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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 31 del 13 marzo 2020


Materia: Cultura e beni culturali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 293 del 10 marzo 2020

Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 1 Occupabilità. Approvazione dell'Avviso pubblico "Lo sviluppo delle competenze nel Settore Restauro - Anno 2020" e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento approva, nell’ambito del Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità, l’Avviso pubblico e la Direttiva per la presentazione di progetti formativi, per l’anno 2020, per Tecnico del restauro nel settore dei beni culturali (progetti di tipologia 1), e di percorsi di perfezionamento/specializzazione per operatori (progetti di tipologia 2). La delibera non prevede impegno di spesa ma ne avvia la procedura.

L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.

L’esperienza regionale in materia di formazione nel settore del restauro dei beni culturali può certamente definirsi consolidata e frutto di precise scelte programmatiche.

La conservazione del patrimonio storico artistico ed architettonico del territorio regionale veneto, che vanta eccellenze riconosciute a livello internazionale, è stata da sempre al centro delle scelte regionali nel contesto di un sistema formativo di eccellenza finalizzato al suo restauro e alla sua salvaguardia, con l’obiettivo di sviluppare figure professionali altamente qualificate.

Anche la recente legge regionale denominata “Legge per la cultura” del 16 maggio 2019, n. 17, che disciplina gli interventi della Regione del Veneto in materia di valorizzazione dei beni culturali e di promozione e organizzazione di attività culturali e di spettacolo, ha tra i suoi principi il riconoscimento della specificità del patrimonio culturale veneto e del territorio e la valorizzazione dell'identità locale.

In questo ambito l’attivazione di un’offerta formativa di nicchia rivolta a giovani che decidono di investire anni della propria vita nello sviluppo di competenze professionali finalizzate all’acquisizione della qualifica professionale di tecnico del restauro di beni culturali, rappresenta probabilmente l’elemento più conosciuto e di valore.

Al fine di garantire la contestualizzazione del presente provvedimento nel panorama nazionale, va richiamato che le Regioni e le Province Autonome, al termine di un lungo lavoro di approfondimento congiunto svolto dal Coordinamento Tecnico della Commissione Beni Culturali e dal Coordinamento Tecnico Professioni della Commissione Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca, hanno definito gli elementi minimi comuni per l’organizzazione dei percorsi abilitanti di tecnico del restauro dei beni culturali. Il documento è stato adottato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome il 27 ottobre 2011 e successivamente trasmesso al Governo ai fini dell’istruttoria per l’adozione dell’Accordo in seno alla Conferenza Stato-Regioni, raggiunto in data 25 luglio 2012.

In quella sede la Conferenza Stato-Regioni ha approvato il documento definitivo dell’intesa tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la definizione dello standard professionale e formativo del tecnico del restauro di beni culturali di cui all’art. 2, comma 2, del Decreto Ministeriale del 26 maggio 2009, n. 86.

Il documento tecnico “Standard formativo e professionale del tecnico del restauro” descrive il profilo professionale del tecnico del restauro in termini di abilità e conoscenze, definisce gli elementi minimi condivisi per l’organizzazione dei corsi di formazione svolti dalle Regioni per l’acquisizione della qualifica abilitante, le caratteristiche del corpo docente per le discipline tecniche di restauro teorico e di laboratorio/cantiere, nonché i requisiti per le dotazioni dei laboratori di restauro.

Tuttavia, anche alla luce di momenti di confronto con le Associazioni di categoria, a partire dal 2017 è stata esplorata la possibilità di estendere la programmazione ad uno strumento finalizzato ad avviare un’offerta sperimentale volta all’implementazione dello sviluppo di competenze di profili per attività complementari al restauro o altre attività di conservazione, sia per i beni immobili che per i beni mobili.

Va infatti richiamato che il Decreto Ministeriale n. 86/2009 concernente il Regolamento per la definizione dei profili di competenza nel settore, descrive, oltre alla figura del restauratore di beni culturali e del tecnico del restauro di beni culturali, anche quella del tecnico del restauro di beni culturali con competenze settoriali, figura molto spesso operante nell’ambito artigianale che concorre all’esecuzione dell’intervento conservativo, eseguendo varie fasi di lavorazione di supporto per tecniche e attività definite, con autonomia decisionale limitata alle operazioni di tipo esecutivo e sotto la direzione ed il controllo del restauratore di beni culturali.

