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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 112 del 09 novembre 2018


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1587 del 30 ottobre 2018

Interventi in materia di contrasto della violenza contro le donne. Riparto dei fondi statali di cui al DPCM 1 dicembre 2017 "Fondo per le Politiche relative ai diritti e alle pari opportunità" per l'anno 2017, art 5-bis, comma 1, del decreto legge 14 agosto 2013, n. 93 convertito nella legge 15 ottobre 2013, n. 119.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento vengono ripartite le risorse riguardanti il “Fondo per le Politiche relative ai diritti e alle Pari opportunità” per l’anno 2017, assegnate alla Regione del Veneto con DCPM 1 dicembre 2017, per potenziare l’assistenza ed il sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

Il decreto legge 14 agosto 2013, n. 93 recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province”, convertito con modifiche nella legge 15 ottobre 2013, n. 119, prevede una serie di misure per contrastare il fenomeno della violenza. In particolare, l’articolo 5 bis prevede che le risorse stanziate per contrastare il fenomeno della violenza siano ripartite annualmente tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano con decreto del Ministro Delegato per le pari opportunità, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano tenendo conto dei seguenti criteri:

a) la programmazione regionale e gli interventi già operativi per contrastare la violenza nei confronti delle donne;

b) il numero dei centri antiviolenza pubblici e privati già esistenti in ogni regione;

c) il numero delle case rifugio pubbliche e private già esistenti in ogni regione;

d) il riequilibrio della presenza di centri antiviolenza e di case rifugio in ogni Regione, riservando un terzo dei fondi disponibili all’istituzione di nuovi centri e di nuove case-rifugio al fine di raggiungere l’obiettivo previsto dalla raccomandazione Expert Meeting sulla violenza contro le donne – Finlandia, 8-10 novembre 1999.

Con Intesa del 27 novembre 2014 tra il Governo e le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e le Autonomie locali, sono stati stabiliti i requisiti minimi che i centri antiviolenza e le case rifugio devono possedere per poter accedere al riparto delle risorse statali.

Il DPCM 1 dicembre 2017 recante “Ripartizione delle Risorse relative al Fondo per le Politiche relative ai diritti e alle Pari opportunità” per l’anno 2017 di cui all’articolo 5 bis, comma 1 del decreto-legge n. 93 del 2013” -  pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19 luglio 2018 – ha provveduto a ripartire le risorse stanziate per l’anno 2017 (Euro 12.714.553,00) per il potenziamento delle forme di assistenza e di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli attraverso modalità omogenee di rafforzamento della rete dei servizi territoriali.

Alla Regione del Veneto sono stati assegnati complessivamente Euro 972.428,00 secondo i criteri di seguito indicati:  

  1. Istituzione di nuovi centri antiviolenza e di nuove case rifugio: 33% dell’importo complessivo stanziato. Il riparto di tali risorse si basa sui criteri percentuali di riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali previsti del decreto ministeriale 21 febbraio 2014, come indicato nella Tabella 1 allegata al citato DPCM. Per la Regione del Veneto l’ammontare dei fondi stanziati è pari a Euro 305.454,00;
  2. Finanziamento aggiuntivo degli interventi regionali già operativi volti ad attuare azioni di assistenza e di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli, sulla base della programmazione regionale: 10% della somma rimanente al netto dell’importo di cui alla precedente lettera a), sulla base dei criteri percentuali di riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali previsti del decreto ministeriale 21 febbraio 2014. Alla Regione del Veneto sono stati assegnati  Euro 62.017,00;
  3. Finanziamento dei centri antiviolenza pubblici e privati già esistenti in ogni Regione: 45% della somma rimanente al netto dell’importo di cui alla precedente lettera a), per la Regione del Veneto pari a Euro 293.443,00;
  4. Finanziamento delle case rifugio pubbliche e private già esistenti in ogni Regione: 45% della somma rimanente al netto dell’importo di cui alla precedente lettera a), per la Regione del Veneto pari a Euro 311.514,00.

