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Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 527 del 28 aprile 2020
Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Obiettivo generale "Investimenti in favore della crescita e l'Occupazione" - Reg. n. 1303/2013 e Reg. 1304/2013 - Asse II - Inclusione Sociale. Approvazione dell'Avviso pubblico "PERCORSI - Sostegno all'occupabilità dei soggetti svantaggiati attraverso percorsi di riqualificazione e aggiornamento delle competenze per il lavoro" e della Direttiva per la presentazione di proposte progettuali.
Il provvedimento approva l’Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali per la realizzazione di interventi formativi, di diversa durata, che consenta alle persone disoccupate over 30 di ottenere una qualifica o di dotarsi delle conoscenze e abilità necessarie a conseguire un'abilitazione, un patentino o una certificazione o di aggiornare le proprie competenze. Si approva, inoltre, la Direttiva che definisce le caratteristiche, le finalità¿ degli interventi e le modalità¿ di presentazione dei progetti e si determina l’ammontare massimo delle correlate obbligazioni di spesa nonché¿ le risorse finanziarie a copertura. Il provvedimento non assume impegni di spesa, ma ne avvia la procedura.
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
Nel periodo compreso tra il 23 febbraio e il 5 aprile 2020, ovvero in circa un mese e mezzo dall'inizio dell'emergenza Covid-19 in Italia, tra mancate assunzioni ed effettiva diminuzione dei posti di lavoro si è registrata in Veneto una perdita di circa 35-40 mila posizioni di lavoro dipendente, corrispondenti all'incirca all'1,5-2% dell'occupazione dipendente. È quanto emerge dai dati aggiornati di Veneto Lavoro riguardo all'impatto della crisi sanitaria sulle dinamiche dell'occupazione regionale. In particolare, il comparto delle attività turistiche e commerciali appare senza dubbio tra quelli che maggiormente hanno subito e subiranno gli effetti della pandemia e, con l'esordio della crisi Covid-19, ha visto crollare la domanda di lavoro, lasciando sul terreno circa 20.000 posizioni di lavoro. Inoltre, a partire dal mese di aprile è mancato l'usuale avvio della domanda stagionale che contraddistingue la primavera e l'inizio dell'estate. In particolare difficoltà anche i settori tessile-abbigliamento, legno-mobilio, produzioni in metallo, attività professionali ed editoria. Complessivamente, è l'intero tessuto produttivo che risulta in sofferenza, con riduzioni medie di oltre il 50% rispetto allo stesso periodo del 2019.
I provvedimenti di contenimento del contagio che hanno disposto la chiusura di tutte le attività commerciali, esclusi gli esercizi commerciali per l'acquisto dei beni di prima necessità, hanno imposto agli esercenti un cambiamento, anche radicale, delle modalità di offerta di prodotti introducendo nuovi servizi di e-commerce e di consegna a domicilio, con un impatto, ad oggi non ancora misurabile, sull’organizzazione in particolare degli aspetti logistici e dei trasporti, sulla gestione del personale e sulla redditività di imprese in gran parte di piccola e micro-dimensione. La sospensione di manifestazioni, eventi e spettacoli, iniziative di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso e la limitazione degli spostamenti delle persone, hanno precluso le attività del settore turistico-culturale che necessariamente sta ripensando la propria offerta di esperienze culturali e turistiche.
Il contesto socio-economico veneto risulta dunque pesantemente colpito dagli effetti della pandemia da COVID-19.
I settori trainanti dell’economia veneta - il manifatturiero, il commercio, il turismo, i trasporti e la logistica - dovranno necessariamente ripensare la propria offerta di beni e servizi e le modalità di produzione, distribuzione e organizzazione delle proprie attività per sopravvivere al coronavirus.
Sul piano del capitale umano, risulta necessario richiedere alle persone di essere maggiormente qualificate e di dotarsi di competenze, in particolare quelle digitali, più rispondenti alle esigenze delle imprese e in generale del mercato del lavoro veneto, in grado di supportare l’inevitabile riorganizzazione e innovazione dei modelli d’offerta, produttivi, distributivi e organizzativi.
