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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 81 del 14 agosto 2018


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1018 del 17 luglio 2018

Recepimento Accordo Conferenza Unificata Rep Atti 129/CU del 26/10/2017 "Piano Nazionale per la prevenzione del rischio autolesivo e suicidario nei servizi residenziali minorili del dipartimento della giustizia minorile e Comunità". Approvazione del Piano regionale di prevenzione ed indicazioni per la redazione del piano locale.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si recepisce l’Accordo Rep. Atti  129/CU del 26/10/2017 e si approva il Piano regionale e le linee di indirizzo regionali per la prevenzione del rischio autolesivo e suicidario nei servizi minorili (IPM – CPA) del Veneto.

L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.

Con DPCM emanato in data 01/04/2008 avente ad oggetto “Modalità e criteri per il trasferimento al Servizio Sanitario Nazionale delle funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro, delle risorse finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali in materia di Sanità Penitenziaria”, sono state disciplinate le modalità, i criteri e le procedure per il trasferimento al Servizio Sanitario Nazionale delle funzioni sanitarie, delle risorse finanziarie, dei rapporti di lavoro, delle attrezzature, arredi e beni strumentali relativi alla Sanità Penitenziaria, demandando alle Regioni l'espletamento delle funzioni trasferite. I relativi allegati A e C  definiscono nel dettaglio le azioni necessarie a realizzare la presa in carico sanitaria negli istituti penitenziari (Allegato A) e il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Allegato C). L’allegato A riserva, inoltre, un’attenzione specifica al tema della presa in carico dei nuovi giunti e della prevenzione del rischio suicidario.

La Conferenza Unificata, nella seduta del 19 gennaio 2012, ha approvato l’Accordo, ai sensi dell’art.9 del d.lgs. 28/08/97, n. 281, sul documento proposto dal Tavolo di consultazione permanente sulla sanità penitenziaria recante “Linee di indirizzo per la riduzione del rischio autolesivo e suicidario dei detenuti, degli internati e dei minorenni sottoposti a provvedimento penale” (Rep.n.5/CU).

Tali linee di indirizzo impegnano le Regioni e la Giustizia minorile a costituire un gruppo di lavoro tecnico scientifico interistituzionale, allo scopo di elaborare un programma operativo di prevenzione del rischio autolesivo e suicidario in carcere e nei servizi minorili sulla base delle indicazioni degli organismi europei e di quelle, sopra citate, dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

La Regione del Veneto, con DGR n. 2722 del 24 dicembre 2012, ha recepito l'Accordo sopra menzionato e ha definito il programma operativo da applicarsi in tutti gli Istituti Penitenziari del Veneto e le seguenti azioni prioritarie:

  • una ricognizione dell'esistente in ciascun Istituto/servizio penitenziario e/o minorile, in termini di disposizioni normative e pratiche già in atto;
  • lo sviluppo di specifiche modalità operative ed organizzative di intervento nei confronti del disagio capaci, sulla base delle competenze e delle responsabilità attribuite dalla normativa vigente alle Amministrazioni coinvolte, di individuare sia le aree di coordinamento sia le specifiche attività che ciascuna di esse dovrà mettere in atto;
  • il monitoraggio e la valutazione delle procedure stesse, anche attraverso l'utilizzo di strumenti per la verifica dell'applicazione  (es: audit, monitoraggio della diffusione e della conoscenza delle procedure, ecc.).

Considerata la necessità di superare la fase di sperimentazione ed alla luce della peculiarità dei comportamenti autolesivi dei minori, che richiedono interventi specifici e mirati, la Conferenze Unificata nella seduta del 26/10/17 (Rep. Atti n. 129/CU),  ha approvato il documento “Piano Nazionale per la prevenzione del rischio autolesivo e suicidario nei servizi residenziali del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità”.

Il Piano Nazionale intende consolidare il processo di integrazione tra i servizi minorili ed i servizi del SSN, considerati anche gli esiti delle sperimentazioni previste dall’Accordo del 2012. Inoltre, il Piano delinea un modello interistituzionale, nel quale gli interventi di prevenzione del rischio autolesivo e suicidario siano sempre più orientati al sostegno ed al supporto individualizzati ai fini della presa in carico dell’adolescente.

A tale scopo, la struttura organizzazione del Piano prevede tre livelli istituzionali con specifiche azioni e responsabilità:

  • il livello centrale costituito dal Tavolo di Consultazione Permanente per la sanità penitenziaria, che può avvalersi del contributo del Sottogruppo tecnico minorili, è deputato a: fornire ed aggiornare gli indirizzi generali per gli interventi integrati di prevenzione e riduzione del rischio autolesivo e/o suicidario; proporre gli indirizzi generali per la formazione congiunta; monitorare e valutare l’applicazione degli indirizzi del piano nazionale; curare la raccolta ed il monitoraggio dei dati trasmessi sia dal Dipartimento per la Giustizia Minorile sia dalle Regioni; diffondere i dati raccolti;
  • il livello regionale costituito dagli Osservatori regionali permanenti per la sanità penitenziaria, che potranno avvalersi anche di uno specifico sotto gruppo, con il compito di predisporre un modello di protocollo operativo regionali, declinare sulla scorta delle indicazioni del livello centrale gli indirizzi formativi, verificare  la definizione e la sottoscrizione dei protocolli locali, monitorare gli stessi e trasmettere gli esiti al livello centrale, raccogliere e trasmettere i dati epidemiologici e le buone prassi al livello centrale;
  • il livello locale costituito dalle Direzioni degli Istituti Penitenziari Minorili (IPM), dei Centri di Prima Accoglienza (CPA) e delle Comunità pubbliche dell’amministrazione della giustizia nonche dalle Aziende Ulss sul cui territorio insistono i suddetti servizi minorili. Ad essi viene richiesto di redigere, aggiornare, implementare e monitorare – conformemente alle indicazioni dei livelli centrali e regionali – il Piano locale di prevenzione.