Nel 2017, accogliendo le istanze delle Associazioni di categoria maggiormente rappresentative, sulla base di un’analisi effettuata a livello regionale sul settore, sono stati evidenziati puntuali fabbisogni formativi  - relativi agli interventi su materiali lignei, lapidei e derivati, superfici decorate - e in via sperimentale, è stata sviluppata l’attivazione di percorsi finalizzati allo sviluppo di competenze relative ad attività complementari al restauro o altre attività di conservazione sia per i beni immobili che per i beni mobili, supportate anche da studi e ricerche a livello interregionale. La strutturazione di tali percorsi formativi è avvenuta in coerenza con le diverse tipologie di materiali previsti dal Decreto Ministeriale n. 87/2009, ed in relazione alla vocazione/esigenza del territorio regionale. Sono stati realizzati 2 progetti articolati in 18 interventi con circa 60 allievi.

A seguito di un confronto con gli Organismi di Formazione Professionale alla fine dei percorsi, è stato riscontrato un elevato interesse da parte dei destinatari/aziende partecipanti, sia per il modello formativo adottato che ha previsto percorsi brevi, monotematici, intensivi, flessibili, sia per i contenuti che hanno evidenziato un elevato grado di approfondimento e ad alto valore specialistico.

Anche alla luce dei feedback positivi il modello è stato riproposto nelle direttive 2018 e 2019. Quest’ultima ha mantenuto le due linee di intervento per i percorsi di perfezionamento tecnico/specializzazione prevedendo una distinzione tra le iniziative rivolte a coloro che sono già in possesso di formazione tecnico-professionale ovvero artigianale e quelle destinate a quanti sono in possesso di un attestato di qualifica professionale o di esperienza lavorativa in contesti coerenti con il percorso formativo in oggetto. Sono stati approvati n. 6 progetti articolati in 26 interventi con circa 150 destinatari.

Sulla scorta delle indicazioni da parte degli operatori, con DGR n. 1498 del 15/10/2019 è stato istituito un elenco regionale per “Tecnici del restauro di beni culturali con competenze settoriali” che hanno partecipato a interventi formativi nell’ambito della programmazione regionale. L’elenco si propone le seguenti finalità:

  • favorire la trasparenza delle capacità professionali nell’esecuzione delle attività conservative, secondo principi di qualità e sostenibilità ambientale, nell’ambito degli interventi di conservazione del patrimonio storico, artistico, architettonico;
     
  • garantire la competitività del sistema imprenditoriale in grado di avvalersi delle migliori risorse ed assicurare la corretta applicazione delle metodologie e tecniche di intervento conservativo tradizionali e innovative;
     
  • assicurare il massimo valore aggiunto all’investimento regionale garantendo trasparenza e tracciabilità delle competenze sviluppate nell’ambito degli interventi inseriti nella programmazione regionale dell’offerta formativa.


Si riportano di seguito gli schemi relativi agli ambiti di riferimento del Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020:


Progetti di tipologia 1

Asse

1 – Occupabilità

Obiettivo tematico

8. - Promuovere  l’occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori.

Priorità di investimento

8.i - Accesso all’occupazione per le persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone che si trovano ai margini del mercato del lavoro anche attraverso iniziative locali per l’occupazione e il sostegno alla mobilità professionale.

Obiettivo specifico POR

1. - Favorire l’inserimento lavorativo e l’occupazione dei disoccupati di lunga durata e dei soggetti con maggiore difficoltà di inserimento lavorativo, nonché il sostegno delle persone a rischio di disoccupazione di lunga durata.

Risultato atteso Accordo di Partenariato

RA 8.5 - Ridurre il numero dei disoccupati di lunga durata e sostenere adeguatamente le persone a rischio di disoccupazione di lunga durata, anticipando anche le opportunità di occupazione di lungo termine.

Risultati attesi

Incrementare il tasso di occupazione e il numero di inserimenti lavorativi relativo a disoccupati non giovani, offrendo misure di politica attiva per il lavoro realmente rispondenti alle esigenze e alle caratteristiche degli individui, connesse con i fabbisogni del territorio e condivise con il sistema produttivo e il mercato del lavoro di riferimento.