La presente iniziativa, intitolata, “PERCORSI - Sostegno all’occupabilità dei soggetti svantaggiati attraverso percorsi di riqualificazione e aggiornamento delle competenze per il lavoro” intende contribuire a rispondere alla drastica trasformazione del mercato del lavoro in corso agendo sulla qualificazione, riqualificazione e l’aggiornamento professionale per sviluppare e/o adattare le competenze alle nuove esigenze delle imprese venete.
Nello specifico, si intende sostenere l’inserimento, reinserimento e ri-orientamento professionale degli adulti over 30 in cerca di lavoro scarsamente qualificati o con qualifiche non completamente rispondenti alle esigenze delle imprese e più in generale alle richieste dal mercato del lavoro veneto, attraverso un’offerta di interventi formativi, di diversa durata, erogati anche in remoto, che consenta loro di ottenere una qualifica o di dotarsi delle conoscenze e abilità necessarie a conseguire un'abilitazione, un patentino o una certificazione o di aggiornare le proprie competenze.
Si ritiene inoltre che tali interventi possano contribuire a contenere il rischio di marginalità socio-economica e di conseguente povertà delle persone con un livello di qualifiche basso, il cui rischio di esclusione dal mercato del lavoro sta incrementando anche per effetto della sempre più diffusa automazione dei processi produttivi e dei servizi che impatta su lavori cosiddetti “di routine”, caratterizzati da requisiti di istruzione e competenze scarsi, in prospettiva sempre meno richiesti e che impone ai disoccupati scarsamente qualificati la necessità di riqualificarsi o di aggiornare il proprio profilo professionale in particolare rispetto alle competenze digitali.
I progetti candidati dagli organismi accreditati ai servizi al lavoro e alla formazione superiore, anche in partenariato con il mondo imprenditoriale e con gli operatori del territorio, dovranno prevedere interventi di orientamento, formazione e accompagnamento e sostegno alla conciliazione articolati in termini di competenze “obiettivo” in relazione al profilo professionale di riferimento comprendendo una o più delle tipologie di percorsi previste dalla Direttiva di cui all’Allegato B al presente dispositivo.
Allo scopo di meglio rispondere alle esigenze delle imprese e più in generale di un mercato del lavoro in costante evoluzione per effetto della trasformazione industriale in atto, ulteriormente accelerata dagli impatti della situazione di emergenza in corso per la pandemia da COVID-19, l’attività formativa dovrà essere infatti progettata “per competenze” con riferimento ai profili professionali presenti nel Repertorio Regionale degli Standard Professionali (RRSP) adottato dalla Regione del Veneto, ed in particolare, per quanto riguarda i percorsi formativi per il conseguimento di una qualifica professionale (percorso 1a) , dovrà essere progettata con riferimento al profilo nel suo complesso, così come previsto in Allegato B.
Si ritiene, inoltre, premiante lo sviluppo di un’offerta formativa da parte dei soggetti proponenti che sia in grado di valorizzare gli ambiti produttivi di eccellenza del Veneto, identificati nella “Strategia di Specializzazione Intelligente” della Regione del Veneto (RIS3) - Smart Agrifood, Sustainable Living, Smart Manufacturing, Creative Industries - e/o che sia in grado di dare una risposta alle esigenze di rilancio di altri specifici settori cardine per l’economia veneta riconducibili ai Settori Economico-Professionali dei Servizi di distribuzione commerciale, Servizi turistici e Trasporti e logistica.
In esito al percorso formativo finalizzato all’acquisizione di una qualifica professionale (percorso 1a), che dovrà fare riferimento a specifici profili EQF3 e EQF4 dei Settori Economico-Professionali succitati, si prevede la prima attuazione della procedura di certificazione nell’ambito del sistema regionale di Identificazione, Validazione e Certificazione delle competenze (servizi IVC) acquisite in contesti formali, non formali e informali, allineato alle indicazioni delle Linee guida nazionali, così da consentire per i destinatari la “portabilità” delle competenze certificate anche nel contesto nazionale ed europeo.