A seguito del DPCM del 1 dicembre 2017 e dell’assegnazione alla Regione del Veneto dell’importo di 
Euro 972.428,00, con la DGR n. 1280 del 10 settembre 2018 “Variazione al Bilancio di previsione 2018-2020 e al Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2018-2020 ai sensi dell’art. 51, comma 2, D. Lgs. 118/2011 (provvedimento di variazione n. BIL061) // VINCOLATE” sono stati implementati per pari importi gli stanziamenti di competenza e di cassa, con riferimento all’esercizio finanziario 2018, del capitolo di spesa 102214 “Fondo nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (art. 19, c. 2, D.L. 04/07/2006, n. 223 - D.L. 14.08.2013, n. 93)” e del capitolo di entrata 100738 “Assegnazione statale per Fondo nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (art. 19, c. 2, D.L. 04/07/2006, n. 223 - D.L. 14/08/2013, n. 93)”.

In materia di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, la Regione del Veneto ha approvato la legge regionale 23 aprile 2013, n. 5 “Interventi regionali per prevenire e contrastare la violenza contro le donne” (modificata con legge regionale 21 giugno 2018, n. 22), che promuove interventi di sostegno a favore delle donne vittime di violenza in collaborazione con Enti pubblici e privati che abbiano tra i loro scopi prioritari la lotta e la prevenzione alla violenza contro le donne, ponendo in essere azioni volte alla tutela e al recupero di condizioni di vita normali per le donne vittime di violenza, nonché attività di divulgazione, sensibilizzazione ed educazione mirate al contrasto del fenomeno.

Nel rispetto della normativa regionale e sentito il parere del “Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza contro le donne” (L.R. n. 5/2013, articolo 8),  riunitosi in data 28 febbraio e 10 maggio 2018, con il presente provvedimento  si propone di ripartire i fondi nazionali secondo i criteri e le modalità di seguito riportate.

A) ISTITUZIONE DI NUOVE STRUTTURE

- Euro 80.000,00 per l’apertura di un nuovo centro antiviolenza nel territorio regionale per permettere una  maggiore copertura territoriale;

- Euro 145.454,00 per l’apertura di nuovi sportelli di centri antiviolenza già operanti al fine di migliorare la rete dei servizi offerti sul territorio regionale;

- Euro 80.000,00 per l’apertura di una nuova casa rifugio nel territorio regionale al fine di raggiungere il numero di 22 individuato come standard di riferimento per la Regione del Veneto in base alla sua popolazione dal Dipartimento Pari Opportunità.


Aumentare la diffusione di questi servizi sul territorio garantisce, infatti,  maggiori possibilità di far emergere il fenomeno della violenza dando la possibilità alle donne di avere a disposizione qualificati punti di ascolto e assistenza capaci di attuare misure efficaci di prevenzione e contrasto degli episodi di violenza e di indirizzare e sostenere le donne in percorsi di uscita.

In coerenza con quanto approvato dal “Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza contro le donne” e con quanto comunicato al Dipartimento Pari Opportunità con nota pec del 21.05.2018 (secondo l’articolo 3 comma 2 del DPCM 1 dicembre 2017),  si propone di affidare ai Comuni e alle Aziende ULSS il ruolo di capofila in continuità anche con le modalità individuate per l’assegnazione dei fondi regionali anno 2018 di cui alla DGR n. 659 del 15.05.2018.

Di seguito si riepilogano sinteticamente i criteri e le modalità per l’assegnazione del finanziamento per l’istituzione di nuove strutture demandando a successivo provvedimento del Direttore dell’Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale l’approvazione sia del Bando sia della relativa modulistica.

Si propone altresì di demandare a ulteriori successivi provvedimenti del Direttore della Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale l’approvazione delle risultanze dell’istruttoria e l’assunzione del relativo impegno di spesa.

