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Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 662 del 15 maggio 2018
Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse II Inclusione Sociale, Obiettivo Tematico 9. "Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione". Reg. UE n. 1303/2013 e Reg. UE n. 1304/2013. Direttiva per la presentazione di interventi di "Lavoro a Impatto Sociale - LIS. Bando non competitivo per l'inserimento lavorativo temporaneo di soggetti svantaggiati - Anno 2018".
Apertura dei termini per la presentazione di progetti di lavoro a impatto sociale a favore di soggetti svantaggiati. Il provvedimento intende sostenere i cittadini maggiormente in difficoltà e a rischio di povertà attraverso la realizzazione di esperienze di lavoro presso gli Uffici giudiziari del Veneto correlate ad azioni di orientamento, formazione e ricerca attiva di lavoro al fine di favorirne l’inclusione.
L'Assessore Elena Donazzan riferisce quanto segue.
L’obiettivo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale delineato all’interno della strategia Europa 2020 connota fortemente tutte le azioni della programmazione regionale, e in particolare quelle previste all’interno del Programma operativo FSE 2014-2020, Asse II - Inclusione sociale.
I dati del Veneto relativi al numero di cittadini in difficoltà sono migliori rispetto alla media nazionale. Rimane però, nonostante i numerosi segnali di ripresa dell’economia, un numero elevato di persone e di famiglie in condizioni critiche e di svantaggio: come rilevato dal rapporto statistico del 2017, la percentuale di persone a rischio di povertà e di esclusione si attesta infatti, nel 2015, al 16,8 %.
È pertanto necessario dare continuità alla programmazione di interventi per promuovere la cittadinanza attiva e, in particolare, interventi che favoriscano nuove opportunità per l’inserimento lavorativo delle persone in situazioni di difficoltà.
Questo obiettivo è perseguito attraverso interventi che, contemporaneamente: garantiscano un sostegno economico; favoriscano l’attivazione delle persone; contribuiscano, possibilmente, allo sviluppo dei sistemi locali, anche attraverso processi di trasformazione e riorganizzazione dei contesti di servizio ai cittadini.
Tra gli elementi chiave di questo sviluppo, in termini di servizi per la crescita, vi è il rafforzamento del sistema giudiziario, che va sostenuto anche e soprattutto nelle sue attività basilari, essenziali al regolare svolgimento quotidiano delle attività. Le azioni positive promosse dalla Regione del Veneto negli ultimi anni, riguardanti attività ad impatto sociale presso gli Uffici giudiziari veneti, hanno migliorato notevolmente i servizi tesi ai cittadini e alle imprese favorendo, nel contempo, una partecipazione straordinaria delle persone coinvolte.
Gli Uffici giudiziari del Veneto hanno segnalato la necessità di avere una continuità di supporto attivo attraverso l’attuazione di iniziative finalizzate all’impiego temporaneo e straordinario in attività a elevato impatto sociale, integrate con misure di orientamento, di formazione, di accompagnamento e di ricerca attiva di lavoro, per sostenere e rafforzare la partecipazione dei destinatari finali.
Con il presente bando, non competitivo, ci si propone un triplice obiettivo: assicurare un sostegno a persone particolarmente bisognose attraverso il lavoro; generare un intervento produttivo capace di mantenere attivi nel mercato del lavoro individui che attualmente ne sono esclusi, favorendone la rioccupazione; rinforzare i servizi pubblici degli Uffici giudiziari migliorandone così l’efficienza.
Si prevede quindi il coinvolgimento di circa cento destinatari finali, per i quali saranno attivate azioni di impiego temporaneo e straordinario, in attività coerenti con i fabbisogni degli Uffici giudiziari del territorio, nonché con il beneficio dei cittadini/utenti, integrate con misure di orientamento, di formazione di breve durata, di accompagnamento al lavoro.
