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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 13 del 05 febbraio 2019


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 47 del 21 gennaio 2019

Autorizzazione a presentare domanda di finanziamento a valere sul Fondo Europeo Asilo, Migrazione e Integrazione - Bando AMIF - 2018 -AG - INTE - Progetti transnazionali per l'integrazione di cittadini di paesi terzi - Priorità 3.

Note per la trasparenza

Con la presente deliberazione si propone di procedere alla presentazione della proposta progettuale e domanda di finanziamento volta alla realizzazione di azioni specifiche, sotto la Priorità 3 - Integrazione dei cittadini di paesi terzi vittime della tratta di esseri umani - Fondo Europeo Asilo, Migrazione e Integrazione (2014 – 2020) – AMIF– in qualità di Capofila.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

Le politiche regionali di lotta alla tratta di esseri umani e volte alla re-integrazione delle vittime sia nei paesi di origine che in Italia sono obiettivi strategici della Regione del Veneto.

La tratta di esseri umani è un crimine contro l’umanità e un fenomeno in continua espansione e trasformazione, per quanto riguarda le strategie di ingaggio, di controllo e le modalità e tipologie di sfruttamento.

L’Unione Europea (UE) si è posta, tra i suoi obbiettivi, anche quello di contribuire allo sviluppo di politiche in materia di asilo e immigrazione e di rafforzare un’area di libertà, sicurezza e giustizia da raggiungersi attraverso misure comuni che definiscono una politica in fatto di asilo e immigrazione, basata sulla solidarietà tra Stati membri, equa nei confronti di Paesi Terzi e nei confronti dei loro cittadini. Per tali ragioni è stato istituito il Fondo sull’Integrazione (AMIF) per il periodo 2014-2020, con decisione del Consiglio d’Europa del 31 maggio 2018, C (2018) 3247,che finanzia progetti su cinque linee prioritarie, che mirano a contribuire alla gestione efficiente dei flussi migratori e l’implementazione, il rafforzamento e lo sviluppo di un approccio comune dell'Unione Europea riguardo asilo e immigrazione.

Il programma annuale AMIF prevede azioni volte a ridurre l’immigrazione irregolare (sostenere i paesi terzi a rispettare i loro impegni relativamente al rimpatrio e riammissione dei loro cittadini che risiedono irregolarmente nell’Unione Europea, sostenere misure volte alla reintegrazione, informare e favorire la consapevolezza dei rischi legati all’immigrazione irregolare, combattere il traffico di migranti) e a sostenere l’integrazione di persone provenienti da Paesi Terzi nelle società degli Stati Membri.

La priorità n.3 dell’AMIF riguarda l’integrazione dei cittadini di paesi terzi vittime di tratta di esseri umani. A tal riguardo, nell'ambito della Comunicazione del 2017 (Communication Reporting on the follow-up in the EU strategy towards the eradication of trafficking in human beings and identifying further concrete actions, COM -2017- 778 final), relativa al rafforzamento delle azioni dell’Unione Europea per combattere il fenomeno della tratta di esseri umani, costituisce una delle priorità dell’UE il fornire un migliore accesso ai diritti per le vittime della tratta di esseri umani.

I dati provenienti dagli Stati membri dell'UE indicano che circa il 35% delle vittime registrate nell'UE sono cittadini di paesi terzi, tra cui Nigeria, Cina, Albania, Vietnam e Marocco per di più, come si evince nello specifico dai dati del progetto N.A.Ve.,vi è una mobilità frequente delle vittime di tratta all’interno dell’UE da e verso l’Italia.

Gli obiettivi della priorità 3 sono:

  1. rafforzare l’integrazione delle vittime di tratta nella società d’arrivo individuando azioni a lungo termine, prevenendo la ri - vittimizzazion/re - trafficking;
  2. facilitare il ritorno volontario assistito in modo protetto/sicuro e sostenibile individuando soluzioni durature e prevenire la ri-vittimizzazione;
  3. individuare soluzioni durature e prevenire la ri-vittimizzazione di minori vittime di tratta.

La proposta progettuale della Direzione Servizi Sociali - Unità organizzativa “Dipendenze, Terzo Settore, Nuove Marginalità e Inclusione Sociale” che già si occupa del fenomeno della tratta di esseri umani da diversi anni risponde agli obiettivi su elencati.

