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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 94 del 26 giugno 2020


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 738 del 09 giugno 2020

Interventi cofinanziati dalla Cassa delle Ammende in attuazione dell'Accordo stipulato con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome il 26 luglio 2018 - Direttiva per la presentazione di proposte progettuali per la realizzazione degli interventi previsti nel progetto "Re-START - Interventi per l'occupabilità e l'inclusione sociale attiva di persone in esecuzione penale".

Note per la trasparenza

Apertura dei termini per la presentazione di interventi per l’occupabilità e l’inclusione sociale attiva di persone in esecuzione penale. Il provvedimento intende promuovere interventi volti a favorire l’inclusione lavorativa e sociale di persone in esecuzione penale presenti nella Regione Veneto attraverso la realizzazione di una gamma di azioni atte a rispondere alla multidimensionalità del loro bisogno.

L'Assessore Elena Donazzan, di concerto con l'Assessore Manuela Lanzarin, riferisce quanto segue.

In data 26 luglio 2018 è stato stipulato tra la Cassa delle Ammende e la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome l’Accordo per la promozione di una programmazione condivisa di interventi in favore delle persone in esecuzione penale; tale Accordo ha l’obiettivo generale di rafforzare il campo di azione delle politiche di inclusione per contrastare fenomeni di discriminazione sociale e lavorativa e mettere a sistema le risorse messe in campo per l’inserimento sociale, formativo e lavorativo delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale. In attuazione del suddetto Accordo è stato predisposto l’Invito alle Regioni e alle Province Autonome a presentare proposte di intervento, cofinanziate dalla Cassa delle Ammende, entro il 31 ottobre 2019.

Con Delibera di Giunta regionale n. 1500 del 15 ottobre 2019 è stata approvata l’adesione da parte della Regione del Veneto, in qualità di soggetto capofila, a presentare una proposta progettuale da candidarsi sul sopraccitato Invito e il relativo Schema di Accordo di Partenariato per l’attuazione della suddetta proposta progettuale.

Successivamente, la Regione del Veneto ha presentato la proposta progettuale di intervento denominata “Re-START – Interventi per l’occupabilità e l’inclusione sociale attiva di persone in esecuzione penale”; tale proposta è stata approvata e finanziata da Cassa delle Ammende con Delibera del 13 dicembre 2019 per un totale di euro 529.974,20 a fronte di un progetto del valore complessivo di euro 689.026,00, di cui € 159.051,08 derivanti da un cofinanziamento regionale alle attività. In data 2 aprile 2019, con riferimento al suddetto progetto, si è provveduto alla sottoscrizione della Convenzione per la concessione del finanziamento, tra Cassa delle Ammende e  Regione del Veneto.

Il progetto “Re-START – Interventi per l’occupabilità e l’inclusione sociale attiva di persone in esecuzione penale” ha lo scopo di promuovere interventi volti a favorire l’inclusione sociale e lavorativa di persone in esecuzione penale presenti su territorio regionale attraverso la realizzazione di una gamma di azioni atte a rispondere alla multidimensionalità del loro bisogno. Il progetto prevede l’avvio di un’azione di sistema, finora mai realizzata in Regione Veneto, con un raccordo tra le politiche occupazionali e sociali.

Il progetto si inserisce in un sistema più articolato di interventi che prevedono come destinatari le persone in esecuzione penale, poiché si accompagnano a interventi e progetti già in atto anche cofinanziati dalla Regione del Veneto con DGR n.1648 del 21 ottobre 2016 avente per oggetto "Finanziamento di iniziative socio-educative a favore di persone detenute negli istituti penitenziari del Veneto e di persone in esecuzione penale esterna" ed in prosecuzione con il Decreto direttoriale del Direttore Servizi Sociali n.133 del 23.11.2018 al 30 giugno 2020 e con il Decreto n.52 del 14 maggio 2020.