L’iniziativa si incardina nel Programma Operativo Regionale (POR) del Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020, nell’ambito dell’Asse II Inclusione Sociale. In particolare ci si pone nel contesto dell’Obiettivo Tematico 9, priorità 9.i, e il risultato atteso è la realizzazione di interventi multi professionali e sperimentali orientati a rendere effettiva l’inclusione sociale attiva dei destinatari.
L’iniziativa si rivolge a disoccupati di lunga durata, non percettori di ammortizzatori sociali, sprovvisti di trattamento pensionistico, svantaggiati e a rischio di esclusione sociale e povertà, residenti o domiciliati in Veneto, con più di 30 anni di età. In particolare i destinatari devono rientrare in una delle due seguenti categorie:
- Soggetti disoccupati, privi o sprovvisti della copertura degli ammortizzatori sociali, così come di trattamento pensionistico, iscritti al Centro per l'impiego, alla ricerca di nuova occupazione da più di 12 mesi;
- Soggetti maggiormente vulnerabili, ovvero persone con disabilità, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, della legge 68/1999, oppure persone svantaggiate, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della legge n. 381/1991, vittime di violenza o grave sfruttamento e a rischio di discriminazione, beneficiari di protezione internazionale, sussidiaria ed umanitaria, altri soggetti presi in carico dai servizi sociali, a prescindere dalla durata della disoccupazione.
Al fine di perseguire la logica del lavoro in rete per un’efficace integrazione delle competenze, i progetti a valere sul presente Bando non competitivo sono promossi dai sette Comuni capoluogo di provincia del Veneto, in partenariato obbligatorio con uno o più soggetti iscritti nell’Elenco regionale degli Enti accreditati per i Servizi al Lavoro di cui alla L.R. n. 3/2009 art. 25 “Accreditamento” e una, o più, società cooperative sociali (di tipo A e di tipo B), cui sarà affidata la gestione dei contratti di lavoro.
Nel caso in cui i progetti prevedano attività formativa nel partenariato dovrà essere anche incluso, obbligatoriamente, un soggetto accreditato iscritto nell'elenco di cui alla L.R. n. 19 del 9 agosto 2002 e s.m.i. ("Istituzione dell'elenco regionale degli organismi di formazione accreditati") per l’ambito della Formazione Superiore.
I progetti sono costruiti insieme alle persone e sono garantiti dalla sottoscrizione di una proposta di politica attiva per la condivisione dei percorsi individuali. La logica del bando prevede infatti che, in base al principio della personalizzazione degli interventi, le azioni, anche se erogate in modalità collettiva, siano comunque progettate a favore del singolo destinatario.
Per raggiungere gli obiettivi posti il presente provvedimento mette a disposizione risorse per la copertura del costo del lavoro, una quota variabile per i servizi di politica attiva del lavoro e il riconoscimento di alcune spese per la gestione dell’intervento fino a un massimo di Euro 500,00 per destinatario, da rendicontare a costi reali.
L’utilizzazione dei lavoratori nel progetto deve avvenire esclusivamente, pena la non ammissibilità dell’azione, mediante la tipologia contrattuale del rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato (T.D.), così come regolato dalla normativa vigente (D.Lgs. n. 81 del 15 giugno 2015, artt. 4-12 e artt. 19-29). A copertura dei costi del lavoro e dei servizi accessori derivanti dalla erogazione di tale azione (formazione obbligatoria in materia di sicurezza sul lavoro, visita medica, dispositivi di protezione individuale, gestione amministrativa del personale) è attribuito un contributo massimo di Euro 6.850,00 per ogni destinatario assunto.
Gli interventi realizzati sulla base della Direttiva, Allegato B al presente provvedimento e che ne forma parte integrante, saranno finanziati con le risorse di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione CE n. 9751 del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse II – Inclusione Sociale – Obiettivo Tematico 09 – Priorità d’investimento 9.i – Obiettivo Specifico 8.
