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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 120 del 12 dicembre 2017


Materia: Programmi e progetti (comunitari, nazionali e regionali)

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1930 del 27 novembre 2017

POR FESR 2014-2020. Individuazione degli interventi da finanziare per l'Azione 5.1.1 "Interventi di messa in sicurezza e per l'aumento della resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico" dell'asse 5, rischio sismico ed idraulico.

Note per la trasparenza

Selezione degli interventi da realizzare nell’ambito dell’Azione 5.1.1 Interventi di messa in sicurezza e per l’aumento della resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico” del POR FESR 2014-2020, sulla base dei criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza del POR FESR 2014-2020 nella riunione del 03/02/2016, secondo quanto disposto dal Regolamento (UE) 1303/2013.

L'Assessore Federico Caner di concerto con Gianpaolo E. Bottacin riferisce quanto segue.

Con Comunicazione COM (2010) del 03/03/2010, la Commissione europea ha adottato il documento "Europa 2020" che prevede una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

Successivamente in data 17/12/2013, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno approvato i Regolamenti sui 7 Fondi Strutturali e di Investimento europei (Fondi SIE) per il ciclo di programmazione 2014-2020. In particolare, i Regolamenti (UE) n. 1303/2013 e n. 1301/2013 hanno rispettivamente definito le norme comuni ai fondi SIE e le norme specifiche relative al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Successivamente il quadro normativo europeo è stato completato dai Regolamenti UE delegati e di esecuzione.

A livello nazionale, con Decisione di Esecuzione della Commissione C (2014) 8021 final del 29/10/2014, sono stati approvati determinati elementi dell'Accordo di Partenariato (AdP) sulla programmazione dei fondi strutturali e di investimento europei per il periodo 2014-2020, che riporta l'indice definitivo delle Azioni e delle priorità di investimento ammissibili per i Programmi Operativi (PO).

A seguito della consultazione partenariale, la Giunta Regionale del Veneto, con DGR n. 77/CR del 17/06/2014, ha approvato la proposta del POR FESR 2014-2020 successivamente trasmessa, in adempimento a quanto previsto dall'art. 9 della L.R. n. 26/2011, al Consiglio Regionale per l'esame e l'approvazione definitiva avvenuta con deliberazione consiliare n. 42 del 10/07/2014.

In data 21/07/2014, l'Autorità di Gestione del POR FESR ha inviato in via ufficiale la suddetta proposta alla Commissione europea su cui si è aperta la fase formale di negoziato.

Il negoziato con la Commissione europea si è concluso positivamente, giungendo alla definizione concordata del POR FESR 2014-2020 della Regione del Veneto approvato con Decisione di Esecuzione della Commissione C (2015) 5903 final del 17/08/2015, cui è seguita la relativa presa d'atto da parte della Giunta Regionale del Veneto con deliberazione n. 1148 del 01/09/2015.

Nel POR FESR 2014-2020 della Regione del Veneto, all’interno dell’asse 5 rischio sismico e idraulico è prevista la realizzazione dell’Azione 5.1.1 corrispondente all’obiettivo specifico della riduzione del rischio idrogeologico “Interventi di messa in sicurezza e per l’aumento della resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico” (azione 5.1.1 AdP) con allocazione finanziaria di € 14.000.000,00.

Gli interventi che si vogliono finanziare sono una tappa fondamentale per lo sviluppo della Regione del Veneto, che si prefigge di realizzare la maggior parte degli interventi programmati nel “Piano delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico”, redatto in data 30 marzo 2011, sottoscritto in data 12 aprile 2011 dal Commissario delegato ex OPCM 3906/2010 s.m.i. e di cui la Giunta Regionale con deliberazione in data 11 ottobre 2011 n. 1643, per quanto di competenza, ha preso atto. La progettazione e la realizzazione degli interventi, dopo gli eventi alluvionali del 31 ottobre - 2 novembre 2010, hanno tutti un carattere strutturale, inserendosi in un quadro ben preciso che mira a ridurre la pericolosità idro-geologica del territorio regionale.

