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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 46 del 07 maggio 2019


Materia: Agricoltura

Deliberazione della Giunta Regionale n. 457 del 23 aprile 2019

Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020. Misura 2: Servizio di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole Tipo Intervento 2.3.1 - Formazione dei consulenti. Attivazione procedura.

Note per la trasparenza

Il provvedimento attiva la procedura per la presentazione della domanda di sostegno e del corrispondente progetto da parte dell’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario relativi al Tipo Intervento 2.3.1 Formazione dei consulenti.

L'Assessore Giuseppe Pan riferisce quanto segue.

In attuazione della strategia “Europa 2020”, che prevede una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, la Regione del Veneto ha predisposto la proposta di Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020 (PSR 2014-2020), adottata con DGR n. 71/CR del 10.06.2014 e approvata dal Consiglio regionale con deliberazione amministrativa n. 41 del 9 luglio 2014. La proposta di PSR 2014-2020 è stata quindi trasmessa alla Commissione europea tramite il sistema di scambio elettronico SFC2014 il 22 luglio 2014. A seguito della conclusione del negoziato, con decisione di esecuzione C(2015) 3482 del 26.05.2015 la Commissione europea ha approvato il Programma di Sviluppo Rurale della Regione del Veneto e ha concesso il sostegno da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale FEASR.

Con DGR n. 947 del 28.07.2015 la Giunta regionale ha infine approvato in via definitiva il testo del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020 ai sensi del Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio. Il testo del Programma è stato successivamente oggetto di ulteriori modifiche, da ultimo approvate con DGR n. 1458 del 8 ottobre 2018.

A seguito dell’avvio del Tipo Intervento 2.1 – Sostegno allo scopo di aiutare gli aventi diritto ad avvalersi di servizi di consulenza, avvenuto con deliberazione di Giunta regionale n. 1940 del 21 dicembre 2018, si rende necessario procedere all’attivazione di specifici interventi formativi, rivolti ai consulenti che operano od opereranno presso gli organismi di consulenza, finalizzati all’acquisizione delle competenze correlate ai contenuti dei Percorsi di consulenza individuati dalla suddetta deliberazione.

Al riguardo, si sottolinea che il bando del Tipo Intervento 2.1 ha descritto un Protocollo per ciascuno dei diciotto Percorsi di consulenza attivati, indicandone gli obiettivi, le modalità di esecuzione, gli strumenti e i documenti (output) che dovranno essere utilizzati per l’erogazione della stessa. La particolarità dei Percorsi determina la necessità di prevedere una specifica offerta formativa volta ad approfondire la conoscenza degli strumenti messi a disposizione dalla Regione e rivolta ai consulenti.

Peraltro, l’articolo 15, comma 3 del Reg.(UE) 1305/2013, prevede che gli organismi selezionati per prestare la consulenza siano dotati di adeguate risorse in termini di personale qualificato e regolarmente formato, mentre il DM 3 febbraio 2016 del MIPAAF, nello stabilire le disposizioni attuative del sistema di consulenza aziendale in agricoltura istituito dall’art. 1-ter, comma 1, del DL 24 giugno 2014, n. 91, ha definito “consulente” la persona fisica, in possesso di qualifiche adeguate e regolarmente formata, che presta la propria opera, per la fornitura di servizi di consulenza. Il medesimo DM, all’articolo 4, comma 1 e 2 individua i requisiti in termini di possesso di qualifiche adeguate ai fini dello svolgimento dell’attività di consulenza. Tra questi, per coloro che sono in possesso del titolo di studio richiesto per l’iscrizione agli ordini o ai collegi professionali, non iscritti ai relativi albi, è ricompreso il possesso di un attestato di frequenza con profitto per i rispettivi ambiti di consulenza, al termine di una formazione di base della durata non inferiore a 24 ore nel relativo ambito di consulenza. Inoltre, è prevista l’obbligatorietà di un aggiornamento professionale negli ambiti di consulenza, con periodicità almeno triennale, per tutti i consulenti.

