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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 30 del 27 marzo 2018


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 278 del 13 marzo 2018

Adempimenti conseguenti all'evoluzione di posizioni di soggetti accreditati erogatori di prestazioni sanitarie: aggiornamento di titolarità dell'accreditamento istituzionale e attribuzione di budget per il triennio 2018-2020, accoglimento di rinunce all'accreditamento e presa d'atto di cessazione di attività accreditata. L.R. n. 22 del 16 agosto 2002.

Note per la trasparenza

Con il provvedimento in esame, a seguito di mutamenti giuridici e organizzativi che hanno interessato soggetti accreditati erogatori di prestazioni sanitarie, in ossequio alle previsioni della DGR n. 2201/12 e della circolare attuativa prot. n. 30584 del 25 gennaio 2018, si procede all’aggiornamento di titolarità dell’accreditamento istituzionale, alla conseguente attribuzione del budget per triennio 2018-2020 ed, inoltre, si procede all’accoglimento della rinuncia all’accreditamento e alla presa d’atto della cessazione di attività accreditata di altri soggetti.

L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.

La Regione del Veneto, nel proprio impegno in materia di promozione della qualità, ha disciplinato con la Legge Regionale n. 22 del 16 agosto 2002 e s.m.i. la materia dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali in attuazione di quanto disposto dagli artt. 8-ter e quater del D.L.gs. 30.12.1992 n. 502 e s.m.i.

Tale normativa regionale, che sostanzialmente si configura come una disciplina quadro sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali, rappresenta uno degli strumenti attraverso cui la Regione ha inteso promuovere lo sviluppo della qualità dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria attraverso un approccio di sistema orientato al miglioramento continuo della qualità.

L’obiettivo è infatti quello di garantire un’assistenza di elevato livello tecnico-professionale e scientifico, da erogarsi in condizioni di efficacia e di efficienza nonché di equità, pari accessibilità a tutti i cittadini e appropriata rispetto ai reali bisogni di salute, psicologici e relazionali, della persona.

Successivamente con DGR n. 2201/12, nel rispetto dei principi suesposti e con la finalità di migliorare gli strumenti regionali di governo delle strutture sanitarie accreditate e garantire la continuità assistenziale, sono stati regolamentati i mutamenti inerenti la titolarità dell’accreditamento istituzionale rilasciato a strutture sanitarie private.

Detto provvedimento giuntale, in ossequio ai principi generali dell'ordinamento giuridico, nel ricordare che non sono consentiti automatismi nella successione di posizioni riconosciute a privati dalla pubblica amministrazione, delinea una procedura che regola le ipotesi di mutamenti organizzativi e giuridici di soggetti titolari dell’accreditamento istituzionale, temperando la regola generale del divieto di automatismi nei subentri. Il percorso procedimentale è stato ulteriormente precisato con circolare del Direttore Generale dell’Area Sanità e Sociale prot. reg. 30584 del 25 gennaio 2018.

A seguito dell’evoluzione dell’organizzazione dell’Area Sanità e Sociale della Regione Veneto, in corrispondenza con l’avvio dell’operatività dell’Azienda Zero, istituita con Legge Regionale n. 19 del 25 ottobre 2016, nell’ambito delle azioni di governo delle strutture sanitarie accreditate, è stata aggiornata una ricognizione sulle posizioni dei soggetti accreditati erogatori di prestazioni sanitarie, al fine di apportarvi gli eventuali aggiornamenti. Da tale ricognizione sono emerse posizioni di soggetti accreditati caratterizzate da differenti fattispecie:

  1. mutamenti organizzativi e giuridici;
  2. rinuncia all’accreditamento o cessazione dell’attività.

Di seguito si espongono le risultanze istruttorie riferite alle posizioni di soggetti accreditati interessate da dette diverse fattispecie.

1. Per i soggetti interessati da mutamenti organizzativi e giuridici, elencati nell’Allegato A, è stata conclusa l’istruttoria prevista dalla menzionata DGR 2201/12 e, in particolare, risultano agli atti:

  • parere favorevole, obbligatorio e vincolante, rilasciato dalla competente Azienda U.l.s.s.;
  • parere favorevole espresso dalla Commissione Regionale per l'Investimento in Tecnologia ed Edilizia (C.R.I.T.E.) nel corso della seduta del 2 febbraio 2018 (prot. reg. 75418 del 27 febbraio 2018), sentiti ulteriormente i Direttori Generali delle Aziende U.l.s.s. coinvolte, anche in ordine all’assegnazione, per il triennio 2018-2020, del budget proposto in capo ai soggetti accreditati come da Allegato C con i criteri indicati nella DGR n. 2166/2017;
  • richiesta di accertamento dell’attualità del possesso dei requisiti soggettivi e oggettivi di accreditamento.

Tutto ciò premesso si propone di aggiornare la titolarità dell’accreditamento istituzionale di soggetti erogatori di prestazioni sanitarie interessati da mutamenti giuridici e organizzativi, in ossequio alle previsioni della DGR. n. 2201/12 e della circolare attuativa, come elencati in Allegato A, e di assegnare agli stessi il corrispondente budget riferito alle diverse sedi operative articolate per Azienda U.l.s.s. e Distretto come da Allegato C, elaborato su proposta della U.O. Assistenza Specialistica. Liste d'attesa, Termale. Tali previsioni aggiornano ed integrano i contenuti della DGR n. 2166 del 29 dicembre 2017. Rimane invariato il budget già assegnato per le prestazioni di ricovero.

