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Materia: Servizi sociali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1328 del 18 settembre 2019
Interventi in materia di contrasto alla violenza contro le donne. Riparto dei fondi statali di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri - DPCM 9 novembre 2018 "Fondo per le Politiche relative ai diritti e alle pari opportunità" anno 2018, di cui all'articolo 5-bis, comma 1, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito con modificazioni dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119.
Con il presente provvedimento vengono ripartite le risorse del “Fondo per le Politiche relative ai diritti e alle pari opportunità” per l’anno 2018, assegnate alla Regione del Veneto con DCPM 9 novembre 2018, per potenziare l’assistenza ed il sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli.
L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin per l'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.
Il decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93 recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province”, convertito con modifiche nella legge 15 ottobre 2013, n. 119, prevede una serie di misure per contrastare il fenomeno della violenza. In particolare, l’articolo 5-bis prevede che le risorse stanziate siano ripartite annualmente tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano con decreto del Ministro Delegato per le pari opportunità, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano tenendo conto dei seguenti criteri:
Con Intesa del 27 novembre 2014 tra il Governo, le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e le Autonomie Locali, sono stati stabiliti i requisiti minimi che i centri antiviolenza e le case rifugio devono possedere per poter accedere al riparto delle risorse statali.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – DPCM 9 novembre 2018 recante “Ripartizione delle risorse relative al Fondo per le Politiche relative ai diritti e alle pari opportunità” di cui all’articolo 5-bis, comma 1, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93 convertito con modificazioni dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119” - pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19 gennaio 2019 – ha provveduto a ripartire le risorse stanziate per l’anno 2018 (Euro 20.000.000,00) per il potenziamento delle forme di assistenza e di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli attraverso modalità omogenee di rafforzamento della rete dei servizi territoriali.
Sulla base dei criteri di riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali previsti dal decreto ministeriale 21 febbraio 2014, alla Regione del Veneto sono stati assegnati complessivamente Euro 1.584.216,43, per le finalità di seguito riportate:
A seguito del trasferimento statale del citato importo di Euro 1.584.216,44, disposto per arrotondamenti rispetto all’assegnazione di cui al DPCM del 9 novembre 2018, con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 1063 del 30 luglio 2019 “Variazione al Bilancio di previsione 2019-2021 e al Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2019-2021 ai sensi dell’art. 51, comma 2, D. Lgs. 118/2011 (provvedimento di variazione n. BIL045) // VINCOLATE” sono stati implementati per pari importo gli stanziamenti di competenza e di cassa, con riferimento all’esercizio finanziario 2019, del capitolo di spesa 102214 “Fondo nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (art. 19, c. 2, D.L. 04.07.2006, n. 223 - D.L. 14.08.2013, n. 93)” e del capitolo di entrata 100738 “Assegnazione statale per Fondo nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (art. 19, c. 2, D.L. 04.07.2006, n. 223 - D.L. 14/08/2013, n. 93)”.
In materia di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, la Regione del Veneto ha approvato la legge regionale 23 aprile 2013, n. 5 “Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne”, che promuove interventi di sostegno a favore delle donne vittime di violenza in collaborazione con Enti pubblici e privati che abbiano tra i loro scopi prioritari la lotta e la prevenzione alla violenza contro le donne, ponendo in essere azioni volte alla tutela e al recupero di condizioni di vita normali per le donne vittime di violenza, nonché attività di divulgazione, sensibilizzazione ed educazione mirate al contrasto del fenomeno.
Nel rispetto della normativa regionale, e sentito il parere del “Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza contro le donne” (L.R. n. 5/2013, articolo 8) - di seguito Tavolo di coordinamento regionale - riunitosi in data 18 marzo 2019, con il presente provvedimento si propone di ripartire lo stanziamento complessivo assegnato di cui alle lettere a), b), c) e d) secondo le seguenti modalità.
