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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 93 del 23 giugno 2020


Materia: Agricoltura

Deliberazione della Giunta Regionale n. 723 del 09 giugno 2020

Istituzione del "Tavolo regionale del Partenariato del sistema agricolo e rurale per la Politica Agricola Comune (PAC) 2021-2027 e lo sviluppo sostenibile 2030".

Note per la trasparenza

Il provvedimento approva presupposti, condizioni, modalità e criteri per l’istituzione del “Tavolo regionale del Partenariato del sistema agricolo e rurale per la PAC 2021-2027 e lo sviluppo sostenibile 2030” (“Partenariato PAC2030”) e la sua attivazione.

L'Assessore Giuseppe Pan riferisce quanto segue.

Con la Comunicazione “Il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura” del 29 novembre 2017, la Commissione europea ha avviato il processo di riforma della Politica agricola comune (PAC) in vista del periodo di programmazione 2021-2027, richiamando ed evidenziando le principali sfide attuali e future, quali i cambiamenti climatici, il ricambio generazionale, la promozione di un settore agricolo sostenibile e competitivo.

Nel periodo maggio - giugno 2018, la Commissione europea ha, quindi, presentato al Parlamento europeo e al Consiglio dell’UE la proposta di Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) per il 2021-2027 e un pacchetto di tre regolamenti che definiscono l’impianto del quadro normativo per la PAC dopo il 2020.

In particolare, con la proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio COM (2018) 392 final, presentata il 1 giugno 2018 dalla Commissione europea, è stato definito il quadro delle norme relative al sostegno ai Piani strategici che gli Stati membri devono predisporre nell’ambito della politica agricola comune (Piano strategico della PAC), finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR).

Al fine di migliorare ulteriormente lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura, dell’alimentazione e delle aree rurali, la proposta di Regolamento individua tre obiettivi generali e nove obiettivi specifici per la nuova PAC, cui viene affiancato un obiettivo trasversale relativo alla promozione delle conoscenze, dell’innovazione e della digitalizzazione nel settore agricolo e nelle aree rurali.

Ai fini del conseguimento di tali obiettivi, ciascuno Stato membro dovrà garantire la semplificazione e l’efficacia dell’attuazione del sostegno previsto dalla PAC, rappresentando la propria strategia e le relative proposte di interventi per raggiungere gli obiettivi dell’UE attraverso un Piano strategico nazionale della PAC, che riunisce gli strumenti di sostegno finanziati nell’ambito dei fondi FEAGA (pagamenti diretti e Organizzazioni Comuni dei Mercati - OCM) e FEASR (sviluppo rurale).

Il nuovo approccio strategico della PAC dovrà essere comunque articolato, sia a livello nazionale che regionale, intorno ai suddetti nove obiettivi specifici e all’obiettivo trasversale affidati alla PAC dai regolamenti UE, nell’ambito delle diverse fasi che lo caratterizzano (analisi di contesto, swot, fabbisogni, tipologie di intervento, indicatori comuni di output, di risultato e di impatto).

Le proposte della Commissione europea sono oggetto della conseguente fase legislativa, affidata al Parlamento e al Consiglio dell’UE, secondo un percorso che, dopo il parziale rallentamento determinato dalle elezioni europee del maggio 2019, si accinge ad affrontare la fase conclusiva, in funzione  dell’approvazione del testo definitivo, previsto nel corso del 2020.

Nel contempo, la Commissione ha pubblicato, nel mese di novembre 2019,  anche la Comunicazione sul Green Deal Europeo. L'obiettivo ambizioso è quello di far diventare l'Europa il primo continente a impatto climatico zero, con l'obiettivo della neutralità climatica dell'UE entro il 2050.

La Comunicazione sollecita gli Stati membri a incentivare tutti gli attori interessati ad adottare soluzioni per ridurre le emissioni di tutti i settori produttivi, estendere il sistema di scambio di quote di emissione, sviluppare fonti di energia più pulite e tecnologie verdi, sviluppare un'economia realmente circolare e proteggere la biodiversità  e indirizza a queste priorità le future politiche comunitarie di intervento. Sono in fase di definizione le proposte di Regolamento che dovrebbero specificare ulteriormente il ruolo dei cosiddetti Fondi a gestione concorrente e della politica agricola comune in termini di obiettivi da raggiungere e budget finanziario da destinare a questa nuova sfida.

