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Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 287 del 19 marzo 2019
Approvazione dello schema di Protocollo d'Intesa tra la Regione del Veneto e l'Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici per la realizzazione di percorsi di formazione per lo sviluppo delle competenze nelle imprese del settore dell'occhiale. Legge regionale n. 8 del 31/03/2017 e s.m.i..
La deliberazione approva lo schema di Protocollo d’Intesa tra la Regione del Veneto e l’Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici per la realizzazione di percorsi di formazione per lo sviluppo delle competenze nelle imprese del settore dell’occhiale. Il Protocollo d’intesa definisce criteri e modalità di collaborazione tra i sottoscrittori per la realizzazione di tali percorsi formativi volti a sostenere lo sviluppo delle competenze di giovani che intendano inserirsi nel sistema delle imprese del settore dell’occhiale, così come definite ai sensi del CCNL del 20 febbraio 2010 e dei lavoratori già in servizio.
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
Il settore dell’occhialeria rappresenta per l’Italia un fiore all’occhiello, per due motivi che si riconducono al passato storico ed al presente industriale del nostro Paese.
La tradizione manifatturiera nasce infatti a Venezia, dove già nel XIII secolo era presente una produzione di vetri per occhiali da lettura, e sempre in Veneto, ma questa volta a Belluno, ha inizio nel XIX secolo la produzione degli occhiali su scala industriale.
Oggi il mercato mondiale degli occhiali vale circa 82 miliardi di euro e si stima che in cinque anni avrà un incremento del 55% toccando i 128 miliardi di euro di valore. Di questi 82 miliardi, il 35% è rappresentato dal così detto settore premium, ovvero gli occhiali da vista e da sole “firmati” dai brand del lusso.
In questo scenario gli occhiali italiani detengono una posizione di primaria importanza nel mercato degli accessori moda con una quota circa del 25% del mercato mondiale e con una forte propensione all’esportazione. Nonostante un rallentamento tendenziale dell’export complessivo dell’occhialeria italiana pari al 2,9% fatto registrare nel primo semestre 2018 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’occhiale rappresenta comunque uno dei prodotti veneti maggiormente esportati nel mondo.
In Veneto si concentra infatti l’80% della produzione italiana legata al settore dell’occhialeria: montature da vista, occhiali da sole, minuterie per occhiali, macchinari ed attrezzature di produzione, trattamenti galvanici, astucci e lenti. Oltre ad alcuni insediamenti anche nell’Alta Trevigiana, il Distretto copre tutta la provincia di Belluno con aree di forza nel Cadore, zona a maggiore densità imprenditoriale, Agordino, Longaronese, Alpago e Feltrino. Sono oltre 400 le aziende del Distretto, per un totale di oltre 12 mila addetti, che originano dal territorio e mantengono uno stretto legame con esso, ma che nel contempo sono inserite e chiamate a concorrere a filiere e reti di produzione e di vendita di ampia scala, spesso a carattere transnazionale.
In seguito alla crisi economica mondiale ed ai ripensamenti strategici che ne sono derivati, sono sempre di più le aziende che decidono di riportare alcune produzioni verso i territori di origine. Tale fenomeno, conosciuto come back reshoring, vale anche per il settore dell’occhialeria: le aziende fanno rientrare in Veneto intere produzioni, o parti di esse, che nel corso degli anni erano state delocalizzate, con un impatto positivo in termini di creazione di occupazione.
Alla luce di queste considerazioni, la Regione del Veneto intende continuare a sostenere le imprese nel realizzare percorsi formativi che le supportino nel trovare risposte ai propri fabbisogni formativi, di sviluppo ed innovazione, delineando politiche di sostegno all’occupabilità che, all’interno di una strategia in grado di sostenere la competitività dell’intera economia regionale, si rivolgano all’impresa quale attore centrale del mutamento e dell’innovazione.
Sin dalla precedente programmazione del Fondo Sociale Europeo, la Regione del Veneto ha infatti maturato importanti esperienze di collaborazione, con le associazioni di rappresentanza dei sistemi produttivi del settore occhialeria che si sono concluse positivamente.
