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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 56 del 12 giugno 2018


Materia: Agricoltura

Deliberazione della Giunta Regionale n. 738 del 28 maggio 2018

Definizione del programma e dell'organizzazione della "Conferenza regionale dell'agricoltura e dello sviluppo rurale del Veneto". Approvazione schema di Accordo con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria ai sensi dell'art. 15 della L. n. 241/1990.

Note per la trasparenza

Adozione delle disposizioni per l’organizzazione della Conferenza regionale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale del Veneto. Approvazione del relativo programma e dello schema di Accordo con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria ai sensi dell’art. 15 della L. n. 241/1990.

L'Assessore Giuseppe Pan riferisce quanto segue.

A livello comunitario si è già avviato il dibattito sul futuro delle Politiche dell'Unione Europea post 2020, all’interno delle quali, troverà necessaria collocazione anche la riforma della Politica Agricola Comune (PAC). Sul tema la Commissione europea ha già effettuato una consultazione pubblica su “Modernizzazione e semplificazione della PAC”, chiusasi il 2 maggio con 322.912 contributi e 1.417 position paper prodotti dai diversi partecipanti, i cui risultati sono stati presentati nella Conferenza del 7 luglio 2017.

Ne è seguita la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni “Il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura” – COM(2017) 713 final- del 29 novembre 2017, con la quale sono stati, tra l’altro, indicati i principali obiettivi della futura PAC:

  • promuovere un settore agricolo intelligente e resiliente;
  • rafforzare la tutela dell'ambiente e l'azione per il clima e contribuire agli obiettivi climatici e ambientali dell'UE;
  • sostenere il tessuto socioeconomico delle zone rurali.

A tale comunicazione ed in coerenza con il quadro finanziario pluriennale in corso di definizione (Comunicazione della Commissione COM(2018) 98 final, del 14.2.2018, “A new, modern Multiannual Financial Framework for a European Union that delivers efficiently on its priorities post-2020”), dovrebbero seguire le proposte di regolamento che saranno presentate con ogni probabilità nel corso dell’anno corrente.

A livello nazionale, nel mese di aprile 2017 il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha presentato agli assessori all’agricoltura delle Regioni un documento dal titolo “Prospettive di riforma della PAC: la proposta italiana”, che muovendo dalla preoccupazione di evitare penalizzazioni al nostro Paese nel riparto delle risorse (in particolare contestando l’impiego del criterio “superficie agricola”) indica alcune priorità e temi specifici quali:

  1. la semplificazione dello sviluppo rurale
  2. il miglioramento degli strumenti per la gestione del rischio
  3. la riforma delle OCM per migliorare i rapporti di filiera
  4. l’innovazione e la sfida dell’agricoltura di precisione
  5. i giovani, le aree interne e la montagna quali temi specifici cui continuare a garantire il sostegno.

Nella seduta del 9 novembre 2017 la Conferenza Unificata della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano ha approvato la posizione nazionale sulla politica di coesione dopo l’anno 2020, proposta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ribadendo tra l’altro la validità del modello di governance multilivello, che prevede il ruolo paritetico tra il Governo centrale e quello delle Regioni.

In questo contesto, pur considerando l’incertezza complessiva del momento rispetto a diversi profili (politico, finanziario, ecc.), si può comunque ipotizzare che continueranno ad avere un ruolo centrale le diverse funzioni dell'agricoltura nelle aree rurali e in particolare, oltre ovviamente a quelle collegate alla produzioni di alimenti, quelle relative alla creazione o conservazione di beni pubblici (acqua, suolo, biodiversità, paesaggio, ecc.), nonché quelle connesse al contrasto ai cambiamenti climatici.

Posto che ciò implicherà necessariamente anche la revisione/ridefinizione degli strumenti di intervento previsti dalla PAC stessa, va sottolineato che anche altri aspetti peculiari, quali il ruolo più ampio e complesso delle aree rurali nei processi di sviluppo, il mantenimento delle condizioni essenziali di attrattività e vitalità dei territori, la qualità della vita nelle zone rurali, richiederanno la necessaria attenzione, anche finanziaria, ai vari livelli decisionali.

Pertanto, soprattutto allo scopo di definire una posizione regionale condivisa, in grado di contribuire anche alla strategia nazionale in tema di evoluzione della politica agricola comune dopo il 2020, la Regione con la “Conferenza regionale dell'agricoltura e dello sviluppo rurale”, da tenersi nel periodo maggio 2018 - giugno 2019, intende promuovere un percorso di approfondimento e confronto - aperto alla più ampia partecipazione - sul futuro del mondo rurale veneto, per verificare i possibili scenari di sviluppo del settore e le strategie "di accompagnamento" che si dovranno implementare nel periodo di programmazione 2021-2027.