Le proposte legislative della Commissione europea confermano che la PAC post 2020 sarà fortemente orientata a promuovere la sostenibilità del settore agricolo, anche in funzione dell’“Agenda 2030 sullo Sviluppo Sostenibile” adottata nel 2015 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

L’obiettivo è quello di promuovere e realizzare uno sviluppo economico e sociale in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità di soddisfare quelli delle generazioni future, con riferimento anche ai 17 “goals” e ai 169 “target” indicati dall’Agenda ONU 2030. L’Agenda è stata recepita a livello nazionale dalla Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS) e a livello regionale, con l’impegno ad adottare una Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRSvS), attraverso la quale individuare i principali strumenti per contribuire al raggiungimento degli obiettivi della Strategia Nazionale e i “goals” dell’Agenda ONU 2030.

Nell’ambito delle politiche e dei programmi comunitari, viene posta particolare enfasi sull’importanza del partenariato, principio che implica una stretta cooperazione fra la Commissione, le autorità degli Stati membri a livello nazionale, regionale e locale e altri enti e organizzazioni governative e non governative nel corso delle varie fasi del ciclo di attuazione dei fondi UE, evidenziando come la partecipazione attiva di tutti gli attori interessati migliori la qualità dell’attuazione. In particolare, il coinvolgimento dei partner economici e sociali assicura che l’attenzione e il controllo diffuso sull’utilizzo delle risorse dei contribuenti europei non si limitino ai soli aspetti procedurali, ma consentano anche la condivisone degli obiettivi perseguiti e dei risultati.

La proposta di regolamento COM (2018) 392 final, relativa ai Piani strategici PAC, prescrive all’articolo 94, comma 3, che ciascuno Stato membro organizzi un “partenariato” con le autorità regionali e locali competenti che includa almeno le autorità pubbliche pertinenti, le parti economiche e sociali, gli organismi pertinenti che rappresentano la società civile e, se del caso, gli organismi incaricati di promuovere l’inclusione sociale, i diritti fondamentali, la parità di genere e la non discriminazione. Gli Stati membri devono coinvolgere i suddetti partner anche nella fase di preparazione dei Piani strategici della PAC e la descrizione di tali consultazioni dovrà essere riportata nell’ambito del Piano medesimo, nell’allegato III (articolo 95, comma 2 punto c).  In ogni caso, le autorità competenti responsabili per l’ambiente e il clima devono essere adeguatamente coinvolte nella preparazione degli aspetti climatico-ambientali del piano (articolo 94, comma 2).

Il ruolo fondamentale del partenariato nel contesto delle politiche dell’UE e della relativa attuazione rappresenta un aspetto ampiamente riconosciuto e consolidato, come confermano le analoghe disposizioni previste anche dalla proposta di regolamento COM(2018) 375 relativo alle regole comuni relative ai fondi concorrenti, che richiama e conferma anche il riferimento specifico al regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione, per quanto riguarda le modalità di organizzazione e attuazione del “partenariato” (articolo 6).

Il regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 approva infatti il Codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d'investimento europei, stabilendo i principi di riferimento, i criteri ed i requisiti minimi cui le amministrazioni nazionali e regionali sono tenute ad adeguarsi per la costituzione del proprio partenariato, per quanto riguarda in particolare:

  • la rappresentatività dei partner
  • l’identificazione dei partner pertinenti
  • la consultazione dei partner pertinenti nella preparazione dei programmi
  • le informazioni sul coinvolgimento dei partner pertinenti  nell’ambito dei programmi
  • le informazioni sul coinvolgimento dei partner pertinenti nell’ambito del comitato di sorveglianza, delle attività di sorveglianza, di valutazione e di preparazione delle relazioni sullo stato dei lavori
  • il rafforzamento della capacità istituzionale dei partner medesimi.

