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Materia: Sanità e igiene pubblica
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1875 del 22 novembre 2017
Recepimento dell'Intesa ai sensi dell'art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sul documento recante "Piano Nazionale di Contrasto dell'Antimicrobico Resistenza (PNCAR) 2017-2020". Rep Atti n. 188 del 2 novembre 2017.
con il presente provvedimento si recepisce l’Intesa Stato Regioni del 2 novembre 2017 riguardante il “Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico Resistenza (PNCAR) 2017-2020”. Il presente provvedimento non comporta spesa per il bilancio regionale.
L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.
Le infezioni associate all’assistenza rappresentano la complicanza più frequente e grave dell’assistenza sanitaria e comprendono tutti quegli episodi infettivi che si manifestano dopo e in conseguenza dell’esposizione a procedure assistenziali sanitarie di carattere diagnostico-terapeutico.
Le cause che sono alla base della diffusione di infezioni da germi multiresistenti sono molteplici, ma un ruolo importante lo gioca l’uso inappropriato di antibiotici e altri antimicrobici negli esseri umani, negli animali (compresi i pesci d’allevamento) e nelle colture, così come la diffusione di residui di questi farmaci nel suolo, nelle coltivazioni e nell’acqua. Infatti, negli ultimi anni il loro utilizzo eccessivo e spesso improprio ha portato al manifestarsi di situazioni di resistenza a questi farmaci, destando crescente preoccupazione a livello europeo e mondiale, poiché a causa dell’insorgenza di ceppi batterici resistenti alla terapia antibiotica, farmaci in passato considerati di prima scelta per il trattamento di alcune infezioni, attualmente non sono più efficaci.
A livello europeo, il Consiglio dell’Unione Europea ha emanato la Raccomandazione del 09.06.2009 (2009/C 151/01) sulla sicurezza dei pazienti, compresa la prevenzione e il controllo delle infezioni associate all’assistenza sanitaria. Tale documento contiene le strategie preventive finalizzate a perseguire gli obiettivi di attuazione delle misure di prevenzione e controllo a livello nazionale o regionale per sostenere il contenimento delle infezioni associate all’assistenza sanitaria.
L’indagine epidemiologica più recente condotta in Europa per descrivere la frequenza delle infezioni correlate all’assistenza e l’uso di antibiotici nelle strutture socio-sanitarie per anziani è il progetto HALT2 (Healthcare Associated infections in Long-Term care facilities), condotto tra aprile e maggio 2013 in 19 Paesi dell’Unione Europea. In Italia, secondo quanto rilevato .anche dalla sorveglianza dell’antimicrobico resistenza curata dall’Istituto Superiore di Sanità, la resistenza agli antibiotici si mantiene tra le più elevate d’Europa, quasi sempre al di sopra della media.
Non è da sottovalutare, altresì, che l’impatto epidemiologico dell’antimicrobico resistenza ha conseguenze dirette sul piano economico, legate alla perdita di vite e di giornate lavorative e ad un maggiore utilizzo di risorse sanitarie per il prolungamento delle degenze, al maggiore utilizzo di procedure diagnostiche e di antibiotici spesso più costosi, quando disponibili. Nel Rapporto O’Neil è stato stimato che, entro il 2050, l’antimicrobico resistenza potrebbe portare, nei Paesi membri dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), ad una perdita economica cumulativa compresa tra i 20 e i 35 miliardi di dollari.
La Regione del Veneto con D.G.R. n. 1656 del 17.10.2017 ha approvato un documento di “Indagine di prevalenza puntuale delle infezioni associate all’assistenza, della colonizzazione intestinale da germi multi-resistenti e del consumo di antibiotici in strutture di lungodegenza (Long-Term care facilities – LTCFs) che ha come obiettivo quello di descrivere, all’interno delle strutture residenziali di lungodegenza per anziani (Long-Term care facilities – LTCFs), la prevalenza di infezioni associate all’assistenza e dei rispettivi agenti eziologici, se identificati, nonchè il loro pattern di sensibilità antibiotica; la prevalenza di colonizzazione intestinale degli ospiti da parte di ceppi batterici antibiotico-resistenti; il consumo di antibiotici, nonché la presenza e tipologia di misure per la prevenzione e il controllo delle infezioni.
Il documento “Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico Resistenza (PNCAR) 2017-2020”, presentato all’esame della Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato e le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, si basa su un approccio multisettoriale “One Health” che prevede l’integrazione di tutti i settori interessati: umano, veterinario, di sicurezza degli alimenti, agricolo e ambientale. Il Piano:
Alla luce di queste considerazioni si ritiene, pertanto, di recepire l’Intesa ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sul documento recante “Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico Resistenza (PNCAR) 2017-2020”. Rep Atti n. 188 del 2 novembre 2017, che è contenuta nell’Allegato “A” al presente provvedimento e di cui costituisce parte integrante.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
Visto l'art. 2, comma 2, lett. o) della Legge Regionale n. 54 del 31 dicembre 2012; Visto l’articolo 4 della L.R. 1/1997, successivamente integrato e modificato dalla L.R 54/2012; Vista l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del2 novembre 2017; Vista la DGR n. 1656 del 17.10.2017.
delibera
(seguono allegati)
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