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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 97 del 13 ottobre 2017


Materia: Ambiente e beni ambientali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1591 del 03 ottobre 2017

Avvio della sperimentazione volta al conseguimento della "virtuale assenza" di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) nella filiera idropotabile.

Note per la trasparenza

Si avvia una fase sperimentale nei Comuni elencati nell'Allegato A) della D.G.R. n. 2133/2016 volta al conseguimento della "virtuale assenza" di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) nella filiera idropotabile.

L'Assessore Gianpaolo Bottacin, riferisce quanto segue.

Con nota prot. n. 10774 del 10.05.2013 il Ministero della Salute ha informato la Regione Veneto circa la presenza di PFAS in concentrazioni definite "preoccupanti" in punti di erogazione pubblici e privati in numerosi Comuni e ha allegato la sintesi di uno studio, datato 25.03.2013, prodotto da CNR - Istituto di Ricerca sulle Acque nell'ambito di una specifica Convenzione tra MATTM e IRSA-CNR.

A far data da una nota del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 29.05.2013, prot. n. 0037869/TRI, Divisione III, indirizzata ad una pluralità di soggetti pubblici delle amministrazioni centrali e periferiche veniva richiesto di "effettuare gli accertamenti necessari all'individuazione delle fonti di immissione delle sostanze" perfluoroalchiliche e "all'attivazione delle conseguenti iniziative di tutela delle acque". Da ciò ha tratto avvio un fitto carteggio della Regione Veneto con tutte le Amministrazioni competenti allo scopo di individuare un percorso condiviso e coordinato di prevenzione e tutela.

Con nota prot. n. 280929 del 02.07.2013 la Regione Veneto ha chiesto all'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e al Ministero della Salute un parere sui rischi immediati per la popolazione, derivanti dalla presenza delle sostanze PFAS.

Il Ministero della Salute, con nota prot. n. 15565/DGPRE del 08.07.2013, ha comunicato alla Regione Veneto il parere dell'Istituto Superiore di Sanità del 07.06.2013, prot. n. 002264, da cui si evince la mancanza di un rischio immediato per la popolazione esposta. Tuttavia, nella medesima nota si affermava che la situazione potrebbe comportare un rischio potenziale per la salute umana e dunque si consiglia l'adozione di misure di trattamento delle acque potabili per l'abbattimento delle sostanze perfluoroalchiliche e di prevenzione e controllo della filiera idrica sulla contaminazione delle acque destinate al consumo umano nei territori interessati.

La Regione, attivandosi tempestivamente per conformarsi alle indicazioni ricevute ha istituito con la D.G.R. n. 1490 del 12.08.2013 una Commissione tecnica per approfondire l'analisi della tematica attinente all'inquinamento dei composti perfluoro - alchilici nella Regione Veneto, costituita da rappresentanti della Regione e degli altri Enti coinvolti, con lo scopo di valutare i diversi profili della questione e di formulare proposte alle Autorità competenti in ordine alle ulteriori azioni da adottare per la prevenzione e la tutela della salute pubblica e dell'ambiente.

Successivamente, con riferimento alla presenza delle sostanze PFAS nelle acque destinate al consumo umano, il Ministero della Salute, ex art. 11 comma 1 lettera b) del D.Lgs. n. 31/2001, con nota del 29.01.2014, prot. n. 0002565, sulla base del parere dell'Istituto Superiore di Sanità del 16.01.2014, prot. n. 0001584, ha indicato i livelli di performance nei valori di seguito specificati: PFOS: ≤ 0,03 microgrammi/litro; PFOA: ≤ 0,5 microgrammi/litro; altri PFAS: ≤ 0,5 microgrammi/litro. Tali livelli sono stati acquisiti dalla Regione Veneto con D.G.R. n.168 del 20.02.2014.

Con D.G.R. n. 836 del 13.06.2017 è stata costituita la Commissione "Ambiente e Salute", che assorbe le competenze della Commissione Tecnica istituita con la citata D.G.R. n. 1490 del 12.08.2013 e al cui coordinamento è stato nominato, con Decreto del Presidente della Giunta Regionale, il Dott. Nicola Dell'Acqua, Direttore Generale di ARPAV.

Con nota del 18.09.2017, prot. 0027999 DGPRE, a firma del Direttore Generale della Prevenzione, il Ministero della Salute ha risposto alla Regione Veneto, riportando sinteticamente quanto affermato dall'ISS nel parere di cui alla nota prot. 26474 dell'11.09.2017, comunicando in particolare che: "in sintesi, in ossequio al principio di massima precauzione e considerata l'origine antropica dei composti in argomento, è stato raccomandato di attuare azioni finalizzate alla "virtuale assenza" di PFAS nelle acque destinate al consumo umano, dove con "virtuale assenza" si è inteso riferirsi alla più bassa concentrazione ottenibile attraverso l'applicazione delle migliori tecnologie di trattamento disponibili".

Richiamati in proposito i contenuti e le conclusioni dell'ultimo rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) contenuto nel Bollettino Periodico (ISS e Regione del Veneto) avente ad oggetto "Pfas nella filiera idro-potabile in alcune province del Veneto" datato 20.07.2017, in considerazione, quindi, della necessità di esplorare le possibilità offerte dal progressivo affinamento delle migliori esperienze gestionali, si intende avviare, nell'ambito dei Comuni elencati nella Tabella 2 dell'Allegato A della D.G.R. n. 2133 del 23.12.2016, d'intesa con il Consiglio di Bacino "Veronese", il Consiglio di Bacino "Valle del Chiampo", il Consiglio di Bacino "Bacchiglione" ed i Gestori del servizio idrico integrato competenti (Acque Veronesi S.c.ar.l., Acque del Chiampo S.p.A., Medio Chiampo S.p.A., Acque Vicentine S.p.A., Centro Veneto Servizi S.p.A.), nell'arco temporale di sei mesi, una serie articolata di interventi, coordinati dalla Direzione Difesa del Suolo, con il supporto tecnico di ARPAV, finalizzata a sperimentare sul campo tecnologie di trattamento per le riduzioni dei carichi inquinanti sulle risorse idriche captate (in forza delle misure di controllo sulle emissioni delle contaminazioni ambientali), con l'obiettivo di perseguire, per l'acqua destinata al consumo umano degli indicatori di performance (obiettivo)per la somma dei parametri "PFOA + PFOS" ≤ 40 ng/l, mantenendo comunque l'obiettivo tendenziale della virtuale assenza delle sostanze citate.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale da atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTO il Decreto Legislativo n. 31/2001;