L’attività formativa può essere realizzata anche in remoto (in modalità sincrona) fino a un massimo di ore pari al 30% del monte ore complessivo del progetto. Qualora se ne ravvisasse la necessità, è data facoltà al Direttore della Direzione Lavoro di disporre che il massimale di ore erogate in remoto sia incrementato.
Alla luce di quanto indicato in premessa si intende finanziare l’iniziativa e stanziare le risorse finanziarie del Programma Operativo Regionale (POR) 2014/2020 - Fondo Sociale Europeo (FSE) Obiettivo generale “Investimenti in favore della crescita e l'Occupazione” riferite all’Asse II “Inclusione Sociale” - Obiettivo tematico “Promuovere l’inclusione sociale, combattere la povertà e ogni forma di discriminazione” - Priorità d'investimento “9.i L'inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva e migliorare l'occupabilità” - Obiettivo Specifico “8 Incremento dell’occupabilità e della partecipazione al mercato del lavoro delle persone maggiormente vulnerabili” per Euro 5.000.000,00.
La spesa trova copertura finanziaria sui capitoli di seguito indicati, che presentano sufficiente capienza, per Euro 2.500.000,00 nel capitolo 102355 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 – Asse II Inclusione Sociale – Area Lavoro – Quota comunitaria – Trasferimenti correnti”, per Euro 1.750.000,00 nel capitolo 102356 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 – Asse II Inclusione Sociale – Area Lavoro – Quota statale – Trasferimenti correnti”, per Euro 750.000,00 nel capitolo 102357 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 – Area Lavoro – Cofinanziamento regionale – Trasferimenti correnti”.
Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi € 5.000.000,00 saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione approvato con L.R. n. 46 del 25/11/2019 “Bilancio di previsione 2020-2022, nei seguenti termini massimi:
Con lo stanziamento si intende provvedere alla copertura finanziaria di tre sportelli secondo il calendario di seguito riportato:
Periodo di presentazione
Data di pubblicazione istruttoria
Scadenza avvio progetto
Scadenza termine progetto
Apertura sportello
Giorni/mesi di apertura
Anno di riferimento
1
1 - 30 giugno
2020
31/07/2020
15/10/2020
15/04/2022
2
1 - 31 luglio
30/09/2020
15/11/2020
15/05/2022
3
1 - 30 settembre
31/10/2020
15/12/2020
15/06/2022
Le risorse dedicate saranno impegnate in modo progressivo e a scalare, fino ad esaurimento, nell’ambito degli sportelli previsti dalla Direttiva. Ognuno degli sportelli previsti potrà approvare progetti per un ammontare complessivo non superiore al 40% dell’intera dotazione finanziaria del bando.
Il valore complessivo previsto per ciascun progetto non potrà superare € 200.000,00.
Qualora se ne ravvisasse la necessità, la dotazione finanziaria potrà essere integrata con ulteriori risorse specificatamente individuate. In caso di disponibilità di risorse aggiuntive è data facoltà al Direttore della Direzione Lavoro di prevedere ulteriori aperture di sportello, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Per la presente direttiva, la gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 40% coerentemente a quanto previsto al punto D “Aspetti finanziari” – procedure per l’erogazione dei contributi – DGR n. 670/2015 “Testo Unico beneficiari”.
Inoltre "In caso di finanziamento, il soggetto beneficiario è tenuto agli obblighi informativi previsti dall’art. 35 del D.L. 34/2019 (cd. Decreto crescita) convertito in L. 58/2019 che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della L. n.124/2017".
Si tratta pertanto di approvare, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento:
Si propone di demandare al Direttore della Direzione Lavoro l’esecuzione del presente atto, ivi compresa l’adozione degli impegni di spesa, e di quanto ritenuto necessario ai fini dell’efficace gestione dell’attività, compresa la modifica del massimale di ore erogato in remoto (FAD/e-learning).
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
delibera
(seguono allegati)
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