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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 38 del 24 marzo 2020


Materia: Cultura e beni culturali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 302 del 10 marzo 2020

Rinnovi di adesione della Regione del Veneto ad Enti ed Associazioni in ambito culturale - Esercizio finanziario 2020.

Note per la trasparenza

La Regione intende rinnovare per l’anno in corso la propria adesione all’attività di Enti ed Associazioni in ambito culturale per la quale dispone l’erogazione di una quota di partecipazione annuale.

L'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.

La Regione del Veneto, per i propri fini istituzionali, provvede annualmente al rinnovo delle adesioni ad enti ed associazioni socio-culturali garantendo in tal modo la tutela, la ricerca, la valorizzazione, divulgazione e conoscenza del patrimonio culturale nel proprio territorio.

A partire dall’anno 2011, in considerazione della contrazione finanziaria determinata dalla necessità di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica, anche con riferimento al rispetto dell’obiettivo concordato con l’Unione Europea del pareggio di bilancio entro il 2013, si è operata una riprogrammazione della partecipazione regionale ad Enti e Associazioni, che ha determinato la riconsiderazione di impegni già presi.

In questo quadro di contrazione finanziaria, a partire dai primi mesi del 2016, la Regione del Veneto ha posto in essere una serie di azioni finalizzate a valutare con particolare attenzione la partecipazione regionale ad Associazioni, Fondazioni, Osservatori o altri Enti e Istituzioni di diritto privato, individuando quelli ritenuti non necessari e per i quali è stata avviata la procedura di recesso, come indicato nella DGR n.20/INF del 26/04/2016.

Successivamente, tale attività è stata oggetto di una serie di informative che sono di seguito richiamate:

  • DGR n. 46/INF del 6 dicembre 2016 di presa d’atto dello stato di attuazione del processo di dismissione delle adesioni e delle partecipazioni ritenute non necessarie da parte delle competenti strutture regionali;
  • DGR n. 1/INF del 19 gennaio 2018 di ricognizione complessiva di tutte le Associazioni, Fondazioni, Osservatori o altri Enti e Istituzioni di diritto privato ai quali la Regione del Veneto partecipava al 31 ottobre 2017 e di aggiornamento dello stato di attuazione dei processi di dismissione delle partecipazioni ritenute non necessarie;
  • DGR n. 2/INF del 5 febbraio 2019 di ricognizione delle Associazioni, Fondazioni, Osservatori o altri Enti e Istituzioni di diritto privato ai quali la Regione del Veneto partecipava al 30 novembre 2018 e stato di avanzamento delle procedure di recesso per gli enti ritenuti non necessari.

La Segreteria Generale della Programmazione ha effettuato una ricognizione degli Enti ritenuti necessari ai quali la Regione del Veneto partecipa, alla data del 30 novembre 2019, del cui esito si è dato atto con DGR n.2/INF del 14/02/2020. La suddetta DGR riporta in allegato il riparto delle risorse stanziate nel bilancio regionale di previsione 2020-2022 per l’anno in corso sul capitolo cogestito U003030 “Spese per adesione ad Associazioni” che tiene conto della ricognizione citata e destina alle adesioni ad Associazioni riferite alla Direzione Beni Attività culturali e Sport per l’anno 2020 la stessa quota complessiva destinata per l’esercizio 2019.

Si propone pertanto di confermare le adesioni sotto riportate, per gli importi a fianco di ciascuna indicati:

FONDAZIONE C.I.S.A.
Centro Internazionale di Studi di architettura  “Andrea Palladio” di Vicenza.
Euro  54.400,00

La Fondazione CISA Palladio promuove lo studio dei problemi di architettura e di urbanistica antica e moderna con particolare riguardo all’opera di Andrea Palladio e all’architettura veneta con un’attenzione ai suoi riflessi in Europa e nel mondo.

A tal fine si è costituito nel 1958 in Vicenza l’Ente di diritto pubblico “Centro Internazionale di Studi di Architettura” modificato, con Legge 112 del 15 giugno 2002 in Fondazione di diritto privato a decorrere dal 1° gennaio 2003.

La qualificata attività prodotta negli anni dalla Fondazione, la grande attenzione internazionale per il Palladio, la potenzialità che la figura dell’Architetto ha nel promuovere l’immagine e la conoscenza della nostra regione nel mondo, ha fatto ritenere opportuno un diretto coinvolgimento della Regione ai momenti della definizione degli indirizzi e della programmazione dell’attività.

