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Materia: Formazione professionale e lavoro
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1269 del 08 agosto 2017
Programma Operativo Regionale 2014-2020 - Fondo Sociale Europeo - Ob. Competitività Regionale e Occupazione - Reg. (UE) n. 1303/2013, Reg. (UE) n. 1304/2013. Asse II - Inclusione Sociale - Direttiva per la realizzazione di Azioni integrate di coesione territoriale (Aict) per l'inserimento e il reinserimento di soggetti svantaggiati - Anno 2017.
Apertura termini per la presentazione di progetti per la realizzazione di interventi di Azioni integrate di coesione territoriale (Aict) per l’inserimento e il reinserimento di soggetti svantaggiati - Anno 2017. La Direttiva si pone la finalità di promuovere percorsi di inclusione sociale attiva volti alla occupabilità e alla ricollocazione di lavoratori molto svantaggiati. In particolare, l'iniziativa vuole offrire a coloro che intendono reinserirsi nel mercato del lavoro, interventi di accompagnamento al lavoro, formazione e tirocini e percorsi di autoimprenditorialità.
L'Assessore Caner per l'Assessore Donazzan riferisce quanto segue.
La Raccomandazione del Consiglio sul Programma Nazionale di Riforma 2017 (COM (2017) 55 final del 22 maggio 2017) segnala che l’Italia registra un tasso di persone a rischio di povertà o di esclusione sociale di gran lunga superiore alla media dell'UE, in particolare per i bambini e le persone provenienti da un contesto migratorio. Alcuni progressi sono stati compiuti per quanto riguarda la strategia nazionale di lotta contro la povertà. La recente adozione del Sostegno all’Inclusione Attiva (SIA) rappresenta un primo passo positivo verso l'istituzione di un sistema unico e unitario contro la povertà. L’efficacia dello strumento che, a partire dal 2018, diverrà Reddito di Inclusione (REI), dipenderà dalle modalità attuative a partire dalla mobilitazione di adeguate risorse, dall'idonea individuazione dei beneficiari e dalla proposta fattiva di servizi integrati.
La Regione del Veneto registra una quota della popolazione in povertà assoluta pari al 6,8%, una quota di popolazione in condizione di grave deprivazione materiale pari al 2,7% e una quota pari al 4.2% di famiglie con intensità lavorativa molto bassa.
La disoccupazione di lunga durata è uno dei fattori che più incidono sul permanere nella condizione di povertà e rischio di esclusione sociale. In termini assoluti, la povertà continua a colpire in modo molto più consistente i gruppi sociali tradizionalmente più deboli cioè quelli esclusi dal mercato del lavoro; al contempo, resta rilevante la percentuale di nuclei che, pur avendo almeno una fonte di reddito, vive la medesima condizione.
Le caratteristiche delle persone che vivono in povertà assoluta si sono modificate nel tempo. Da un lato si sono aggravate e cronicizzate le condizioni di chi già viveva in povertà e dall’altro nuove categorie sociali si sono ritrovate sotto la soglia di povertà.
Il Programma Operativo Regionale (POR) - Fondo Sociale Europeo (FSE) Veneto 2014-2020 si caratterizza per un approccio all’inclusione sociale incentrato sull’integrazione occupazionale, attraverso l’offerta di politiche attive e servizi personalizzati, con l’obiettivo di ridurre stabilmente il fenomeno delle nuove povertà anche valorizzando risorse del privato sociale. Secondo tale approccio le politiche e i relativi interventi mirati all’inclusione sociale devono offrire risposte individualizzate che implicano l’attivazione di leve differenziate e la facilitazione per la persona nell’accesso ai servizi perseguendo l’obiettivo di ridurre il numero delle persone a rischio povertà e esclusione, rafforzare le competenze sociali e le risorse personali necessarie a favorire la partecipazione attiva delle persone svantaggiate.