SOGGETTI AMMESSI A PRESENTARE DOMANDA DI CONTRIBUTO

I soggetti ammessi a presentare le domande di contributo, ai sensi della normativa nazionale e regionale, sono:

1. Comuni del Veneto:

  1. singoli;
  2. associati con altri Comuni;
  3. in convenzione ai fini della gestione dei nuovi centri antiviolenza, dei nuovi sportelli di centri antiviolenza già operanti e delle nuove case rifugio, ai sensi dell’articolo 11 della L.R. n. 5/2013 e dell’articolo 1, comma 3 e articolo 8, comma 3 dell’Intesa Stato Regioni del 27 novembre 2014, con associazioni e organizzazioni, senza finalità di lucro, aventi sede legale o operativa in Veneto e operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza, che abbiano maturato comprovate esperienze e specifiche competenze, almeno quinquennali, in materia di violenza contro le donne.

2. Aziende unità locali socio sanitarie (ULSS) del Veneto:

  1. singole;
  2. associate con altre Aziende ULSS;
  3. in convenzione ai fini della gestione dei nuovi centri antiviolenza, dei  nuovi sportelli di centri antiviolenza già operanti e delle nuove case rifugio, ai sensi dell’articolo 11 della L.R. n. 5/2013 e dell’articolo 1, comma 3 e articolo 8, comma 3 dell’Intesa Stato Regioni del 27 novembre 2014, con associazioni e organizzazioni, senza finalità di lucro, aventi sede legale o operativa in Veneto e operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza, che abbiano maturato comprovate esperienze e specifiche competenze, almeno quinquennale, in materia di violenza contro le donne.

TIPOLOGIE DI STRUTTURE FINANZIABILI E INTERVENTI AMMESSI

Le strutture oggetto del finanziamento sono:

  1. nuovo centro antiviolenza così come definito all’articolo 3 L.R. n. 5/2013 e dall’Intesa Stato Regioni del 27 novembre 2014;
  2. nuovi sportelli dei centri antiviolenza (articolo 2 comma 2 dell’Intesa Stato Regioni del 27 novembre 2014) già operanti e individuati con DGR n. 1503 del 16 ottobre 2018;
  3.  nuova casa rifugio così come definita all’articolo 4 L.R. n. 5/2013 (modificata con legge regionale 21 giugno 2018, n. 22) e dall’Intesa Stato Regioni del 27 novembre 2014.

CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE RICHIESTE DI CONTRIBUTO

I progetti presentati saranno valutati sulla base dei seguenti criteri:

  1. ambito provinciale con minore copertura territoriale di strutture già operative (Report regionale anno 2018);
  2. bacino di utenza potenziale (ultimo dato su popolazione comunale residente) dove la struttura verrà avviata.

CONTRIBUTO CONCEDIBILE

I progetti approvati saranno finanziati sulla base dei costi preventivati, considerati ammissibili. Per il nuovo centro antiviolenza e la nuova casa rifugio il finanziamento non potrà comunque superare l’importo complessivo massimo di Euro  80.000,00 per ogni domanda ammessa al finanziamento. Per i nuovi sportelli dei centri antiviolenza già operanti il finanziamento non potrà comunque superare l’importo complessivo massimo di Euro 25.000,00 per ogni domanda ammessa al finanziamento. I contributi concessi dovranno essere utilizzati dai soggetti beneficiari esclusivamente per la realizzazione degli interventi approvati.

DURATA DEL PROGETTO

Tutti i progetti ammessi dovranno avere durata annuale. Con decreto di approvazione del riparto dei contributi concessi del Direttore della Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale sarà fissato il termine per la conclusione delle attività e per la presentazione delle relazioni finali e delle rendicontazioni di spesa.

GRADUATORIA

La valutazione dei progetti risultati ammissibili è finalizzata alla redazione di 3 distinte graduatorie - nuovo centro antiviolenza, nuovi sportelli di centri antiviolenza già operanti e nuova casa rifugio - che verranno approvate, come previsto dalla DGR n. 600 dell’8 maggio 2017, entro 180 giorni dalla scadenza dei termini di presentazione delle domande al presente bando, con decreto del Direttore della Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale.

