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Materia: Sanità e igiene pubblica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 694 del 21 maggio 2018
DPCM 1° aprile 2008 ("Modalità e criteri per il trasferimento al Servizio sanitario nazionale delle funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro, delle risorse finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali in materia di sanità penitenziaria"): revisione dei criteri di riparto per l'assegnazione alle Aziende Ulss del fondo nazionale per la sanità penitenziaria.
Con il presente provvedimento si procede ad una revisione dei criteri di riparto del fondo nazionale per la sanità penitenziaria alle Aziende Ulss.
L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.
Con il DPCM 1° aprile 2008 avente per oggetto "Modalità e criteri per il trasferimento al Servizio Sanitario Nazionale delle funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro, delle risorse finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali in materia di sanità penitenziaria", sono state disciplinate le modalità, i criteri e le procedure per il trasferimento al Servizio Sanitario Nazionale delle funzioni sanitarie, delle risorse finanziarie, dei rapporti di lavoro, delle attrezzature, arredi e beni strumentali relativi alla sanità penitenziaria, demandando alle Regioni l'espletamento delle funzioni trasferite.
Con DGR n. 2144 del 29 luglio 2008 la Giunta regionale del Veneto ha recepito il suddetto DPCM, demandando ad un successivo atto l’individuazione delle procedure amministrative di gestione delle risorse finanziarie statali annualmente trasferite alla Regione per sanità penitenziaria.
In particolare, con DGR n. 1575 del 4 ottobre 2011 sono stati definiti i criteri di riparto alle Aziende Ulss delle risorse finanziarie statali assegnate per l’esercizio finanziario 2011 ai sensi del DPCM 1° aprile 2008; con i medesimi criteri sono stati ripartiti anche le risorse assegnate per gli esercizi 2012 e 2013. Con DGR n. 2346 del 16 dicembre 2013 sono stati definiti nuovi criteri di riparto alle Aziende Ulss a valere dall’esercizio finanziario 2014.
In tale contesto è opportuno richiamare la DGR n. 1529 del 03 novembre 2015 con la quale è stata implementata la rete sanitaria regionale per l’assistenza sanitaria negli Istituti penitenziari per adulti.
La ripartizione tra le Regioni del fondo nazionale per l’anno 2017 ha tenuto conto sia della nuova organizzazione dei servizi di sanità penitenziaria definita con l’Accordo della Conferenza Unificata il 22 gennaio 2015 (Rep. n. 3/CU), recepito con DGR n. 1529/2015, sia della definitiva chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, presupposti che hanno reso non più attuali i criteri adottati fino all’esercizio finanziario 2016.
Alla luce, pertanto, delle nuove disposizioni di riparto del fondo nazionale a valere dall’anno 2017, si provvede, con il presente provvedimento, ad una revisione dei criteri finora adottati per l’assegnazione delle risorse alle Aziende Ulss, definiti dalla DGR n. 2346/2013. Nello specifico, le risorse assegnate alla Regione del Veneto saranno così ripartite alle Aziende:
Si ritiene utile esplicitare che le risorse finanziarie in oggetto – che costituiscono fondo finalizzato e spesa obbligatoria, ripartito tra le regioni con continuità su base annua – concorrono alla garanzia dei livelli essenziali di assistenza in ambito penitenziario, integrandosi per le suddette specifiche finalità con altre risorse sanitarie ordinarie e specifiche, quale ad esempio la quota procapite che viene trasferita alle Aziende ULSS tramite il provvedimento generale di riparto del Fondo Sanitario regionale anche per i detenuti con sentenza definitiva che a norma di legge assumono la residenza presso l'Istituto penitenziario. Le risorse finanziarie oggetto del presente riparto non sono, pertanto, le sole finalizzate a sostenere l’esercizio di tutte le azioni per la tutela della salute in carcere nel rispetto delle vigenti normative sanitarie (come integrate dallo stesso DPCM 01.04.2008) e in conformità all’Accordo sancito dalla Conferenza Unificata il 22.05.2015 – Rep. n. 3/CU), oltre che delle prestazioni ordinariamente dovute agli adulti e minori in esecuzione penale esterna (per es., le prestazioni psicologiche ai minori in carico agli USSM).
In tale contesto, è opportuno dare evidenza anche del riparto annuale della quota del fondo sanitario nazionale dedicata all’assistenza ai detenuti tossico/alcoldipendenti in carcere. Poiché il Piano Socio Sanitario regionale, approvato con legge regionale n. 23/2012 e succ. modif., ha previsto una gestione unitaria di tutte le attività socio-sanitarie a favore dei detenuti, integrando l’assistenza alla tossico/alcoldipendenza con le altre forme di assistenza sanitaria in carcere, sarà predisposto, a decorrere dall’anno 2017, un unico provvedimento regionale di riparto che comprenderà anche le risorse per l’assistenza ai detenuti tossico/alcoldipendenti. Si ritiene di ripartire tale risorsa, relativamente all’anno 2017, sulla base della presenza dei detenuti per reati droga-correlativi (artt. 73 e/o 74 DPR 309/90) definita nella percentuale del 34,1% della popolazione carceraria presente al 31 dicembre 2016 (Relazione annuale al Parlamento anno 2017 sullo stato delle tossicodipendenze in Italia), rinviando a successivi decreti dirigenziali le revisioni ritenute congrue a tale specifica attività.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
Visto il DPCM 01 aprile 2008;
Vista la L.R. n. 23 del 29 giugno 2012;
Vista la DGR n. 2144 del 29 luglio 2008;
Vista la DGR n. 1575 del 4 ottobre 2011;
Vista la DGR n. 2346 del 16 dicembre 2013;
Vista la DGR n. 1529 del 3 novembre 2015;
delibera
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