La Misura 2 Servizio di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole, Tipo Intervento 2.3.1 – Formazione dei consulenti, prevede la realizzazione di corsi finalizzati alla formazione dei consulenti, a prevalente interesse pubblico, su elementi e questioni di cui all’articolo 15, comma 4 del Regolamento (UE) 1305/2013, per garantire la qualità e la pertinenza della consulenza da fornire agli agricoltori e ai giovani agricoltori. Pertanto, il suddetto Tipo Intervento favorisce la partecipazione alle attività di formazione da parte dei prestatori dei servizi di consulenza, con l’obiettivo di migliorare la qualità e le competenze dei consulenti coinvolti nella realizzazione dei Progetti sostenuti con il Tipo Intervento 2.1.1.

La scheda Misura prevede, peraltro, la possibilità di avvalersi per la realizzazione delle attività previste dal Tipo Intervento 2.3.1 di Enti regionali che svolgono un’attività prevalente a favore della Regione e sui quali l’Amministrazione regionale attua un controllo analogo.

Al riguardo si evidenzia che la legge regionale n.  37 del 28 novembre 2014, istitutiva dell’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario, in sostituzione dell’Azienda regionale Veneto Agricoltura, stabilisce che la stessa agenzia regionale è ente pubblico economico strumentale della Regione. Peraltro, l’Amministrazione regionale, praticando la vigilanza e il controllo sull’Agenzia come previsto dalla L.R. 53/93 “Disciplina dell’attività di vigilanza e di controllo sugli enti amministrativi regionali”, esercita sull’Agenzia un controllo analogo, nel mentre risulta soddisfatto il requisito dello svolgimento prevalente a favore della Amministrazione regionale da parte dell’Agenzia.

L’Agenzia, per quanto riguarda il settore primario, rappresenta il braccio operativo regionale negli ambiti dell’innovazione e del suo trasferimento alle imprese nonché della valorizzazione delle conoscenze; è dotata di specifiche strutture con competenze agricola, forestale e agro-alimentare e opera con efficacia e tempestività in sussidiarietà rispetto all’Amministrazione regionale, avendo sedi operative sul territorio veneto e possedendo competenze in merito all’organizzazione di eventi ed iniziative informative e formative.

Si rammenta infatti che l’Azienda Regionale Veneto Agricoltura, ora Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario, ha acquisito elevate competenze nel campo dei cosiddetti “Servizi di Sviluppo Agricolo”, specificatamente nella progettazione ed attuazione di interventi di informazione, formazione e di trasferimento delle conoscenze. Infatti, a seguito della specifica esperienza maturata con i progetti interregionali InfoEcoPratico e Prisma, Veneto Agricoltura ha sperimentato e collaudato, tra l’altro, forme di progettazione integrata, partecipata e di rete (Comunità Professionali) mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche. Con la misura 14b del PSR 2000/2006 ha istituito il Centro di Informazione Permanente e gli Osservatori Economico e Innovazione, mentre con le Misure 111 azione 2 e 4 e 331 azione 3 del PSR 2007-2013 ha realizzato l’attività di informazione e di supporto al Sistema regionale della conoscenza in agricoltura, curando in particolare la formazione rivolta agli Organismi accreditati per l’erogazione dei servizi di consulenza alle imprese agricole sostenuti con la Misura 114 del PSR 2007-2013.

Le attività previste dal Programma in argomento rientrano nelle funzioni istituzionali dell’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario  di cui all’art. 2 della L.R. 37/2014, che al comma 1, punto b, annovera tra le funzioni dell’Agenzia, “la diffusione, il supporto e trasferimento al sistema produttivo delle innovazioni tecnologiche, organizzative, di processo e di prodotto, ivi compresi i processi di valorizzazione e certificazione della qualità, nonché la diversificazione della attività, volti a migliorare la competitività delle imprese e la sostenibilità ambientale nei comparti agricolo, agroalimentare e forestale e della pesca.”

Inoltre, il punto del medesimo comma, prevede che l’Agenzia operi come raccordo fra strutture di ricerca ed attività didattiche e sperimentali degli istituti di indirizzo agrario, presenti nel territorio regionale, al fine di trasferire e testare la domanda di innovazione proveniente dagli operatori. La Giunta regionale può inoltre affidare all’Agenzia l’attuazione di progetti comunitari, statali, interregionali e regionali in materia agricola, agroalimentare, forestale e della pesca (articolo 2, comma 2).

