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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 44 del 30 aprile 2019


Materia: Geologia, cave e miglioramenti fondiari

Deliberazione della Giunta Regionale n. 425 del 09 aprile 2019

L.267/1998, L. 365/2000, D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.. Piano stralcio per l'assetto idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta - Bacchiglione denominato PAI 4 bacini. Art. 6 delle Norme di Attuazione. Proposta di classificazione delle zone di attenzione geologica n.6 di Figigola e n.16 di Biceghi in Comune di Valdagno (VI). Parere regionale ai sensi della DGR 2803 del 04.10.2005.

Note per la trasparenza

Ai sensi dell’Art. 6 delle Norme di Attuazione del Piano stralcio per l’assetto idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta – Bacchiglione, denominato PAI 4 bacini, la Giunta Regionale è tenuta ad esprimere parere all’Autorità di Bacino sulle istanze presentate per l'aggiornamento della pericolosità geologica e idraulica.

L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

Come è noto in materia di difesa del suolo e in particolare di pianificazione di bacino, i Fiumi Brenta e Bacchiglione ed i territori appartenenti ai rispettivi bacini idrografici sono compresi nel Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI) dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta – Bacchiglione predisposto dall’Autorità di Bacino Nazionale dei Fiumi dell’Alto Adriatico.

Il PAI si configura come uno strumento che attraverso criteri, indirizzi e norme consente una riduzione del dissesto idrogeologico e del rischio connesso e che, proprio in quanto “piano stralcio”, si inserisce in maniera organica e funzionale nel processo di formazione del Piano di Bacino di cui alla D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.

Con deliberazione n. 3 del 09/11/2012 il Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino dei fiumi dell’Alto Adriatico ha adottato il "Piano stralcio per l’assetto idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta – Bacchiglione", denominato PAI 4 bacini, e le corrispondenti misure di salvaguardia. Il provvedimento di adozione è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 280 del 30 novembre 2012 e dunque il piano è divenuto vigente dal 1° dicembre 2012. Il Piano è stato approvato con DPCM 21 novembre 2013 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.97 del 28 aprile 2014.

Il Piano stralcio per l'Assetto Idrogeologico dei Fiumi Brenta-Bacchiglione, ha introdotto un nuovo tematismo denominato “Zona di Attenzione”. Il comma 1 dell’art. 5 delle N.d.A. definisce come “zone di attenzione” "le porzioni di territorio ove vi sono informazioni di possibili situazioni di dissesto a cui non è ancora stata associata alcuna classe di pericolosità e che sono individuate in cartografia con apposito tematismo. L’associazione delle classi di pericolosità avviene secondo le procedure di cui all’art. 6."

Il comma 4 dell’art. 5 delle N.d.A. prescrive che in sede di redazione degli strumenti urbanistici devono essere valutate le condizioni di dissesto evidenziate e la relativa compatibilità delle previsioni urbanistiche. La verifica è preventivamente trasmessa alla Regione che, ove ritenga ne sussista la necessità, provvede all’avvio della procedura di cui all’art.6 per l’attribuzione della classe di pericolosità.

Ai sensi dell’art. 51 della L. 221/2015 ed in applicazione del Decreto 25 ottobre 2016 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dal 17 febbraio 2017 sono state soppresse tutte le Autorità di Bacino nazionali, interregionali e regionali di cui alla L. n. 183/89 ed è stata avviata la fase di istituzione delle Autorità di bacino Distrettuali. Il subentro delle Autorità Distrettuali, che per il territorio in oggetto è il Distretto delle Alpi Orientali, non comporta variazioni sulle procedure già individuate dai PAI che pertanto continuano ad essere applicabili.

Il quadro conoscitivo del PAI può essere aggiornato ed integrato in conseguenza degli esiti di appositi studi e indagini di dettaglio, alla realizzazione degli interventi di eliminazione o mitigazione dei rischi e dei pericoli esistenti al momento dell’adozione del Piano previsti dal Piano stesso, ovvero di altri interventi.

A tale riguardo la Giunta Regionale, già con delibera n. 2803 del 04/10/2005, aveva stabilito che il parere regionale previsto dai Piani di Assetto Idrogeologico per il loro aggiornamento a seguito dell’attuazione di interventi di mitigazione del rischio o di analisi e studi di dettaglio fosse espresso con proprio provvedimento, incaricando della relativa istruttoria la Direzione regionale competente in materia di Difesa del Suolo tenuta ad operare sentite le strutture periferiche di Difesa del Suolo competenti per territorio e le ulteriori strutture regionali eventualmente interessate.

Il Comune di Valdagno avendo in previsione la realizzazione del Piano degli Interventi ha incaricato lo studio M6 srl di Lonigo (VI) di effettuare uno studio al fine di avviare la procedura prevista dall'art. 5 c. 4 delle NdA con la conseguente associazione del livello di pericolosità secondo le procedure dell'art.6.

In data 02/07/2015 con prot. n. 20392 il Comune ha presentato un'apposita istanza ai sensi dell'art.6 lettera C) inviando la documentazione tecnica utile per la valutazione di una serie di zone di attenzione geologica presenti nel territorio comunale.

Con nota n. 462388 del 25/11/2016 la Direzione Difesa del Suolo ha richiesto documentazione integrativa al fine di poter esprimere il parere regionale previsto.

Con nota n. 134973 del 04/04/2017, è stata richiesta apposita documentazione integrativa sulle aree di frana individuate con i numeri 6 (frana Figigola) e 16 (frana Biceghi), in modo da trattarle come stralcio dell’istanza generale.

Successivamente, rivalutata la documentazione agli atti dell’ufficio e sentita per le vie brevi l’Amministrazione comunale, si è convenuto di procedere alla definizione della pericolosità delle zone di attenzione in oggetto.

Pertanto, sulla base del materiale conoscitivo a disposizione degli Uffici regionali e della documentazione tecnica acquisita, si ritiene di esprimere il parere regionale sull'istanza in oggetto, come riportato nell’Allegato A, parte integrante del presente provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI   il D.Lgs. n. 152/2006, il D.Lgs. n. 284/2006 e il D.Lgs. n. 4/2008;

VISTO il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave, Brenta - Bacchiglione (PAI 4 bacini), approvato con DPCM 21 novembre 2013;

VISTO l’art. 51 della Legge 28 dicembre 2015 n. 221;

VISTO il D.M. 25 ottobre 2016;                      

VISTE la DGR n. 2803 del 4 ottobre 2005, la DGR n. 3475 del 30 dicembre 2010 e la DGR n. 691 del 24 maggio 2011;

VISTO l’art. 2 comma 2 della L.R.54/2012.

delibera

  1. di esprimere il parere regionale, come riportato nell’Allegato A parte integrante del presente provvedimento, sulla richiesta presentata dal Comune di Valdagno (VI) per la classificazione delle zone di attenzione geologica n.6 di Figigola e n.16 di Biceghi, ai sensi dell'art.6 delle Norme di Attuazione del “Piano stralcio per l’assetto idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e Brenta – Bacchiglione”, descritta in premessa;
  2. di incaricare la Direzione Difesa del Suolo di trasmettere il presente parere all’Autorità di Distretto delle Alpi Orientali nonché al Comune di Valdagno (VI) e alla Provincia di Vicenza per gli adempimenti di competenza di cui al suddetto art.6 delle Norme di Attuazione del PAI;
  3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  4. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

Dgr_425_19_AllegatoA_392659.pdf

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