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Materia: Ambiente e beni ambientali
Deliberazione della Giunta Regionale n. 380 del 26 marzo 2018
Messa in sicurezza delle fonti idropotabili contaminate da sostanze perfluoro - alchiliche (PFAS). Istituzione del Comitato tecnico - scientifico permanente di supporto alla Commissione Ambiente e Salute con particolare riferimento all'acqua potabile.
Con il presente provvedimento si istituisce il Comitato tecnico - scientifico permanente individuato nelle determinazioni di cui all'informativa del Presidente della Giunta regionale n. 51/INF del 14.12.2017 individuando i primi componenti dello stesso.
L'Assessore Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.
Con nota prot. n. 10774 del 10.05.2013 il Ministero della Salute ha informato la Regione Veneto circa la presenza di PFAS in concentrazioni definite "preoccupanti" in punti di erogazione pubblici e privati in numerosi Comuni e ha allegato la sintesi di uno studio, datato 25.03.2013, prodotto da CNR - Istituto di Ricerca sulle Acque nell'ambito di una specifica Convenzione tra MATTM e IRSA-CNR.
A far data da una nota del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 29.05.2013, prot. n. 0037869/TRI, Divisione III, indirizzata ad una pluralità di soggetti pubblici delle amministrazioni centrali e periferiche veniva richiesto di "effettuare gli accertamenti necessari all'individuazione delle fonti di immissione delle sostanze" perfluoroalchiliche e procedere "all'attivazione delle conseguenti iniziative di tutela delle acque". Da ciò ha tratto avvio un fitto carteggio della Regione Veneto con tutte le Amministrazioni competenti allo scopo di individuare un percorso condiviso e coordinato di prevenzione e tutela.
Con nota prot. n. 280929 del 02.07.2013 la Regione Veneto ha chiesto all'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e al Ministero della Salute un parere sui rischi immediati per la popolazione, derivanti dalla presenza delle sostanze PFAS.
Il Ministero della Salute, con nota prot. n. 15565/DGPRE del 08.07.2013, ha comunicato alla Regione Veneto il parere dell'Istituto Superiore di Sanità del 07.06.2013, prot. n. 002264, in cui si evidenziava la mancanza di un rischio immediato per la popolazione esposta. Tuttavia, nella medesima nota si affermava che: "la situazione potrebbe comportare un rischio potenziale per la salute umana e dunque si consiglia l'adozione di misure di trattamento delle acque potabili per l'abbattimento delle sostanze perfluoroalchiliche e di prevenzione e controllo della filiera idrica sulla contaminazione delle acque destinate al consumo umano nei territori interessati".
La Regione, attivandosi tempestivamente per conformarsi alle indicazioni ricevute, ha istituito con la D.G.R. n. 1490 del 12.08.2013 una Commissione tecnica per approfondire l'analisi della tematica attinente all'inquinamento dei composti perfluoro - alchilici nella Regione Veneto, costituita da rappresentanti della Regione e degli altri Enti coinvolti, con lo scopo di valutare i diversi profili della questione e di formulare proposte alle Autorità competenti in ordine alle ulteriori azioni da adottare per la prevenzione e la tutela della salute pubblica e dell'ambiente.
Successivamente, con riferimento alla presenza delle sostanze PFAS nelle acque destinate al consumo umano, il Ministero della Salute, ex art. 11 comma 1 lettera b) del D.Lgs. n. 31/2001, con nota del 29.01.2014, prot. n. 0002565, sulla base del parere dell'Istituto Superiore di Sanità del 16.01.2014, prot. n. 0001584, ha indicato i livelli di performance nei valori di seguito specificati: PFOS: ≤ 0,03 microgrammi/litro; PFOA: ≤ 0,5 microgrammi/litro; altri PFAS: ≤ 0,5 microgrammi/litro. Tali livelli sono stati acquisiti dalla Regione Veneto con D.G.R. n.168 del 20.02.2014.
Con D.G.R. n. 836 del 13.06.2017 è stata costituita la Commissione "Ambiente e Salute", che assorbe le competenze della Commissione Tecnica istituita con la citata D.G.R. n. 1490 del 12.08.2013 e al cui coordinamento è stato nominato, con Decreto del Presidente della Giunta Regionale, il Dott. Nicola Dell'Acqua, Direttore Generale di ARPAV.
