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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 62 del 11 giugno 2019


Materia: Organizzazione amministrativa e personale regionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 674 del 28 maggio 2019

Approvazione del Piano di formazione 2019-2020 per il personale dirigente e dipendente della Regione del Veneto.

Note per la trasparenza

Approvazione del Piano di formazione 2019-2020 per il personale della Regione del Veneto.

Il Vicepresidente Gianluca Forcolin riferisce quanto segue.

L’aumentata domanda di professionalità, di efficienza e di miglioramento della qualità dei servizi che proviene dalla società civile nei confronti della Pubblica Amministrazione pone in primo piano il tema della formazione del dipendente pubblico.

Il rapido mutamento degli scenari nazionali e internazionali ha prodotto la richiesta pressante di nuove competenze e capacità professionali.

La formazione deve quindi essere resa parte integrante della gestione ordinaria del personale delle Pubbliche Amministrazioni, nella convinzione che sia una leva strategica per la modernizzazione dell’azione amministrativa e per la realizzazione di effettivi miglioramenti qualitativi dei servizi erogati alle imprese e ai cittadini.

In tale contesto la formazione costituisce un elemento decisivo per lo sviluppo delle risorse umane e uno strumento idoneo a sostenere il cambiamento in atto, anche alla luce delle leggi di riforma del pubblico impiego che hanno visto nell’approvazione definitiva di tutti i Decreti previsti dalla Legge 124/2015 recante “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, meglio conosciuta come Legge Madia di Riforma della PA, l’avvio di un periodo di riforma per la PA.

Il provvedimento che contiene 14 importanti deleghe legislative: pubblico impiego, riorganizzazione dell'amministrazione statale centrale e periferica, digitalizzazione della PA, semplificazione del procedimenti amministrativi, razionalizzazione e controllo delle società partecipate, anticorruzione e trasparenza, necessita per la sua attuazione di essere accompagnato da incisivi interventi formativi che portino ad una sistematica trasformazione delle attività e del lavoro degli operatori della Pubblica amministrazione regionale.

La modifica della legge regionale n. 54/2012 “per l'ordinamento e le attribuzioni delle strutture della Giunta regionale in attuazione della legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 - Statuto del Veneto" che in coerenza con il Programma del Presidente della Giunta per la legislatura 2015-2020 prevede che l’intero apparato amministrativo dovrà essere ulteriormente riorganizzato e semplificato nell’organico e nei livelli dirigenziali al fine di garantire la massima velocità all’iter burocratico, passa inevitabilmente attraverso la ridefinizione dei percorsi di formazione di dirigenti e dipendenti chiamati a svolgere un ruolo decisivo nel processo di modernizzazione della Pubblica Amministrazione.

La contestuale riduzione delle spese per la formazione del personale, a decorrere dall’anno 2011, al 50% di quelle sostenute nel 2009, così come previsto dall’art. 6, c. 13 della legge 122/2010, rende necessario riconsiderare i criteri di gestione complessiva della formazione.

In questo contesto, la Regione del Veneto si propone di autorizzare l’eventuale convenzionamento con gli enti locali, prioritariamente con quelli con meno di 50 dipendenti, per l’estensione della formazione al relativo personale a titolo gratuito nonché per l’espletamento di attività di formazione mirata agli enti locali stessi in considerazione del ruolo di coordinamento e di collaborazione istituzionale che la Regione vuole esercitare e di cui è investita.

A queste esigenze intende rispondere il Piano triennale di formazione 2019 - 2020 il cui obiettivo è trasmettere conoscenze ed esperienze, stimolare l’acquisizione di abilità e di capacità in modo da sviluppare le professionalità del personale regionale.

Nel vigente quadro normativo la formazione è leva strategica per lo sviluppo organizzato dell’Ente, così come sottolineato dall’art. 7 bis del D.Lgs. n. 165/2001, così come introdotto dall’art. 4 della Legge n. 3/2003.

Costituiscono altresì linee di indirizzo la “Direttiva in materia di Formazione e di valorizzazione del personale delle Pubbliche Amministrazioni” del 13 dicembre 2001, sulle politiche di formazione del personale, e la Direttiva n. 10/2010, sulla programmazione della formazione nelle amministrazioni pubbliche, entrambe emanate dal Dipartimento della Funzione Pubblica.

La necessità dello sviluppo delle attività formative è ripresa dai contratti nazionali vigenti per il personale delle Regioni e delle Autonomie locali.