L'obiettivo principale dell'iniziativa è innanzitutto inteso a delineare e condividere con il maggior numero di portatori di interesse e rappresentanti del settore (agricoltori e loro organizzazioni, associazioni dei produttori, soggetti pubblici, associazioni dei consumatori, ecc.) le priorità strategiche dell'azione regionale in grado di orientare e prefigurare le dinamiche di sviluppo del sistema agricolo e rurale veneto nel medio periodo, nel contesto delle prospettive delineate a livello comunitario.

La Conferenza regionale dell'agricoltura e dello sviluppo rurale del Veneto verrà attuata secondo una formula articolata in diversi momenti per consentire di definire, aggiornare e puntualizzare i principali elementi che contraddistinguono il quadro di riferimento e gli scenari, e di alimentare nel contempo un percorso guidato di riflessione e di proposta, con il coinvolgimento di tutti i principali attori del sistema, a livello pubblico e privato.

Si propone pertanto di approvare l'impostazione generale della Conferenza riportata nell'Allegato A al presente provvedimento unitamente al programma di massima ed alle modalità organizzative della Conferenza stessa.

La Conferenza dovrà essere necessariamente supportata da una apposita campagna informativa su web, stampa e radio locali in modo da assicurare la più ampia diffusione delle notizie a tutti i livelli.

Considerata l'importanza e la complessità dell'evento, si ritiene di realizzare il medesimo, mediante le possibilità offerte dall’articolo 15 della L. n. 241/1990, in collaborazione con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (di seguito CREA), Ente nazionale di ricerca con personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestale, dotato di autonomia scientifica, statutaria, organizzativa, amministrativa e finanziaria, con competenza scientifica nel settore agricolo, ittico, forestale, nutrizionale e socioeconomico.

In particolare il CREA, per il tramite del suo Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia (di seguito CREA-PB), per compiti statutari svolge funzioni di supporto scientifico in relazione all’applicazione delle politiche agro-alimentari, agro-industriali e di sviluppo rurale, nell’interesse delle Regioni e delle Province autonome, degli Enti Locali e delle altre pubbliche Amministrazioni.

Richiamato al riguardo l’art. 5, comma 6, del d.lgs. 50/2016 - secondo cui un accordo concluso esclusivamente tra due o più amministrazioni aggiudicatrici non rientra nell’ambito di applicazione del codice dei contratti pubblici purché siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni: «a) l'accordo stabilisce o realizza una cooperazione tra le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti, finalizzata a garantire che i servizi pubblici che essi sono tenuti a svolgere siano prestati nell'ottica di conseguire gli obiettivi che essi hanno in comune; b) l'attuazione di tale cooperazione è retta esclusivamente da considerazioni inerenti all'interesse pubblico; c) le amministrazioni aggiudicatrici o gli enti aggiudicatori partecipanti svolgono sul mercato aperto meno del 20 per cento delle attività interessate dalla cooperazione» - la Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca, con nota prot. n. 131297 del 9 aprile 2018 ha chiesto al CREA la disponibilità a collaborare per la realizzazione della Conferenza regionale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale. 

Per la realizzazione delle attività previste dal presente provvedimento, il costo complessivo non potrà superare l’importo di euro 287.000,00, di cui euro 229.600 a carico della Regione del Veneto, quale ristoro delle spese sostenute dal CREA-PB, attraverso la Misura 20 “Assistenza tecnica” del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2014-2020, ed euro 57.400,00 a carico del CREA-PB.

L’importo previsto sarà liquidato al CREA-PB previa presentazione di domanda di pagamento e di idonea documentazione giustificativa della spesa, secondo le modalità stabilite dall’Accordo e sulla base delle procedure definite dalla deliberazione n. 993/2016 e s.m.i. (Piano di attività di Assistenza tecnica al PSR), attraverso l’organismo pagatore AVEPA. La somma a carico della Regione trova la necessaria copertura nelle risorse programmate con deliberazione 1657 del 17 ottobre 2017, che approva il Programma Operativo 2 della misura 20 Assistenza Tecnica al PSR 2014-2020 (iniziativa n. 22).