Gli esiti delle progettualità realizzate nell’ambito della DGR n. 1151 del 5 luglio 2013 e della DGR n. 316 del 15 marzo 2016 “Azioni Integrate di Coesione Territoriale per l’inserimento e il reinserimento di soggetti svantaggiati e l’occupazione sostenibile – Anno 2016” hanno avuto impatto positivo sia sui destinatari degli interventi in termini di occupazione sia sul territorio nel suo complesso rimuovendo situazioni di disagio e esclusione sociale. I progetti approvati nell’ambito del provvedimento “Azioni Integrate di Coesione Territoriale - AICT” (DGR 316/2016) sono stati 7, uno per ciascuna provincia della Regione Veneto e attualmente sono in corso essendo stati avviati nel mese di luglio del 2016.
Tre le tipologie di misure/interventi attivabili a favore dei destinatari “diretti” di questa iniziativa sono state previste misure di politiche attive del lavoro, misure di supporto e assistenza alla persona, interventi per l’avvio di imprese sociali e/o microimprese e/o nuovi rami d’impresa.
Inoltre ciascuna progettualità ha potuto dedicare Servizi alle imprese (destinatari “indiretti”) per l’assolvimento dell’obbligo di assunzione di una quota di lavoratori disabili.
Nell’ultimo monitoraggio realizzato, sono risultati coinvolti: 840 destinatari “diretti”, più di 500 partner sia pubblici sia privati e oltre 500 “destinatari indiretti”.
Vi sono almeno cinque ragioni che consentono di poter qualificare tale iniziativa come una buona pratica.
In primo luogo, si tratta di una iniziativa che, pur non essendo stata proposta come Azione di sistema, si sta configurando come tale sia per la dimostrata capacità di coinvolgere diverse tipologie di partner (Comuni, Cooperative sociali di tipo B, Imprese private, Fondazioni, Aziende del Servizio Sanitario, Camere di Commercio…), sia per la numerosità dei partner coinvolti assegnando a ciascuno ruoli e compiti precisi ed evitando sovrapposizioni.
In secondo luogo, la leva del co-finanziamento privato, prevista come obbligatoria, ha alimentato un meccanismo di co-responsabilità tra i soggetti coinvolti e, in tal senso, è stato forse l’elemento che più ha consentito di dare avvio a una collaborazione fattiva e proattiva fra sistema sociale, del lavoro, sanitario, educativo, dell'istruzione e della formazione, nonché fra servizi del pubblico e del privato sociale.
In terzo luogo, i partenariati si sono organizzati in reti territoriali “coordinate” favorendo la logica multi-attore e multi professionale con l’obiettivo di offrire risposte concrete e strutturate a complesse esigenze dei destinatari dell’iniziativa.
La molteplicità di tipologie di interventi proponibili ai destinatari e componibili in modo differenziato, se da un lato ha consentito la personalizzazione dei percorsi, dall’altro poteva creare difficoltà di partecipazione ai destinatari per cause prevalentemente di tipo economico. La attivazione di leve differenziate (FSE, FESR, Co-finanziamento privato) ha consentito di facilitare la persona nell’accesso ai servizi.
Infine, oltre alle misure e agli interventi dedicati ai destinatari diretti dell’iniziativa, è stato previsto di avviare servizi di consulenza e supporto dedicati alle imprese (destinatari “indiretti”) per accompagnarle e supportarle nell’assunzione di soggetti molto svantaggiati. La bi-direzionalità dell’intervento si sta rivelando efficace sia nel colmare gap informativi delle imprese sia per rendere concretamente possibile l’accesso in azienda grazie all’adeguamento del posto di lavoro.
Per i motivi sopra delineati che qualificano l’iniziativa come una buona pratica ma anche per garantire continuità a tali tipologie di interventi, la Regione del Veneto intende promuovere la realizzazione di ulteriori Azioni integrate di coesione territoriale (Aict) per l’inserimento e il reinserimento di soggetti svantaggiati - Anno 2017.