A tale scopo la Regione, con provvedimento di Giunta n. 347 del 10.02.1998, ha approvato la propria adesione al Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza, individuando contestualmente i propri rappresentanti da nominare in seno all’Assemblea e al Consiglio direttivo.

FEDERCULTURE
Euro  6.900,00

Federculture è la federazione di servizi pubblici di cultura e turismo che a livello nazionale promuove numerose iniziative in materia di gestione e valorizzazione dei beni e delle attività culturali al fine di favorire lo sviluppo del sistema dei servizi di orientamento alla qualità, all’efficienza, all’economicità e al sostegno dei diversi settori. Federculture rappresenta gli associati per la conclusione di accordi in campo nazionale, incentiva la creazione di forme ottimali di gestione dei servizi culturali e promuove tutte quelle attività che gli organi statutari ritengono utili per il conseguimento dei fini sociali. Alla federazione aderiscono Enti che provvedono in qualsiasi forma alla gestione e promozione delle attività nei settori rappresentati.

L’adesione a Federculture, avvenuta inizialmente con DGR n. 865 del 26.03.2004, offre l’opportunità di accedere e partecipare ad eventi significativi a livello nazionale, oltre che a promuovere la conoscenza del Veneto in molteplici occasioni di settore nazionali ed europei.

FONDAZIONE CENTRO STUDI TIZIANO E CADORE DI PIEVE DI CADORE (BL)
Euro 12.300,00

Tiziano Vecellio è il protagonista indiscusso della grande stagione della pittura veneta del cinquecento che ha sensibilmente influenzato l’arte veneta nei secoli. Oggi suscita un particolare interesse la ricerca relativa alla “bottega” che Tiziano organizzò attorno a sé e di cui fecero parte importanti nomi come apprendisti e collaboratori.

Per promuoverne lo studio si è costituita la Fondazione Centro studi Tiziano e Cadore di Pieve di Cadore con la finalità di favorire la ricerca, lo studio e la conoscenza dell’opera di Tiziano Vecellio e dei valori culturali presenti nel territorio cadorino, con particolare riferimento al campo delle arti figurative, dell’architettura, dell’archeologia, della musica, del teatro. La Fondazione realizza attività formative e di ricerca anche in collegamento con le scuole, le università ed altre istituzioni scientifiche e culturali nazionali ed internazionali, promuove studi tizianeschi mediante l’arricchimento della sua biblioteca specializzata e delle pubblicazioni pertinenti e rappresenta un’importante polo culturale per l’intera area del Cadore. L’adesione della Regione in qualità di socio sostenitore è stata stabilita con DGR n. 2229 del 16.07.2003.

FONDAZIONE ODERZO CULTURA 
Euro  3.700,00

La Fondazione Oderzo Cultura è un ente senza scopo di lucro, il cui socio fondatore è il Comune di Oderzo. Ha per scopo la gestione, tutela, promozione, implementazione e valorizzazione del patrimonio culturale della Città di Oderzo, particolarmente nei settori dell’archeologia, dell’arte contemporanea e dell’architettura. Il polo culturale del Comune di Oderzo è costituito attualmente da un consistente patrimonio librario conservato presso la Biblioteca Civica e da tre nuclei di collezioni permanenti: quelle archeologiche, conservate nel Museo Civico Archeologico “Eno Bellis”; quelle pittoriche presso il Palazzo Foscolo dove è allestita la Pinacoteca intitolata ad Arturo Martini; ed un’esposizione di opere di artisti opitergini.

La Fondazione si propone quale “strumento” per la miglior gestione, valorizzazione e tutela del proprio patrimonio culturale, con il coinvolgimento di tutti gli enti territoriali competenti nonché di Istituzioni pubbliche e private del territorio.

La Regione del Veneto con deliberazione n. 1814 del 19/06/2007 ha aderito formalmente alla Fondazione Oderzo Cultura in qualità di socio fondatore, riservando la partecipazione finanziaria a decorrere dal 2008.

ISTITUTO DI SCIENZE SOCIALI NICOLÒ REZZARA 
Euro  5.000,00

Con DGR n. 1958 del 3 agosto 2010 è stata approvata l’adesione in qualità di socio ordinario all’Istituto di Scienze Sociali Nicolò Rezzara di Vicenza, in considerazione della qualificata attività prodotta e della ricerca programmata, di indiscusso valore sociale e culturale.

L’Istituto è nato nel contesto degli anni sessanta a Vicenza ed ha scelto l’ambito delle scienze sociali e lo studio della cultura antropologica, configurandosi come centro di approfondimento culturale aperto, non confessionale e non partitico, con l’obiettivo di uscire dal provincialismo di un territorio ricco di storia e di civiltà, attraverso lo studio dei problemi internazionali ed europei.