L’articolo 4 del regolamento, relativo all’identificazione dei partner pertinenti per i programmi, prescrive, in particolare, che gli Stati membri nell’identificare i partner considerino, come minimo, le seguenti categorie, secondo le ulteriori specifiche indicate dall’articolo:

  1. le autorità regionali, locali, cittadine e le altre autorità pubbliche competenti
  2. le parti economiche e sociali
  3. organismi che rappresentano la società civile, quali partner ambientali, organizzazioni non governative e organismi di promozione dell’inclusione sociale, della parità di genere e della non discriminazione.

La Regione del Veneto ha scelto già da tempo il metodo della condivisione con il partenariato socio-economico ed istituzionale, quale strumento ordinario per la gestione dei programmi operativi. Per quanto riguarda il settore agricolo e dello sviluppo rurale, oltre agli strumenti istituzionali di “concertazione” (Tavolo Verde L.R. 32/1999), la partecipazione diretta delle principali rappresentanze è stata progressivamente consolidata attraverso ulteriori strumenti, quali il Tavolo di Partenariato per il PSR 2014-2020 attivato in particolare mediante gli Incontri di partenariato, la consultazione online, l’informazione generale e le comunicazioni di servizio.

Il Tavolo regionale di Partenariato per il PSR 2014-2020 (n. 88 partner) è stato istituito con la DGR n. 1383 del 30 luglio 2013 ed attivamente coinvolto fin dalla fase di predisposizione del programma, attraverso un  percorso di confronto articolato in tre fasi di informazione, animazione e consultazione, nell’ambito del quale i partner interessati hanno proposto più di 700 contributi con la consultazione diretta online, oltre ad assicurare un’ampia adesione agli appositi “incontri di consultazione”, facendo registrare 1.993 presenze complessive, tra partecipazioni dirette (842) ed utenti collegati in streaming sul web (1.151).

Attraverso l’ulteriore strumento della Conferenza regionale dell’agricoltura e sviluppo rurale (2010-11; 2018-19), il confronto diretto e la consultazione attiva online sono diventati una fase imprescindibile per condividere, con i portatori di interesse e i rappresentanti del sistema agricolo e rurale la definizione degli orientamenti e delle priorità strategiche dell’azione regionale.

Rispetto alle prospettive della PAC post 2020, la Regione ha attivato nel 2018 la Conferenza regionale dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale (DGR n. 738/2018), quale percorso partecipato per condividere e definire le priorità strategiche della futura politica regionale, in collaborazione con il CREA - Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia  (PD) e le Università di Padova, Venezia e Verona e con la partecipazione attiva del Tavolo Verde e del Partenariato del sistema agricolo e rurale.  Nell’ambito del Congresso finale del 21 giugno 2019 è stato presentato e condiviso il quadro delle priorità regionali definito anche sulla base delle proposte formulate dal partenariato, attraverso la consultazione online attivata sul Portale Integrato dell’Agricoltura Veneta e www.piave.veneto.it e aperta ad una vasta rappresentanza di partner, costituita da oltre 300 riferimenti e sigle.

Con DGR n. 1297 del 10 settembre 2019, la Giunta regionale ha preso atto degli esiti della Conferenza regionale e, in particolare, del documento finale "L'Agricoltura veneta verso il 2030", quale rappresentazione della strategia per lo sviluppo del settore primario e delle aree rurali che la Regione intende perseguire nel prossimo decennio, tenendo conto degli obiettivi di sostenibilità proposti dalla PAC 2021- 2027, che declinano l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Ai fini dell’elaborazione del Piano strategico nazionale (PSN) per la PAC, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf), in collaborazione con le Regioni e Province autonome - e con il supporto della Rete Rurale Nazionale - ha avviato nel secondo semestre del 2019 una serie di attività di approfondimento e di confronto per costruire la cornice di riferimento per la successiva definizione della strategia di intervento, attraverso appositi “tavoli tematici” caratterizzati in funzione degli obiettivi della PAC 2030. Questo percorso ha portato alla elaborazione e stesura di un quadro di analisi, comune e condiviso con le Regioni e le Province autonome, costituito da 11 Policy Brief e 10 Swot, che rappresentano anche il quadro di riferimento univoco degli elementi caratterizzanti il sistema agricolo, alimentare e forestale del nostro Paese, in funzione della successiva fase di verifica e confronto, a livello territoriale e anche nei confronti del partenariato, in vista della elaborazione della strategia di intervento, nazionale e regionale.