Possono presentare candidatura i Soggetti accreditati per l'ambito della Formazione superiore e/o i soggetti non iscritti nel predetto elenco, purché abbiano già presentato istanza di accreditamento ai sensi della DGR n. 2120 del 30 dicembre 2015, “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i” e Soggetti accreditati ai Servizi Lavoro ai sensi della DGR 2238/2011 “Approvazione del sistema di accreditamento allo svolgimento dei Servizi per il lavoro nel territorio della Regione Veneto” (art. 25 L.R. n. 3/2009).
Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati sono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014/2020.
I nuovi e ulteriori interventi saranno finanziati con uno stanziamento pari a Euro 6.000.000,00 a valere sulle risorse del POR–FSE 2014/2020 “Obiettivo Competitività regionale ed Occupazione” (CRO) riferite all’Asse II “Inclusione Sociale”, priorità di investimento 9.i.
Lo stanziamento è a carico dei capitoli in uscita n. 102355 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione Sociale - area Lavoro - quota comunitaria - trasferimenti correnti (decUE 12/12/2014, n.9751)”; n. 102356 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione Sociale - area Lavoro - quota statale - trasferimenti correnti (dec. UE 12/12/2014, n.9751)”; n. 102357 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - area Lavoro - cofinanziamento regionale - trasferimenti correnti (dec. UE 12/12/2014, N.9751)”.
La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento è assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria CE n. 9751 del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse II – Inclusione So-ciale – Obiettivo Tematico 9 – Priorità d’investimento 9.i – Obiettivo Specifico 7 “Riduzione della povertà, dell’esclusione sociale e promozione della innovazione sociale”.
Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 6.000.000,00 saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione 2017/2019 approvato con L.R. n. 32 del 30/12/2016 nei seguenti termini massimi:
Qualora i tempi di esecuzione dei provvedimenti di impegno di spesa non siano compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Lavoro potrà prevedere opportune modifiche.
Per il presente provvedimento, la gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo pari al 30% anziché al 40% come previsto al punto D “Aspetti finanziari” - procedure per l’erogazione dei contributi - DGR 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei beneficiari”.
Inoltre il rendiconto delle attività realizzate e/o spese sostenute, deve essere presentato dal beneficiario alla Regione, unitamente a tutta la documentazione richiesta, entro 45 giorni dalla conclusione delle attività previste da progetto anziché 60 giorni come previsto al punto E “Rendicontazione delle attività” –Presentazione del rendiconto - DGR 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei beneficiari”.
In allegato al presente provvedimento, sono proposti all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico “Azioni integrate di coesione territoriale (Aict) per l’inserimento e il reinserimento di soggetti svantaggiati – Anno 2017” (Allegato A) per un importo complessivo di Euro 6.000.000,00 a valere sull’Asse II – Inclusione Sociale – POR FSE 2014-2020 e la Direttiva di riferimento (Allegato B). L’avviso pubblico (Allegato A) e la Direttiva (Allegato B) costituiscono parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.
Le domande di ammissione al finanziamento e relativi allegati dovranno pervenire entro e non oltre le ore 13.00 del quarantacinquesimo giorno dalla pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino ufficiale della Regione del Veneto. I progetti presentati saranno approvati con Decreto del Direttore della Direzione Lavoro entro 15 giorni successivi al previsto termine di presentazione delle proposte progettuali.
La trasmissione della domanda di ammissione e della relativa modulistica alla Giunta Regionale del Veneto − Direzione Lavoro deve avvenire, secondo le modalità e i termini indicati nella citata Direttiva, esclusivamente per via telematica, dalla casella di Posta Elettronica Certificata del Soggetto Proponente, inviando una mail all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Regione del Veneto: lavoro@pec.regione.veneto.it.
Nell’oggetto del messaggio di Posta Elettronica Certificata dovrà essere riportata la seguente dicitura: “Direzione Lavoro - POR FSE – AICT - Anno 2017”.
Si propone infine di demandare al Direttore della Direzione Lavoro l’approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente iniziativa, l’assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTI:
delibera
(seguono allegati)
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