In generale la Regione ha ritenuto indispensabile avviare una programmazione pluriennale sia di interventi strutturali della rete idraulica regionale, che di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei corsi d’acqua al fine di ripristinare l’efficienza degli stessi ed un miglior deflusso delle piene. L’azione si svilupperà nell’ottica di salvaguardare le aree a rischio attraverso il coordinamento di diversi interventi, finanziati anche con altre risorse, così da consentire maggiore funzionalità ad azioni già avviate o da avviare.

L’azione 5.1.1 del POR FESR 2014-2020 della Regione del Veneto definisce la tipologia di interventi da realizzare, ma non individua gli interventi puntuali da attuare. In particolare essa prevede la realizzazione di bacini di laminazione che consentano di controllare le portate di piena del corso d’acqua al fine di evitare eventuali esondazioni e tracimazioni delle strutture arginali, consentendo una riduzione delle aree a rischio alluvione e quindi della popolazione esposta a rischio. Tale tipologia di interventi strutturali è in continuità con quanto già realizzato nell’ambito dell’Azione 3.1.2 della programmazione POR CRO parte FESR 2007-2013 con la quale sono stati finanziati, due bacini di laminazione: uno in provincia di Vicenza ed uno in provincia di Treviso.

E’ necessario selezionare ora gli interventi da avviare nell’ambito dell’azione 5.1.1 del POR FESR 2014-2020 della Regione del Veneto, nel limite della dotazione finanziaria assegnata all’Azione in parola, secondo le modalità previste dal Regolamento (UE) 1303/2013.

L’articolo 125, paragrafo 3 del Reg. (UE) n. 1303/2013 prevede che l’Autorità di Gestione elabori e, previa approvazione del Comitato di Sorveglianza, applichi procedure e criteri di selezione adeguati che:

  1. garantiscano il contributo delle operazioni al conseguimento degli obiettivi e dei risultati specifici della pertinente priorità;
  2. siano non discriminatori e trasparenti;
  3. tengano conto dei principi generali di cui agli articoli 7 (Promozione della parità fra uomini e donne e non discriminazione) e 8 (Sviluppo sostenibile).

Secondo quanto previsto dall’art. 110 paragrafo 2 lett. a del Reg. (UE) n. 1303/2013, il Comitato di sorveglianza esamina e approva la metodologia e i criteri usati per la selezione delle operazioni.

Conformemente a quanto previsto dalla normativa, il Comitato di Sorveglianza del POR FESR 2014-2020 della Regione Veneto, istituito con DGR n. 1550 del 29/10/2015, ha approvato i criteri di selezione delle operazioni del POR FESR 2014-2020 della Regione Veneto nella riunione del 03/02/2016.

Nello specifico, per l’Azione 5.1.1 “Interventi di messa in sicurezza e per l’aumento della resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico”, i criteri di ammissibilità sono i seguenti:

  • beneficiario: Regione del Veneto;
  • proposta progettuale: progetti immediatamente cantierabili provvisti di valutazione di incidenza ambientale che abbia espresso parere favorevole/dato esito positivo;
  • territorio di intervento: interventi realizzati in piccole aree urbane;
  • tipologia di intervento: bacini di laminazione (che consentano di controllare le portate di piena del corso d’acqua al fine di evitare eventuali esondazioni e tracimazioni delle strutture arginali, consentendo una riduzione delle aree a rischio alluvione e quindi della popolazione esposta a rischio).

Per l’azione citata relativamente alla proposta progettuale i criteri di valutazione sono:

  • la selezione sulla base della priorità indicata nel Programma Triennale dei Lavori Pubblici di cui al D.Lgs. 163/2006 (sostituito oggi dal D.Lgs. 50/2016) e alle priorità indicate dal “Piano delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico”, agendo in maniera complementare con gli interventi strutturali già avviati dalla Regione del Veneto;
  • la sostenibilità ambientale dei progetti (green infrastructures);
  • la popolazione beneficiaria.

Con DGR n. 2289 del 30/12/2016 la Giunta Regionale del Veneto ha approvato il documento SI.GE.CO. nella parte denominata “Descrizione dei Sistemi di Gestione e Controllo” del POR FESR 2014-2020.

All’interno del sopraccitato documento vengono definiti i ruoli e le responsabilità, nonché altri elementi stabiliti e/o descritti che devono essere applicati, in quanto vincolanti, a tutti gli interventi e alle azioni da realizzarsi in attuazione del citato Programma Operativo, nonché ai soggetti coinvolti nell’attuazione.