Per il comparto, l’art. 49 bis del CCNL 2016/2018 sottolinea come la formazione del personale svolge un ruolo primario nelle strategie di cambiamento dirette a conseguire una maggiore qualità ed efficacia dell’attività delle amministrazioni.

Per la dirigenza, l’art. 32 del CCNL 1995/1997, come integrato dall’art. 23 del CCNL 1998-2001, evidenzia come formazione e aggiornamento costituiscano metodo permanente per la valorizzazione delle capacità e delle attitudini e supporto per l’assunzione delle responsabilità affidate.

Sia il CCDI per il personale di comparto che il CCDI della dirigenza suggeriscono alcuni elementi che si vogliono, in questa sede, segnalare e valorizzare:

  • l’esigenza della rilevazione periodica dei fabbisogni formativi;
  • la mobilitazione di risorse interne all’Amministrazione;
  • i criteri generali di partecipazione alle attività formative;
  • la verifica dell’efficacia degli interventi sia relativamente ai singoli partecipanti (mediante l’introduzione di test/colloqui) sia mediante specifico esame degli effetti e delle ricadute sul lavoro d’ufficio;
  • l’utilizzo di una metodica di budget che responsabilizzi la dirigenza nell’utilizzo di questa importante leva di sviluppo;
  • la coerenza della formazione con gli obiettivi strategici dell’Amministrazione e con i sistemi di valutazione;
  • l’attenzione rivolta alle modifiche degli assetti organizzativi che potranno intervenire in corso di legislatura;
  • la visibilità e la conoscibilità dell’offerta formativa con gli strumenti più idonei.
  • la formazione come diritto-dovere del personale.

Il piano di formazione triennale sviluppa le linee strategiche di medio periodo della Regione del Veneto.

Il Piano 2019-2020 è stato elaborato avendo come preciso riferimento la programmazione delle attività sviluppate negli anni precedenti. Il nuovo piano di formazione si focalizzerà sui percorsi di sviluppo e sulle novità nella gestione del processo formativo.

L’impostazione dei Piani Annuali di Formazione deve tener conto, tra le altre cose, di due macroelementi di contesto:

  1. il quadro di programmazione delle assunzioni (delineato nell’atto di determinazione del fabbisogno triennale).
  2. Le innovazioni normative e tecnologiche incidenti sull’attività e sull’organizzazione dell’Amministrazione locale.

La forte diminuzione delle risorse da destinare alle attività formative, così come previsto dall’art. 6 comma 13, del decreto-legge n. 78/2010, ha comportato una contrazione delle attività di sviluppo delle competenze del personale regionale, spingendo ad un utilizzo delle risorse finanziarie improntato da un lato al mantenimento dei criteri di efficacia ed economicità e dall’altro al consolidamento se non al miglioramento degli standard qualitativi delle azioni che saranno realizzate.

Il sistema di formazione cui ci si riferisce non può essere caratterizzato dalla settorialità ed occasionalità degli interventi, incoerenti con gli obiettivi strategici dell’Ente.

Il processo formativo deve essere invece sistematico, organico, permanente, collegato al sistema organizzativo.

Si tratta di costruire dei piani che favoriscano la crescita delle persone creando un terreno comune di lavoro che aiuti a condividere le strategie e gli obiettivi dell’Ente.

All’interno di queste condizioni vi sono le premesse per realizzare una “learning organization”, cioè una organizzazione che apprende con continuità perché è riuscita a creare al proprio interno i meccanismi per produrre e trasmettere le competenze delle risorse umane che operano nella Regione, nonché per adeguare tale patrimonio ai cambiamenti che il contesto esterno presenta con un dinamismo crescente.

Sulla base di questi presupposti, i programmi annuali di formazione terranno conto:

  1. degli obiettivi della Regione del Veneto in tema di gestione e di sviluppo delle risorse umane disponibili che discendono in particolare dal D.lgs. 165/2001 in materia di formazione e di valorizzazione del personale della Pubblica Amministrazione;
  2. delle esigenze di formazione del personale rappresentate dai responsabili delle strutture regionali;
  3. degli esiti formali e informali delle attività formative;
  4. della valutazione dei risultati delle esperienze formative svolte nel recente passato e dell’esigenza di rendere le attività maggiormente trasferibili alla realtà operativa del personale.