VISTO il Decreto Interministeriale del 14 giugno 2017 (pubblicato in G.U. n. 192 del 18.08.2017), Recepimento della Direttiva (UE) 2015/1787 che modifica gli allegati II e III della direttiva 98/83/CE sulla qualità delle acque destinate al consumo umano;

VISTO l'articolo 40 del Piano Tutela delle acque (PTA) approvato con D.C.R. n. 107 del 5.11.2009, come modificato nelle sue Norme Tecniche con D.G.R. n. 842 del 15.05.2012 in particolare articolo 11, comma 8;

VISTO il parere dell'Istituto Superiore di Sanità trasmesso con nota prot. n. 15565/DGPRE del 08.07.2013 del Ministero della Salute;

VISTO il parere dell'Istituto Superiore di Sanità trasmesso con nota prot. n. 2565-P-DGPRE del 29.01.2014 del Ministero della Salute;

VISTO il parere del Ministero della Salute trasmesso con nota prot. n. 27999-DGPRE del 18.09.2017;

VISTO il parere del Consiglio di Stato, Commissione Speciale del 20.09.2017, n. 02065/2017.

VISTE la D.G.R. n. 1490 del 12.08.2013; la D.G.R. n. 2133 del 23.12.2016 e la D.G.R. n. 836 del 13.06.2017;

VISTA la D.G.R. del 03.10.2017 avente ad oggetto "Sorveglianza sostanze perfluoroalchiliche (PFAS): acquisizione di nuovi livelli di riferimento per i parametri "PFAS" nelle acque destinate al consumo umano";

VISTA la D.G.R. del 03.10.2017 avente ad oggetto "Legge 23.12.1996, n. 662. Intesa Istituzionale di Programma (IIP) tra Regione del Veneto e Governo. Attuazione Delibera CIPE 41/2012. Riprogrammazione delle economie a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione (già FAS) ai fini del finanziamento di interventi da inserire negli Accordi di Programma Quadro (APQ) in materia di Infrastrutture per la mobilità, Tutela delle Acque e gestione integrata delle risorse idriche, Difesa del suolo e della costa ed Egovernment e società dell'informazione";

VISTO il parere della Commissione Regionale "Ambiente e Salute" del 26.09.2017;

VISTO il verbale dell'audizione avuta il giorno 02.10.2017 dal Dott. Nicola Dell'Acqua, in qualità di Coordinatore della Commissione Regionale "Ambiente e Salute", con i Gestori del servizio idrico integrato ed i Consigli di Bacino competenti per i Comuni elencati nella Tabella 2 dell'Allegato A alla D.G.R. n. 2133/2016;

delibera

1.      di richiamare quanto evidenziato in premessa, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2.      di avviare, nell'ambito dei Comuni elencati nella Tabella 2 dell'Allegato A della D.G.R. n. 2133 del 23.12.2016, d'intesa con il Consiglio di Bacino "Veronese", il Consiglio di Bacino "Valle del Chiampo", il Consiglio di Bacino "Bacchiglione" e con i Gestori del servizio idrico integrato: Acque Veronesi S.c.ar.l., Acque del Chiampo S.p.A., Medio Chiampo S.p.A., Acque Vicentine S.p.A., Centro Veneto Servizi S.p.A., una serie articolata di interventi, coordinata dalla Direzione Difesa del Suolo, finalizzata a sperimentare, nell'arco temporale di sei mesi, tecnologie di trattamento per le riduzioni dei carichi inquinanti sulle risorse idriche captate (in forza delle misure di controllo sulle emissioni delle contaminazioni ambientali), con l'obiettivo di perseguire, per l'acqua destinata al consumo umano degli indicatori di performance (obiettivo) per la somma dei parametri "PFOA + PFOS" ≤ 40 ng/l, mantenendo comunque l'obiettivo tendenziale delle virtuale assenza delle sostanze citate;

3.      di stabilire che, sulla base dei monitoraggi e degli esiti della fase di sperimentazione di cui al punto 2) per il periodo indicato, si valuterà l'efficacia delle tecniche adottate anche ai fini di una possibile applicazione a tutta la filiera idro - potabile regionale;

4.      di incaricare la Direzione Difesa del Suolo della trasmissione del presente provvedimento ai Consigli di Bacino "Veronese", "Valle del Chiampo" e "Bacchiglione", ai Gestori del servizio idrico integrato competenti (Acque Veronesi S.c.ar.l., Acque del Chiampo S.p.A., Medio Chiampo S.p.A., Acque Vicentine S.p.A., Centro Veneto Servizi S.p.A.), e alle Amministrazioni comunali elencate nella Tabella 2 dell'Allegato A alla D.G.R. n. 2133 del 23.12.2016, definendo con i Consigli di Bacino ed i Gestori competenti i costi di investimento e gestione degli interventi sperimentali da effettuare e relazionando in merito alla Commissione "Ambiente e Salute" ed al Presidente della Giunta regionale;

5.      di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

6.      di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

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