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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 44 del 03 aprile 2020


Materia: Agricoltura

Deliberazione della Giunta Regionale n. 383 del 31 marzo 2020

Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020. Regolamenti (UE) n. 1303/2013 e n. 1305/2013. Proroga dei termini di realizzazione delle operazioni finanziate dal bando regionale approvato con DGR n. 2175/2016 per la causa di forza maggiore legata all'emergenza epidemiologica da COVID-2019.

Note per la trasparenza

Si dispone la proroga dei termini di realizzazione  delle operazioni finanziate dal bando del PSR 2014-2020 approvato con DGR n. 2175/2016 e interessate dalle misure disposte allo scopo di contenere e contrastare la diffusione del COVID-2019 sul territorio nazionale.

L'Assessore Giuseppe Pan riferisce quanto segue.

In attuazione della strategia “Europa 2020”, che prevede una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, la Regione del Veneto ha predisposto la proposta di Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020 (PSR 2014-2020), adottata con DGR n. 71/CR del 10/06/2014 e approvata dal Consiglio regionale con deliberazione amministrativa n. 41 del 9 luglio 2014. La proposta di PSR 2014-2020 è stata quindi trasmessa alla Commissione europea tramite il sistema di scambio elettronico SFC2014 il 22 luglio 2014. A seguito della conclusione del negoziato, con decisione di esecuzione C(2015) 3482 del 26.05.2015 la Commissione europea ha approvato il programma di sviluppo rurale della Regione Veneto e ha concesso il sostegno da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale FEASR.

Con DGR n. 947 del 28/07/2015 la Giunta regionale ha infine approvato in via definitiva il testo del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020 ai sensi del Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio.

Il testo del Programma è stato successivamente oggetto di ulteriori modifiche, da ultimo approvate con DGR n. 1992 del 30 dicembre 2019.

L’Autorità di gestione del PSR 2014-2020, in ottemperanza alla normativa UE, ha definito i criteri di selezione da utilizzare per la predisposizione dei bandi e la conseguente graduatoria delle domande da ammettere al successivo finanziamento. Tali criteri sono stati elaborati partendo dai principi di selezione definiti, per ciascun tipo di intervento, nel testo del PSR 2014-2020, assicurando una stretta coerenza tra principio e criterio per dare una traduzione concreta degli elementi emersi dall’analisi del PSR 2014-2020, anche in termini di fabbisogni, e degli obiettivi della misura. Al fine di garantire il rispetto della normativa UE, ciascuno dei criteri proposti risulta quindi oggettivo, comprensibile e trasparente. A tale scopo, i criteri sono stati sottoposti alla valutazione di verificabilità e controllabilità in maniera congiunta tra Autorità di Gestione e Organismo Pagatore.

In attuazione al piano di attivazione dei bandi, approvato con DGR n. 400/2016 e s.m.i., aggiornato con DGR n. 211 del 28/02/2017, DGR n. 115 del 07/02/2018, n. 125 del 12/02/2019 e n. 149 del 14/02/2020, sono stati adottati i bandi relativi ai tipi d’intervento del PSR 2014-2020 e sono state selezionate le operazioni finanziate, per le quali i beneficiari hanno avviato le attività di realizzazione da concludersi entro termini stabiliti.

A seguito dell’emergenza da COVID-2019, a partire dal 23 febbraio 2020 le Autorità nazionali e regionali hanno emanato provvedimenti che prevedono misure allo scopo di contenere e contrastare la diffusione del virus sul territorio.

Tra le misure disposte  nei Comuni interessati rilevano in particolare: il divieto di accesso e di allontanamento delle persone, la sospensione delle attività degli uffici pubblici non riguardanti servizi essenziali, la chiusura di tutte le attività commerciali ad esclusione di quelle di pubblica utilità, la sospensione dei servizi di trasporto di merci e di persone, la sospensione delle attività lavorative per le imprese e per le persone residenti ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali e di pubblica utilità, la sospensione dei servizi educativi, delle attività scolastiche e dei corsi professionali.

In particolare i limiti posti allo spostamento delle persone e il divieto espresso delle attività formative in presenza interferiscono o impediscono lo svolgimento delle attività necessarie alla realizzazione delle operazioni finanziate dal PSR 2014-2020 e ritardano la loro conclusione e la presentazione delle domande di pagamento del saldo dell’aiuto entro i tempi stabiliti dai relativi bandi del PSR.

Al fine di gestire l’impatto delle misure di contenimento dell’epidemia sulla realizzazione delle operazioni finanziate dai bandi del PSR 2014-2020, la Giunta Regionale con la Deliberazione n. 319 del 17 marzo 2020 ha disposto la modifica degli Indirizzi Procedurali Generali che regolano la gestione del PSR, integrando tra le cause di forza maggiore l’evento “biotico” dell’emergenza epidemiologica, e la proroga di sei mesi dei termini di realizzazione degli interventi e di presentazione della domanda di pagamento del saldo dell’aiuto per le operazioni in corso di realizzazione, alla data dei provvedimenti emergenziali.

La ricognizione dei bandi interessati alla proroga disposta dalla DGR 319/2020, per mero errore, non comprende i bandi approvati con la DGR n. 2175 del 23 dicembre 2016.

Poiché la realizzazione, in particolare, dei tipi di intervento 16.1.1 e 16.2.1 e degli altri previsti dai progetti presentati dai Gruppi Operativi risulta tuttora in corso, si rende necessario applicare la proroga di sei mesi anche ai bandi approvati con la DGR n. 2175/2016.