L’Agenzia rappresenta pertanto un nodo fondamentale dell’attuale assetto del sistema della conoscenza e dell’innovazione agricola e agroalimentare (Agricultural Knowledge and Innovation System - AKIS) a livello regionale, e non solo. L’Agenzia è infatti impegnata in ambito nazionale e comunitario in diversi progetti di diffusione dell’innovazione, con responsabilità diretta, tra l’altro, di progettazione e realizzazione di iniziative formative e dimostrative. Peraltro, la Programmazione comunitaria post 2020, assegna all’AKIS un’importanza fondamentale per la crescita  del settore, non solo dal punto di vista della competitività, ma anche della sua sostenibilità e della capacità di innovazione. Risulta pertanto strategico promuovere attraverso l’attivazione del Tipo Intervento 2.3.1, l’adozione di un modello di AKIS regionale in grado di valorizzare, da una parte le competenze e l’esperienza di Veneto Agricoltura, dall’altra la presenza sul territorio regionale di centri e soggetti di eccellenza nel campo dell’erogazione di servizi di consulenza alle imprese e di sviluppo di innovazione, contribuendo in questo modo a rispondere al fabbisogno 1 del PSR 2014-2020 ” Migliorare governance, coordinamento e cooperazione tra attori del sistema regionale della conoscenza e innovazione e imprese”.

A tale scopo, si ritiene  opportuno avvalersi dell’Agenzia, al fine di massimizzare l’efficacia e l’efficienza rispetto alle finalità di interesse pubblico, ed in ragione anche della flessibilità operativa garantita dall’Agenzia, dello snellimento procedurale, del minor impatto dei costi gestionali della razionalizzazione dei servizi e trasparenza della spesa. Il programma dell’attività formativa in argomento costituirà specifica linea di attività dell’Agenzia per il periodo di durata del PSR 2014-2020.

In considerazione della particolarità del target (consulenti in possesso di curriculum formativo ed esperienze lavorative correlati agli ambiti della consulenza), nonché dell’obiettivo da raggiungere (acquisizione di competenze specifiche legate ai Percorsi di consulenza previsti dalla DGR n. 1940/2018),  si ritiene, dal punto di vista metodologico, che la maggiore efficacia possa essere raggiunta attraverso la realizzazione di interventi formativi realizzati con modalità diverse, anche attraverso formule innovative in quanto a tipologia, tecniche  e strumenti utilizzati. Si precisa comunque che per tutte le tipologie si prevede lo svolgimento di una prova di profitto sulle competenze acquisite al termine dell’intervento formativo.

Per quanto concerne la verifica della congruità economica dell’affidamento, in considerazione della stretta corrispondenza metodologica con le tipologie di alcune iniziative (in particolare seminariali e di workshop) finanziate nell’ambito del Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo della Regione del Veneto, si precisa che per il riconoscimento delle spese sostenute e giustificate dall’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario per la realizzazione degli interventi formativi, vengono presi a riferimento quali valori massimi di spesa gli importi individuati dalle Tabelle Standard di Costi Unitari (UCS) approvati con DGR n. 671/2015 – Allegato A – punto 9.

Le attività formative che l’Agenzia Veneta per l’Innovazione del Settore Primario realizzerà con il sostegno del TI 2.3.1, ai fini dell'erogazione del sostegno, devono essere oggetto di domanda di aiuto. Le modalità di presentazione della domanda, come anche i principali indirizzi procedurali specifici e i criteri di ammissibilità degli interventi e delle relative spese, sono riportati nell’Allegato A al presente provvedimento.

L’importo complessivo a bando disposto dal presente provvedimento risulta pari a 1.300.000,00 euro a valere sulle disponibilità recate dal PSR 2014-2020, a cui corrisponde un cofinanziamento regionale di 221.832,00 euro.

Il Direttore della Direzione ADG Feasr e Foreste, provvederà con propri atti alla assunzione degli impegni del cofinanziamento regionale conseguenti a favore di AVEPA, alla imputazione annuale delle corrispondenti spese e alle relative liquidazioni, a valere sui pertinenti capitoli dei Bilanci di previsione annuali della Regione del Veneto, secondo le modalità e le procedure definite dalla DGR 29 ottobre 2015, n. 1459.