Negli ultimi anni l’Istituto Rezzara ha continuato i filoni tradizionali di studio della sua storia con particolare attenzione all’intercultura, alla democrazia ed alla cittadinanza attiva, all’ecologia, promuovendo allo scopo ricorrenti forum pubblici di dibattito in collaborazione con le Amministrazioni comunali. In particolare, a livello Veneto e del Nord-Est hanno un certo rilievo i contributi del Rezzara sulla cultura veneta, il suo territorio e sul costume, sul giornalismo e i mass-media, sulla vita di relazione e sull’intercultura. Strumento di prima divulgazione è il mensile “Rezzara Notizie” oltre a numerose pubblicazioni edite. Ha inoltre intrapreso un dialogo culturale con le associazioni economiche e con gli enti locali per sviluppare iniziative di formazione adeguate ai fenomeni di globalizzazione, adoperandosi contemporaneamente per il recupero delle culture locali e dell’identità del passato e aprendole al nuovo.

Hanno aderito all’Istituto, in qualità di soci ordinari, il Comune di Vicenza, la Provincia di Vicenza e la Diocesi di Vicenza.

ASSOCIAZIONE VIDEOTECHE ITALIANE 
Euro 100,00

La Regione del Veneto ha aderito con deliberazione n. 1068 dell’11 aprile 2003 all’Associazione Videoteche Italiane – AVI. Si tratta di un’adesione strettamente correlata al funzionamento della Mediateca regionale. L’adesione all’AVI risulta importante per la Regione al fine di assumere un preciso ruolo nell’ambito delle analoghe istituzioni esistenti nel territorio italiano, sia per quanto riguarda il patrimonio audiovisivo e la sua conservazione, sia per la natura e la fruibilità dei servizi offerti all’utenza.

ASSOCIAZIONE BENI ITALIANI PATRIMONIO MONDIALE  
Euro 1.800,00

L’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale è un organismo che opera da oltre vent’anni, a livello nazionale, con funzioni generali di coordinamento, programmazione e realizzazione di iniziative mirate alla protezione e alla valorizzazione del patrimonio dei beni Unesco presenti nel territorio italiano. Con i suoi numerosi soci, che includono Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane, Enti Parco e vari altri soggetti istituzionali, l’Associazione rappresenta un interlocutore di rilievo, sia per le Amministrazioni interessate alla gestione di Siti Unesco, sia per tutti gli attori coinvolti a diverso titolo coinvolti nel processo di governance dello straordinario patrimonio che il nostro Paese ha assunto di fronte alla comunità internazionale il compito di conservare e valorizzare. La Regione del Veneto, responsabile del governo di un territorio che vanta oggi ben otto Siti, cui si aggiungono idealmente altre proposte di candidatura, materiali e immateriali, è da tempo impegnata in un’azione di sostegno ai Siti, concretizzatasi nell’istituzione di un Tavolo di coordinamento, avviato con deliberazione di Giunta regionale n. 2867 del 12 settembre 2006, e recentemente rinnovato, con deliberazione di Giunta regionale n. 1430 del 1 ottobre 2019, che ha altresì disposto la nascita di un coordinamento regionale interno, a supporto dei lavori del Tavolo, dedicato ad approfondire prospettive trasversali nella visione di tematiche Unesco da parte delle diverse Strutture dell’Amministrazione competenti. Nell’insieme delle attività che essa promuove e pone in essere per i beni tutelati dall’Unesco presenti nel proprio territorio, la Regione ha positivamente valutato la propria partecipazione all’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale, cui aderisce fin dall’anno 2003, come stabilito con deliberazione di Giunta regionale n. 1386 del 9 maggio 2003.

CENTRO DI CULTURA E CIVILTÀ CONTADINA – BIBLIOTECA INTERNAZIONALE “LA VIGNA” DI VICENZA

Il Centro di Cultura e Civiltà Contadina – Biblioteca Internazionale “La Vigna” di Vicenza è un’associazione che ha come finalità principale la gestione della donazione della importante collezione di libri rari e documenti antichi e moderni sulla viticultura, l’enologia e l’agricoltura di Demetrio Zaccaria. Vi fanno parte attualmente quali soci fondatori il Comune, la Provincia di Vicenza e l’Accademia Olimpica e, dal 2007, la Regione del Veneto che ha aderito come socio ordinario con versamento di una quota associativa annuale pari - negli ultimi anni - a  Euro 10.000,00.