A) ISTITUZIONE DI NUOVE STRUTTURE
In coerenza con quanto approvato dal Tavolo di coordinamento regionale e con quanto comunicato al Dipartimento Pari Opportunità con nota prot. n. 163957 del 24.04.2019 (articolo 3 comma 2 del DPCM 9 novembre 2018) lo stanziamento di Euro 480.479,85 è ripartito come segue:
Di seguito si riepilogano sinteticamente le modalità per l’assegnazione del finanziamento per l’istituzione delle nuove strutture, demandando a successivi provvedimenti del Direttore della Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR l’approvazione del Bando e della relativa modulistica, delle risultanze istruttorie nonché l’assunzione del relativo impegno di spesa.
SOGGETTI AMMESSI A PRESENTARE DOMANDA DI CONTRIBUTO
I soggetti ammessi a presentare le domande di contributo, ai sensi della normativa nazionale e regionale, sono:
TIPOLOGIE DI STRUTTURE FINANZIABILI
Le strutture oggetto di finanziamento sono:
INTERVENTI AMMISSIBILI
Ogni Ente richiedente potrà presentare:
Potrà essere finanziata 1 domanda per provincia, sia per la tipologia “nuovo centro antiviolenza”, sia per la tipologia “nuova casa rifugio”, mentre per la tipologia “nuovo sportello” potranno essere finanziate al massimo 3 domande per provincia.
Non sono ammissibili domande di finanziamento che prevedano la creazione di strutture antiviolenza mediante la trasformazione di strutture già esistenti e riconosciute dalla Regione del Veneto.
CRITERI DI VALUTAZIONE E GRADUATORIA
La valutazione degli interventi ammissibili è finalizzata alla redazione di 3 distinte graduatorie, una per ciascuna tipologia di struttura finanziabili - nuovo centro antiviolenza, nuovi sportelli di centri antiviolenza già operanti e nuova casa rifugio - che verranno approvate, come previsto dalla DGR n. 600 dell’8 maggio 2017, entro 180 giorni dalla scadenza dei termini di presentazione delle domande, con decreto del Direttore della Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR.
Le graduatorie verranno elaborate sulla base del seguente criterio principale, con priorità per le province con minor copertura territoriale:
Per l’estensione geografica si prenderanno in considerazione i dati sul suolo elaborati dalla Regione del Veneto (http://statistica.regione.veneto.it/banche_dati_territorio_ambiente.jsp).
In caso di più domande di finanziamento per la medesima provincia, sarà applicato in subordine il criterio del “bacino di utenza potenziale”, corrispondente alla popolazione femminile residente nel Comune in cui si intende avviare la struttura (http://statistica.regione.veneto.it/jsp/popolazionedemog.jsp).
CONTRIBUTO CONCEDIBILE
I progetti approvati saranno finanziati sulla base dei costi preventivati, considerati ammissibili. Per i progetti relativi a nuovo centro antiviolenza e nuova casa rifugio l’importo massimo concedibile per ciascuna domanda ritenuta ammissibile è pari ad Euro 80.000,00. Per i nuovi sportelli dei centri antiviolenza già operanti per ogni domanda ritenuta ammissibile il finanziamento non potrà superare l’importo massimo complessivo di Euro 20.000,00.
I contributi assegnati devono essere utilizzati dai soggetti beneficiari esclusivamente per la realizzazione degli interventi approvati. Nel caso in cui l'importo dei progetti ammessi a finanziamento sia inferiore a quello complessivo stanziato per la corrispondente tipologia di struttura, la Direzione valuterà di ripartire le economie sulla base del numero di domande pervenute.
DURATA DEL PROGETTO
I progetti finanziati hanno durata annuale. Con decreto del Direttore della Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR di approvazione delle risultanze istruttorie viene fissato il termine per la conclusione delle attività e per la presentazione delle relazioni finali e delle rendicontazioni di spesa.