Infatti, già dal 2016, con il Bando n.1/2016 del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, partecipa alla Cabina di Regia del Progetto “N.A.Ve - Network Antitratta per il Veneto”, di cui capofila è il Comune di Venezia ai sensi del D.P.C.M. 16 maggio 2016 “Definizione del Programma unico di emersione, assistenza ed integrazione sociale a favore degli stranieri e dei cittadini di cui al comma 6 bis dell’articolo 18 D.lgs. 286/98, vittime dei reati previsti dagli articoli 600 e 601 del codice penale, o che versano nelle ipotesi di cui al comma 1 dello stesso articolo 18”.

Il Progetto N.A.Ve insiste su tutto il territorio del Veneto con azioni di prevenzione, emersione e assistenza per potenziali e vittime di tratta di esseri umani, con un approccio centrato alla persona e un focus di lavoro anche multi agenzia, con tutti gli attori coinvolti nel fenomeno per il contrasto al reato di tratta o grave sfruttamento.

E già dal 1997, la Direzione su citata, sosteneva e finanziava con la legge regionale n.41 del 16 dicembre 1997, “Abuso e sfruttamento sessuale: interventi a tutela e promozione della persona” interventi/progettualità finalizzate in modo specifico all’emersione all’integrazione sociale delle persone vittime di sfruttamento sessuale.

Pertanto, la proposta progettuale in oggetto, dal titolo “Programs of empowerment and safe Return to the Origin country aiming at social and Labour Inclusion to prevent re-victimization of Identified victim of Trafficking in Human beings- P.R.O. LI.LIT.H” a valere sul fondo AMIF, nel valorizzare il ruolo della Regione del Veneto all’interno delle politiche di gestione dei flussi migratori, di contrasto alla criminalità organizzata, di tutela dei diritti umani delle persone vittime di tratta e di costruzione/sostegno di processi di reintegrazione duraturi e a lungo impatto, si pone in continuità e rafforza le progettualità e le azioni sin qui sviluppate dalla Regione stessa.

Gli interventi descritti nella scheda progettuale, Allegato A, parte integrante del presente atto, hanno un approccio sistemico su tutto il territorio regionale e si pongono i seguenti obiettivi in linea con la priorità nr. 3:

  1. aumentare l’integrazione sociale delle vittime di tratta provenienti da paesi terzi nel paese ospitante, tenendo in considerazione i bisogni individuali in modo da trovare soluzioni durature e prevenire la ri-vittimizzazione;
  2. facilitare Ritorni Volontari Assistiti (RVA) sicuri e sostenibili delle vittime di tratta dei paesi terzi per trovare soluzioni durature e prevenire la ri-vittimizzazione;
  3. assicurare soluzioni durature per evitare la ri-vittimizzazione di minori vittime di tratta.

Ciò premesso, con il presente provvedimento, si propone di approvare la scheda descrittiva del progetto di cui all’Allegato A, e di autorizzare il direttore dell’Unità organizzativa “Dipendenze, Terzo Settore, Nuove Marginalità e Inclusione Sociale” alla presentazione della proposta progettuale “Programs of empowerment and safe Return to the Origin country aiming at social and Labour Inclusion to prevent re-victimization of Identified victim of Trafficking in Human beings- P.R.O. LI.LIT.H” a valere sul Fondo Europeo Asilo, Migrazione e Integrazione (2014 – 2020) – AMIF- in qualità di Capofila per la realizzazione di Azioni sotto la Priorità 3 - Integrazione dei cittadini di paesi terzi vittime della tratta di esseri umani - e allo svolgimento di ogni attività successiva e conseguente. Si autorizza infine a sottoscrivere tutti gli atti istruttori successivi e a svolgere ogni attività conseguente.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI

  • l’art. 2, comma 2, lett. a) della L.R. n. 54/2012;
  • il Bando AMIF – 2018 – AG – INTE - Progetti transnazionali per l’integrazione di cittadini di paesi terzi – Priorità 3

delibera

  1. di approvare per le motivazioni espresse in premessa la scheda progettuale di cui all’Allegato A;
  2. di autorizzare il direttore dell’Unità Organizzativa “Dipendenze, Terzo Settore, Nuove Marginalità ed Inclusione sociale” alla presentazione della proposta progettuale in oggetto, compresa la presentazione e la sottoscrizione di tutti gli atti istruttori successivi e allo svolgimento di ogni attività conseguente;
  3. di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  4. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

47_AllegatoA_386869.pdf

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