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Materia: Sanità e igiene pubblica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 426 del 07 aprile 2020
Istituzione della Rete Infettivologica del Veneto. Deliberazione n. 29/CR del 10 marzo 2020.
In attuazione a quanto previsto dal Piano Socio Sanitario Regionale 2019-2023, approvato con Legge Regionale 28 dicembre 2018 n. 48, e del Piano Nazionale di Contrasto dell'Antimicrobico Resistenza (PNCAR) 2017-2020 viene istituita la Rete Infettivologica del Veneto, al fine di garantire il coordinamento delle molteplici attività erogate nel campo delle malattie infettive e garantire l’erogazione di elevati livelli di assistenza.
L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.
Nel corso degli ultimi decenni, pur assistendo ad una diminuzione della mortalità correlata alle malattie infettive, si è assistito al costante aumento delle infezioni da germi multi resistenti ed alla comparsa di patologie sconosciute o comunemente non presenti sul territorio, che rappresentano un rischio rilevante per la salute dell’uomo.
Il recente Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2019-2023, approvato con Legge Regionale 28 dicembre 2018 n. 48, nel ribadire come le malattie infettive rappresentino una priorità nell’ambito della Sanità Pubblica, prevede una strategia integrata di prevenzione mediante una forte integrazione tra le strutture ospedaliere e territoriali e l’implementazione delle reti tempo-dipendenti e delle reti cliniche.
A tale proposito, anche il Piano Nazionale di Contrasto dell'Antimicrobico Resistenza (PNCAR) 2017-2020, recepito con Delibera della Giunta Regionale n. 1875 del 22 novembre 2017, ha prescritto l’adozione di attività di prevenzione e controllo delle infezioni da microrganismi resistenti sia a livello nazionale che regionale e locale.
Tra le iniziative adottate a livello regionale, si richiamano le disposizioni per la gestione delle Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) che rappresentano la complicanza più frequente e grave dell’assistenza sanitaria e che sono caratterizzate da germi multiresistenti a diverse categorie di antimicrobici. Con Delibera della Giunta Regionale n. 1912 del 21 dicembre 2018 è stato aggiornato il modello organizzativo regionale per la gestione delle ICA che, oltre a disciplinare i requisiti organizzativi generali di autorizzazione all’esercizio delle strutture ospedaliere pubbliche e private, prevede la figura di un medico specialista in malattie infettive all’interno della Commissione per il Controllo delle Infezioni Ospedaliere (CIO).
Ulteriori iniziative sono state adottate con la Delibera della Giunta Regionale n. 1402 del 1 ottobre 2019 che ha fornito delle indicazioni operative alle Aziende sanitarie per il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva in campo ospedaliero ed ha previsto l’istituzione di un Gruppo Multidisciplinare Regionale (GMR) per definire l’uso corretto degli antibiotici in ambito umano. Accanto al Gruppo Multidisciplinare Regionale sono stati previsti anche dei Gruppi Multidisciplinari Ospedalieri (GMO) presso i cinque Ospedali Hub e i due Ospedali di rilievo provinciale e i Gruppi Multidisciplinari Territoriali (GMT) a livello di ogni singola Azienda Ulss.
Merita, infine, ricordare la Delibera della Giunta Regionale n. 614 del 14 maggio 2019, con la quale sono state approvate le schede di dotazione delle strutture ospedaliere e delle strutture sanitarie di cure intermedie degli Enti/Istituti del Servizio Sanitario Regionale, ivi compresi gli erogatori ospedalieri privati accreditati.
In particolare la schede di dotazione ospedaliere individuano le funzioni ed i posti letto per ciascuna area omogenea (medica, chirurgica, materno-infantile, terapia intensiva, Servizi di Diagnosi e Cura e riabilitativa), ivi comprese, per quanto riguarda il presente atto, la funzione di “Malattie Infettive”.
Tutto ciò premesso, al fine di garantire il coordinamento delle molteplici attività erogate nel campo delle malattie infettive, si propone di istituire la Rete Infettivologica Regionale in grado di erogare elevati livelli di assistenza attraverso la valorizzazione e ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse disponibili.
La Rete Infettivologica del Veneto, in linea con quanto previsto dal PSSR 2019-2023 che prevede la possibilità di implementare le reti cliniche secondo il modello Hub and Spoke, oltre ad assicurare un’uniforme accessibilità nel luogo di cura maggiormente appropriato sulla base delle condizioni cliniche, si pone come obiettivi:
Il modello organizzativo della Rete Infettivologica del Veneto, sviluppato sul citato modello Hub and Spoke, si articola in tre livelli:
a) Coordinamento della Rete Infettivologica del Veneto; b) Poli Infettivologici di Riferimento c) Dipartimenti Funzionali intra/inter aziendali di Malattie Infettive.
a) COORDINAMENTO DELLA RETE INFETTIVOLOGICA DEL VENETO
Il Coordinamento della Rete Infettivologica del Veneto si compone dalle seguenti figure professionali:
Il Coordinatore clinico funzionale della Rete Infettivologica del Veneto viene individuato nella persona del Dr. Mario Saia, Direttore dell’UOC Governo Clinico –Assistenziale di Azienda Zero, mentre la nomina dei componenti del Coordinamento, di durata quadriennale, è demandata a un successivo provvedimento del Direttore Generale dell’Area Sanità e Sociale.