Lo stanziamento proposto per l’intervento è pari a Euro 1.000.000,00 e nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa siano assunte a valere sul Bilancio Regionale di previsione 2018-2020 approvato con L.R. n. 47 del 29/12/2017, nei seguenti termini massimi:
- Esercizio di imputazione 2018 - Euro 100.000,00 di cui quota FSE Euro 50.000,00, quota FDR Euro 35.000,00, quota Reg.le Euro 15.000,00;
- Esercizio di imputazione 2019 - Euro 850.000,00, di cui quota FSE Euro 425.000,00, quota FDR Euro 297.500,00, quota Reg.le Euro 127.500,00;
- Esercizio di imputazione 2020 – Euro 50.000,00, di cui quota FSE Euro 25.000,00, quota FDR Euro 17.500,00, quota Reg.le Euro 7.500,00.
L'approvazione dei progetti potrà essere effettuata solo previa individuazione da parte del Direttore della Direzione Lavoro della correlata copertura finanziaria a valere sul capitolo n. 102357 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Lavoro - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti”, ai sensi di quanto disposto dal D.lgs. 118/2011 s.m.i.
La gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo pari al 10%. Qualora, nel corso della fase istruttoria di approvazione delle proposte di progetto si evidenziasse la disponibilità di ulteriori risorse di co-finanziamento regionale, il Direttore della Direzione Lavoro potrà decretare, contestualmente all’impegno di spesa, anche la possibilità di incrementare l’erogazione dell’anticipazione dal 10% fino al massimo del 40%, come previsto al punto D “Aspetti finanziari” - procedure per l’erogazione dei contributi - DGR 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei beneficiari”.
Le risorse finanziare disponibili per la realizzazione dei progetti di lavoro ad impatto sociale – LIS sono attribuite e ripartite per singola Amministrazione comunale in considerazione del numero di Uffici giudiziari della specifica circoscrizione territoriale, secondo la tabella di seguito riportata:
Comune
n. Uffici giudiziari
Risorse assegnate
Venezia
4
250.000,00
Treviso
2
125.000,00
Vicenza
Verona
Padova
Belluno
Rovigo
Totale
16
1.000.000,00
Le procedure ed i criteri di valutazione dei progetti presentati, ai sensi dell’art. 110 del Regolamento UE n. 1303/2013, sono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 per il POR FSE 2014/2020.
La trasmissione della domanda di ammissione/progetto e della relativa modulistica alla Giunta Regionale del Veneto − Direzione Lavoro deve avvenire esclusivamente attraverso l’apposita funzionalità del Sistema Informativo Unificato (SIU).
La presentazione della domanda/progetto dovrà avvenire entro e non oltre entro le ore 13.00 del quarantacinquesimo giorno dalla pubblicazione del provvedimento sul BURV.
Con il presente provvedimento ci si intende avvalere delle opzioni di semplificazione sulla base di Unità di Costo Standard (UCS), di cui al Regolamento (UE) n. 1303/2013 e al Regolamento (UE) n. 1304/2013. La metodologia di calcolo delle Unità di Costo Standard cui si riferiscono gli interventi oggetto della presente Deliberazione è stata approvata con la Dgr n. 671 del 28 aprile 2015.
Si tratta pertanto di approvare, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento:
La Direzione Lavoro è incaricata dell’esecuzione del presente atto. Con specifico e successivo Decreto del Direttore della Direzione Lavoro sarà approvato ogni ulteriore provvedimento necessario per l’attuazione del presente deliberato, ivi compresa l’assunzione degli impegni di spesa.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
Visti:
delibera
- Esercizio di imputazione 2018 - Euro 100.000,00 di cui quota FSE Euro 50.000,00, quota FDR Euro 35.000,00, quota Reg.le Euro 15.000,00; - Esercizio di imputazione 2019 - Euro 850.000,00, di cui quota FSE Euro 425.000,00, quota FDR Euro 297.500,00, quota Reg.le Euro 127.500,00; - Esercizio di imputazione 2020 – Euro 50.000,00, di cui quota FSE Euro 25.000,00, quota FDR Euro 17.500,00, quota Reg.le Euro 7.500,00;
(seguono allegati)
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