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Materia: Protezione civile e calamità naturali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 98 del 05 febbraio 2019
Aggiornamento degli elenchi dei Comuni ricompresi nelle zone di allerta in cui è suddiviso il territorio regionale, per l'allertamento del Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto ai fini di protezione civile.
Con il presente atto, stanti le fusioni che hanno interessato i comuni del Veneto nonché il distacco del Comune di Sappada dalla Regione del Veneto e la sua aggregazione alla Regione Friuli Venezia Giulia, si approvano gli aggiornamenti degli elenchi dei comuni appartenenti alle diverse zone di allerta in cui è suddiviso il territorio regionale, ai fini dell’allertamento di protezione civile da parte del Centro Funzionale Decentrato (C.F.D.) della Regione del Veneto. I nuovi elenchi dei comuni sono relativi, in particolare, al rischio idraulico e idrogeologico compreso il rischio per temporali e il rischio valanghe. Per effetto della diramazione delle allerta di protezione civile ai comuni indicati nei nuovi elenchi, verrà conseguentemente sospeso l'invio dei documenti per l’allertamento, da parte del C.F.D., al Comune di Sappada (UD).
L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.
La Giunta regionale, con propria deliberazione n. 837 del 31.03.2009, ha dichiarato attivo e operativo il Centro Funzionale Decentrato (C.F.D.) della Regione del Veneto per il rischio idrogeologico e idraulico, a decorrere dal 2 aprile 2009 .
Con successiva deliberazione n. 1373 del 28.07.2014, la Giunta regionale ha approvato, quale modifica e integrazione della DGR n. 837/2009, il documento “Aggiornamento delle modalità di funzionamento del Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto”, adottando le modalità operative del sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile in esso contenute.
Con decreto del direttore della Sezione Protezione Civile n. 110 del 24 ottobre 2014, è stato aggiornato e integrato il documento operativo approvato con la DGR n. 1373/2014 e sono stati ridefiniti, tra l’altro, gli elenchi dei comuni afferenti alle diverse zone di allerta, utilizzati dal C.F.D., per l’allertamento ai fini di protezione civile relativo sia al rischio idrogeologico che al rischio valanghe.
Negli anni successivi, il Consiglio regionale, sulla base delle risultanze dei referendum consultivi delle popolazioni interessate, indetti per l’istituzione di n. 7 nuovi comuni mediante fusione di due o più comuni originari, ha approvato, con propria legge, l’istituzione dei seguenti nuovi Comuni :
La Legge 5 dicembre 2017, n. 182, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 292 del 15 dicembre 2017, ha stabilito il distacco del comune di Sappada dalla Regione del Veneto e la sua aggregazione alla Regione Friuli Venezia Giulia, nell'ambito della provincia di Udine.
La Regione Friuli Venezia Giulia, con propria delibarazione n. 2028 del 6 novembre 2018 ha, fra le altre cose, modificato gli elenchi dei comuni per l’allertamento ai fini di protezione civile in capo al proprio Centro Funzionale Decentrato, inserendo anche il Comune di Sappada (UD).
Ciò premesso, al 1° gennaio 2019, i comuni del Veneto sono 571, e per effetto delle sopraccitate fusioni e del distacco dalla Regione del Veneto del Comune di Sappada, è necessario aggiornare il documento operativo approvato con la DGR n. 1373/2014, già modificato e integrato con il DDR n. 110/2014, con la ridefinizione della composizione delle zone di allerta in cui è stato suddiviso il territorio regionale ai fini dell’allertamento di protezione civile da parte del C.F.D., sia per quanto riguarda il rischio idraulico e idrogeologico, compreso il rischio per temporali, sia per quanto riguarda il rischio valanghe.
In Allegato A al presente provvedimento, è riportato l’elenco aggiornato dei comuni ripartiti per le zone di allerta per il rischio idraulico e idrogeologico, compreso il rischio per temporali che sostituisce quello approvato con la DGR n. 1373/2014 e successivamente integrato e modificato con il sopra richiamato DDR n. 110/2014.
In Allegato B al presente provvedimento, è riportato l’elenco aggiornato dei comuni ripartiti per le zone di allerta per il rischio valanghe che sostituisce quello approvato con la DGR n. 1373/2014 e successivamente integrato e modificato con il sopra richiamato DDR n. 110/2014.
Preso atto del distacco del Comune di Sappada dalla Regione del Veneto e della sua aggregazione alla Regione Friuli Venezia Giulia, l’allertamento di tale comune ai fini di protezione civile è posto in capo a quest’ultima Regione, in accordo con le disposizioni della delibera della Regione Friuli Venezia Giulia n. 2028 del 6 novembre 2018.
Inoltre, negli ultimi mesi dell’anno 2018, sono stati indetti referendum consultivi su progetti di legge concernenti l’istituzione di ulteriori nuovi comuni derivanti dalla fusione di due o più comuni originari. Di questi, hanno avuto esito positivo i referendum concernenti l’istituzione dei seguenti n. 5 nuovi comuni:
Per queste ultime istituzioni di nuovi comuni, si è in attesa della conclusione dell’iter legislativo con l'emanazione e la pubblicazione sul BUR delle rispettive leggi regionali istitutive che definiranno anche le date di decorrenza delle fusioni.
Per effetto di queste ultime istituzioni di nuovi comuni, il numero dei comuni del Veneto diminuirà di otto unità, passando da 571 a 563 comuni.
Alla data di decorrenza dell’efficacia dell’istituzione degli ultimi n. 5 nuovi Comuni, il Direttore della Direzione Protezione Civile e Polizia Locale provvederà con proprio decreto alla presa d’atto della loro entrata in vigore e all’aggiornamento degli elenchi delle amministrazioni comunali inserite nel sistema di allertamento del Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA il Decreto Legislativo n. 1 del 2 gennaio 2018;
VISTA la D.P.C.M. 27 febbraio 2004 e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la Legge Regionale 27 novembre 1984, n. 58 e s.m.i.;
VISTA la Legge Regionale 13 aprile 2001, n. 11;
VISTA la Legge Regionale 29 novembre 2001, n. 39;
VISTO l’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241;
VISTO l’art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
delibera
(seguono allegati)
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