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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 130 del 25 agosto 2020


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1106 del 06 agosto 2020

Adozione delle Linee di indirizzo regionale per la riduzione e per il progressivo superamento della contenzione fisica del paziente nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento vengono approvate le Linee di indirizzo regionali che, in un'ottica di massima riduzione per la progressiva abolizione, trattano della contenzione fisica del paziente nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura sotto il profilo della prevenzione, del monitoraggio e del modello di procedura operativa

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

La contenzione fisica nell’ambito della salute mentale assume un significato particolare in primo luogo per l’importanza che riveste il tema della libertà personale, in riferimento al soggetto e alla sua capacità/incapacità di agire in quanto tale, e in secondo luogo perché investe la percezione sociale della psichiatria e della malattia mentale.

L’“European Commitee for the prevention of torture and inhuman or degrading treatment or punishment” (CPT) nel 2006, a seguito di un intervento sui reparti psichiatrici in Italia, riferiva come “il potenziale di abuso e di maltrattamento che l’uso di mezzi di contenzione comporta resta fonte di particolare preoccupazione per il CPT. Purtroppo sembra che in molti degli istituti visitati vi sia un eccessivo ricorso ai mezzi di contenzione”.

La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, a seguito anche di queste osservazioni e nella convinzione che la prevenzione della contenzione fisica nei contesti di cura psichiatrica fosse una questione generalmente sottovalutata, accrescendo con ciò il pregiudizio nei confronti della malattia mentale e aumentando la resistenza a utilizzare i servizi psichiatrici da parte di chi ne ha bisogno, approvava nel 2010 il documento “Contenzione fisica in psichiatria: una strategia possibile di prevenzione”  (10/081/CR07/C7).

Il documento in parola contiene una serie di raccomandazioni finalizzate a monitorare a livello regionale il fenomeno delle contenzioni e i comportamenti violenti nei luoghi di cura per acuti, a promuovere la formazione di tutti i soggetti coinvolti e a definire e garantire standard di struttura e di processo per la salute mentale che siano in grado di contrastare la comparsa di comportamenti violenti o permettano di affrontarli e superarli nel modo più efficace possibile, oltre a monitorare nel tempo l’impatto di tali iniziative. Il documento non vuole essere uno strumento per gettare le basi tecniche per una contenzione ben fatta ma creare una strategia, laddove possibile, per la sua prevenzione nell'ottica di un completo superamento, con la consapevolezza  che è nel silenzio che si realizza un uso poco critico di questa pratica.

Il Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB), nel parere espresso il 23 aprile 2015, ribadisce la necessità del superamento della contenzione ed afferma che “il ricorso alle tecniche di contenzione meccanica deve rappresentare l’extrema ratio e si deve ritenere che – anche nell’ambito del Trattamento Sanitario Obbligatorio – possa avvenire solamente in situazioni di reale necessità e urgenza, in modo proporzionato alle esigenze concrete, utilizzando le modalità meno invasive e solamente per il tempo necessario al superamento delle condizioni che abbiano indotto a ricorrervi”. Il CNB raccomanda alle Regioni e al Governo di avviare tra gli altri, un attento monitoraggio del fenomeno, incrementare la ricerca sulla contenzione in rapporto all’organizzazione e alla cultura dei servizi e predisporre programmi finalizzati al superamento della contenzione nell’ambito della promozione di una cultura generale della cura rispettosa dei diritti, agendo sui modelli organizzativi dei servizi e sulla formazione del personale.

Nell’ambito delle strutture che operano nel Dipartimento di Salute Mentale, il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) è il luogo della gestione dell’emergenza-urgenza psichiatrica, ma il problema della contenzione fisica di persone affette da condizioni psicopatologiche non riguarda solo le cosiddette strutture psichiatriche in quanto sarebbe del tutto irrealistico ritenere che la contenzione fisica sia esercitata solo dagli psichiatri. Questa pratica è riscontrabile anche altrove, soprattutto dove l’assistenza si rivolge a stati di agitazione psico-motoria che sono espressione di modificazioni patologiche del sistema nervoso centrale (SNC), in situazioni di patologia geriatrica, negli stati di intossicazione/astinenza da sostanze, in soggetti con disabilità intellettiva. Sebbene sia un tema molto dibattuto in ambito geriatrico e psichiatrico, l'utilizzo dei mezzi contenitivi non è limitato a questi soli ambiti ma può riguardare anche altre situazioni quali il trasporto in ambulanza, il pronto soccorso, o l’area di degenza ospedaliera, ovvero strutture residenziali esterne dove, più frequentemente vi è una minor attenzione delle possibili sequele cliniche e degli aspetti  giuridici conseguenti a tale pratica.

Al fine di definire delle linee di indirizzo regionali per la contenzione fisica del paziente con disturbo psichiatrico, in accordo con le linee progettuali del Progetto di Azioni Nazionale Salute Mentale (PANSM) CU del 24 gennaio 2013 e recepito con DGR n. 1558 del 3 settembre 2013, è stato costituito con Decreto del Direttore Generale Area Sanità e Sociale n. 4 del 9 gennaio 2019  un gruppo tecnico di lavoro. Per i possibili rischi connessi a tale procedura è stata chiesta la collaborazione dell’U.O.C. Rischio Clinico di Azienda Zero.