B) FINANZIAMENTO AGGIUNTIVO DEGLI INTERVENTI REGIONALI GIÀ OPERATIVI

Il DPCM 1 dicembre 2017  ha assegnato alla Regione del Veneto Euro 62.017,00 per il finanziamento aggiuntivo degli interventi regionali già operativi e volti ad attuare azioni di assistenza e di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli, sulla base della programmazione regionale.

La L.R. n. 5/2013 prevede, all’articolo 2 comma 1) lettera e bis), “la realizzazione di attività di carattere informativo, culturale, educativo, formativo e di sensibilizzazione da svolgere anche in collaborazione con le istituzioni scolastiche e universitarie e di ricerca, con enti locali, e con soggetti pubblici e privati senza finalità di lucro, che perseguono le finalità di cui alla presente legge, per prevenire e contrastare la violenza contro le donne attraverso l’educazione alla pari dignità delle persone e alla legalità”. In linea con quanto previsto dal citato articolo con il presente provvedimento si propone di destinare la quota di Euro 62.017,00 per il finanziamento dello strumento del Voucher educativo per attivare percorsi educativi in materia di educazione alla pari dignità e al riconoscimento e rispetto dei diritti della donna rivolti alle Scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, con il fine di sensibilizzare, prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sulle donne nel territorio regionale.

Il Voucher educativo è stato introdotto nel 2014 quale nuovo strumento per il finanziamento di iniziative di promozione dei diritti umani e della cultura di pace: si tratta di contributi di limitata entità economica per la realizzazione di percorsi educativi tematici nelle scuole da parte di Enti del Terzo Settore. Attraverso i Voucher la Regione ha assunto, oltre al ruolo di finanziatore, anche e soprattutto quello di mediatore di conoscenza, investendo nella creazione di occasioni di incontro tra il mondo dell’associazionismo e quello della scuola. Gli esiti di tale iniziativa, sia in termini numerici che di apprezzamento espresso da tutti gli attori coinvolti, ne hanno favorito la riproposizione negli anni successivi.

Il meccanismo del Voucher è il seguente: un Avviso pubblico invita gli Enti del Terzo settore con esperienza specifica in materia di contrasto alla violenza contro le donne e/o di sensibilizzazione e formazione del mondo studentesco sui temi delle pari opportunità, della violenza contro le donne in tutte le sue forme, degli stereotipi di genere, dell’educazione all’affettività e al rispetto (uguaglianza, differenze, pari dignità…) 
- previsti da Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017/2020 -  ad elaborare dei percorsi educativi destinati agli studenti. Le proposte vengono visionate dagli Uffici della struttura regionale e i percorsi vengono pubblicati sul sito regionale e ne viene data apposita informativa a tutte le scuole.

Essendo l’anno scolastico 2018-2019 già avviato e la programmazione formativa delle scuole già definitiva o in fase di definizione, si propone di rinviare la realizzazione dei citati percorsi educativi con l’assegnazione di Voucher durante l’anno scolastico 2019-2020.

LE CARATTERISTICHE DEI VOUCHER

I percorsi educativi sono rivolti alle Scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado di tutto il Veneto. Ogni percorso dovrà prevedere almeno due incontri di minimo quattro ore complessive per lo stesso gruppo classe. Le modalità didattiche e la metodologia saranno stabilite dall’Ente realizzatore.

Le Scuole interessate ai percorsi educativi possono chiedere alla Regione di fruire di un Voucher per sostenere i costi del percorso didattico. I Voucher sono assegnati “a sportello”, ovvero in ordine di arrivo della richiesta, fino ad esaurimento dei fondi.

La dotazione per queste attività è di Euro 50.000,00, somma che consentirà di finanziare n. 100 percorsi del valore di Euro 500,00 ciascuno nelle Scuole venete.

CONCORSO PER LE SCUOLE - PREMIO

A conclusione dei percorsi educativi le classi partecipanti verranno invitate a produrre un elaborato inerente la tematica trattata negli incontri - nella categoria grafico (logo), messaggio (una frase incisiva e sintetica, uno slogan) e video -  che potrà essere utilizzato nelle campagne di sensibilizzazione della Regione del Veneto e delle strutture della rete di contrasto alla violenza contro le donne.