Una prima fase di condivisione dell’analisi prodotta e di consultazione è stata già avviata a livello nazionale, per quanto riguarda le parti economiche e sociali e parte degli stakeholder della società civile, in particolare con le organizzazioni impegnate nel settore ambientale e del benessere animale.

A supporto dell’attuale fase di definizione e verifica della coerenza generale del quadro di analisi nazionale, rispetto alle effettive caratteristiche ed esigenze del sistema agricolo e rurale del Veneto, e di valutazione della possibile configurazione e articolazione della gamma di interventi in grado di corrispondere ai fabbisogni locali, con il Decreto del direttore dell’Area Sviluppo economico n. 14/2019 si è provveduto ad attivare la Rete PAC2030, quale strumento di informazione e coordinamento operativo a livello delle Strutture regionali di settore.

Per assicurare il completamento dell’assetto regionale a supporto della predisposizione del PSN per la PAC 2021-27, dato atto della prioritaria contestualizzazione a livello nazionale dell’impostazione del piano e dei relativi istituti, risulta opportuno procedere alla definizione ed istituzione del “Tavolo regionale del Partenariato del sistema agricolo e rurale per la PAC 2021-2027 e lo sviluppo sostenibile 2030” (di seguito “Partenariato PAC2030”), in funzione della adeguata e coerente valutazione della rispondenza del quadro di analisi e delle conseguenti proposte relative all’impianto strategico.

Oltre a considerare i principi generali ed i criteri definiti dal Regolamento UE n. 240/2014, per quanto riguarda il ruolo del partenariato e l’individuazione dei relativi soggetti coinvolti, è necessario fare riferimento al quadro generale, ampio ed articolato degli interventi  e delle relative ricadute ed interessi prefigurati dalla proposta di regolamento della Commissione europea relativo ai Piani strategici della PAC.

I principi rispetto ai quali si propone di ricondurre l’associazione del partenariato alle effettive esigenze e priorità determinate dall’attuazione della PAC2030 vengono così individuati:

  • pluralismo, coinvolgendo le diverse componenti interessate del settore pubblico, insieme a imprese, loro organizzazioni e associazioni, rappresentanze del territorio e delle comunità locali, con la partecipazione di organizzazioni di varie dimensioni e tipologie e di soggetti innovativi;
  • pertinenza, prevedendo la partecipazione al partenariato delle istituzioni, organizzazioni e gruppi che possono influire sull'attuazione dei piani e programmi previsti o esserne comunque interessati;
  • rappresentatività, per cui ciascun partner deve essere rappresentativo di una pluralità di soggetti singoli o di una comunità o di un territorio, o essere un organismo di secondo grado che associa a sua volta organismi associativi di primo grado o portatore di un interesse diffuso;
  • funzionalità, per cui il numero complessivo di organizzazioni interessate, ossia il potenziale partenariato, risulti ampio ma non dispersivo e ridondante, prevedendo quindi che potenziali partner della stessa categoria designino un rappresentante comune, eventualmente istituendo piattaforme e reti di coordinamento e gli strumenti necessari per assicurare una partecipazione effettiva di tutti i soggetti rappresentati;
  • storicità, riconosciuta sulla base della partecipazione a partenariati, tavoli, forum, comitati di rappresentanza, in particolare nel settore economico, agricolo, agroalimentare e dello sviluppo rurale, già istituiti o operanti a livello regionale;
  • coinvolgimento prioritario delle associazioni imprenditoriali, in particolare di quelle che rappresentano le PMI, delle camere di commercio, delle università e degli istituti di ricerca, quali partner fondamentali ai fini della realizzazione sul campo degli obiettivi della PAC2030.