Inoltre, il suddetto progetto risulta essere complementare e coordinato con gli interventi previsti dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 1537 del 22 ottobre 2019, nell’ambito della programmazione FSE 2014-2020, specificatamente dedicata alle persone in esecuzione penale esterna ed ex detenuti, con fine pena da meno di un anno per la realizzazione di misure di formazione e accompagnamento al lavoro. Tale programmazione intende realizzare interventi di inclusione attiva volti ad ampliare le opportunità di accesso al mondo del lavoro per le persone provenienti da percorsi penali e a perseguire il duplice obiettivo di riqualificare e ricollocare tali soggetti, attraverso il sostegno a interventi di orientamento specialistico individuale e di gruppo, formazione, tirocinio di inserimento reinserimento lavorativo e supporto all’inserimento lavorativo.

Gli interventi approvati e realizzati sulla base della Direttiva, Allegato B al presente provvedimento che ne forma parte integrante e sostanziale, si rivolgono a persone disoccupate maggiorenni percettori e o non percettori di sostegno al reddito sia detenute negli istituti penitenziari del Veneto, sia in esecuzione penale esterna in carico ai competenti UEPE locali (Uffici Esecuzione Penale Esterna) e al locale USSM (Ufficio Servizio Sociale Minorenni) in esecuzione di misure cautelari non detentive, in messa alla prova, in misure alternative alla detenzione e in misure penali di comunità per misure alternative alla detenzione (affidamento in prova al servizio sociale, detenzione domiciliare, semilibertà, ed altre sanzioni penali non detentive), compresi i cittadini extracomunitari anche senza permesso di soggiorno (Circolare del Ministero dell’Interno del 4.09.2002 oppure che abbiano terminato la misura restrittiva (reclusione oppure, misure alternative alla detenzione) da non più di 12 mesi al momento dell’avvio dell’intervento (ex L. 381/91).

Nel dettaglio, la struttura generale del progetto “Re-START – Interventi per l’occupabilità e l’inclusione sociale attiva di persone in esecuzione penale” prevede la realizzazione di 3 linee di intervento:

  1. Linea di intervento 1Misure per l’occupabilità finalizzate al potenziamento di percorsi di inclusione sociale attraverso il cofinanziamento di programma di reinserimento socio-lavorativo. La linea è gestita dalla Direzione Lavoro e le risorse destinate sono pari a euro 350.006,00;
  2. Linea di intervento 2Misure per la cittadinanza attiva ed inclusione sociale finalizzate al rafforzamento di programmi di assistenza ai detenuti presenti negli istituti penitenziari del Veneto e alle persone sottoposte a misure e sanzioni di comunità e alle loro famiglie attraverso iniziative di mediazione, educative, teatrali, culturali, musicali, sportive, ricreative, di sostegno all’abitare e di integrazione sociale-cittadinanza attiva. . La linea è gestita dalla Direzione Servizi sociali e le risorse destinate sono pari a euro 300.020,00;
  3. Linea di intervento 3Giustizia riparativa, finalizzata alla realizzazione di programmi per lo sviluppo di servizi pubblici per il sostegno alle vittime di reato e percorsi di giustizia riparativa e mediazione penale. . La linea è gestita dalla Direzione Servizi sociali e le risorse destinate sono pari a  euro 39.000,00;

Specificatamente, le azioni delle tre linee di intervento andranno a soddisfare i seguenti fabbisogni, segnalati dalle Amministrazioni Penitenziarie a seguito di rilevazione da parte della Regione:

