regionali individuati d’intesa con questa Amministrazione.

Ai sensi dell’art. 44 DL 34/2019 e degli articoli 241 e 242 del DL 34/2020, il PSC includerà le risorse FSC già a titolarità regionale oggetto di riprogrammazione, pari a 5,9 milioni di euro, e quelle di nuova assegnazione alla Regione del Veneto pari a 247,8 milioni di euro (Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020, pubblicata in GU n. 223 dell'8 settembre 2020). Il PSC, proprio per le condizioni fin qui illustrate, che stanno alla base della sua definizione, comprenderà infatti interventi in massima parte già programmati nell’ambito dei POR FSE e FESR 2014-2020, la cui continuità è assicurata dalla nuova assegnazione di risorse FSC prevista dalla citata Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020, pubblicata in GU n. 223 dell'8 settembre 2020, a cui si affiancano gli interventi regionali relativi alle risorse già a titolarità regionale, provenienti dalla Programmazione FSC (ex FAS) 2000-2006 e FSC 2007-2013.

Nello specifico saranno inclusi nel Piano gli interventi già programmati individuati dalle Autorità di Gestione del POR FSE 2014-2020 e dalle Autorità di Gestione del POR FESR 2014-2020 e del FSC, così come precisato nella nota prot. n. 352073 del 8 settembre 2020 inviata dalla Direzione Programmazione Unitaria all’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione comunitaria:

  1. Interventi originariamente programmati nel POR FESR 2014-2020, per 134 milioni di euro e ricompresi nelle Priorità di Investimento riportate nell’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. Interventi originariamente programmati nel POR FSE 2014-2020, per 119,70 milioni di euro e ricompresi nelle Priorità di Investimento riportate nell’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  3. Interventi delle programmazioni FSC (ex FAS) 2000-2006 e FSC 2007-2013 a titolarità regionale, la cui esplicitazione sarà oggetto di successivo provvedimento. Si precisa, a tale riguardo, che si tratta delle seguenti tipologie di interventi, individuati ai sensi dell’art. 44, comma 7, del DL 34/2019 più volte richiamato:
  • lettera a): interventi dotati di progettazione esecutiva o con procedura di aggiudicazione avviata, alla data del 31 dicembre 2019 comprensivi degli interventi conclusi per i quali è stato erogato il saldo finale; complessivamente € 652.422.116,95, di cui € 363.094.270,37 della programmazione FSC (ex FAS) 2000-2006 ed € 289.327.846,58 riferiti alla programmazione FSC  2007-2013;
  • lettera b): interventi che, pur non rientrando nella casistica precedente, sono stati valutati favorevolmente dal Nucleo di Valutazione e Analisi per la programmazione del Dipartimento per le Politiche di Coesione e dal Nucleo di Verifica e Controllo dell’Agenzia per la Coesione territoriale, fermo restando l'obbligo di generare obbligazioni giuridicamente vincolanti entro il 31 dicembre 2021.Si tratta complessivamente di 19 interventi,  per un importo di risorse FSC di € 9.776.265,85, di cui 3 interventi relativi alla programmazione FSC (ex FAS) 2000-2006 pari a € 3.629.765,85 e 16 interventi relativi alla programmazione FSC 2007-2013 paria a € 6.146.500,00.

Dal punto di vista attuativo, le risorse del FSC assegnate alla Regione del Veneto saranno articolate in stanziamenti quadriennali a partire dall’annualità 2020, sulla base delle necessità di attuazione segnalate da parte della Regione alle Amministrazioni centrali competenti, relative alle diverse azioni dei POR a suo tempo programmate, che ora trovano copertura nella nuova assegnazione di risorse FSC, e agli interventi regionali a valere sulle risorse FSC oggetto di riprogrammazione.

La governance e le modalità attuative, il monitoraggio, il sistema di gestione e controllo il processo di trasferimento delle risorse, gli obiettivi prioritari - nell’ambito dei quali i diversi interventi previsti nelle programmazioni FSC 2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020, FSE e FESR 2014-2020 saranno riclassificati - la dimensione finanziaria e i cronoprogrammi finanziari degli interventi finanziati a valere sulle risorse FSC, sia di nuova assegnazione che già nelle disponibilità regionali, compresa una quota di risorse per l’Assistenza Tecnica, necessaria per accompagnare l’attuazione delle misure, saranno oggetto del Piano di Sviluppo e Coesione che come detto sarà predisposto in collaborazione con le Amministrazioni regionali e sarà adottato a livello nazionale con le modalità previste dal DL 34/2019.