Con DGR. n. 1573 del 10/10/2016, la Giunta Regionale ha individuato la Direzione Difesa del Suolo come Struttura Responsabile di Attuazione dell’Azione 5.1.1 del POR FESR 2014 – 2020.

In linea con quanto previsto dal SI.GE.CO., il Dirigente Responsabile della SRA, facendo proprio l’esito dell’istruttoria di selezione, archiviato agli atti dell’Ufficio, ha ritenuto di proporre quale intervento finanziabile con i fondi POR FESR 2014-2020, l’intervento “Opere di laminazione delle piene del fiume Agno-Guà attraverso l’adeguamento dei bacini demaniali di Trissino e Tezze di Arzignano” (Comuni di Trissino ed Arzignano - PT-DS00638; ID Piano 453), per il quale, vista l’importanza e l’urgenza di realizzazione, la Regione ha già ritenuto di procedere con altri fondi disponibili per un primo stralcio funzionale.  E’ ora necessario ed urgente procedere anche con il secondo stralcio per il completamento e l’ottimizzazione dell’efficacia del sistema. 

L’intervento è stato selezionato tra gli interventi in elenco nella tabella in allegato A - "Individuazione interventi ammissibili a finanziamento: bacini di laminazione non ancora realizzati, titolarità regionale, previsti da piano interventi e programma triennale"; alla presente Delibera, dove vengono riportate in sintesi le valutazioni istruttorie salienti.

Gli interventi considerati per l’ammissione a finanziamento hanno le seguenti caratteristiche, coerenti con il programma:

  • titolarità regionale (criterio di ammissibilità);
  • riguardanti bacini di laminazione (criterio di ammissibilità);
  • previsti nel programma triennale dei lavori pubblici 2017-2019 (ex art. 21 D.Lgs. n. 50/2016), in corso di approvazione (la priorità data nel programma triennale è anche criterio di valutazione);
  • ricompresi nel “Piano delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico” predisposto ai sensi dell’art. 1 comma 3 lettera g) dell’OPCM n. 3906 del 13.11.2010 (la priorità data in questo Piano è anche criterio di valutazione).

L’intervento selezionato riguarda la realizzazione di un bacino di laminazione, che nel seguito per brevità verrà denominato “Trissino”, riguardante un invaso di 3,53 mln di mc, interessando una popolazione stimata in 3-4 mila persone. Esso è quindi sostanzialmente coerente con gli indicatori di output richiesti dal programma POR FESR 2014-2020 per questa linea di intervento (4 mln di mc di invaso e popolazione beneficiaria di almeno 1500 abitanti entro il 2023), con un volume di invaso leggermente inferiore cui però corrisponde una popolazione beneficiaria maggiore. L’intervento infatti rende un beneficio idraulico a valle in varie zone del vicentino e del padovano (intervento nei Comuni di Trissino ed Arzignano – VI, con benefici nei Comuni di Saletto, Megliadino San Fidenzio, Megliadino San Vitale, Vighizzolo d’Este – PD).

L’intervento è inoltre coerente con l’obiettivo specifico di riduzione del rischio idrogeologico e con l’indicatore di risultato specifico di programma che richiede una riduzione della popolazione esposta a rischio alluvione nell'intero territorio del Veneto, da 23,39 ab/kmq nel 2014 a 21 ab/kmq nel 2023.

In fase di selezione sono stati esaminati gli aspetti di seguito descritti.

L’intervento risponde ai seguenti "criteri di ammissibilità" previsti dal programma POR FESR 2014-2020, con riferimento all’asse 5, azione 5.1.1:

  • riguardante piccole aree urbane;
  • stato del parere V.I.N.C.A. (ammissibili, se esito favorevole, o non dovuto).

Per quanto riguarda invece il criterio di ammissibilità relativo alla immediata cantierabilità, poiché dopo l’approvazione dei criteri di ammissibilità al finanziamento è entrato in vigore il D.Lgs. 50/2016, che ha modificato le condizioni previste per la cantierabilità, si è ritenuto di prendere in considerazione gli interventi in più avanzato stato di progettazione, quelli cioè con cronoprogrammi compatibili con i tempi di realizzazione previsti dal POR FESR 2014-2020.