  1. La necessità e l’importanza di interventi formativi finalizzati all’inserimento/reinserimento lavorativo e intesi come strumenti di risocializzazione e riduzione del fenomeno della recidiva;
  2. Il bisogno di garantire la continuità al supporto ed all’inclusione per il singolo, il gruppo e la famiglia sia all’interno del carcere, sia nell’esecuzione penale esterna. In continuità con gli interventi già realizzati in questi anni, saranno ulteriormente sviluppati servizi e interventi atti a favorire il superamento delle difficoltà individuali e l'integrazione nel contesto penitenziario/comunitario;
  3. La necessità di offrire opportunità di accoglienza abitativa e azioni di accompagnamento educativo. Nel primo caso, la difficoltà a reperire un’abitazione compromette l’esecuzione del provvedimento penale fuori dal carcere. Con riferimento alle azioni di accompagnamento educativo si sottolinea il valore di creare e curare spazi di confronto tesi ad affrontare le criticità che l’esecuzione penale e il percorso di reinserimento comportano;
  4. La necessità e al contempo l’opportunità di consolidare interventi di giustizia riparativa e di mediazione penale attraverso la costituzione di servizi dedicati agli autori e alle vittime di qualsiasi reato e la sperimentazione di almeno uno sportello regionale dedicato

Per quanto riguarda la linea di intervento 1 “Misure per l’occupabilità” possono presentare progetti i soggetti accreditati per l'ambito della Formazione superiore o i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento (DGR n. 2120/2015) e i soggetti accreditati ai Servizi Lavoro o soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento (DGR n. 2238/11), in partenariato obbligatorio con gli UEPE e i soggetti del terzo settore, ai sensi dell’Art. 4 del Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 “Codice del Terzo Settore”, iscritti negli appositi registri regionali o nazionali attualmente in vigore, avente sede operativa in Regione del Veneto.  Sarà approvato n. 1 progetto per ciascuna sede UEPE (Padova-Rovigo, Venezia-Belluno, Treviso e Verona, Vicenza) per un totale di n. 5 progetti.

Per quanto riguarda le linee di intervento 2  “Misure per la cittadinanza attiva ed inclusione sociale”  e 3 “Giustizia riparativa” possono presentare progetti i soggetti del terzo settore, ai sensi dell’Art. 4 del Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 “Codice del Terzo Settore”, iscritti negli appositi registri regionali o nazionali attualmente in vigore, avente sede operativa in Regione del Veneto e che abbia finalità statutarie coerenti con le finalità del progetto ed esperienza documentata, almeno biennale, alla data di presentazione del progetto, nelle attività a favore di soggetti svantaggiati e in esecuzione penale, nella collaborazione con i servizi della giustizia e altri soggetti non presenti tra quelli sopra elencati qualora ritenuti coinvolgibili funzionalmente agli obiettivi progettuali, con particolare riferimento ai Comuni, sentito anche il parere del PRAP e dei Direttori delle Carceri. Saranno approvati n. 1 progetto per ciascuna sede UEPE (Padova-Rovigo, Venezia-Belluno, Treviso e Verona, Vicenza) per un totale di n. 5 progetti riguardo la linea di intervento 2 e n. 1 progetto a carattere regionale riguardo la linea di intervento 3.

Gli interventi approvati dovranno essere realizzati sulla base della Direttiva, Allegato B al presente provvedimento che ne forma parte integrante e sostanziale, per l’ammontare totale di euro 689.026,00 saranno finanziati per euro 529.974,20 con le risorse statali attribuite sulla base della Delibera di Cassa Ammende del 13 dicembre 2019 e per euro 159.051,08 attraverso un cofinanziamento regionale;

Elemento innovativo è l’istituzione di una cabina di Regia regionale che avrà la funzione, una volta avviate le undici progettualità, di presidiare lo svolgimento delle attività in modo che sia effettivamente possibile raggiungere le finalità condivise nei tempi e con le risorse disponibili, ed eventualmente predisporre eventuali azioni correttive, garantendo in ogni caso il raggiungimento degli obiettivi complessivi previsti dal Progetto “Re-START – Interventi per l’occupabilità e l’inclusione sociale attiva di persone in esecuzione penale”. Tale cabina risulta costituita dai seguenti componenti:

  • n. 2 rappresentanti della Regione del Veneto – Direzione Lavoro;
  • n. 2 rappresentanti della Regione del Veneto – Direzione Servizi Sociali
  • n.1 rappresentante del Provveditorato Regionale per il Triveneto del dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
  • n. 1 rappresentante dell’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione penale esterna (UIEPE)
  • n. 1 rappresentante del Centro Giustizia Minorile (CGM)
  • n. 2 rappresentanti (a rotazione semestrale) dei soggetti che svolgono gli interventi dati in affidamento mediate procedura di evidenza pubblica;
  • n. 1 rappresentante designato dall’ANCI per i Comuni capoluogo con sede di carcere (eventualmente anche a rotazione semestrale).