Si propone pertanto di approvare lo schema di accordo Regione – CREA-PB, ai sensi dell’articolo 15 della L. n. 241/1990,  riportato nell’Allegato B al presente provvedimento incaricando della relativa sottoscrizione il Direttore della Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l’articolo 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del 18 dicembre 2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1305/2013 del 18 dicembre 2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/78, (CE) n. 165/94, (CE) n. 2799/98, (CE) n. 814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008;

VISTO il Regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune e che abroga il regolamento (CE) n. 637/2008 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio;

VISTO l’Accordo di Partenariato per l’Italia sull'uso dei fondi strutturali e di investimento per la crescita e l'occupazione nel 2014-2020 trasmesso alla Commissione europea il 22 aprile 2014 e adottato il 29 ottobre 2014 dalla Commissione europea a chiusura del negoziato formale;

VISTA la Deliberazione n. 71/CR del 10 giugno 2014, con cui la Giunta regionale ha approvato la proposta di Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020 (PSR 2014-2020);

VISTA la Deliberazione amministrativa del Consiglio regionale n. 41 del 9 luglio 2014, di adozione del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020;

VISTA la decisione di esecuzione C(2015) 3482 del 26.05.2015 con cui la Commissione europea ha approvato il programma di sviluppo rurale della Regione Veneto e ha concesso il sostegno da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale FEASR;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 2053 del 14/12/2017 di approvazione dell’ultima versione del testo del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014-2020 ai sensi del Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 993 del 29 giugno 2016 (Assistenza tecnica PSR, Misura 20, Piano di attività) e s.m.i;

VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1657 del 17 ottobre 2017 relativa all’approvazione del  Programma Operativo (PO.2) di Assistenza tecnica al PSR 2014-2020 (Misura 20);

VISTA la legge 7 agosto 1990, n. 241;

VISTE le Deliberazioni della Giunta Regionale n. 802 e 803 del 27 maggio 2016 e s.m.i. relative all’organizzazione amministrativa della Giunta regionale in attuazione dell'art. 17 della legge regionale n. 54 del 31.12.2012, come modificato dalla legge regionale 17 maggio 2016, n. 14;

VISTA la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni “Il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura” – COM(2017) 713 final- del 29 novembre 2017;

VISTA la Comunicazione della Commissione COM(2018) 98 final, del 14.2.2018, “A new, modern Multiannual Financial Framework for a European Union that delivers efficiently on its priorities post-2020”;

VISTO il documento del Ministero della politiche agricole alimentari e forestali “Prospettive di riforma della PAC: la proposta italiana”;

VISTO il documento proposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri “Posizione italiana sulla Politica di Coesione post 2020”, approvato nella seduta della Conferenza Unificata del 9 novembre 2017;

VISTA la nota della Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca prot. n. 131297 del 9 aprile 2018;

RAVVISATA l'opportunità di accogliere la proposta del relatore facendo proprio quanto esposto in premessa;

DATO ATTO che il Direttore di Area ha attestato che il Vicedirettore di Area nominato con DGR n. 1405 del 29/08/2017, ha espresso in relazione al presente atto il proprio nulla osta senza rilievi, agli atti dell'Area medesima;

delibera

  1. di approvare l'organizzazione della "Conferenza regionale dell'agricoltura e dello sviluppo rurale"come definita nelle premesse al presente provvedimento;
  2. di approvare l'Allegato A, parte integrante del presente provvedimento, che illustra gli obiettivi, le fasi, il programma di massima e gli aspetti organizzativi e gestionali della "Conferenza regionale dell'agricoltura e dello sviluppo rurale del Veneto";
  3. di supportare, attraverso il piano di comunicazione del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto, la realizzazione della Conferenza con una apposita campagna informativa su web, stampa e radio locali in modo da assicurare la più ampia diffusione della iniziativa;
  4. di dare atto che è interesse comune della Regione e del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA), Ente nazionale di ricerca con personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestale, con competenza scientifica nel settore agricolo, ittico, forestale, nutrizionale e socioeconomico realizzare la Conferenza regionale dell'agricoltura e dello sviluppo rurale attraverso le modalità previste dall’articolo 15 della L. n. 241/1990;
  5. di approvare lo schema di accordo Regione – CREA-PB, ai sensi dell’articolo 15 della L. n. 241/1990, riportato nell’Allegato B al presente provvedimento incaricando della relativa sottoscrizione il Direttore della Direzione Agroambiente, Caccia e Pesca;
  6. di stabilire che per la realizzazione delle attività previste dal presente provvedimento, il costo complessivo non potrà superare l’importo di euro 287.000,00, di cui euro 229.600 a carico della Regione del Veneto, quale ristoro delle spese sostenute dal CREA-PB, attraverso la Misura 20 “Assistenza tecnica” del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto 2014-2020, ed euro 57.400,00 a carico del CREA-PB;
  7. di incaricare la Direzione Agroambiente Caccia e Pesca, alla predisposizione, adozione ed espletamento di ogni altro atto e adempimento necessario alla esecuzione della presente deliberazione, inclusi gli ulteriori atti volti al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla stessa;
  8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell'articolo 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  9. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

738_AllegatoA_371054.pdf
738_AllegatoB_371054.pdf

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