L’intervento di Trissino ha acquisito giudizio di compatibilità ambientale su progetto definitivo con parere della Commissione Regionale VIA n. 286 in data 28/04/2010 e DGR n. 17 del 11/01/2011 (giudizio ancora oggi valido, ai sensi del D.Lgs. 152, art. 26, punto 6 ultimo comma, in quanto il procedimento è stato avviato con istanza del 28.08.2007). Il progetto definitivo è stato approvato con DDR Difesa Suolo n. 247 del 09/08/2011.

In ordine ai criteri di valutazione:

  • priorità indicata nel Programma Triennale dei Lavori Pubblici
  • priorità indicate dal “Piano delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico”.

L’intervento risulta rispettivamente:

  • in “priorità alta” nel Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2017-2019 (ex art. 21 D.Lgs. n. 50/2016), in corso di approvazione
  • “molto urgente” nel “Piano delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico”.

Si richiama qui anche la DGR. n. 989 del 05/07/2011 che approva l’elenco dei <<…primi interventi di mitigazione del rischio idraulico mediante la realizzazione di bacini di laminazione da avviare a seguito degli eventi alluvionali del 31 ottobre 2010 – 2 novembre 2010…>>, tra cui rientra anche il bacino di Trissino.

Nella valutazione la scelta dell’intervento selezionato, è stato considerato prioritario rispetto ad altri per:

  • la sostenibilità ambientale. Come per altri interventi, infrastrutture verdi sono già in parte previste ma c’è un ulteriore margine di previsione nelle fasi di approfondimento progettuale. In ordine però alla problematica dei PFAS, l’intervento è favorito rispetto ad altri in quanto secondo le mappe pubblicate su sito di ARPAV, è posto a monte rispetto all’area interessata;
  • la complementarietà con gli interventi strutturali già avviati dalla Regione del Veneto. L’intervento infatti, che nel quadro programmatico regionale risulta essere uno dei più urgenti, ha un costo di circa 44 milioni di euro. Data la sua urgenza, ne è stato finanziato e avviato (maggio 2015) un primo stralcio funzionale, relativo alla parte di monte, con i fondi regionali e statali allora disponibili di 25 milioni di euro. Il cofinanziamento dello stralcio di valle, per l’importo di 19 milioni di euro (di cui 14 milioni disponibili con finanziamento POR FESR 2014 - 2020 e 5 milioni con ulteriori finanziamenti regionali - ex OPCM 3906/2010), darebbe la necessaria piena efficacia all’opera già in corso di realizzazione, completando ed ottimizzando il beneficio idraulico previsto dal quadro programmatico regionale, in varie zone del vicentino e del padovano;
  • la maggiore popolazione beneficiaria rispetto ad altri interventi valutati.

L’importo di € 19.000.000,00 necessario alla realizzazione del progetto selezionato sarà finanziato disponendo la copertura finanziaria sui seguenti capitoli, che presentano adeguata disponibilità nel bilancio di previsione 2017-2019:

  • per € 14.000.000,00 con i fondi Stanziati nell’ambito dell’Asse 5 del POR FESR 2014-2020 sui capitoli di spesa 102574 “POR FESR 2014-2020 - asse 5 "sviluppo sostenibile e tutela del territorio" quota comunitaria investimenti fissi lordi e acquisto di terreni (Dec. UE 17/08/2015, n.5903)”, 102575 “POR FESR 2014-2020 - asse 5 "sviluppo sostenibile e tutela del territorio" - quota statale - investimenti fissi lordi e acquisto di terreni (Dec. UE 17/08/2015, n.5903)”, 102576 “POR FESR 2014 2020 - asse 5 "sviluppo sostenibile e tutela del territorio" - quota regionale - investimenti fissi lordi e acquisto di terreni (Dec. UE 17/08/2015, n.5903)”;
  • per la rimanente parte con il reimpiego delle risorse disponibili alla data di cessazione della Contabilità speciale 5458 - Alluvione 2010 di cui alla OPCM 3906/2010, come da DGR. n. 6 del 10/01/2017 e alla DGR. n. 29 del 01/08/2017 - capitolo 103427 “finanziamento degli interventi regionali di carattere strategico a seguito evento alluvionale ord. n. 43 del 24.01.2013 - investimenti fissi lordi e acquisto di terreni” – P.d.C. U.2.02.01.09.009 del bilancio regionale.