Sulla base di tali principi, si ritiene che l’individuazione dei soggetti da associare nell’ambito del Partenariato PAC2030 possa tener conto, in particolare, dei seguenti criteri applicativi:

  1. in nessun caso, il partner può rappresentare gli interessi di un'unica impresa o società o di un unico gruppo economico; non possono far parte del partenariato, quindi, singole imprese
  2. vanno evitate la duplicazione di rappresentanza o la partecipazione di partner che sono già rappresentati ad un livello superiore;
  3. in linea generale, una medesima categoria di soggetti plurimi (es. Consorzi di Bonifica, GAL, Organizzazioni di produttori, Consorzi tutela, ecc.) è rappresentata da un unico partner, attraverso apposite forme di aggregazione o di rappresentanza e designazione; i singoli soggetti non possono aderire individualmente al “partenariato”;
  4. i partner soggetti economici, sociali, ambientali e della società civile detengono preferibilmente una valenza regionale o almeno interprovinciale;
  5. l’ambito istituzionale locale deve essere adeguatamente rappresentato da soggetti istituzionali aggregati (es. associazioni e consorzi tra enti, unioni, coordinamenti, ecc.);
  6. per tutte le situazioni opportune e necessarie, può essere prevista l’istituzione di apposite “piattaforme” di settore o territoriali;
  7. i soggetti non pubblici del partenariato sono di norma costituiti in una delle forme giuridiche previste dal Codice Civile, sono dotati di una propria sede o recapito, sono in grado di fornire un elenco aggiornato dei soci aderenti e la mail istituzionale che sarà utilizzata per le comunicazioni ufficiali da parte della Regione;
  8. ciascun componente del partenariato si impegna a partecipare attivamente alle iniziative informative e di confronto organizzate dalla Regione e contribuisce alla creazione di un sistema di presidio, animazione e amplificazione dell’azione informativa, in particolare nei confronti dei soggetti direttamente rappresentati.

Ai fini dell’individuazione dei soggetti che costituiscono il Partenariato PAC2030, si considerano e si fa riferimento, prioritariamente, agli analoghi istituti di rappresentanza approvati ed operanti a livello regionale, e ai relativi criteri e condizioni di adesione e partecipazione, quali: 

  1. Tavolo Verde e Tavolo agroalimentare (LR n. 32/1999)
  2. Tavolo di Partenariato del PSR 2014-2020 (DGR n. 1383/2013)
  3. Comitato di Sorveglianza del PSR 2014-2020 (DPGR n. 73/2015)
  4. Tavolo di Partenariato per le politiche regionali di coesione 2021-2027 (DGR n. 1923/2019)

In applicazione ai presupposti, ai principi ed ai criteri descritti, viene quindi proposta l’approvazione dell’Allegato A al presente provvedimento, quale elenco dei soggetti componenti del “Tavolo regionale del Partenariato del sistema agricolo e rurale per la PAC 2021-27 e lo sviluppo sostenibile 2030 (Partenariato PAC2030), a supporto dell’azione regionale finalizzata alla predisposizione e attuazione del PSN per la PAC 2021-27 ed in funzione del relativo raccordo con gli indirizzi e le azioni della Strategia di sviluppo sostenibile 2030. 

Il Direttore dell'Area Sviluppo economico è incaricato dell'esecuzione del presente provvedimento, avvalendosi delle Direzioni regionali competenti, mediante l'avvio delle procedure per la conferma dell’adesione al Tavolo di partenariato, da parte dei singoli componenti, la designazione dei rappresentanti previsti per alcune tipologie di partner, l’eventuale presentazione di nuove candidature, e la definizione delle relative modalità, tempistiche e criteri di valutazione, l'aggiornamento ed eventuale integrazione dell'elenco dei soggetti del partenariato a seguito delle valutazioni effettuate, il presidio delle attività informative e di consultazione. Con successivo decreto del Direttore dell'Area Sviluppo economico sarà approvato ogni ulteriore provvedimento necessario per l'attuazione della presente deliberazione, ivi compreso l'eventuale aggiornamento della composizione del Tavolo, in applicazione dei principi e dei criteri definiti dalla medesima.

L’azione di informazione, animazione e coinvolgimento del partenariato, rispetto alle prossime fasi di definizione e attivazione del quadro strategico relativo alla PAC2030, rappresenta di fatto il logico e consequenziale perfezionamento e consolidamento delle attività già avviate, in particolare attraverso la Conferenza regionale dell’agricoltura e le iniziative informative previste dal Piano di comunicazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Si ritiene quindi importante garantire l’immediata ed effettiva attivazione del Tavolo istituito dal presente provvedimento e delle correlate iniziative di sensibilizzazione, informazione e coinvolgimento dei soggetti componenti, per assicurare la partecipazione diretta ed il necessario contributo alle attività in corso  per la predisposizione del PSN PAC 2021-27.