Gli elaborati verranno valutati dal “Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza contro le donne”, e quelli ritenuti più incisivi ed efficaci riceveranno un premio in denaro utilizzabile per migliorare le dotazioni didattiche delle Scuole vincitrici.

La dotazione per il concorso è di Euro 12.000,00 e saranno premiati due elaborati per categoria, ciascuno con Euro 2.000,00.

Si propone di demandare a successivo provvedimento del Direttore dell’Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale l’approvazione dell’Avviso per l’assegnazione dei Voucher educativi - in linea con quanto previsto dalla presente deliberazione – e della modulistica per la presentazione delle proposte di percorso educativo da parte degli Enti del Terzo Settore nonché per la successiva richiesta da parte delle Scuole delle proposte ritenute conformi.

Si propone altresì di demandare a ulteriore successivo provvedimento del Direttore della Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale l’approvazione e assegnazione dei voucher educativi e l’attribuzione dei premi del successivo concorso, nonché l’assunzione del relativo impegno di spesa.

C) FINANZIAMENTO PER I CENTRI ANTIVIOLENZA E LE CASE RIFUGIO ESISTENTI

Nella Tabella 2 allegata al DPCM 1 dicembre 2017, lo stanziamento riservato ai centri antiviolenza e alle case rifugio esistenti è stato ripartito tenendo conto dei dati ISTAT del 1 gennaio 2017 riferiti alla popolazione residente e dei dati forniti con la rilevazione effettuata nel mese di ottobre 2017 dalla Conferenza delle Regioni - Commissione politiche sociali.

Alla Regione del Veneto sono stati assegnati Euro 293.443,00 da destinare ai centri antiviolenza pubblici e privati già esistenti, ed Euro 311.514,00 da destinare alle case rifugio pubbliche e private già esistenti.

Tutto ciò premesso si propone di ripartire lo stanziamento di Euro 293.443,00 ai 22 centri, per un importo pari a Euro 13.338,32  per ciascuna struttura, e lo stanziamento di Euro 311.514,00 alle 21 case rifugio A e B per un importo pari a Euro 14.834,00 per ciascuna struttura. Le strutture beneficiarie sono quelle indicate negli elenchi approvati con DGR n. 1503 del 16.10.2018 e quelle di nuova costituzione secondo deliberazione della Giunta regionale n. 1157 del 19 luglio 2017 di impiego dei fondi statali di cui al DPCM del 25 novembre 2016 (Allegati A e B al presente provvedimento). 

Il contributo sarà liquidato direttamente alle strutture di cui ai citati Allegati A e B per il sostegno delle spese sostenute nel periodo gennaio – dicembre 2019, in due tranche:

  • 90% all’accettazione del contributo, a seguito di comunicazione della Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale;
  • 10% a saldo, a seguito della presentazione di relazione e rendiconto delle spese sostenute almeno pari al contributo concesso.

Si propone, altresì, di rinviare a successivo provvedimento del Direttore della Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale la definizione in dettaglio delle modalità di liquidazione del contributo, procedendo contestualmente all’impegno di spesa a favore dei soggetti individuati nei predetti Allegati
A
e B.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

- VISTO il Decreto legge 14 agosto 2013, n. 93 convertito con modifiche nella legge 15 ottobre 2013, n. 119;

- VISTA la L.R. del 23 aprile 2013, n. 5;

- VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 dicembre 2017;

- VISTA la L.R. 29 novembre 2001, n. 39 e ss.mm. e ii.;

- VISTO il D.Lgs. 23 giugno 2011 n. 118  e ss.mm. e ii.;

- VISTO il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 e ss.mm. e ii.;

- VISTA la L.R. 7 gennaio 2011, n. 1 e ss.mm.e ii;

- VISTA la DGR  n. 81 del 26 gennaio 2018 “Direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2018-2020”;

- VISTA la DGR n. 1157 del 19 luglio 2017;

- VISTA la DGR n. 659 del 15 maggio 2018;

- VISTA la DGR n. 1280 del 10 settembre 2018;