L’Osservatorio regionale permanente per la salute in carcere, ha individuato nella seduta del 15 febbraio u.s. i componenti  dello specifico sotto-gruppo per l’area minorile per l’elaborazione di un protocollo operativo regionale per la prevenzione del rischio autolesivo e suicidario, per individuare i referenti  regionali, declinare specifici indirizzi formativi, e quant’altro previsto dal Piano.

Il Gruppo di lavoro si è ripetutamente  incontrato  elaborando  le “Linee di indirizzo regionali  per la prevenzione del rischio autolesivo e suicidario nei servizi minorili (IPM – CPA) del Veneto”, Allegato B del presente provvedimento, presentate all’Osservatorio nella seduta del 14 giugno 2018.

In tale sede, sono state definite le seguenti indicazioni:

  • organizzazione di una specifica formazione congiunta, nella quale condividere il documento regionale, elaborato congiuntamente con il C.G.M. e gli Uffici regionali competenti, e le prassi operative con operatori sanitari e penitenziari (si richiama quanto indicato nell’Accordo relativamente alla competenza e alle materie oggetto di approfondimento).
  • attivazione di un monitoraggio almeno annuale, salvo richieste delle parti, relativamente ai dati epidemiologici.
  • l’Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana e la Direzione dell’Istituto Penale Minorile di Treviso dovranno predisporre il  “Piano Locale per la prevenzione del rischio autolesivo e suicidario nei servizi minorili (IPM – CPA)”, entro 3 mesi dalla data di approvazione del presente provvedimento. Il Piano Locale di Prevenzione dovrà essere trasmesso agli uffici regionali competenti per la valutazione in merito alla completezza ed armonia con il programma operativo regionale; gli uffici regionali si avvarranno del  gruppo di lavoro interistituzionale per l’espressione del parere. Il piano, ottenuto il parere favorevole come sopra descritto, dovrà essere sottoscritto dalle parti.

Con il presente provvedimento si propone di recepire l’Accordo Stato-Regioni sopra citato che viene unito in Allegato A e di approvare le linee di indirizzo regionali per la prevenzione del rischio autolesivo e suicidario nei servizi minorili del Veneto, che viene unito in Allegato B.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

  • Visto l'art. 2, comma 2 delle Legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
  • Vista la DGR n. 2722 del 24 dicembre  2012;
  • Visto l’Accordo Stato Regioni approvato il 19 gennaio 2012 Rep. 5/CU, sul documento recante “Linee di indirizzo per la riduzione del rischio autolesivo e suicidario dei detenuti, degli internati e dei minorenni sottoposti a provvedimento penale”;
  • Visto l’Accordo Stato Regioni approvato il 26/10/2017 – Rep 129/CU del 26/10/2017 “ Piano Nazionale per la prevenzione del rischio autolesivo e suicidario nei servizi residenziali minorili del dipartimento della giustizia minorile e Comunità”;

delibera

  1. di recepire l'Accordo approvato in sede di Conferenza Unificata il 26/10/2017 – Rep 129/CU “Piano Nazionale per la prevenzione del rischio autolesivo e suicidario nei servizi residenziali minorili del dipartimento della giustizia minorile e Comunità”, all’Allegato A;
  2. di approvare l’Allegato B “Linee di indirizzo regionali per la prevenzione del rischio autolesivo e suicidario nei servizi minorili (IPM – CPA)”;
  3. di stabilire che l’Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana e la Direzione dell’Istituto Penale Minorile di Treviso dovranno predisporre il  “Piano Locale per la prevenzione del rischio autolesivo e suicidario nei servizi minorili (IPM – CPA)”, entro 3 mesi dalla data di approvazione del presente provvedimento;
  4. di stabilire che il Piano Locale di Prevenzione dovrà essere trasmesso agli uffici regionali competenti per la valutazione in merito alla completezza ed armonia con il programma operativo regionale; gli uffici regionali si avvarranno del  gruppo di lavoro interistituzionale per l’espressione del parere. Il piano, ottenuto il parere favorevole come sopra descritto, dovrà essere sottoscritto dalle parti (l'Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana e la Direzione dell'Istituto Penale Minorile di Treviso);
  5. di prevedere l’attivazione di un monitoraggio periodico, relativamente ai dati epidemiologici;
  6. di dar corso all'organizzazione di una specifica formazione congiunta, nella quale condividere il documento regionale e le prassi operative. In tal senso si richiama quanto indicato nell’Accordo relativamente alla competenza e alle materie oggetto di approfondimento;
  7. di incaricare l’Unità Organizzativa Salute mentale e sanità penitenziaria afferente alla Direzione Programmazione Sanitaria – LEA dell’esecuzione del presente atto e di ogni successivo adempimento consequenziale;
  8. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
  9. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

1018_AllegatoA_374841.pdf
1018_AllegatoB_374841.pdf

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