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Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 255 del 02 marzo 2020
Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014/2020 - Obiettivo generale "Investimenti in favore della crescita e l'Occupazione - Reg. n. 1303/2013 e Reg. n. 1304/2013 - Asse I - Occupabilità. Approvazione dell'Avviso pubblico "Generation Z in transition to work" e della Direttiva per la presentazione di progetti di ricerca-azione e formazione linguistica in mobilità transnazionale per il lavoro.
Con il presente provvedimento si approva l’Avviso pubblico, a valere sull’Asse I “Occupabilità” del Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014/2020, per la presentazione di progetti di ricerca-azione e formazione linguistica in mobilità transnazionale per il lavoro. I progetti devono essere proposti da Enti accreditati per la formazione superiore. I destinatari sono studenti del quarto anno del secondo ciclo dell’istruzione e del sistema di Istruzione e Formazione Professionale nell’anno scolastico-formativo 2020-2021 ed ex studenti, non occupati. Si approva inoltre la Direttiva, che definisce le caratteristiche, le finalità degli interventi, le modalità per la redazione dei progetti e si determina l’ammontare massimo delle correlate obbligazioni di spesa. La delibera non assume impegno di spesa ma ne avvia la procedura.
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
Con la presente iniziativa la Regione del Veneto intende stimolare il sistema educativo e formativo veneto a implementare progetti di ricerca-azione che possano favorire un passaggio più agevole dalla scuola al lavoro, in coerenza con gli obiettivi dell’asse e della priorità di investimento di riferimento.
L’idea è quella di selezionare studenti delle classi quarte del secondo ciclo dell’istruzione e del sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), ma anche ex studenti, non occupati, che possano condividere percorsi di studio e lavoro comuni, ad esempio progettando start up innovative e/o ad alto contenuto tecnologico, oppure definire percorsi di lavoro, condividendo con un’azienda un progetto di sviluppo che individui preventivamente un settore economico/produttivo di riferimento e/o una tematica di interesse, delimitando un’area di ricerca e/o di approfondimento, attraverso una progressiva e puntuale definizione degli obiettivi di apprendimento e professionali.
Lo spunto che ha dato origine all’iniziativa regionale è stata offerta dalla costante diminuzione percentuale della popolazione giovanile nelle società europee e dai crescenti tassi di disoccupazione che interessano le fasce giovanili, rendendo necessaria un’offerta formativa quanto più elevata possibile, onde garantire un rapido ingresso e una partecipazione sostenibile al mercato del lavoro. Una responsabilità in capo alle generazioni attuali.
Particolarmente preoccupante la percentuale dei giovani inattivi, ovvero che non studiano, non lavorano e non seguono alcun percorso di formazione. Le politiche di inclusione adottate dai governi che si sono succeduti sono state inefficaci e perfino peggiorative della pur insostenibile situazione occupazionale emersa.
Negli ultimi anni l’Unione Europea (UE) è intervenuta più volte sull’argomento, puntando sulla mobilità dei giovani in Europa e su programmi che potessero dedicare spazio e attenzione a sufficienza agli scambi tra i giovani al di fuori dell’educazione formale.
A tal fine ha incoraggiato vivamente gli Stati membri, nel contesto di un finanziamento rafforzato, a promuovere la mobilità nell’apprendimento e nella formazione di tutti i giovani, poiché si tratta di un fattore decisivo ai fini dell’acquisizione di conoscenze ed esperienze lavorative, sottolineando l’importanza della mobilità dei giovani anche negli stati confinanti con l’UE.
All’interno delle direttrici tracciate dall’UE, l’azione promossa con la presente iniziativa vuole anticipare il trasferimento di competenze empiriche secondo un modello di lotta alla disoccupazione di tipo preventivo, favorendo lo sviluppo di progetti e percorsi professionali di tipo imprenditoriale (prioritariamente alla costituzione di start up innovative e competitive), ma anche di approfondimenti e ricerche di interesse aziendale che possano favorire una futura occupazione, secondo una metodologia applicativa usata nella ricerca.
Un modello quindi di transizione dalla scuola al lavoro, che attraverso la mobilità transnazionale si caratterizza per condividere e confrontare il percorso di analisi, fattibilità, progettazione operativa e relativa formazione, con il sistema produttivo e con un organismo educativo/formativo estero dello stesso ordinamento, nel quale rafforzare anche le capacità linguistiche ed acquisire la certificazione QCER (Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue).