- VISTA la DGR n. 1503 del 16 ottobre 2018;

- VISTO l’articolo, 2, comma 2, della L.R. 31 dicembre 2012, n. 54 e ss.mm. e ii;

delibera

  1. di ritenere le premesse e gli Allegati A e B parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  2. di approvare i criteri e le modalità, specificati in premessa, per la concessione dei finanziamenti ai Comuni e alle Aziende ULSS per l’istituzione di nuove strutture, in attuazione del DPCM 1 dicembre 2017;
  3. di incaricare il Direttore della Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale di predisporre ed approvare con proprio provvedimento il bando e la modulistica per la presentazione delle richieste di contributo per l’istituzione di nuove strutture, dandone altresì diffusione;
  4. di dare atto che la spesa per l’importo di Euro 305.454,00 per l’assegnazione dei contributi previsti al precedente punto 2, al cui impegno provvederà il Direttore della Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale con proprio provvedimento, sarà posta a carico del capitolo 102214 “Fondo nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (art. 19, C. 2, D.L. 04/07/2006, n. 223 - D.L. 14/08/2013, n. 93)” del Bilancio di previsione 2018-2020, secondo l’esigibilità della spesa;
  5. di approvare i criteri e le modalità, specificati in premessa, per l’assegnazione dei Voucher educativi nell’ambito del finanziamento aggiuntivo degli interventi regionali già operativi di cui al DPCM 1 dicembre 2017;
  6. di incaricare il Direttore della Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale di predisporre ed approvare con proprio provvedimento l’Avviso, il modulo per la presentazione delle proposte di percorso educativo da parte degli Enti del Terzo Settore e il modulo di richiesta delle proposte da parte delle Scuole, dandone altresì diffusione;
  7. di dare atto che la spesa per l’assegnazione dei contributi previsti al precedente punto 5, per l’importo di Euro 62.017,00, al cui impegno provvederà il Direttore della Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale con proprio provvedimento, sarà posta a carico del capitolo 102214 “Fondo nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (art. 19, C. 2, D.L. 04/07/2006, n. 223 - D.L. 14/08/2013, n. 93)” del Bilancio di previsione 2018-2020, secondo  l’esigibilità della spesa;
  8. di approvare, per le motivazioni e con la ripartizione dettagliatamente descritte in premessa,  l’assegnazione del finanziamento di Euro 293.443,00 ed Euro 311.514,00 rispettivamente ai centri antiviolenza e alle case rifugio esistenti di cui agli Allegati A e B al presente provvedimento, rinviando a successivo provvedimento del Direttore della Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale l’impegno di spesa a carico del capitolo 102214 “Fondo nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (art. 19, C. 2, D.L. 04/07/2006, n. 223 - D.L. 14/08/2013, n. 93)”  del Bilancio di previsione 2018-2020, secondo l’esigibilità della spesa, e l’individuazione delle dettagliate modalità di liquidazione;
  9. di dare atto che le spese a carico del sopraccitato capitolo di spesa, di cui si demandano gli impegni a successivi atti del Direttore della Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale, non rientrano nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. n. 1/2011;
  10. di dare atto che la Direzione Relazioni Internazionali, Comunicazione e SISTAR, a cui è stato assegnato il capitolo di spesa  102214 “Fondo nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità (art. 19, C. 2, D.L. 04/07/2006, n. 223 - D.L. 14/08/2013, n. 93)”, ha attestato che il medesimo presenta sufficiente capienza;
  11. di incaricare il Direttore della Unità Organizzativa Cooperazione Internazionale dell’esecuzione del presente provvedimento, dando atto che, essendo riservata al medesimo la gestione amministrativa del procedimento, egli possa apportare eventuali variazioni all'iter procedimentale in termini non sostanziali;
  12. di dare altresì incarico al predetto Direttore di trasmettere il presente provvedimento alla
    V Commissione Consiliare e al Tavolo di coordinamento regionale per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne;
  13. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli artt. 26 e 27 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  14. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

1587_AllegatoA_381133.pdf
1587_AllegatoB_381133.pdf

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