Indicatori di risultato

CR04 - Partecipanti che trovano un lavoro, anche autonomo, alla fine della loro partecipazione all’intervento.

CR06 - Partecipanti che hanno un lavoro, anche autonomo, entro i 6 mesi successivi alla fine della loro partecipazione all’intervento.

Indicatori di  realizzazione

CO01 - I disoccupati, compresi i disoccupati di lunga durata.

 

Progetti di tipologia 2

Asse

1 – Occupabilità

Obiettivo tematico

8 - Promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori.

Priorità di investimento

8.v - Adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti.

Obiettivo specifico POR

4 - Favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi.

Risultato atteso Accordo di Partenariato

RA 8.6 - Favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi.

Risultati attesi

Aumentare il livello di qualificazione del personale delle imprese e del livello di innovazione e competitività delle stesse con particolare attenzione all’avvio di progetti e interventi di restyling, di ricerca e sviluppo su nuovi prodotti, di processi di internazionalizzazione, di riqualificazione del personale in funzione di nuove tecnicalità e efficientamento dei processi di produzione e di vendita.

Diminuire il numero di lavoratori espulsi dal mercato del lavoro e il numero delle imprese in crisi aziendale accertata o prevista con particolare attenzione alla individuazione e promozione di nuovi prodotti/servizi, all’adozione di nuove tecnologie, allo sviluppo di nuove competenze e alla ristrutturazione di processi e sistemi produttivi.

Indicatori di risultato

CR07 - Partecipanti che godono di una migliore situazione sul mercato del lavoro entro i sei mesi successivi alla fine della loro partecipazione all’intervento.

Indicatori di realizzazione

CO05 – I lavoratori, compresi i lavoratori autonomi.

CO23 – Numero di micro, piccole e medie imprese finanziate (incluse società cooperative e imprese dell’economia sociale).

 

Possono presentare progetti i soggetti iscritti nell’elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 (“Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati”) e s.m.i. per l’ambito della formazione superiore (Tipologia 1) e formazione superiore o continua (Tipologia 2) e i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per l’ambito di riferimento ai sensi della DGR n. 359 del 13 febbraio 2004 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla DGR n. 4198 del 29/12/2009 e alla DGR n. 2120 del 30/12/2015.

Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati vengono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014/2020.

In caso di finanziamento, il soggetto beneficiario è tenuto agli obblighi informativi previsti dall’art. 35 del Decreto Legge n. 34 del 30/04/2019 (cd. Decreto crescita) convertito in Legge n. 58 del 28/06/2019 che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129, della Legge n. 124 del 04/08/2017.

Si propongono pertanto all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico “Lo sviluppo delle competenze nel Settore Restauro - Anno 2020” (Allegato A) e la Direttiva di riferimento (Allegato B), parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, per la presentazione dei progetti per un importo complessivo di Euro 2.500.000,00 a valere sull’Asse 1 Occupabilità - POR FSE 2014-2020.

La copertura finanziaria delle obbligazioni di spesa da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento dovrà essere assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse 1 – Occupabilità – Obiettivo Tematico 8:

  • Per i progetti di tipologia 1 – Priorità d’investimento 8.i – Obiettivo specifico 1;
  • Per i progetti di tipologia 2 – Priorità d’investimento 8.v – Obiettivo specifico 4.

Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118 del 23/06/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 2.500.000,00, saranno assunte a carico dei capitoli nn. 102367, 102368, 102375 sul bilancio regionale di previsione 2020-2022, approvato con L.R. n. 46 del 25/11/2019, nei seguenti termini massimi:

Esercizio di imputazione 2020 - Euro 1.750.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 875.000,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 612.500,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 262.500,00;

Esercizio di imputazione 2021 - Euro 625.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 312.500,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 218.750,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 93.750,00;

Esercizio di imputazione 2022 - Euro 125.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 62.500,00;
  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 43.750,00;
  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 18.750,00.

Qualora i tempi di esecuzione dei procedimenti d’impegno di spesa non fossero compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà prevedere le opportune modifiche.

Conformemente alle disposizioni di cui alla DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”, punto D “Aspetti finanziari - Procedure per l’erogazione dei contributi”, con la presente Direttiva si dispone che la gestione finanziaria dei progetti preveda l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 70% del contributo finanziato, esigibile nel corso del 2020, anziché del 40%.