Il Gruppo di lavoro, più volte riunitosi, ha elaborato un complesso documento nel quale, partendo da una approfondita analisi degli aspetti giuridici, vengono elencate, innazitutto, le strategie di prevenzione della contenzione nei vari contesti di cura dei pazienti. Un ruolo significato riveste la  formazione del personale sia per quanto attiene agli interventi di prevenzione sia nella adeguata gestione dell’intervento. Gli organismi aziendali competenti per la formazione del personale devono prevedere eventi formativi per tutto il personale coinvolto. Fondamentale, inoltre, il monitoraggio degli interventi di contenzione ampiamente evidenziato dal Comitato Nazionale per la Bioetica e dalla Conferenza delle Regioni.

Considerate le disposizioni altamente sensibili contenute nel documento e le riserve dal punto di vista etico e giuridico è stato chiesto, con nota dell’Area Sanità e sociale prot. 545528 del 17 dicembre 2019, il  parere al Comitato Regionale di Bioetica che si è espresso con nota del 28 maggio 2020, prot. 211842. In merito il Comitato Regionale per la Bioetica (CRB), ribadendo che il  principio fondante dell’attività dei sanitari è la centralità della persona-paziente e la garanzia della dignità e dei diritti che gli competono, fino alla facoltà di rifiutare le cure, salvo che nei casi previsti dalla legge, ritiene coerente le indicazioni contenute nel documento elaborato dal gruppo tecnico in quanto partono dall’assunto che il ricorso alla misura coercitiva della contenzione non può ritenersi lecito ma può essere giustificato, a norma dell'art. 54 del codice penale (stato di necessità), nei casi di estrema urgenza e ricorrendo le condizioni di cui alla norma citata, illustrate nel documento in esame. Le linee di indirizzo contenute nel documento elaborato dal gruppo tecnico e oggetto di parere tutelano la sicurezza e la dignità del paziente oltre che la sicurezza del personale sanitario e considerano la contenzione fisica come extrema ratio programmando compiutamente strategie per le cure dirette a prevenire situazioni acute.

Il CRB esprime parere favorevole evidenziando una serie di raccomandazioni applicative di significativa valenza etica che sono state opportunamente recepite in appropriate sezioni del documento.

Con il presente provvedimento si propone di approvare il documento “Linee di indirizzo regionali per la contenzione fisica del paziente nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura: Prevenzione, monitoraggio e modello di procedura operativa” in Allegato A, parte integrante del presente atto.

In data 25 giugno 2020 il documento elaborato dal gruppo tecnico di lavoro è stato illustrato, nelle linee costitutive, alla Commissione Regionale per la Salute mentale  la quale a larga maggioranza ha espresso il parere favorevole.

Le Aziende Ulss dovranno dotarsi di procedure aziendali in applicazione delle linee di indirizzo regionali. Tali procedure dovranno, inoltre, essere dirette non solo al personale del servizio psichiatrico ma anche a tutte le altre strutture sanitarie e a tutte le situazioni cliniche con agitazioni per le quali può essere necessaria la contenzione fisica, come raccomandato dal CRB.

Al fine di monitorare adeguatamente l’utilizzo delle contenzione, le Aziende Ulss dovranno inviare specifica reportistica agli uffici regionali a cadenza annuale già a partire dall’anno in corso, anche in funzione di aggiornamenti progressivi delle linee di indirizzo, come raccomandato dal CRB.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

Visto l'articolo 2, comma 2 lett. o, della Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

Vista la DGR n. 1558 del 3 settembre 2013;

Visto il decreto del Direttore Generala Area Sanità e Sociale n. 4 del 9 gennaio 2019;

delibera

  1. di considerare le premesse parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di approvare il documento “Linee di indirizzo regionali per la contenzione fisica del paziente nel Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura: Prevenzione, monitoraggio e modello di procedura operativa” in Allegato A, parte integrante del presente atto;
  3. di stabilire che le  Aziende Ulss dovranno dotarsi di procedure aziendali in applicazione delle linee di indirizzo regionali; tali procedure dovranno, inoltre, essere dirette non solo al personale del servizio psichiatrico ma anche a tutte le altre strutture sanitarie e a tutte le situazioni cliniche con agitazioni per le quali può essere necessaria la contenzione fisica, come raccomandato dal CRB;
  4. di stabilire che le Aziende Ulss trasmettano le procedure di cui al punto 3. entro il 30 settembre 2020;
  5. di dare avvio al monitoraggio previsto dalle linee di indirizzo a partire dall’anno 2020 utilizzando gli indicatori stabiliti anche in  funzione di aggiornamenti progressivi del documento regionale;
  6. di incaricare l’Unità Organizzativa Salute mentale e sanità penitenziaria afferente alla Direzione Programmazione Sanitaria – LEA dell’esecuzione del presente atto;
  7. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese a carico del bilancio regionale;
  8. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_1106_20_AllegatoA_426131.pdf

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