Il ricorso al finanziamento dell’opera con fondi POR libera risorse del bilancio regionale derivanti dalla cessazione della Contabilità speciale 5458 - Alluvione 2010 di cui alla OPCM 3906/2010, che si potranno rendere disponibili per altri interventi strategici in elenco che ad oggi sono in stato di progettazione meno avanzato dell’intervento in parola.

La spesa sul Bilancio Regionale verrà impegnata con successivi provvedimenti del Direttore della Struttura regionale competente.

Per quanto attiene alle verifiche di gestione sul progetto individuato, l’articolo 125 c. 4 lettera a) del Regolamento (UE) 1303/2013 prevede che, tra le attività effettuate dall’Autorità di Gestione, rientri la verifica che i prodotti e servizi cofinanziati siano stati forniti, che i beneficiari abbiano pagato le spese dichiarate e che queste ultime siano conformi al diritto applicabile, al programma operativo e alle condizioni per il sostegno dell’operazione. Il comma 5 del medesimo articolo prevede che tra le verifiche sopra riportate siano comprese:

  • verifiche amministrative rispetto a ciascuna domanda di rimborso presentata dai beneficiari;
  • verifiche sul posto delle operazioni.

Lo stesso articolo al comma 7 prevede che nei casi in cui l’Autorità di Gestione sia anche beneficiario nell’ambito del programma operativo, le disposizioni relative alle verifiche di cui al paragrafo 4, primo comma, lettera a) garantiscono un’adeguata separazione delle funzioni.

Nel SI.GE.CO. approvato con DGR. n. 2289 del 30/12/2016 viene stabilito che:

  • per la Direzione Difesa del Suolo le verifiche in loco siano eseguite dagli uffici della U.O. Programmazione Unitaria di Area (FESR e FSC) incardinata nell’Area Tutela e Sviluppo del Territorio;
  • nel caso di appalti di lavori, le verifiche di I° livello siano effettuate dalle strutture ordinariamente incaricate dei controlli in loco/verifiche sul posto.

Si dà quindi atto che le verifiche sul posto e le verifiche amministrative di I° livello, in relazione al progetto in oggetto, saranno effettuate dall’U.O. Programmazione Unitaria di Area (FESR e FSC) incardinata nell’Area Tutela e Sviluppo del Territorio.

Le procedure di realizzazione del bacino di laminazione sopra citato sono demandate al Direttore della Direzione Difesa del Suolo, sulla base di quanto disposto dal D.Lgs. 50/2016, ivi compresa l’adozione dei provvedimenti necessari all’attuazione delle stesse.

Al Direttore dell’Area Tutela e Sviluppo del Territorio è demandata la competenza della nomina dei responsabili del procedimento in fase esecutiva del bacino di laminazione oggetto del presente provvedimento.

La Direzione Programmazione Unitaria ha rilasciato il visto di conformità per il presente provvedimento.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTA la Comunicazione COM (2010) del 03/03/2010 della Commissione europea;

VISTI i Regolamenti n. 1301/2013 e n. 1303/2013 del Parlamento e del Consiglio europei;

VISTO il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione europea;

VISTA la Decisione C(2015) 5903 finale del 17 agosto 2015 della Commissione europea;

VISTO il D.Lgs. 50/2016 e s.m.i.;

VISTO il D.P.R. 207/2010;

VISTA la L.R. 27/2003;

VISTO l’articolo 2 comma 2 della Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTA la Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012, così come modificata dalla Legge Regionale n. 14 del 17 maggio 2016 e le successive Delibere di attuazione n. 802 e n. 803 del 27 maggio 2016 in ordine alla nuova organizzazione amministrativa regionale;

VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 42 del 10/07/2014;

VISTE la DGR n. 942 del 17/06/2013, integrata con DGR  n. 406 del 4 aprile 2014; DGR. n. 1148 del 1 settembre 2015, n. 1500 del 29 ottobre 2015 e DGRV n. 1871 del 25 novembre 2016;