E’ inoltre prevista l’erogazione di pagamenti intermedi per il 25% del totale nel corso dell’esercizio 2021, così come il versamento del saldo residuo del 5%, previa rendicontazione della spesa, nel corso dell’anno 2022.

Tale documento costituisce il fondamento della Direttiva (Allegato B) per la presentazione dei progetti formativi.

Le domande di ammissione al finanziamento e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B) entro e non oltre le ore 13.00 del giorno 20 aprile 2020, pena l’esclusione.

La valutazione dei progetti che perverranno sarà affidata ad una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.


LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI:

  • il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20.12.2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio sostiene, all’art. 16, l’“Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile”;
  • il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice il europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 184/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell’obiettivo Cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell’attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011/2014 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • il Regolamento “Omnibus” (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento Europeo e del Consiglio che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n.541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;
  • il Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»;
  • il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;
  • la Decisione di Esecuzione della Commissione C(2014) 8021 final del 29/10/2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l’Italia;
  • la Decisione di Esecuzione della Commissione C(2014) 9751 final del 12/12/2014 che approva determinati elementi del programma operativo “Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014 2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione Veneto in Italia;
  • la Decisione di Esecuzione della Commissione C(2018) 8658 final del 07/12/2018 che modifica la decisione di esecuzione C(2014) 9751 che approva determinati elementi del programma operativo “Regione Veneto – Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014/2020” per il sostegno del Fondo sociale europeo nell’ambito dell'obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” per la Regione Veneto in Italia;
  • la Comunicazione della Commissione europea “Europa 2020 - Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” – Bruxelles, 3.3.2010 COM(2010)2020 Italia 2020 – Piano di azione per l’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro – 16 giugno 2010;
  • il Decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 2018, n. 22 “Regolamento recante i criteri sull’ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020”;
  • il Decreto Legislativo 23 giugno 2011 n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e s.m.i.;
  • il D.M. 26 maggio 2009, n. 86. “Regolamento concernente la definizione dei profili di competenza dei restauratori e degli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro o altre attività di conservazione dei beni culturali mobili e delle superfici decorate di beni architettonici, ai sensi dell’art. 29, comma 7, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante il codice dei beni culturali e del paesaggio”;
  • il D.M. 26 maggio 2009, n. 87 “Regolamento concernente la definizione dei criteri e livelli di qualità cui si adegua l'insegnamento del restauro, nonché delle modalità di accreditamento, dei requisiti minimi organizzativi e di funzionamento dei soggetti che impartiscono tale insegnamento, delle modalità della vigilanza sullo svolgimento delle attività didattiche e dell'esame finale, del titolo accademico rilasciato a seguito del superamento di detto esame, ai sensi dell'articolo 29, commi 8 e 9, del Codice dei beni culturali e del paesaggio”;
  • la Legge 28 giugno 2012, n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” e successive modifiche e integrazioni;
  • la Legge 10 dicembre 2014, n. 183 “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”;
  • la Legge 30 dicembre 2018, n. 145 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021”;
  • l’Intesa del 15 marzo 2007 in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano dello schema di Decreto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, recante il regolamento concernente la definizione dei profili di competenza dei restauratori e degli altri operatori che svolgono attività complementari al restauro o altre attività di conservazione dei beni culturali mobili e delle superfici decorate di beni architettonici, ai sensi dell’art. 29, comma 7 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modifiche;
  • l’Accordo tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della ricerca, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la definizione dello standard professionale e formativo del Tecnico del restauro di beni culturali di cui all’art.2, comma 2, del Decreto Ministeriale del 26 maggio 2009, n. 86, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni in data 25 luglio 2012;