2. Per i soggetti che risultano aver formulato la volontà di rinuncia all’accreditamento o aver comunque cessato l’erogazione di attività accreditata, si propone di accogliere la rinuncia all’accreditamento e di prendere atto della cessazione dell’erogazione dell’attività accreditata, con conseguente eliminazione dei soggetti indicati nell’Allegato B) dall’elenco degli accreditati, risultando agli atti la relativa documentazione e il parere favorevole della C.R.I.T.E. espresso nel corso della seduta del 2 febbraio 2018.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO il D.Lgs. n. 502 del 30.12.1992 e ss.mm.ii;

VISTO il D.Lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 e ss.mm.ii;

VISTA la Legge Regionale 16 agosto 2002 n. 22 e ss.mm.ii;

VISTA la Legge Regionale 25 ottobre 2016 n. 19;

VISTO l’art. 2, comma 2, della Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTA la DGR n. 2201 del 6 novembre 2012 Disciplina per la regolazione dei mutamenti inerenti la titolarità dell'accreditamento istituzionale rilasciato a strutture sanitarie private, ai sensi della legge regionale n. 22/2002;

VISTA la DGR n. 1314 del 16 agosto 2016 “Area della dirigenza medica e veterinaria del SSR. Approvazione linee generali di indirizzo in materia di attività a pagamento ex articolo 58, commi 7, 9 e 10, del CCNL della dirigenza medico-veterinaria dell'8.06.2000, di esercizio dell'attività libero professionale in strutture private non accreditate ed al domicilio dell'assistito, nonchè in materia di libera professione extramuraria”;

VISTA la DGR n. 2166 del 29 dicembre 2017 “Assegnazione di budget per il triennio 2018-2019-2020 per l'assistenza specialistica ambulatoriale erogata dagli erogatori esclusivamente ambulatoriali nei confronti degli utenti residenti nella Regione Veneto e, a parziale modifica della DGR n. 597/2017, ulteriori disposizioni nei confronti degli erogatori ospedalieri privati accreditati”;

VISTA la nota prot. 30584 del 25 gennaio 2018 del Direttore Generale dell’Area Sanità e Sociale;

VISTI i pareri delle Aziende U.l.s.s. agli atti;

VISTO il parere espresso dalla C.R.I.T.E. nella seduta del 2 febbraio 2018, prot. reg. 75418 del 27 febbraio 2018;

delibera

  1. di ritenere le premesse parte integrante ed essenziale del presente atto;
  2. di aggiornare la titolarità dell’accreditamento istituzionale di soggetti erogatori di prestazioni sanitarie interessati da mutamenti giuridici e organizzativi, come da Allegato A, subordinatamente al buon esito della verifica dell’accertamento dell’attualità del possesso dei requisiti soggettivi e oggettivi di accreditamento;
  3. di accogliere le rinunce all’accreditamento e di prendere atto della cessazione dell’erogazione dell’attività accreditata, dei soggetti di cui all’Allegato B;
  4. di disporre l’assegnazione del budget come da Allegato C per il triennio 2018-2020 riferito alle diverse sedi operative articolate per Azienda U.l.s.s. e Distretto,
  5. di prendere atto delle modifiche e integrazioni apportate alla DGR 2166/2017 con il presente provvedimento;
  6. di disporre che qualsiasi mutamento intervenuto nello stato di fatto e di diritto della struttura e delle funzioni esercitate deve essere immediatamente comunicato alla Regione del Veneto;
  7. di dare atto che, ove si verifichino le condizioni indicate all’art. 20 della L.R. n.22/02, l’accreditamento può essere sospeso o revocato, secondo le procedure vigenti;
  8. di dare atto che il principio di unicità del rapporto di lavoro con il SSR, ai sensi della normativa vigente, comporta tra l’altro, il divieto di assumere incarichi retribuiti anche di natura occasionale in qualità di titolare, legale rappresentante, socio o altra carica comunque conferita nell’ambito del soggetto giuridico accreditato ovvero di soggetto giuridico non accreditato ma che sia soggetto al controllo di soggetto giuridico accreditato, secondo le linee guida definite con le organizzazioni sindacali della dirigenza medica e trasfuse nella DGR n.1314/16, ciò al fine di evitare situazioni di conflitto di interesse non solo reale ed accertato, ma anche potenziale, con il SSR;
  9. di dare atto che l’Azienda U.l.s.s. di riferimento dovrà accertare prima dell’eventuale stipula dell’accordo contrattuale l’insussistenza di cause di incompatibilità in capo alla struttura accreditata;
  10. di disporre in caso di accertate situazioni di incompatibilità originaria e/o sopravvenuta l’adozione di provvedimenti di autotutela o sanzionatori, ai sensi della L. n. 241/90 e della normativa nazionale e regionale vigente in materia;
  11. di aggiornare gli elenchi delle strutture accreditate ai sensi dell’art. 41 co. 4 del D.lgs. 33/13, che ne prevede la pubblicazione;
  12. di notificare il presente atto alle strutture di cui all’Allegato A e B alle Aziende U.l.s.s. competenti per territorio;
  13. di incaricare, per quanto di rispettiva competenza, l’U.O. Legislazione sanitaria e accreditamento dell’Area Sanità e sociale e l’U.O. Assistenza specialistica, liste di attesa e termale afferente alla Direzione Programmazione Sanitaria, dell’attuazione ed esecuzione del presente atto nonché dell’eventuale adozione, in caso di errori materiali del presente atto, del conseguente provvedimento di rettifica, da comunicare alla struttura interessata e all’Azienda U.l.s.s. di riferimento;
  14. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto entro 60 giorni dall’avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
  15. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

278_AllegatoA_366147.pdf
278_AllegatoB_366147.pdf
278_AllegatoC_366147.pdf

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