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Materia: Cultura e beni culturali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1683 del 19 novembre 2019
Rinnovo dell'adesione all'Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale per l'anno 2019.
L’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale è un organismo che opera a livello nazionale, composto da svariati soggetti direttamente coinvolti nella gestione dei Siti Unesco presenti in tutto il territorio italiano. Dato il ruolo che essa svolge nell’ambito della conservazione e della valorizzazione del Patrimonio Mondiale Unesco in Italia, la Regione del Veneto rinnova anche per l’anno in corso la sua adesione.
L'Assessore Cristiano Corazzari riferisce quanto segue.
Nella Lista del Patrimonio Mondiale (World Heritage List), nata dalla Convenzione Unesco del 1972, l’Italia, insieme alla Cina, detiene il primato per numero di elementi iscritti, che assommano oggi a cinquantacinque siti, riconosciuti dalla comunità internazionale come contesti di eccellenza, portatori di contenuti culturali o naturali aventi caratteri di unicità, universalità e integrità, tali da essere preservati e trasmessi alle generazioni future. Altri nove beni italiani fanno parte del Patrimonio Culturale Immateriale, protetto dall’Unesco, ai sensi della Convenzione del 2003, per evitarne la scomparsa, preservando un bagaglio di linguaggi, consuetudini, saperi e prassi che è stato tramandato fino ai nostri giorni.
Quella che di recente si è ridenominata Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale è in realtà un organismo attivo da oltre vent’anni, che opera a livello nazionale, con funzioni generali di programmazione, coordinamento e realizzazione di iniziative volte alla protezione e alla valorizzazione del patrimonio dei beni Unesco presenti nel territorio italiano. Con i suoi numerosi soci, che includono Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane, Enti Parco e vari altri soggetti istituzionali, essa rappresenta ormai un interlocutore importante, sia per le Amministrazioni interessate alla gestione di Siti Unesco, sia per tutti coloro che sono consapevoli dello straordinario patrimonio che il nostro Paese ha il compito di conservare e valorizzare agli occhi della comunità internazionale.
La Regione del Veneto è responsabile del governo di un territorio che vanta cinque siti interamente ricompresi all’interno dei propri confini (“Venezia e la sua Laguna”, “Città di Vicenza e le Ville Palladiane del Veneto”, “Orto Botanico di Padova”, “Città di Verona”, “Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”), nonché i segmenti di tre beni seriali condivisi con altre regioni italiane ed estere (“Le Dolomiti”, “I Siti Palafitticoli Preistorici dell’Arco Alpino”, e “Le Opere di Difesa Veneziane tra il XVI e il XVII secolo”). A questi si aggiunge idealmente un sito iscritto dall’Italia nella propria Lista Propositiva o “Tentative List” (l’elenco dei siti che, in attuazione della Convenzione sul Patrimonio Mondiale, ogni Stato membro è tenuto a presentare al Centro del Patrimonio Mondiale per segnalare i beni che intende proporre nell’arco dei successivi 5-10 anni), ossia “Padova Urbs Picta. Giotto, la Cappella degli Scrovegni e i cicli pittorici del XIV secolo”. Anche per quanto concerne i beni cosiddetti ‘intangibili’ vi sono al presente due candidature in corso che riguardano il Veneto, con l’appoggio della Regione: «L’arte delle Perle di Vetro, oggetto di una proposta di iscrizione alla Lista Rappresentativa, e il «Tocatì - Festival Internazionale dei Giochi in Strada», sul quale si sta lavorando a una presentazione per il Registro delle Buone Pratiche, ai sensi della Convenzione Unesco sul Patrimonio Immateriale.
Convinta dell’importanza di garantire la conservazione dei valori universali tutelati dall’Unesco, e consapevole della responsabilità che in questo ambito le compete nello svolgimento delle proprie funzioni amministrative, la Regione del Veneto è da tempo impegnata in un’azione di sostegno ai Siti, concretizzatasi nell’istituzione di un Tavolo di coordinamento, avviato con deliberazione di Giunta regionale n. 2867 del 12 settembre 2006; l’organismo è ora in una fase di aggiornamento, anche con il supporto di un coordinamento regionale interno dedicato ad approfondire prospettive trasversali nella visione di tematiche Unesco, costituito con deliberazione di Giunta regionale n. 1430 del 1 ottobre 2019.
Nell’insieme delle attività volte a favorire e promuovere i contesti d’eccellenza tutelati dall’Unesco presenti nel proprio territorio, la Regione ha trovato un valido supporto nell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale, cui aderisce fin dall’anno 2003, come stabilito con deliberazione di Giunta regionale n. 1386 del 9 maggio 2003.
Ritenendo ora opportuno confermare il proprio interesse nei confronti della partecipazione all’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale, alla luce dell’importante ruolo di coordinamento svolto tra i siti italiani, si propone di rinnovare l’adesione della Regione del Veneto, versando la quota associativa per l’anno 2019, che ammonta a Euro 1.800,00, come indicato nella nota pervenuta dall’Associazione stessa, acquisita al protocollo regionale n. 172238 del 02/05/2019.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la Convenzione per la tutela del patrimonio culturale e naturale adottata dalla Conferenza Generale dell’Unesco il 16 novembre 1972, ratificata dall’Italia con Legge n. 184/1977;
VISTA la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale adottata dalla Conferenza Generale dell’Unesco il 17 ottobre 2003, ratificata dall’Italia con Legge n. 167/2007;
VISTO l’articolo 2, comma 2, della Legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54, come modificato dalla Legge regionale n. 14 del 17 maggio 2016;
VISTA la Deliberazione di Giunta regionale n. 1386 del 9 maggio 2003 - Adesione del Veneto all’Associazione “Città Italiane Patrimonio UNESCO”;
VISTA la Deliberazione di Giunta regionale n. 2867 del 12 settembre 2006 - Siti Unesco del Veneto. Istituzione di un tavolo di coordinamento regionale;
VISTA la Deliberazione di Giunta regionale n. 1430 del 1 ottobre 2019 - Patrimonio mondiale Unesco nel Veneto. Rinnovo del Tavolo regionale dei Siti e istituzione del Coordinamento interno per i temi Unesco;
VISTA la Legge regionale 29 novembre 2001, n. 39 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;
VISTO il D.Lgs. 118/2011 modificato e integrato dal D.Lgs. 126/2014;
VISTA la Legge regionale 21 dicembre 2018, n. 43 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2019”;
VISTA la Legge regionale 21 dicembre 2018, n. 44 “Legge di stabilità regionale 2019”;
VISTA la Legge regionale 21 dicembre 2018, n. 45 che approva il bilancio regionale di previsione 2019-2021;
VISTA la Deliberazione n. 1928 del 21 dicembre 2018 che approva il Documento tecnico di accompagnamento al Bilancio di previsione 2019-2021;
VISTO il Decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 12 del 28 dicembre 2018 di approvazione del Bilancio finanziario gestionale 2019-2021;
VISTA la Deliberazione n. 67 del 29 gennaio 2019 che approva le direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2019-2021;
VISTA la nota del Segretario generale della Programmazione prot. n. 57414 del 11 febbraio 2019;
VISTA la DGR 2/INF del 05/02/2019;
VISTA la nota dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale acquisita al protocollo n. 172238 del 2 maggio 2019;
delibera
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