  • l’art. 35 del D.L. n. 34 del 30/04/2019 (cd. Decreto crescita) convertito in L. n. 58 del 28/06/2019 che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della L. n. 124 del 04/08/2017;
  • la legge regionale n. 39 del 29/11/2001“Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e successive modifiche e integrazioni;
  • la legge regionale n. 19 del 09/08/2002 “Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati” e s.m.i.;
  • la legge regionale n. 3 del 13/03/2009 “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla Legge Regionale n. 21 del 08/06/2012;
  • la legge regionale n. 8 del 31 marzo 2017 “Il sistema educativo della Regione Veneto”, come modificata con legge regionale n. 15 del 20 aprile 2018;
  • la legge regionale 25 novembre 2019, n. 44 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2020;
  • la legge regionale 25 novembre 2019, n. 45 “Legge di stabilità regionale 2020;
  • la legge regionale 25 novembre 2019, n. 46 “Bilancio di previsione 2020”;
  • la DGR n. 1716 del 29/11/2019 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione 2020-2022”;
  • il Decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 10 del 16/12/2019 di approvazione del Bilancio Finanziario Gestionale 2020/2022;
  • il Decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 11 del 19/12/2019 “Obiettivi gestionali per il triennio 2020-2022. Approvazione ed assegnazione alle strutture della Giunta regionale”;
  • la DGR n. 30 del 21/01/2020 “Direttive per la gestione del bilancio di previsione 2020/2022;
  • la DGR n. 2895 del 28/12/2012 “Approvazione Linee guida per la validazione di competenze acquisite in contesti non formali e informali. Conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri relative ai principi comuni europei concernenti l’individuazione e la convalida dell’apprendimento non formale e informale del 18 maggio 2004. Legge 28 giugno 2012, n. 92. Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”;
  • la DGR n. 1020 del 17/06/2014 recante l’approvazione del “Documento di Strategia di Ricerca e Innovazione per la Specializzazione Intelligente”, revisionato il 3 luglio 2015 a seguito delle osservazioni CE (C(2014)7854 final);
  • la DGR n. 669 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e s.m.i.;
  • la DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020” e s.m.i.;
  • la DGR n. 671 del 28/04/2015 “Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard”;
  • la DGR n. 2120 del 30/12/2015 “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.;
  • la DGR n. 251 del 08/03/2016 “Approvazione documento “Testo Unico Beneficiari” relativo agli adempimenti per la gestione di progetti formativi delle attività formative riconosciute ai sensi dell’art. 19 della L. 10/1990”;
  • la DGR n. 1816 del 07/11/2017 “Disposizioni in materia di tirocini, ai sensi dell’accordo Conferenza Stato Regioni e Province autonome del 25 maggio 2017. Deliberazione/CR n. 104 del 12 ottobre 2017”;
  • la DGR n. 1179 del 07/08/2018 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 1 Occupabilità. Approvazione dell'Avviso pubblico "Progetti Settore Restauro - Anno 2018" e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali”;
  • la DGR n. 1117 del 30/07/2019 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 1 Occupabilità. Approvazione dell’Avviso pubblico “Lo sviluppo delle competenze nel Settore Restauro - Anno 2019” e della Direttiva per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali;
  • la DGR n. 1498 del 15/10/2019 Istituzione di un elenco regionale dei “Tecnici del restauro di beni culturali con competenze settoriali”, partecipanti ad interventi formativi nell’ambito della programmazione regionale relativa al Fondo Sociale Europeo e dell’offerta formativa regionale. Decreto Ministeriale 26 maggio 2009, n. 86, art. 3”;
  • il Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano e Cultura n. 19 del 28/10/2016 “DGR 669 del 28 aprile 2015. Approvazione delle modifiche ai Documenti per la gestione ed il controllo della Regione del Veneto, nell'ambito del Programma Operativo FSE 2014-2020”;
  • il Decreto del Direttore dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria n. 2 dell’11/01/2019 “Approvazione delle modifiche ai Documenti per la gestione ed il controllo della Regione del Veneto nell’ambito del Programma Operativo FSE 2014-2020”;
  • il Decreto del Dirigente della Direzione Formazione n. 46 del 14/01/2011 “Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo - Competitività Regionale e Occupazione - Reg. 1081/2006 - Asse II Occupabilità - DGR 2304 del 3/8/2010 Formazione Professionale Superiore - Settore Restauro. Approvazione modello di valutazione delle competenze”;
  • il Decreto del Dirigente della Direzione Formazione n. 250 del 26/04/2011 “Programma Operativo Regionale – Fondo Sociale Europeo - Competitività Regionale e Occupazione - Reg. 1081/2006 - Asse II Occupabilità - DGR 2034 del 3/8/2010 Formazione Professionale Superiore – Settore Restauro. Linee Guida esami per “Collaboratore restauratore dei beni culturali”;
  • l’art. 2, comma 2, lettera f, della Legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54, come modificata con Legge regionale 17 maggio 2016, n. 14;