Tra le intese sottoscritte nel corso della precedente programmazione comunitaria va segnalata la Convenzione approvata con la DGR n. 1147 del 05 luglio 2013 e sottoscritta in data 2 settembre 2013, tra la Regione del Veneto e l’Ente Bilaterale per l’Occhialeria (EBO) per la realizzazione di percorsi di formazione per lo sviluppo delle competenze dei lavoratori delle imprese del settore dell’occhiale.
Nel corso dell’attuale programmazione va invece segnalato il Protocollo d’Intesa tra Regione del Veneto e l’Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici (A.N.F.A.O.) approvato con la DGR n. 36 del 19 gennaio 2016 e sottoscritto in data 05 maggio 2016, che prevedeva risorse per la formazione del personale e di nuovi profili professionali a sostegno della continua crescita del settore.
Le motivazioni di un ulteriore intervento regionale di carattere settoriale relativo all’industria dell’occhialeria derivano essenzialmente dal repentino sviluppo tecnologico in atto che ridefinisce il modo di pensare al lavoro ed al ruolo del lavoratore in uno scenario caratterizzato dalle costanti sfide di crescita e di ammodernamento imposte dal mondo della moda e dalla globalizzazione del mercato.
Nello scenario fin qui delineato le imprese produttrici devono quindi poter contare su personale esperto in progettazione, prototipazione e produzione di occhiali nel rispetto dei parametri normativi e certificativi del settore. Ciò tenendo presente che l’occhiale è anche un dispositivo medico e un dispositivo di protezione individuale, caratteristiche che hanno un’incidenza sui processi ideativi, produttivi, di realizzazione, commercializzazione e circolazione nei mercati che non trova paragone in nessun altro ambito del settore moda. Ulteriori competenze chiave sulle quali le imprese dell’occhialeria intendono puntare riguardano il project management, l’Industria 4.0, l’export, il marketing, le vendite, la logistica.
Data la forte propensione all’export del settore occhialeria, le imprese produttrici devono inoltre dotarsi di quelle competenze, oltre alla conoscenza delle lingue straniere, che consentano loro di conoscere in tempo reale le evoluzioni normative dei paesi verso i quali si intende esportare e i processi certificativi a cui sottostare, i disciplinari tecnici, gli enti presso cui accreditarsi per il riconoscimento dei proprio prodotti, la documentazione tecnica di supporto richiesta. Fattori che sono soggetti ad una elevata variabilità e complessità normativa, tecnica, documentale, procedurale di notevole portata.
Risulta pertanto evidente come uno dei fattori determinanti per la crescita è rappresentato dalla qualità del capitale umano, le cui competenze sono risorse fondamentali su cui investire per rafforzare la vitalità e la capacità di adattamento dei sistemi produttivi veneti.
Alla luce di queste considerazioni si evidenzia pertanto l’importanza di realizzare percorsi di formazione per lo sviluppo delle competenze nelle imprese del settore dell’occhiale, che siano immediati e facilmente cantierabili.
La programmazione dell’offerta formativa sarà a cura dell’Area Capitale Umano, Cultura e Programmazione Comunitaria - Direzione Formazione e Istruzione che individuerà gli strumenti maggiormente adeguati e che sottoporrà i provvedimenti all’esame della Giunta regionale per l’approvazione.
La Regione del Veneto si impegna a cofinanziare la programmazione dell’offerta formativa con risorse regionali, statali e comunitarie, una volta verificatane la disponibilità, rinviando a successivi provvedimenti la determinazione della somma da destinare all’iniziativa e l’assunzione del relativo impegno di spesa.
Allo scopo di dare un seguito alle indicazioni elaborate nel corso dei momenti di confronto, si propone all’esame della Giunta regionale lo schema di Protocollo d’Intesa tra Regione del Veneto e l’A.N.F.A.O., i cui obiettivi, materie e ambiti di operatività sono riportati nell’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, e che per conto della Regione sarà firmato dal Presidente o da un suo delegato.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
delibera
(seguono allegati)
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