I contenuti di approfondimento centrali e distintivi dei percorsi sono le competenze chiave europee applicate all’indirizzo di studio, ai comparti economici di riferimento e ai possibili sbocchi occupazionali offerti dal territorio.
L’attività si potrà realizzare a partire dall’inizio dell’anno scolastico-formativo 2020-2021. Si rinvia al provvedimento di approvazione dei progetti e del relativo impegno di spesa, per la definizione dei termini di conclusione.
Tutto ciò premesso si propongono all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico “Generation Z in transition to work” (Allegato A) e la Direttiva di riferimento (Allegato B), parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, per la presentazione di progetti i cui destinatari sono studenti iscritti al quarto anno del secondo ciclo dell’istruzione del sistema di IeFP nell’anno scolastico-formativo 2020-2021 ed ex studenti, non occupati.
Possono presentare proposte i Soggetti iscritti nell’elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 (“Istituzione dell’elenco regionale degli organismi di formazione accreditati”) e s.m.i., per l’ambito della formazione superiore e i Soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento per il medesimo ambito ai sensi della DGR n. 359 del 13 febbraio 2004 e successive modifiche ed integrazioni di cui alla DGR n. 4198 del 29 dicembre 2009 ed alla DGR n. 2120 del 30/12/2015.
All’iniziativa sono destinati Euro 5.000.000,00. La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento sarà assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012, approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse I – Occupabilità – Obiettivo Tematico 8 – Priorità d’investimento 8.ii – Obiettivo Specifico 2 – Settore 3B3I – Sottosettore 3B3I1. L’erogazione dei contributi avviene in conformità alla normativa comunitaria in materia di aiuti di stato.
Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all'Allegato 4/2 del D.Lgs. n. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 5.000.000,00 saranno assunte sul bilancio regionale di previsione 2020-2022, approvato con la legge regionale n. 46 del 25 novembre 2019, a valere su capitoli di nuova costituzione dedicati alla missione 04 “Istruzione e diritto allo studio”, programma 02 “Altri ordini di istruzione non universitaria”, nei seguenti termini:
Esercizio di imputazione 2020 – Euro 3.500.000,00 di cui:
Esercizio di imputazione 2021 – Euro 1.250.000,00 di cui:
Esercizio di imputazione 2022 – Euro 250.000,00 di cui:
Qualora i tempi di esecuzione dei provvedimenti d’impegno di spesa non fossero compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà prevedere le opportune modifiche.
Le domande di ammissione e i relativi allegati dovranno pervenire secondo le modalità descritte dalla Direttiva (Allegato B), entro e non oltre le ore 13.00 del giorno 11 maggio 2020, pena l’esclusione.
Conformemente alle disposizioni di cui alla DGR n. 670 del 28/04/2015 “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”, punto D “Aspetti finanziari - Procedure per l’erogazione dei contributi”, con la presente Direttiva si dispone che la gestione finanziaria dei progetti preveda l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 70% del contributo finanziato, esigibile nel corso del 2020, anziché del 40%. Con successivo Decreto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione saranno definite nel dettaglio le modalità di erogazione per l’attività in oggetto, potendosi anche procedere a modifiche della percentuale di contribuzione in conto anticipi.
Saranno inoltre pagabili nell’esercizio 2021 i rimborsi intermedi per un importo massimo pari al 25% dell’importo finanziato per progetto e, subordinatamente alle attività di verifica rendicontale, nel 2022 la quota a saldo del restante 5%.
Si precisa che le fideiussioni poste a garanzia delle eventuali anticipazioni e/o acconti intermedi, coerentemente con le disposizioni di cui al punto D della succitata DGR n. 670/2015, possono essere presentate da fideiussori stranieri solo qualora questi ultimi abbiamo una stabile organizzazione operativa in Italia.
In caso di finanziamento, il soggetto beneficiario è tenuto agli obblighi informativi previsti dall’art. 35 del Decreto Legge n. 34 del 30/04/2019 (cd. Decreto crescita) convertito in Legge n. 58 del 28/06/2019 che ha modificato l’art. 1, commi da 125 a 129 della Legge n. 124 del 04/08/2017.
Le procedure ed i criteri di valutazione dei progetti presentati sono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 per il POR FSE 2014/2020.
La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una Commissione di valutazione appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione con proprio atto.
Si propone di demandare al Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente iniziativa, l’assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme. Se con successivi provvedimenti si rendessero disponibili ulteriori risorse, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione è autorizzato a procedere, con proprio atto, allo scorrimento della graduatoria dei progetti ammessi e non finanziati in prima istanza.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
delibera
(seguono allegati)
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