Il provvedimento si avvale, in considerazione dell’analogia degli interventi, delle opzioni di semplificazione sulla base di Unità di Costo Standard (UCS), di cui al Regolamento (UE) n. 1303/2013 e al Regolamento (UE) n. 1304/2013. La metodologia di calcolo delle Unità di Costo Standard cui si riferiscono gli interventi oggetto della Deliberazione è stata approvata con la Dgr n. 671 del 28 aprile 2015.

Lo stanziamento proposto è pari a euro 689.026,00 e nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa siano assunte a valere sul Bilancio Regionale di previsione approvato con L.R. n. 46 del 25/11/2019 “Bilancio di previsione 2020-2022” secondo la seguente ripartizione di massima:

Capitolo

Descrizione

Annualità 2020

Annualità 2021

Totale

cap. U104126

Realizzazione del Progetto RE-START relativo ad interventi per l’occupabilità e l’inclusione sociale attiva di persone in esecuzione penale – trasferimenti correnti

370.981,94

158.992,26

529.974,20

cap. U101315

Fondo Regionale Per il Sostegno al Reddito e all’Occupazione (Artt. 31, 37, L.R. 13/03/2009, N.3)

56.555,72

24.238,16

80.793,88

cap. U100016

Fondo Regionale per le Politiche Sociali – Trasferimenti per attività progettuali e di informazione e di altre iniziative di interesse regionale nelle aree dei servizi sociali

54.780,54

23.477,38

78.257,92

Totale

482.318,20

206.707,80

689.026,00

 

La presentazione della domanda/progetto attraverso l’apposita funzionalità del sistema (SIU) dovrà avvenire entro e non oltre le ore 13.00 del quarantacinquesimo giorno di calendario a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione sul BURV come previsto dall’avviso di cui all’Allegato A al presente provvedimento che ne forma parte integrante e sostanziale. Il sistema oltre tale termine impedisce la presentazione della domanda di ammissione/progetto.

In riferimento all’emergenza sanitaria attuale di COVID-19, in continua evoluzione, successivamente all’avvio dei progetti e al fine di garantire la realizzazione degli interventi potranno essere adottate modifiche o variazioni rispetto le modalità di attuazione delle attività, secondo quanto prevederà la normativa e previa approvazione da parte delle rispettive Direzioni regionali.

Per la presente Direttiva la gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo pari al 70%.

Si tratta pertanto di approvare, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento:

  • l’avviso relativo alla presentazione delle domande di ammissione agli interventi, Allegato A;
  • la Direttiva per la presentazione di interventi di "Re-START – Interventi per l’occupabilità e l’inclusione sociale attiva di persone in esecuzione penale”, Allegato B.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

Vista la Legge regionale 29.11.2001, n. 39 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;

Visto il D.lgs. n. 118/2011, modificato e integrato dal D.lgs. n. 126/2014;

Vista la DGR n. 671 del 28/04/2015 di approvazione delle Unità di Costo Standard. Fondo Sociale Europeo.

Regolamenti UE n. 1303/2013 e n. 1304/2013 e s.m.i.;

Visto l’Accordo stipulato tra Cassa delle Ammende e Conferenza Stato-Regioni del 26/07/2018 per la promozione di una programmazione condivisa di interventi in favore delle persone in esecuzione penale;

Vista la DGR n. 1500 del 15/10/2019;

Vista la Legge di stabilità regionale 2020 (L.R. n. 45 del 25/11/2019);

Vista la L.R. n. 46 del 25/11/2019 “Bilancio di previsione 2020-2022”;

Vista la Delibera di Cassa delle Ammende del 13/12/2019;