La formazione avrà il ruolo di facilitatore dei processi di riforma e di innovazione del amministrazione regionale con l’obiettivo di sviluppare le seguenti priorità strategiche:

  • promuovere a tutti i livelli organizzativi e operativi l’etica del servizio pubblico in particolar modo nei rapporti cittadino-istituzioni;
  • favorire una cultura della responsabilità e dei risultati attraverso lo sviluppo di competenze manageriali e gestionali;
  • attuare le riforme istituzionali e amministrative;
  • migliorare il sistema pubblico di comunicazione;
  • razionalizzare e ridurre i costi nell’ottica di efficienza dei servizi;
  • il contrasto alla corruzione e all'illegalità nelle procedure pubbliche;
  • la trasparenza dell’azione amministrativa;
  • qualificare la produzione normativa e consentire che vengano adottati criteri di valutazione dell’efficacia, dell’attività di regolamentazione (qualità della normazione);
  • rafforzare la capacità istituzionale nella gestione dei fondi strutturali in relazione alla programmazione comunitaria 2014 - 2020;
  • snellire l’azione amministrativa anche attraverso un migliore impiego delle nuove tecnologie.

In quest’ottica si sottolinea l’esigenza di assicurare la rigorosa coerenza del sistema della formazione che fa riferimento all’obiettivo strategico della Regione di facilitare il conseguimento delle aree di risultato poste dalla Giunta regionale alla struttura manageriale e contestualmente di favorire la crescita professionale e lo sviluppo di carriera del personale.

L’indagine sui fabbisogni formativi consentirà di mappare le esigenze formative del personale in una prospettiva pluriennale e di individuare gli interventi prioritari dei singoli Piani annuali di formazione.

L’attività di formazione prevista rientra nelle seguenti tipologie:

  1. Aggiornamento e formazione permanente rivolti a tutto il personale in servizio in tutte le fasi dell’attività di lavoro del dipendente per mantenere livelli di professionalità adeguati ai processi di cambiamento e di innovazione in atto nella P.A. e più generalmente nella società civile (formazione e aggiornamento di mantenimento) e di sviluppo delle conoscenze, capacità e relazioni interpersonali;
  2. Formazione a supporto dei processi di innovazione (formazione collegata a contesti organizzativi, formazione informatica, formazione a sostegno di particolari figure professionali);
  3. Formazione e aggiornamento collegati allo sviluppo professionale.

Per esigenze di formazione specialistica “a catalogo” rivolta a singoli dipendenti, il personale, come di consueto, può essere avviato a frequentare corsi e seminari di breve durata con Decreto del Direttore della Direzione Organizzazione e Personale.

Il documento analitico allegato, denominato Piano di formazione 2019-2020 per il personale della Regione del Veneto, che si sottopone all’approvazione della Giunta Regionale, definisce le linee di indirizzo per la programmazione pluriennale delle attività formative e del piano di formazione annuale.

La ripartizione delle risorse disponibili sarà operata con i seguenti criteri:

  • valutazione del fabbisogno formativo rilevato;
  • valutazione delle priorità formative.

Nella ripartizione delle risorse è confermata, limitatamente alla formazione esterna “a catalogo”, la distribuzione del budget per Segreterie/Aree Regionali, già introdotta con D.G.R. n. 580 del 5 marzo 2004.

Le finalità e i criteri di ripartizione sono definiti all’allegato A della presente delibera alla voce “Ripartizione fra le Strutture regionali delle risorse destinate alla formazione del personale secondo la metodica di Budget” nella seguente misura:

  • il 60% delle risorse finanziarie è assegnato alla Direzione Organizzazione e Personale per la programmazione e gestione dei percorsi formativi interdipartimentali e ai progetti di supporto dello sviluppo delle risorse umane;
  • il 40% è assegnato alle Segreterie/Aree per l’attività specialistica “a catalogo”.

Sulla base dei criteri evidenziati, con successivo decreto verrà quantificato e assegnato il budget per struttura.

La ripartizione suddetta potrà con atto motivato essere rivista nel corso dell’anno prevedendo uno scostamento massimo del 10% a favore della formazione su programma o a catalogo ove ciò fosse suggerito dal monitoraggio degli interventi formativi.

Per la realizzazione degli interventi si farà ricorso ai soggetti formatori idonei in relazione alla tipologia dei corsi, ai destinatari, al grado di complessità dei messaggi da veicolare. Sarà mantenuto e valorizzato lo strumento dell’Albo dei Formatori interni istituito ai sensi della D.G.R. n. 358/2003.

In relazione all’avvio della nuova programmazione formativa, si procederà, alla riapertura e aggiornamento delle iscrizioni all’Albo dei Formatori Interni istituito con il decreto n. 662 del 15/07/2003, con la finalità di ampliare attraverso l’acquisizione di ulteriori professionalità il nucleo di formatori interni per realizzare azioni di formazione continua in un quadro di programmazione delle attività formative.