Il Coordinamento deve elaborare annualmente gli obiettivi strategici della Rete Infettivologica del Veneto da sottoporre all’Area Sanità e Sociale e da sviluppare nei seguenti ambiti di intervento:
b) POLI INFETTIVOLOGICI DI RIFERIMENTO
La Rete Infettivologica del Veneto si articola in sette Poli Infettivologici di Riferimento.
A garanzia dei livelli di accessibilità ed erogazione di servizi uniformi, a livello di ogni provincia è previsto, quindi, un Polo Infettivologico di Riferimento, corrispondente alle Unità Operative Complesse (UOC) di Malattie Infettive presenti negli ospedali Hub di cui alla Delibera n. 614 del 14 maggio 2019 (Belluno, Treviso, Mestre, Rovigo, Vicenza, Azienda Ospedale-Università di Padova, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona).
Oltre agli ospedali Hub sopra riportati, si propone di includere nella Rete Infettivologica Veneta anche il Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologia dell’Ospedale Sacro Cuore - Don Calabria di Negrar.
Pertanto, nella Regione del Veneto sono previsti i seguenti Poli Infettivologici di Riferimento:
c) DIPARTIMENTI FUNZIONALI INTRA/INTER-AZIENDALI DI MALATTIE INFETTIVE
Al fine di consentire una puntuale applicazione delle indicazioni fornite dal Coordinamento della Rete Infettivologica, deve essere istituito un Dipartimento Funzionale di Malattie Infettive, afferente alla Direzione Sanitaria, avente la funzione del coordinamento di tutte le attività da espletare nell’ambito del bacino di riferimento che persegue i seguenti obiettivi:
Il Dipartimento funzionale ha sede presso i Poli Infettivologici ed è coordinato dal Direttore della UOC Malattie infettive dell’Ospedale Hub. In caso di presenza di più Aziende sanitarie nell’ambito della stessa provincia, compreso il caso delle Aziende Ospedaliere di Padova e di Verona e dell’IRCCS Sacro Cuore – Don Calabria di Negrar, deve essere istituito un Dipartimento Funzionale Interaziendale; questo a parziale modifica della Delibera n. 1306 del 16 agosto 2017 con la quale sono state approvate le linee guida per la predisposizione degli atti aziendali.
Il Dipartimento deve assicurare lo svolgimento di tutte le attività infettivologiche espletate in ambito provinciale sulla base delle indicazioni fornite dal Coordinamento della Rete Infettivologica del Veneto attraverso i medici specialisti in malattie infettive presenti nelle strutture afferenti al Polo Infettivologico.
In merito alla composizione del Dipartimento in esame, è di norma costituito dalle unità delle discipline di seguito elencate:
Inoltre può avvalersi della collaborazione dei Responsabili per la sicurezza del paziente (Risk Manager), della Direzione delle professioni sanitarie e delle Direzioni Mediche di Presidio, del personale del Distretto, della Sanità Penitenziaria e del Servizio per le Dipendenze (SERD).
Tra le principali attività del Dipartimento funzionale sono previste:
In ossequio a quanto previsto dal PSSR 2019-2023, la Giunta Regionale con deliberazione n. 29/CR del 10 marzo 2020 ha approvato l’istituzione della Rete Infettivologica del Veneto e, come previsto dall’ art. 1, comma 3, della Legge Regionale 28 dicembre 2018 n. 48 e ss.mm.ii. ha trasmesso la citata Delibera al Consiglio Regionale per acquisire il parere della competente Commissione consiliare.
La Quinta Commissione consiliare ha esaminato nella seduta n. 168 del 19 marzo 2020 la deliberazione n. 29/CR/2020 ed ha espresso parere favorevole a maggioranza (Pagr n. 520 - 29/CR/2020 trasmesso con nota prot. 4807 del 24 marzo 2020), con l’invito alla Giunta regionale di riportare in commissione, se fosse necessario, la Rete Infettivologica quando sarà conclusa l’emergenza Coronavirus (COVID-19) per valutare, sulla base dei dati acquisiti, se la stessa necessiti di implementazioni.
Alla luce di quanto finora esposto si propone, quindi, di approvare l’istituzione della Rete Infettivologica del Veneto per le motivazioni e secondo le modalità espresse in premessa.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
Vista la Legge Regionale 28 dicembre 2018, n. 48 e s.m.i.;
Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 1875 del 22 novembre 2017;
Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 1912 del 21 dicembre 2018;
Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 614 del 14 maggio 2019;
Visto l’art. 2, comma 2 lett. o) della Legge Regionale 31 dicembre 2012 n. 54;
Visto l’art. 1, comma 3, della Legge Regionale 28 dicembre 2018, n. 48 e s.m.i.;
Visto il parere della Quinta Commissione consiliare rilasciato nella seduta n. 168 del 19 marzo 2020 (Pagr n. 520 - 29/CR/2020 trasmesso con nota prot. 4807 del 24 marzo 2020);
delibera
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