Considerate anche le indicazioni proposte dal Reg. UE n. 240/2014, per quanto riguarda i principi essenziali, le buone prassi e le modalità procedurali ed operative ai fini dell’efficace coinvolgimento dei partner pertinenti nella preparazione e attuazione dei programmi (articoli 5-9 e 12-16), si conferma che una importante azione informativa rispetto agli obiettivi e alle prospettive della PAC 2021-27 è già stata ampiamente assicurata nei confronti del partenariato agricolo e rurale del Veneto, in particolare attraverso:

- la Conferenza dell’agricoltura e dello sviluppo rurale (Seminario di apertura 14.12.2018; Consultazione online dicembre 2018 - febbraio 2019; Congresso finale 21.06.2019)

  • le pubblicazioni della Conferenza (“L’Agricoltura veneta verso il 2030”, “Relazione finale della Conferenza”, Brochure informativa “Consultazione online”)
  • gli Incontri di partenariato ( “Il Valore del PSR Veneto: risultati ed effetti nella prospettiva della PAC 2021 – 2027, 29.11.2019)
  • sito internet www.psrveneto.it, con la sezione “PAC post 2020”, news e informazioni, ed i canali social del PSR
  • la Newsletter mensile del PSR, attraverso news e informazioni specifiche sulla PAC post 2020
  • la Comunicazione al Partenariato dedicata alle informazioni di servizio nei confronti degli operatori.

Attraverso tali strumenti, il partenariato è stato aggiornato, da ultimo, anche rispetto allo stato di avanzamento delle attività relative alla predisposizione del PSN PAC 2021-27, anche per quanto riguarda il quadro relativo alla analisi di contesto e all’analisi Swot (Policy brief e Swot nazionali, pubblicate dal Mipaaf).

Si ritiene ora necessario assicurare la pianificazione delle ulteriori azioni di informazione, comunicazione e consultazione, in grado di assicurare, oltre ai necessari aggiornamenti, la partecipazione diretta ed il contributo propositivo all’attuale fase di impostazione e definizione del quadro strategico e del correlato set di interventi attivabili ai fini della PAC 2021-27.

A tale scopo, tenuto conto comunque del perdurare dell’attuale situazione di emergenza sanitaria determinata dal Covid 19, viene prevista quindi un’azione organizzata e composita, nei confronti del partenariato istituito dal presente provvedimento, che comprenda indicativamente:

  1. l’informazione, la sensibilizzazione e l’adesione attiva, diffusa e consapevole al Tavolo di partenariato e alle sue attività, da parte di tutte le componenti individuate
  2. il consolidamento e aggiornamento dell’informazione e della conoscenza rispetto al quadro di riferimento e di contesto, europeo e nazionale, agli obiettivi della PAC 2021-27 e alle proposte tecniche relative ad analisi di contesto, swot e fabbisogni
  3. un Incontro di partenariato, da realizzare  attraverso il web, di presentazione e condivisione del quadro di contesto e di analisi proposto a livello nazionale, ai fini del PSN PAC 2021-27, e del possibile “catalogo” degli interventi prefigurati, in relazione alle effettive esigenze e prospettive del sistema regionale
  4. l’attivazione di un conseguente percorso di consultazione guidata online, finalizzato alla definizione di un quadro comune e condiviso di priorità e scelte strategiche e operative in grado di sostenere una “posizione regionale” univoca in sede di predisposizione del PSN PAC 2021-27 e relativi documenti attuativi
  5. l’elaborazione e condivisione, ampia e diffusa,  degli esiti della consultazione del partenariato, ai fini della composizione della conseguente “posizione regionale”.