A tale proposito si evidenzia, in particolare, che le attività, dovranno essere realizzate direttamente dall’Agenzia regionale, senza avvalersi delle sue società partecipate.

Per quanto attiene le procedure generali, deve essere fatto riferimento al contenuto degli Indirizzi Procedurali Generali di cui all’Allegato B alla DGR n. 1937/2015 e s.m.i.. Per quanto riguarda gli aspetti procedurali e gestionali delle domande di pagamento, si fa riferimento al Regolamento delegato (UE) n. 640/2014 della Commissione che integra il regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo e le condizioni per il rifiuto o la revoca di pagamenti nonché le sanzioni amministrative applicabili ai pagamenti diretti, al sostegno allo sviluppo rurale e alla condizionalità nonché alla ripartizione di competenze tra Autorità di gestione e Autorità di pagamento stabilite dal Programma.

Con successivo provvedimento verranno fissate, ai sensi dell’art. 35 del regolamento UE n. 640/2014, le disposizioni regionali di applicazione in materia di sanzioni e riduzioni degli aiuti, dovute a inadempienze del beneficiario, per il tipo di intervento oggetto del presente bando. L’Agenzia Veneta per l’Innovazione del Settore Primario dovrà perciò dichiarare in modo esplicito di accettare quanto sarà indicato in tale provvedimento.

L’organismo pagatore regionale AVEPA è quindi incaricato della definizione degli adempimenti a carico di l’Agenzia Veneta per l’Innovazione del Settore Primario e della predisposizione della relativa modulistica e documentazione necessaria, nonché della gestione tecnico-amministrativa dei procedimenti che discendono dal presente provvedimento.

L’Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario, qualora non rinvenga al suo interno le risorse sufficienti per svolgere le attività richieste, potrà acquisirle sul mercato nel rispetto della normativa sui contratti pubblici di cui al D.Lgs. n. 50/2016, delle direttive e specifiche disposizioni regionali rivolte all’Agenzia o applicabili agli enti strumentali.

In considerazione di quanto sopra esposto, pertanto si attiva la procedura per la presentazione da parte dell’Agenzia Veneta per l’Innovazione del Settore Primario della domanda di aiuto a valere sulla Misura 2, T.I. 2.3.1.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTA la legge regionale 28 novembre 2014, n. 37, istitutiva dell’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del 17 dicembre 2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1305/2013 del 17 dicembre 2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/78, (CE) n. 165/94, (CE) n. 2799/98, (CE) n. 814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune e che abroga il regolamento (CE) n. 637/2008 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1310/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, che stabilisce alcune disposizioni transitorie sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne le risorse e la loro distribuzione in relazione all'anno 2014 e modifica il regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio e i regolamenti (UE) n. 1307/2013, (UE) n. 1306/2013 e (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne la loro applicazione nell'anno 2014;

VISTO il Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei Fondi Strutturali e d’investimento europei;

VISTO il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 184/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione (SFC2014);

VISTA l’Intesa sulla proposta di riparto degli stanziamenti provenienti dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) 2014-2020 del 16 gennaio 2014 (n. 8/CSR), con cui la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano ha sancito l’accordo sul riparto della quota FEASR tra le Regioni, le Province autonome e i programmi nazionali;

VISTO l’Accordo di Partenariato per l’Italia sull'uso dei fondi strutturali e di investimento per la crescita e l'occupazione nel 2014-2020 trasmesso alla Commissione europea il 22 aprile 2014 e adottato il 29 ottobre 2014 dalla Commissione europea a chiusura del negoziato formale;

VISTA la Deliberazione della Giunta regionale del 25 marzo 2013, n. 410, che definisce il percorso della programmazione unitaria regionale;

VISTA la DGR 13 maggio 2014, n. 657 che approva il “Rapporto di sintesi della strategia regionale unitaria 2014-2020”;

VISTA la Deliberazione n. 71/CR del 10 giugno 2014, con cui la Giunta regionale ha approvato la proposta di Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020 (PSR 2014-2020);