Visto il Decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 10 del 16/12/2019 “Bilancio finanziario gestionale 2020-2022”;

Viste le Direttive per la gestione del Bilancio di Previsione 2020-2022 approvate con DGR n. 30 del 21/01/2020;

Visti gli artt. 26 del D.Lgs n. 33/2013;

Visto l’art. 2, comma 2, della L. R. n. 54 del 31 dicembre 2012 e s.m.i.

delibera

1. di dare atto che le premesse al presente dispositivo sono parte integrante e sostanziale del provvedimento;

2. di approvare l’Avviso pubblico per presentazione di progetti di " Re-START – Interventi per l’occupabilità e l’inclusione sociale attiva di persone in esecuzione penale ", di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;

3. di approvare la Direttiva denominata “Re-START – Interventi per l’occupabilità e l’inclusione sociale attiva di persone in esecuzione penale”, di cui all’Allegato B, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

4. di incaricare il Direttore della Direzione Lavoro di stabilire le modalità di presentazione dei progetti riguardo la linea di intervento 1 “Misure per l’occupabilità” e le relative scadenze;

5. di incaricare il Direttore della Direzione Servizi Sociali o un suo delegato di stabilire le modalità di presentazione dei progetti riguardo le linee di intervento 2 “Misure per la cittadinanza attiva ed inclusione sociale” e 3 “Giustizia riparativa” e le relative scadenze;

6. di determinare in euro 689.026,00, l’importo massimo delle obbligazioni di spesa per la realizzazione degli interventi previsti nel progetto "Re-START – Interventi per l’occupabilità e l’inclusione sociale attiva di persone in esecuzione penale”, a valere per euro 529.974,20 sulle risorse statali attribuite sulla base della Delibera di Cassa Ammende del 13 dicembre 2019 e per euro 159.051,08 a valere su cofinanziamento regionale;

7. di stabilire che la spesa trova copertura finanziaria per euro 529.974,20 sul capitolo n. 104126, per € 80.793,88 sul capitolo 101315, per euro 78.257,92 sul capitolo 100016 del bilancio 2020/2022 che presentano la necessaria capienza;

8. nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa siano assunte a valere sul Bilancio Regionale di previsione approvato con L.R. n. 46 del 25/11/2019 “Bilancio di previsione 2020-2022” secondo la seguente ripartizione di massima:

Capitolo

Descrizione

Annualità 2020

Annualità 2021

Totale

cap. U104126

Realizzazione del Progetto RE-START relativo ad interventi per l’occupabilità e l’inclusione sociale attiva di persone in esecuzione penale – trasferimenti correnti

370.981,94

158.992,26

529.974,20

cap. U101315

Fondo Regionale Per il Sostegno al Reddito e all’Occupazione (Artt. 31, 37, L.R. 13/03/2009, N.3)

56.555,72

24.238,16

80.793,88

cap. U100016

Fondo Regionale per le Politiche Sociali – Trasferimenti per attività progettuali e di informazione e di altre iniziative di interesse regionale nelle aree dei servizi sociali

54.780,54

23.477,38

78.257,92

Totale

482.318,20

206.707,80

689.026,00

 

9. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;

10. di incaricare la Direzione Lavoro dell’esecuzione del presente atto nell’ambito della linea di intervento 1 “Misure per l’occupabilità”, ivi compreso ogni ulteriore provvedimento necessario per l’attuazione del presente deliberato, ivi compresa l’assunzione degli impegni di spesa;

11. di incaricare la Direzione Servizi Sociali dell’esecuzione del presente atto nell’ambito delle linee di intervento 2 “Misure per la cittadinanza attiva ed inclusione sociale” e 3 “Giustizia riparativa”, ivi compreso ogni ulteriore provvedimento necessario per l’attuazione del presente deliberato, ivi compresa l’assunzione degli impegni di spesa;

12. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1, del D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 e s.m.i.;

13. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_738_20_AllegatoA_422346.pdf
Dgr_738_20_AllegatoB_422346.pdf

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