In parallelo, sarà assicurato, nell’immediato e per tutta la durata delle prossime fasi di definizione del PSN PAC 2021-27, il necessario contributo e supporto informativo, attraverso i principali strumenti e canali attivati dalle strutture regionali operanti nell’ambito del settore primario, per quanto riguarda in particolare i siti internet, gli eventi ed iniziative informative, le sezioni news e le Newsletter e altri canali utili.

Iniziative e azioni specifiche potranno essere attivate anche con il supporto del Piano di attività e dei Programmi Operativi della Misura 20 - Assistenza tecnica del PSR 2014-2020, sulla base delle procedure e delle risorse effettivamente disponibili ed attivabili.

I soggetti componenti del tavolo di partenariato istituito dalla presente deliberazione condividono e assumono un ruolo funzionale partecipativo, impegnandosi ad aderire formalmente al “Tavolo”, a partecipare attivamente alle iniziative informative e di confronto organizzate dalla Regione e contribuendo  alla creazione di un sistema stabile di presidio, animazione e amplificazione dell’azione informativa, in particolare nei confronti dei soggetti direttamente rappresentati.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’articolo 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTO il Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei Fondi Strutturali e d’investimento europei;

VISTA la proposta di regolamento COM (2018) 392 final del Parlamento europeo e del Consiglio, recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell’ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio;

VISTA la proposta di regolamento COM(2018) 375 del Parlamento europeo e del Consiglio recante le disposizioni comuni relative ai fondi concorrenti;

VISTA la DGR n. 738 del 28 maggio 2018, che approva l'attivazione della Conferenza regionale dell'agricoltura e dello sviluppo rurale del Veneto, allo scopo di definire e condividere, anche a livello di partenariato, le priorità strategiche in grado di orientare e prefigurare le dinamiche di sviluppo del sistema agricolo e rurale veneto nel medio periodo, nel contesto delle prospettive delineate a livello europeo e nazionale per la Politica Agricola Comune (PAC) post 2020 ed in relazione al programma di governo della Regione;

VISTA la DGR n. 1297 del 10 settembre 2019 di presa d’atto degli esiti della Conferenza regionale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale e, in particolare, del documento finale "L'Agricoltura veneta verso il 2030";

PRESO ATTO della pubblicazione, da parte del Mipaaf, del quadro di analisi, comune e condiviso con le Regioni e le Province autonome, costituito da 11 Policy Brief e 10 analisi  Swot, ai fini dell’elaborazione del Piano strategico nazionale per la PAC 2021-27, che rappresentano anche il quadro di riferimento univoco degli elementi caratterizzanti il sistema agricolo, alimentare e forestale italiano, in funzione della successiva fase di verifica e confronto, a livello territoriale e anche nei confronti del partenariato, in vista della elaborazione della strategia di intervento, nazionale e regionale;

VISTO il Decreto del direttore dell’Area Sviluppo economico n. 14 del 12 novembre 2019, che attiva la Rete PAC2030, quale strumento di informazione e coordinamento operativo a livello delle strutture regionali del settore primario;

VISTA la DGR n. 1383 del 30 luglio 2013 - “Istituzione del Tavolo regionale di Partenariato per il Programma di sviluppo rurale FEASR 2014-2020;

VISTO il Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 134 del 17 novembre 2016, come integrato dal Decreto n. 139 del 6 aprile 2017, Comitato regionale per la concertazione in agricoltura, Tavolo Verde. Legge Regionale 9 agosto 1999 n. 32 , Art. 3 - 10° legislatura.  Designazione componenti;

VISTO il Decreto del Presidente della Giunta regionale n. n. 73 del 10 giugno 2015 Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020. Comitato di Sorveglianza (Artt. 47, 48 e 49 del regolamento (UE) n. 1303/2013). Istituzione e nomina dei componenti il cui compito consiste nell’accertamento dell'effettiva attuazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020;

VISTA la DGR n. 1351 del 18 settembre 2018, Organizzazione e avvio lavori per la definizione di una Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (art. 34 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss. mm. ii);

VISTA la DGR n. 1488 del 15 ottobre 2019,  Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile. Iniziative a favore del coinvolgimento dei soggetti istituzionali e della società civile. Approvazione dello schema di "Protocollo di Intesa per lo Sviluppo Sostenibile del Veneto" e dello schema di istanza di adesione;