VISTA la Deliberazione amministrativa del Consiglio regionale n. 41 del 9 luglio 2014, di adozione del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020;

VISTA la decisione di esecuzione C(2015) 3482 del 26.05.2015 con cui la Commissione europea ha approvato il programma di sviluppo rurale della Regione Veneto e ha concesso il sostegno da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale FEASR;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 125 del 12/02/2019 che aggiorna il Piano pluriennale di attivazione dei bandi regionali adottato;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1458 del 8 ottobre 2018 di approvazione dell’ultima versione del testo del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020 ai sensi del Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio;

VISTO l’Allegato B alla DGR n. 1937/2015 e s.m.i. che definisce gli Indirizzi procedurali generali del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020;

VISTE le Deliberazioni della Giunta Regionale n. 802 e 803 del 27 maggio 2016 e s.m.i. relative all’organizzazione amministrativa della Giunta regionale in attuazione dell'art. 17 della legge regionale n. 54 del 31.12.2012, come modificato dalla legge regionale 17 maggio 2016, n. 14, per quanto riguarda in particolare le competenze della Direzione ADG Feasr e Foreste;

RAVVISATA la necessità di aprire i termini per la presentazione delle domande di contributo per i tipi di intervento specificati nell’Allegato A al presente provvedimento, definendo le condizioni e le priorità per l’accesso ai benefici;

VISTA la legge regionale 21 dicembre 2018, n. 45, “Bilancio di previsione 2019-2021”;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale 29 ottobre 2015, n. 1459, “Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020. Regolamento (UE) n. 1305/2013. Legge regionale 5 agosto 2014, n. 21. Programmazione dei fondi regionali per il cofinanziamento”;

CONSIDERATO che l’importo complessivo a bando proposto dal presente provvedimento risulta pari ad 1.300.000,00 euro a valere sulle risorse del PSR 2014-2020, al quale corrisponde un cofinanziamento regionale di 221.832,00 euro;

PRECISATO quindi che l’intero importo a bando è finanziato con fondi comunitari, nazionali e regionali tramite il circuito finanziario dell’Organismo pagatore AVEPA, e che l’intera quota di cofinanziamento nazionale è assicurata dal Fondo di Rotazione ex lege 16 aprile 1987, n. 183;

DATO ATTO che il Direttore dell’Area Sviluppo Economico ha attestato che il Vicedirettore di area nominato con DGR n. 1138 del 31/07/2018, ha espresso in relazione al presente atto il proprio nulla osta senza rilievi, agli atti dell’Area medesima;

RAVVISATA l’opportunità di accogliere la proposta del relatore facendo proprio quanto esposto in premessa;

delibera

  1. di approvare le premesse che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  2. di disporre l’attivazione della procedura per la presentazione della domanda di aiuto da parte dell’Agenzia Veneta per l’Innovazione del Settore Primario per il tipo di intervento 2.3.1 – Formazione dei consulenti del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020 per un importo a bando pari a 1.300.000,00 euro a valere sul piano finanziario del PSR 2014-2020;
  3. di autorizzare il Direttore della Direzione ADG Feasr e Foreste, a provvedere con propri atti alla assunzione dei conseguenti impegni del cofinanziamento regionale pari a 221.832,00 euro a favore di AVEPA, alla imputazione annuale delle corrispondenti spese e alle relative liquidazioni, a valere sui pertinenti capitoli dei Bilanci di previsione annuali della Regione del Veneto, secondo le modalità definite dalla DGR 29 ottobre 2015, n. 1459;
  4. di approvare il documento Allegato A al presente provvedimento, relativo alle disposizioni e condizioni specifiche per l’accesso ai benefici previsti per il tipo d’intervento 2.3.1 – Formazione dei consulenti del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020;
  5. di precisare che gli indirizzi procedurali specifici del bando di cui all’Allegato A saranno compiutamente dettagliati, a livello operativo, da parte dell’Organismo Pagatore Regionale AVEPA;
  6. di incaricare dell’esecuzione del presente provvedimento la Direzione ADG Feasr e Foreste;
  7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'articolo 26 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_457_19_AllegatoA_393214.pdf

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