Nelle more dell’approvazione del PSC, considerato che le risorse FSC sono già state messe a disposizione del Veneto con la summenzionata Delibera CIPE n. 39 del 28 luglio 2020, pubblicata in GU n. 223 dell'8 settembre 2020, così come anche precisato nella nota prot. n. 351416 del 08/09/2020 inviata dal Dipartimento per le politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri all’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione comunitaria,  con le finalità, illustrate in premessa, di consentire la tempestiva prosecuzione degli interventi a sostegno del sistema socio-economico veneto già a suo tempo programmati nell’ambito dell’attuazione dei POR FSE e FESR 2014-2020, ma temporaneamente sospesi per dare copertura finanziaria alle iniziative emergenziali già attivate dalla Giunta regionale, con il presente provvedimento si intende autorizzare le strutture competenti a dare immediata attuazione ai provvedimenti necessari alla loro realizzazione.

Occorre convenire, infatti, di tener conto che l’intervento sostitutivo prodotto con l’assegnazione delle summenzionate risorse FSC è mirato proprio a preservare e garantire l’obiettivo del completamento delle programmazioni in atto, in tempi consoni per non disperdere o vanificare gli impatti sul territorio a suo tempo individuati nei Programmi Operativi ed ancora fortemente attuali, nonché per dare continuità a talune azioni già avviate.

Ciò premesso, considerata la natura trasversale alla politica di coesione regionale del PSC, in relazione alla predisposizione del Piano stesso e del relativo quadro regolatorio nazionale per l’esecuzione, gestione, monitoraggio e controllo e al sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi o procedurali, si incarica il Direttore dell’Area Capitale umano, Cultura e Programmazione comunitaria di curare i rapporti con le competenti strutture nazionali e di adottare gli eventuali atti necessari all’esecuzione del PSC. Si incarica altresì il Direttore dell’Area Capitale umano, Cultura e Programmazione comunitaria, anche per il tramite delle Autorità di Gestione dei Programmi FSE, FESR e FSC, ad attivare le opportune modalità e procedure di coordinamento delle strutture regionali competenti al fine di dare tempestiva attuazione agli interventi previsti.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento e del Consiglio del 17 dicembre 2013;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento e del Consiglio del 17 dicembre 2013;

VISTO il Regolamento (UE) 2020/460 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 marzo 2020;

VISTO il Regolamento (UE) 2020/558 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2020;

VISTA la Comunicazione C(2020) 1863 del 19 marzo 2020 e ss.mm.ii,;

VISTO il DL 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla L. 24 aprile 2020, n. 27;

VISTO il DL 8 aprile 2020, n. 23, convertito con modificazioni dalla L. 5 giugno 2020, n. 40;

VISTO il DL 30 aprile 2019, n. 34, convertito con modificazioni dalla L. 28 giugno 2019, n. 58;

VISTO il DL 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla L. 17 luglio 2020, n. 77;

VISTA la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) n. 39 del 28 luglio 2020, pubblicata in GU n. 223 dell'8 settembre 2020;

VISTA la deliberazione di Giunta regionale del 31 marzo 2020, n. 404;

VISTA la deliberazione di Giunta regionale del 16 giugno 2020, n. 745;

VISTA la deliberazione di Giunta regionale del 23 giugno 2020, n. 786;

VISTO l’Accordo “Per la riprogrammazione dei Programmi Operativi dei fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell’art. 242 del D.L. 34/2020”, sottoscritto in data 10 luglio 2020 dal Presidente della Giunta Regionale con il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale;

VISTA l’informativa di Giunta regionale del 15 luglio 2020, n. 9/INF;

VISTA la deliberazione di Consiglio regionale del 21 luglio 2020, n. 87;

VISTO l'articolo 2, comma 2, della L.R. 54 del 31/12/2012 e s.m.i.;

delibera

  1. di approvare le premesse e gli Allegati A e B, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  2. di prendere atto della riprogrammazione di risorse per 5,9 milioni di euro e della nuova assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per 247,8 milioni di euro disposte dalla Delibera CIPE del 28/07/2020;
  3. di autorizzare le strutture regionali competenti ad avviare l’attuazione degli interventi già a suo tempo programmati nell’ambito dei Programmi FSE e FESR 2014-2020 e ricompresi nelle Priorità di Investimento riportate negli Allegati A e B, oltre agli interventi FSC la cui esplicitazione sarà oggetto di successivo provvedimento;
  4. di incaricare il Direttore dell’Area Capitale umano, Cultura e Programmazione comunitaria dell’esecuzione del presente atto;
  5. di incaricare il Direttore dell’Area Capitale umano, Cultura e Programmazione comunitaria di coordinare e gestire i rapporti con le autorità nazionali competenti nelle diverse fasi di predisposizione, adozione, esecuzione e controllo del redigendo “Piano Sviluppo e Coesione” (PSC) e di adottare gli eventuali atti necessari all’esecuzione del PSC;
  6. di individuare il Direttore dell’Area Capitale umano, Cultura e Programmazione comunitaria quale Autorità di Coordinamento degli interventi di cui al punto 3, avvalendosi delle Autorità di Gestione dei Programmi FSE, FESR e FSC e delle strutture regionali competenti;
  7. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26 c. 1 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, così come modificato dal Decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97;
  9. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1332_20_AllegatoA_428636.pdf
Dgr_1332_20_AllegatoB_428636.pdf

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