VISTA la DGR  n. 1923 del 23 dicembre 2019, Programmazione 2021-2027 POR FSE+, POR FESR e CTE. Istituzione del Tavolo di Partenariato per le politiche regionali di coesione 2021-2027 e definizione della sua composizione;

RITENUTO opportuno, sulla base dei presupposti e delle indicazioni definite dai richiamati documenti dell’Unione europea, nonché dei principi e dei criteri applicativi enunciati in premessa, prevedere l’approvazione dell’elenco dei soggetti componenti del “Tavolo regionale del Partenariato del sistema agricolo e rurale per la PAC 2021-27 e lo sviluppo sostenibile 2030 (Partenariato PAC2030) e la contestuale istituzione del Tavolo medesimo,  sulla base delle procedure e in funzione delle finalità proposte dal presente provvedimento;

RITENUTO di prevedere che i soggetti componenti del Tavolo di partenariato condividano e assumano un ruolo funzionale partecipativo, impegnandosi ad aderire formalmente al “Tavolo”, a partecipare attivamente alle iniziative informative e di confronto organizzate dalla Regione e contribuendo  alla creazione di un sistema stabile di presidio, animazione e amplificazione dell’azione informativa, in particolare nei confronti dei soggetti direttamente rappresentati;

VISTE le Deliberazioni della Giunta Regionale n. 802 e 803 del 27 maggio 2016 e s.m.i. relative all’organizzazione amministrativa della Giunta regionale in attuazione dell'art. 17 della legge regionale n. 54 del 31.12.2012, come modificato dalla legge regionale 17 maggio 2016, n. 14, per quanto riguarda in particolare le competenze della Direzione ADG Feasr e Foreste;

RITENUTO di incaricare il Direttore dell'Area Sviluppo economico dell'esecuzione del presente provvedimento, mediante avvalimento delle Direzioni regionali competenti, per quanto riguarda le procedure previste e richiamate, ivi compreso l'eventuale aggiornamento della composizione del Tavolo;

DATO ATTO che il Direttore dell'Area Sviluppo Economico ha attestato che il Vicedirettore di Area nominato con DGR n. 1138 del 31/07/2018, ha espresso in relazione al presente atto il proprio nulla osta senza rilievi, agli atti dell'Area medesima;

RAVVISATA l’opportunità di accogliere la proposta del relatore facendo proprio quanto esposto in premessa;

delibera

  1. di approvare le premesse che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di istituire il “Tavolo regionale del Partenariato del sistema agricolo e rurale per la PAC 2021-27 e lo sviluppo sostenibile 2030” (Partenariato PAC2030), sulla base dell’elenco dei soggetti componenti di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, in coerenza con le indicazioni della Commissione europea per l’associazione del partenariato e dei principi di pluralismo, pertinenza, rappresentatività, funzionalità, storicità e coinvolgimento prioritario delle associazioni imprenditoriali, nonché dei criteri applicativi e delle finalità enunciati in premessa;
  3. di incaricare il Direttore dell'Area Sviluppo economico dell'esecuzione del presente provvedimento, avvalendosi delle Direzioni regionali competenti, ai fini dell'avvio delle procedure per la conferma dell’adesione al Tavolo di partenariato, da parte dei singoli componenti, la designazione dei rappresentati previsti per alcune tipologie di partner, l’eventuale presentazione di nuove candidature, e la definizione delle relative modalità, tempistiche e criteri di valutazione, l'eventuale aggiornamento dell'elenco dei soggetti del “Partenariato PAC 2030”, la pianificazione ed il presidio delle attività informative e di consultazione proposte in premessa;
  4. di prevedere che i soggetti componenti del Tavolo di partenariato di cui al precedente punto 2) condividano e assumano un ruolo funzionale partecipativo, impegnandosi ad aderire formalmente al “Tavolo” medesimo, a partecipare attivamente alle iniziative informative e di confronto organizzate dalla Regione e contribuendo  alla creazione di un sistema stabile di presidio, animazione e amplificazione dell’azione informativa, in particolare nei confronti dei soggetti direttamente rappresentati;
  5. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'articolo 26 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  7. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_723_20_AllegatoA_422331.pdf

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