VISTO il Decreto n. 35 del 18 maggio 2017 del Direttore della Direzione Programmazione Unitaria che approva il contenuto dei format del visto di conformità e del visto di monitoraggio finanziario, giusta DGR  n. 581 del 28/04/2017;

VISTA la DGR. n. 989 del 05/07/2011;

Vista la legge regionale n. 32 del 30 dicembre 2016 con cui è stato approvato il bilancio regionale di previsione 2017 – 2019;

delibera

  1. di approvare quanto riportato nelle premesse, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, unitamente alla tabella in Allegato A - "Individuazione interventi ammissibili a finanziamento: bacini di laminazione non ancora realizzati, titolarità regionale, previsti da piano interventi e programma triennale";
  2. di individuare come intervento ammesso a finanziamento dei fondi POR FESR 2014-2020 azione 5.1.1 l’intervento “Opere di laminazione delle piene del fiume Agno-Guà attraverso l’adeguamento dei bacini demaniali di Trissino e Tezze di Arzignano” (nei Comuni di Trissino ed Arzignano - VI), dell’importo complessivo di € 19.000.000,00, indicato come PT-DS00638 nel programma triennale dei lavori pubblici 2017-2020 e come ID Piano 453 nel “Piano delle azioni e degli interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico”;
  3. di determinare in euro 19.000.000,00 l’importo massimo complessivo delle obbligazioni di spesa per la realizzazione dell’intervento in argomento, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Difesa del Suolo, disponendo la copertura finanziaria sui seguenti capitoli, che presentano adeguata disponibilità nel bilancio di previsione 2017-2019:
  • per € 14.000.000,00 con i fondi stanziati nell’ambito dell’Asse 5 del POR FESR 2014-2020 sui capitoli di spesa 102574 “POR FESR 2014-2020 - asse 5 "sviluppo sostenibile e tutela del territorio" quota comunitaria investimenti fissi lordi e acquisto di terreni (Dec. UE 17/08/2015, n.5903)”, 102575 “POR FESR 2014-2020 - asse 5 "sviluppo sostenibile e tutela del territorio" - quota statale - investimenti fissi lord e acquisto di terreni (Dec. UE 17/08/2015, n.5903)”, 102576 “POR FESR 2014-2020 - asse 5 "sviluppo sostenibile e tutela del territorio" - quota regionale - investimenti fissi lordi e acquisto di terreni (Dec. UE 17/08/2015, n.5903)”;
  • per la rimanente parte con il reimpiego delle risorse disponibili alla data di cessazione della Contabilità speciale 5458 - Alluvione 2010 di cui alla OPCM 3906/2010, come da DGR. n. 6 del 10/01/2017 e alla DGR. n. 29 del 01/08/2017- capitolo 103427 “finanziamento degli interventi regionali di carattere strategico a seguito evento alluvionale ord. n. 43 del 24.01.2013 - investimenti fissi lordi e acquisto di terreni” – P.d.C. U.2.02.01.09.009 del bilancio regionale. 
  1. di dare atto che la somma massima di cui sopra non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della LR 1/2011;
  2. di dare atto che l’intervento in argomento è a titolarità regionale;
  3. di dare atto che sulla base di quanto disposto dal SI.GE.CO. “Descrizione dei sistemi di gestione e controllo” le verifiche sul posto delle operazioni e le verifiche di primo livello, previste dall’art. 125 paragrafo 5 del Regolamento 1303/2013, saranno effettuate dall’U.O. Programmazione Unitaria di Area (FESR e FSC) incardinata presso l’Area Tutela e Sviluppo del Territorio;
  4. di demandare al Direttore della Direzione Difesa del Suolo le procedure di realizzazione del bacino di laminazione, sulla base di quanto disposto dal D.Lgs. 50/2016, ivi compresa l’adozione dei provvedimenti necessari all’attuazione delle stesse opere, l’impegno di spesa, il perfezionamento e la sottoscrizione dei contratti di appalto;
  5. di demandare al Direttore dell’Area Tutela e Sviluppo del Territorio la competenza sulla nomina dei responsabili del procedimento in fase esecutiva del bacino di laminazione oggetto del presente provvedimento;
  6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

1930_AllegatoA_357931.pdf

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