B) FINANZIAMENTO AGGIUNTIVO DEGLI INTERVENTI REGIONALI GIÀ OPERATIVI
In coerenza con quanto approvato dal Tavolo di coordinamento regionale e con quanto comunicato al Dipartimento Pari Opportunità con nota prot. n. 163957 del 24.04.2019 (articolo 3 comma 2 del DPCM 9 novembre 2018), al fine di rispondere alle esigenze evidenziate dalle strutture attive e riconosciute dalla Regione del Veneto nonché di rafforzare l’assistenza e il sostegno alle donne vittime di violenza, si propone di ripartire lo stanziamento pari ad Euro 97.551,97 a favore dei 25 sportelli dei centri antiviolenza già operanti, individuati con Deliberazione di Giunta Regionale n. 789 del 11 giugno 2019 e di cui all’Allegato A al presente provvedimento, prevedendo per ciascuna struttura un importo pari a Euro 3.902,07.
Il contributo sarà erogato direttamente agli Enti promotori delle strutture di cui all’Allegato A per il sostegno delle spese sostenute nel periodo gennaio – dicembre 2020 secondo le seguenti modalità:
In caso di mancato invio, da parte di uno o più soggetti beneficiari, della comunicazione di accettazione del contributo assegnato, in sede di impegno di spesa la somma a questi assegnata sarà ripartita pro quota a favore di ciascuno degli altri sportelli.
Si propone, infine, di demandare al Direttore della Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR la gestione tecnica, amministrativa e finanziaria dei relativi procedimenti, ivi compresa la possibilità di modificare le quote dei finanziamenti per ciascuna struttura nel caso di mancata accettazione del contributo.
C) e D) FINANZIAMENTO PER I CENTRI ANTIVIOLENZA E LE CASE RIFUGIO ESISTENTI
Si propone di ripartire lo stanziamento pari ad Euro 473.118,62 a favore dei 22 centri antiviolenza di cui all’Allegato B al presente provvedimento, per un importo pari a Euro 21.505,39 per ciascuna struttura, e lo stanziamento di Euro 533.065,99 a favore delle 21 case rifugio A e B di cui all’Allegato C al presente provvedimento, per un importo pari ad Euro 25.384,09 per ciascuna struttura.
Il contributo sarà erogato direttamente agli Enti promotori delle strutture di cui ai citati Allegati B e C per il sostegno delle spese sostenute nel periodo gennaio – dicembre 2020 secondo le seguenti modalità:
In caso di mancato invio, da parte di uno o più soggetti beneficiari, della comunicazione di accettazione del contributo assegnato, in sede di impegno di spesa la somma a questi assegnata sarà ripartita pro quota a favore di ciascuna struttura (centri antiviolenza e case rifugio).
Si propone, infine, di demandare al Direttore della Direzione Relazioni internazionali, Comunicazione e SISTAR la gestione tecnica, amministrativa e finanziaria dei relativi procedimenti, ivi compresa la possibilità di modificare le quote dei finanziamenti per ciascuna struttura (centri antiviolenza e case rifugio)nel caso di mancata accettazione del contributo.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTO il Decreto legge 14 agosto 2013, n. 93 convertito con modifiche nella legge 15 ottobre 2013, n. 119;
VISTA la L.R. del 23 aprile 2013, n. 5;
VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2018;
VISTA la L.R. 29 novembre 2011, n. 39 e ss.mm. e ii.;
VISTO il D.Lgs. 23 giugno 2011 n. 118 e ss.mm. e ii.;
VISTO il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 e ss.mm. e ii.
VISTA la L.R. 7 gennaio 2011, n. 1 e ss.mm.e ii;
VISTA la DGR n. 67 del 29 gennaio 2019 “Direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2019-2021”;
VISTA la DGR n. 789 del 11 giugno 2019;
VISTA la DGR n. 1063 del 30 luglio 2019;
VISTO l’articolo, 2, comma 2, della L.R. 31 dicembre 2012, n. 54 e ss.mm. e ii;
delibera
(seguono allegati)
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