Il Centro ha di recente rappresentato l’opportunità di uno sforzo economico ulteriore da parte dei Soci per poter sviluppare una seria progettualità che lo rilanci a livello nazionale ed internazionale (nota prot. 225/L7 del 18 dicembre 2019, acquisita al protocollo regionale con numero 548552 del 19 dicembre 2019). Con DGR n. 59 del 21/01/2020 la Giunta Regionale si rendeva disponibile a valutare un eventuale  incremento della quota stessa in considerazione dell’importante ruolo del Centro nel documentare la cultura vitivinicola, agricola ed enogastronomica veneta.

Poiché è in corso la definizione tecnica delle modalità di accoglimento della richiesta, si demanda a successivo atto l’adesione a detto Centro e l’approvazione della relativa quota associativa.

Dato atto che i soggetti beneficiari, di cui al presente provvedimento, sono tenuti agli obblighi informativi previsti dall’art. 35 del Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34 “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi” (c.d. Decreto crescita) convertito in Legge 28 giugno 2019, n. 58 che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della Legge 4 agosto 2017, n. 124;

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la legge regionale 29 novembre 2001, n. 39 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e successive modifiche e integrazioni;

VISTO l’art. 35 del Decreto Legge 30 aprile 2019, n. 34 “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi” (c.d. Decreto crescita) convertito in Legge 28 giugno 2019, n. 58 che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della Legge 4 agosto 2017, n. 124;

VISTA la legge regionale 25 novembre 2019, n. 44 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2020”;

VISTA la legge regionale 25 novembre 2019, n. 45 “Legge di stabilità regionale 2020”;

VISTA la legge regionale 25 novembre 2019, n. 46 di approvazione del Bilancio di previsione 2020 – 2022;

VISTA la DGR n. 1716 del 29/11/2019 che approva il Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2020-2022;

VISTO il decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 10 del 16 dicembre 2019 di approvazione del Bilancio finanziario gestionale 2020-2022;

VISTA la deliberazione n. 30 del 21/01/2020 che approva le direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2020-2022;

VISTO il D.Lgs. n. 118/2011 modificato e integrato dal D.Lgs. n. 126/2014;

VISTO l’art. 2, comma 2 della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54 come modificato dalla Legge regionale 17 maggio 2016, n. 14;

VISTA la DGR n. 2/INF del 14/02/2020 avente ad oggetto “Associazioni, Fondazioni, Osservatori o altri Enti e Istituzioni di diritto privato ai quali la Regione del Veneto partecipa. Ricognizione al 30 novembre 2019”;

VISTA la nota prot. n. 80256 del 19 febbraio 2020 con la quale la Segreteria Generale della Programmazione ha trasmesso la DGR n. 2/INF del 14/02/2020 dando comunicazioni in merito al budget di spesa stanziato e disponibile per il corrente anno sul capitolo U003030 “Spese per adesione ad Associazioni”;

CONDIVISE le proposte del relatore;

delibera

  1. di approvare quale parte integrante e sostanziale del presente atto quanto riportato in premessa;
  2. di confermare per l’anno 2020, con le motivazioni e nei termini indicati in premessa, i rinnovi di adesione alle Associazioni di seguito elencate comportanti la spesa a fianco di ciascuna indicata:

-  Fondazione C.I.S.A. Palladio di Vicenza

Euro

54.400,00

-  Federculture

Euro

6.900,00

-  Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore

Euro

12.300,00

-  Fondazione Oderzo Cultura

Euro

3.700,00

-  Istituto di Scienze Sociali Nicolò Rezzara

Euro

5.000,00

-  Associazione Videoteche Italiane

Euro

100,00

-  Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale

Euro

1.800,00

   Totale

Euro

84.200,00

 

  1. di determinare in Euro 84.200,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa relative al precedente punto 2. alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Beni Attività culturali e Sport, entro il corrente esercizio, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi stanziati sul capitolo U003030 “Spese per adesione ad Associazioni”, del Bilancio di previsione 2020-2022 con imputazione all’esercizio 2020;

  2. di dare atto che la struttura competente ha rilasciato il visto di monitoraggio inerente all’attestazione della capienza del capitolo cogestito U003030 “Spese per adesione ad Associazioni”;

  3. di dare atto che l’obbligazione di spesa prevista con il presente provvedimento non costituisce debito commerciale;

  4. di dare atto che la spesa di cui prevede l’impegno con il presente provvedimento non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. n. 1/2011;

  5. di incaricare la Direzione Beni Attività Culturali e Sport all’esecuzione del presente provvedimento;

  6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, così come modificato dal D. Lgs. n.97/2016;

  7. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

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