Con nota del 18.09.2017, prot. 0027999 DGPRE, a firma del Direttore Generale della Prevenzione, il Ministero della Salute ha risposto alla Regione Veneto, riportando sinteticamente quanto affermato dall'ISS nel parere di cui alla nota prot. 26474 dell'11.09.2017, comunicando in particolare che: "in sintesi, in ossequio al principio di massima precauzione e considerata l'origine antropica dei composti in argomento, è stato raccomandato di attuare azioni finalizzate alla "virtuale assenza" di PFAS nelle acque destinate al consumo umano, dove con "virtuale assenza" si è inteso riferirsi alla più bassa concentrazione ottenibile attraverso l'applicazione delle migliori tecnologie di trattamento disponibili".
Con deliberazione della Giunta regionale n. 1590 del 03.10.2017, ferma restando la competenza statale nell'individuazione dei limiti di concentrazione per i parametri aggiuntivi di cui all'Allegato 1 del D.Lgs. n. 31/2001, la Giunta regionale ha definito i valori provvisori di performance obiettivo per le acque potabili relativamente alle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) nell'ambito del territorio regionale stabilendo i seguenti limiti "PFOA + PFOS" ≤ 90 ng/l, di PFOS ≤ 30 ng/l, ed i valori della somma degli "altri PFAS" ≤ 300 ng/l.
Con deliberazione della Giunta Regionale n. 1591 del 03.10.2017, la Giunta regionale ha inoltre stabilito di avviare, nell'ambito dei Comuni elencati nella Tabella 2 dell'Allegato A della D.G.R. n. 2133 del 23.12.2016, d'intesa con il Consiglio di Bacino "Veronese", il Consiglio di Bacino "Valle del Chiampo", il Consiglio di Bacino "Bacchiglione" e con i Gestori del servizio idrico integrato: Acque Veronesi S.c.ar.l., Acque del Chiampo S.p.A., Medio Chiampo S.p.A., Acque Vicentine S.p.A. (ora Viacqua S.p.A.), Centro Veneto Servizi S.p.A. (ora Acquevenete S.p.A.), una serie articolata di interventi, coordinata dalla Direzione Difesa del Suolo, finalizzata a sperimentare, nell'arco temporale di sei mesi, tecnologie di trattamento per le riduzioni dei carichi inquinanti sulle risorse idriche captate (in forza delle misure di controllo sulle emissioni delle contaminazioni ambientali), con l'obiettivo di perseguire, per l'acqua destinata al consumo umano degli indicatori di performance (obiettivo) per la somma dei parametri "PFOA + PFOS" ≤ 40 ng/l, mantenendo comunque l'obiettivo tendenziale delle virtuale assenza delle sostanze citate.
In seguito a tali disposizioni i Gestori del servizio idrico competenti per i comuni rientranti nella c.d. "Zona rossa" hanno provveduto ad implementare i sistemi di filtrazione e ad abbattere ulteriormente le concentrazioni di tali composti nell'acqua potabile per i Comuni sopra citati.
Con provvedimento n. 1990 in data 06.12.2017 la Giunta Regionale ha inoltre attivato una collaborazione con l'ARPAV, l'Università degli Studi di Verona e l'Università degli Studi di Padova per promuovere attività di studio e ricerca inerenti sistemi di abbattimento innovativi delle concentrazioni di PFAS e per la valutazione del rischio chimico ambientale associato alla presenza di sostanze PFAS in matrici ambientali.
Successivamente, con l'approvazione della proposta contenuta nella deliberazione n. 51/INF del 14.12.2017, la Giunta regionale ha approvato specifiche linee di intervento che in particolare:
In particolare, in relazione a quest'ultimo punto, la Giunta regionale, con D.G.R. n. 2232 del 29.12.2017 ha stabilito di avviare, per la totalità degli acquedotti del Veneto, in anticipazione rispetto alla dotazione dei Piani di Sicurezza dell'Acqua, le necessarie attività affinché i Gestori del servizio idrico integrato si dotino di sistemi di precoce rilevazione di situazioni critiche legate agli inquinanti cosiddetti "emergenti", così come di adeguati sistemi di trattamento in grado di assorbire prioritariamente eventuali nuove emergenze, agendo in prevenzione all'eventuale insorgenza di queste ultime, al fine di fronteggiare proattivamente le potenziali criticità con la programmazione e l'impiego di idonee contromisure, coerentemente con le previsioni del Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto in relazione alle interconnessioni idriche e alle relative forniture riferite a ciascun ambito territoriale ottimale.