Si precisa che le proroghe generali ai termini di realizzazione delle operazioni finanziate dai bandi del PSR 2014-2020 disposte con questo e con altri provvedimenti non impediscono l’applicazione alle singole operazioni di eventuali ulteriori proroghe che possono essere richieste dal beneficiario, invocando la causa di forza maggiore. In questi casi Avepa valuterà sulla base della richiesta e della documentazione fornita dal beneficiario, l’applicabilità delle cause di forza maggiore previste nella Sezione II paragrafo 4.2 degli Indirizzi Procedurali Generali del PSR 2014-2020 e la concessione di nuovi congrui termini per la conclusione dell’operazione finanziata.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’articolo 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del 17 dicembre 2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1305/2013 del 17 dicembre 2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/78, (CE) n. 165/94, (CE) n. 2799/98, (CE) n. 814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008;

VISTO il Regolamento Delegato (UE) n. 640/2014 della Commissione, che integra il Regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo e le condizioni per il rifiuto o la revoca di pagamenti nonché le sanzioni amministrative applicabili ai pagamenti diretti, gli aiuti per lo sviluppo rurale e alla condizionalità;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune e che abroga il regolamento (CE) n. 637/2008 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1310/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, che stabilisce alcune disposizioni transitorie sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne le risorse e la loro distribuzione in relazione all'anno 2014 e modifica il regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio e i regolamenti (UE) n. 1307/2013, (UE) n. 1306/2013 e (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne la loro applicazione nell'anno 2014;

VISTO il Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei Fondi Strutturali e d’investimento europei;

VISTO il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 184/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione (SFC2014);

VISTA l’Intesa sulla proposta di riparto degli stanziamenti provenienti dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) 2014-2020 del 16 gennaio 2014 (n. 8/CSR), con cui la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano ha sancito l’accordo sul riparto della quota FEASR tra le Regioni, le Province autonome e i programmi nazionali;

VISTO l’Accordo di Partenariato per l’Italia sull'uso dei fondi strutturali e di investimento per la crescita e l'occupazione nel 2014-2020 trasmesso alla Commissione europea il 22 aprile 2014 e adottato il 29 ottobre 2014 dalla Commissione europea a chiusura del negoziato formale;

VISTA la Deliberazione della Giunta regionale del 25 marzo 2013, n. 410, che definisce il percorso della programmazione unitaria regionale;

VISTA la DGR 13 maggio 2014, n. 657 che approva il “Rapporto di sintesi della strategia regionale unitaria 2014-2020”;

VISTA la Deliberazione n. 71/CR del 10 giugno 2014, con cui la Giunta regionale ha approvato la proposta di Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020 (PSR 2014-2020);

VISTA la Deliberazione amministrativa del Consiglio regionale n. 41 del 9 luglio 2014, di adozione del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020;

VISTA la decisione di esecuzione C(2015) 3482 del 26.05.2015 con cui la Commissione europea ha approvato il programma di sviluppo rurale della Regione Veneto e ha concesso il sostegno da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale FEASR;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 149 del 14/02/2020 che aggiorna il Piano pluriennale di attivazione dei bandi regionali adottato;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1992 del 30 dicembre 2019 di approvazione dell’ultima versione del testo del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020 ai sensi del Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio;

VISTE le Deliberazioni della Giunta regionale con le quali è stata approvata l’apertura dei termini di presentazione delle domande di aiuto per i tipi d’intervento del PSR 2014-2020. Regolamenti (UE) n. 1303/2013 e n. 1305/2013;

VISTI gli Indirizzi Procedurali Generali del PSR 2014-2020 approvati con la Deliberazione della Giunta regionale n. 1937 del 23 dicembre 2015 e s. m. i.;

VISTI i Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 febbraio 2020 e successivi in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19;

VISTA l’Ordinanza contingibile e urgente n. 1 del 23 febbraio 2020 del Ministro della salute d’intesa con il Presidente della Regione del Veneto “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019”;

VISTO il Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 24 febbraio 2020;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 319 del 17 marzo 2020 “Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Regolamenti (UE) n. 1303/2013 e n. 1305/2013. Integrazione degli indirizzi procedurali (IPG) e proroga dei termini di realizzazione delle operazioni finanziate da alcuni bandi regionali e dai bandi GAL per la causa di forza maggiore legata all'emergenza epidemiologica da COVID-19”;

VISTE le Deliberazioni della Giunta Regionale n. 802 e 803 del 27 maggio 2016 e s.m.i. relative all’organizzazione amministrativa della Giunta regionale in attuazione dell'art. 17 della legge regionale n. 54 del 31.12.2012, come modificato dalla legge regionale 17 maggio 2016, n. 14, per quanto riguarda in particolare le competenze della Direzione ADG Feasr e Foreste;

DATO ATTO che il Direttore della Struttura proponente ha verificato che le modifiche ed integrazioni di cui al presente provvedimento non risultano pregiudizievoli per le posizioni giuridiche dei soggetti a vario titolo coinvolti nei procedimenti in corso;

DATO ATTO che il Direttore dell'Area Sviluppo Economico ha attestato che il Vicedirettore di area nominato con DGR n. 1138 del 31/07/2018, ha espresso in relazione al presente atto il proprio nulla osta senza rilievi, agli atti dell'Area medesima;

RAVVISATA l’opportunità di accogliere la proposta del relatore facendo proprio quanto esposto in premessa;

delibera

  1. di approvare le premesse che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di disporre la proroga di sei mesi dei termini di realizzazione e di presentazione della domanda di pagamento del saldo dell’aiuto per le operazioni, in corso di realizzazione alla data dei provvedimenti emergenziali relativi al COVID-2019, finanziate dai bandi regionali del PSR 2014-2020 approvati con la DGR n. 2175/2016;
  3. di dare atto che il presente provvedimento non comporta pregiudizio nei confronti dei terzi;
  4. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  5. di incaricare dell’esecuzione del presente provvedimento la Direzione ADG Feasr e Foreste;
  6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'articolo 26 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  7. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

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