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parti integranti e sostanziali del provvedimento;
     
  2. di approvare, nell’ambito del POR FSE 2014-2020, Asse 1 Occupabilità, l’Avviso pubblico “Lo sviluppo delle competenze nel Settore Restauro - Anno 2020”, Allegato A, e la relativa Direttiva, Allegato B, per la presentazione di progetti formativi per il settore del restauro dei beni culturali, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
     
  3. di destinare all’iniziativa la somma di Euro 2.500.000,00;
     
  4. di determinare in Euro 2.500.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, aventi natura non commerciale, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi di cui al POR FSE 2014-2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse 1 – Occupabilità – Obiettivo tematico 8 – Priorità d’investimento 8.i – Obiettivo specifico 1 (progetti di tipologia 1) e Priorità d’investimento 8.v – Obiettivo specifico 4 (progetti di tipologia 2), a valere sul bilancio regionale di previsione 2020-2022, approvato con L.R. n. 46 del 25/11/2019, nei seguenti termini:

  Esercizio di imputazione 2020 - Euro 1.750.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 875.000,00;

  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 612.500,00;

  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 262.500,00;

  Esercizio di imputazione 2021 - Euro 625.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 312.500,00;

  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 218.750,00;

  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 93.750,00;

  Esercizio di imputazione 2022 - Euro 125.000,00 di cui:

  • quota FSE a carico del capitolo 102367 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 62.500,00;

  • quota FDR a carico del capitolo 102368 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 1 Occupabilità - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 43.750,00;

  • quota Reg.le a carico del capitolo 102375 Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” (Dec. UE 12/12/2014, n. 9751)” Euro 18.750,00;

  1. di dare atto che la Direzione Formazione e Istruzione, a cui sono stati assegnati i capitoli di cui al precedente punto, ha attestato che i medesimi presentano sufficiente capienza;
     
  2. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. n. 1/2011;
     
  3. di stabilire che l’erogazione della prima anticipazione sia di un importo pari al 70% del costo di ogni progetto, esigibile nel corso del 2020, anziché del 40% come previsto al punto D “Aspetti finanziari” - Procedure per l’erogazione dei contributi di cui alla DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”. E’ inoltre prevista l’erogazione di pagamenti intermedi per il 25% del totale nel corso dell’esercizio 2021, così come il versamento del saldo residuo del 5%, previa rendicontazione della spesa, nel corso dell’anno 2022;
     
  4. di demandare a successivo atto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’accertamento in entrata in relazione al punto 3.12, allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i.;
     
  5. di prendere atto dell’approvazione del Testo unico dei beneficiari avvenuta con DGR n. 670/2015 e s.m.i. e della diretta applicazione del medesimo per il bando in premessa;
     
  6. di precisare che le fideiussioni poste a garanzie delle eventuali anticipazioni e/o acconti intermedi, coerentemente con le disposizioni di cui al punto D della citata DGR n. 670/2015, possono essere presentate da fideiussori stranieri solo qualora questi ultimi abbiamo una stabile organizzazione operativa in Italia;
     
  7. di stabilire che le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva, Allegato B, alla Giunta regionale del Veneto – Direzione Formazione e Istruzione entro e non oltre le ore 13.00 del giorno 20 aprile 2020, pena l’esclusione;
     
  8. di affidare la valutazione dei progetti che perverranno ad una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio provvedimento;
     
  9. di dare atto che la presente iniziativa è riconducibile all’obiettivo gestionale di cui al DEFR 2020-2022 n. 15.02.04 “Promuovere la formazione continua come leva per lo sviluppo competitivo”;
     
  10. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore e conseguente atto che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma dei pagamenti, con particolare riferimento al pieno utilizzo del cofinanziamento regionale e delle risorse di competenza disponibili;
     
  11. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, comma 1, del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, così come modificato dal Decreto Legislativo 25 maggio 2016, n. 97;
     
  12. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione nonché nel sito Internet della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_293_20_AllegatoA_416396.pdf
Dgr_293_20_AllegatoB_416396.pdf

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