Le determinazioni contenute nella citata informativa n. 51/INF del 14.12.2017 e nella D.G.R. n. 836 del 13.06.2017 portano ad istituire un Comitato tecnico scientifico permanente, formato da tecnici di alto profilo, al fine di fornire supporto alla Commissione Ambiente e Salute sui seguenti temi:
Si ritiene che, in forza delle citate convenzioni con le Università di Padova e Verona approvate con DGR 1990/2017, i responsabili delle connesse attività di studio e ricerca possano a pieno titolo portare il loro contributo scientifico anche in seno a detto Comitato tecnico - scientifico.
Si ritiene inoltre di dare mandato alla Commissione ambiente e Salute, a seconda delle tematiche di cui si necessita del supporto tecnico-scientifico, dell'individuazione di ulteriori personalità in campo scientifico e/o nell'ambito di Università o Istituti accademici di valenza nazionale ed internazionale, al fine dell'inserimento nel medesimo.
In considerazione degli obiettivi del succitato Comitato e quindi del supporto tecnico-scientifico alla Commissione Ambiente e Salute sull'area tematica in argomento, che raggruppa le strutture regionali competenti sui temi relativi alla tutela dell'ambiente e della salute umana, quest'ultimo si configura anche come gruppo di esperti, per quanto attiene l'early warning ambientale (Environmental early warning) e l'innovazione tecnologica (innovation and development) previsti nel Progetto LIFE16 ENV/IT/000488 - LIFE PHOENIX "Perfluorinated compounds Holistic Environmental Interistitutional eXperience". Tale Progetto è stato approvato con D.G.R. n. 1245 del 08.08.2017.
Con il presente provvedimento si provvede pertanto ad istituire il suddetto Comitato tecnico - scientifico ed a individuare, in prima istanza, i Soggetti partecipanti, secondo il seguente elenco:
La composizione del Comitato potrà essere inoltre integrata con successivi provvedimenti in relazione alle necessità che si appaleseranno nel tempo, in ragione della dimensione sovranazionale delle particolari tematiche da affrontare, anche con riguardo a tematiche tecnico legali per le quali sono già stati avviati contatti con l'Avvocato Robert Billiot partner dello studio legale Taft Stettinius & Hollister di Cincinnati, Ohio, esperto in tematiche ambientali anche con particolare riferimento al tema dei PFAS che ha trattato nel contenzioso instauratosi per la situazione di inquinamento delle acque potabili in West Virginia e Ohio.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la Direttiva 2013/39/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 agosto 2013 che modifica le direttive 2000/60/CE e 2008/105/CE per quanto riguarda le sostanze prioritarie nel settore della politica delle acque;
VISTO il Decreto Legislativo n. 31/2001;
VISTO il Decreto Interministeriale del 14 giugno 2017 (pubblicato in G.U. n. 192 del 18.08.2017), Recepimento della Direttiva (UE) 2015/1787 che modifica gli allegati II e III della direttiva 98/83/CE sulla qualità delle acque destinate al consumo umano;
VISTO il Decreto legislativo 13 ottobre 2015, n. 172 "Attuazione della direttiva 2013/39/UE, che modifica le direttive 2000/60/CE per quanto riguarda le sostanze prioritarie nel settore della politica delle acque";
VISTE la D.G.R. n. 1688 del 16.06.2000; la D.G.R. n. 1490 del 12.08.2013; la D.G.R. n. 2133 del 23.12.2016; la D.G.R. n. 836 del 13.06.2017, la D.G.R. n. 1245 del 8.08.2017, la D.G.R. n. 1591 del 03.10.2017 e la D.G.R. n. 2232 del 29.12.2017;
VISTA l'Informativa n. 51/INF del 14/12/2017 ad oggetto "Inquinamento da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) nella Regione Veneto. Determinazioni";
VISTO l'art. 2 comma 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;
delibera
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