Con decreti del Dirigente delle Risorse Umane n. 2 del 14 gennaio 2013 e n. 23 del 1 febbraio 2013 è stata istituita la figura del referente della formazione. Tale figura andrà a supportare le funzioni d’indirizzo esercitate dalla dirigenza in materia di programmazione degli interventi formativi, con l’obiettivo d’informare l’attività amministrativa al principio di sana gestione, perseguendo, attraverso l’efficace utilizzo degli strumenti dedicati alla formazione, lo sviluppo delle competenze del personale loro assegnato.

Proseguendo il rapporto di collaborazione con il CUG della Regione Veneto si studieranno progetti formativi di miglioramento organizzativo volti allo sviluppo delle competenze per valorizzare appieno gli apporti forniti dai dipendenti e dalle dipendenti regionali.

Si precisa che il Consiglio Regionale, realizzerà le attività formative per il proprio personale con risorse proprie. Si sottolinea che, per talune attività di interesse comune, Giunta Regionale e Consiglio Regionale potranno concordare la partecipazione congiunta del proprio personale, secondo un principio di reciprocità.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

RICHIAMATO l’art. 7 comma 4 del D.lgs. n. 165/2001 e la direttiva 13 dicembre 2001 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica;

CONSIDERATO l’art. 6, c. 13 della legge 122/2010 e la direttiva n. 10/2010 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica;

VISTA la legge n. 124/2015 “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”;

VISTI gli artt. 49 bis e 49 ter del CCNL del personale non dirigente del Comparto Funzioni locali 2016 – 2018 e il relativo accordo integrativo sottoscritto in data 20 dicembre 2018;

VISTI il Contratto decentrato integrativo della Regione Veneto del 21.12.1999 ai sensi dell’art. 4 del CCNL 1998-2001 e il relativo accordo integrativo sottoscritto in data 19 giugno 2001 e l’art. 6 del CCDI per il quadriennio 2002/2005 ai sensi dell’art. 4 del CCNL Comparto Regione-Autonomie locali del 22.01.2004;

VISTO il CCNL dell’area dirigenza del Comparto Regione-Enti locali 1998-2001 e il relativo Contratto integrativo decentrato siglato in data 24/10/2000;

VISTE le LL.RR. n. 54/2012 e n. 31/1997;

VISTA la L.R. n. 12/1991 agli artt. 128 e 129;

VISTA la L.R. 39/2001;

PRESA VISIONE del documento allegato denominato Piano di formazione 2019-2020, che è parte integrante della presente deliberazione;

delibera

  1. di approvare le linee di indirizzo per la formazione del personale regionale per il biennio 2019-2020, così come definito nell’allegato A  al presente provvedimento, quale parte integrante e sostanziale del presente atto;
  2. di recepire integralmente in tal senso il documento suddetto;
  3. di autorizzare la convenzione con gli enti locali del territorio regionale, prioritariamente con meno di 50 dipendenti, per la partecipazione gratuita agli eventi di formazione espletati dalla Regione per il proprio personale nonché per l’attuazione di interventi mirati;
  4. di dare atto che il programma così definito ha il valore di impostazione complessiva e di coordinato quadro di riferimento;
  5. di dare atto che il Direttore della Direzione Organizzazione e Personale è autorizzato a dar corso con propri decreti alle procedure per acquisire servizi e prestazioni formative funzionali alla realizzazione del Piano di Formazione;
  6. di precisare che alla specifica attuazione di ciascuna delle iniziative formative si procederà con successivi decreti del Direttore della Direzione Organizzazione e Personale nei quali saranno precisati per ogni attività il soggetto gestore, la durata, le edizioni previste, la sede e il personale tenuto o ammesso a parteciparvi, nonché l’esatto impegno di spesa;
  7. di dare atto che i programmi sono suscettibili di eventuali variazioni per consentire di far fronte ad esigenze formative che maturino nel corso degli anni;
  8. di stabilire che per consentire la massima flessibilità ai programmi e l’aderenza ai bisogni formativi del personale, il Direttore della Direzione Organizzazione e Personale è autorizzato ad operare le necessarie variazioni operative mediante modificazioni compensative della ripartizione delle risorse impegnate, fermo restando l’ammontare complessivo della spesa;
  9. di dare atto che il Direttore della Direzione Organizzazione e Personale è autorizzato ad impegnare e a liquidare le spese relative alla gestione dell’attività formativa, su presentazione di regolare documentazione contabile;
  10. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

Dgr_674_19_AllegatoA_395501.pdf

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