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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 66 del 14 luglio 2017


Materia: Sanità e igiene pubblica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 854 del 13 giugno 2017

Contaminazione PFAS : indicazioni per l'acqua di abbeverata nelle produzioni animali e per l'utilizzo di pozzi privati da parte delle aziende di lavorazione e produzione di alimenti per il consumo umano.

Note per la trasparenza

Con la presente deliberazione si procede all'adozione di indicazioni per l'acqua di abbeverata nelle produzioni animali e per l'utilizzo di pozzi privati da parte delle aziende di lavorazione e produzione di alimenti per il consumo umano, con riferimento alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS).

L'Assessore Luca Coletto riferisce quanto segue.

A partire dal 2014 è stato effettuato un monitoraggio su alcune matrici alimentari nell'area di impatto della contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) per valutare il livello di contaminazione. I risultati delle analisi sono stati valutati dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) che, con parere del 19 febbraio 2016, ha sottolineato la rilevante complessità di uno studio di esposizione alimentare in considerazione sia dell'eterogeneità del territorio coinvolto sia del campionamento, che non risulta esaustivo né per quanto riguarda la numerosità campionaria né per le differenti matrici che sarebbe necessario sottoporre a controllo. Nello stesso parere, l'Istituto ha evidenziato le situazioni che potrebbero rappresentare un rischio di esposizione per l'uomo in considerazione delle popolazioni animali coinvolte, delle tipologie produttive, delle localizzazioni ambientali e delle fonti di approvvigionamento dell'acqua.

Infatti, il citato parere dell'ISS, che ha posto attenzione in particolare ai valori di PFOS rilevati in alcuni prodotti di origine animale destinati al consumo umano, chiarisce che, in considerazione del "contesto geografico della contaminazione, per una più approfondita comprensione del trasferimento alla catena alimentare, è opportuno indirizzare il campionamento rispetto alla differente localizzazione e tipologia delle potenziali sorgenti puntuali e occasionali di contaminazione della filiera agro-zootecnica". Da ciò si può dedurre che la contaminazione da PFAS può coinvolgere, oltre alla rete idrica pubblica, altre fonti che sono utilizzate anche per l'alimentazione degli animali, quali i pozzi privati. Numerosi allevamenti, con caratteristiche differenti in base alle diverse specie allevate, utilizzano questa riserva idrica per l'abbeverata con potenziale accumulo dei PFAS a livello di produzione primaria.

Analogamente agli allevamenti, anche le aziende di lavorazione e produzione di alimenti per il consumo umano possono accedere a tali fonti per le loro produzioni, pertanto è necessario considerare anche questo fattore quale possibile rischio di contaminazione dei prodotti destinati all'alimentazione umana.

Sebbene il parere dell'ISS non abbia evidenziato livelli di rischio tali da rappresentare un pericolo immediato per le popolazioni umane esposte, il Gruppo di lavoro "Gestione della sorveglianza degli alimenti in ordine alle sostanze perfluoroalchiliche", costituito con Decreto n. 19 dell'8 marzo 2016 del Direttore Generale Area Sanità e Sociale, riunitosi in data 17 marzo 2016, ha ritenuto opportuno fornire indicazioni tecniche per l'adozione immediata di misure di prevenzione primaria nei confronti della contaminazione degli alimenti di origine animale, nei territori considerati a maggior rischio di esposizione.

L'acqua destinata al consumo animale, ai sensi della normativa vigente in materia, peraltro, non deve necessariamente essere potabile e, quindi, rispondere ai requisiti previsti per l'alimentazione umana. Infatti, il Regolamento 852/2004/CE stabilisce che l'acqua di abbeverata nelle produzioni animali deve risultare potabile o pulita, al fine di prevenire la contaminazione delle specie allevate.

Tuttavia, alla luce delle evidenze emerse e considerata la possibilità che si verifichi una contaminazione di prodotti di origine animale anche a seguito dell'utilizzo di acqua contaminata, si ritiene necessario sottoporre a controllo l'acqua dei pozzi utilizzati a scopo zootecnico.

Con nota del 21.03.2016, prot. 111133, a firma del direttore del Settore promozione e sviluppo igiene e sanità pubblica, è stata data l'indicazione alle Aziende Ulss coinvolte (oggi Aziende Ulss n.6 Euganea, n.8 Berica, n.9 Scaligera) di verificare la fonte dell'approvvigionamento idrico delle aziende zootecniche, estendendo a queste realtà quanto già previsto per i pozzi privati con approvvigionamento a scopo potabile, relativamente alla presenza di PFAS e così anche per le aziende che producono alimenti destinati al consumo umano che utilizzano acque potabili di pozzi privati. Successivamente, con nota del 2 gennaio 2017, prot. 12653, a firma del Direttore della Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria, sono state date ulteriori indicazioni nell'ambito dell'attività di controllo dell'acqua di abbeverata nelle Aziende zootecniche localizzate nell'area della contaminazione da PFAS.

Si ritiene, quindi, opportuno con il presente atto mettere a sistema quanto già previsto ed avviato, relativamente all'acqua utilizzata dalle aziende zootecniche, così come dalle aziende che producono alimenti destinati al consumo umano, nell'ambito delle aree soggette a contaminazione da PFAS, secondo quanto previsto nell'allegato "A" alla presente deliberazione avente ad oggetto "Indicazioni per l'acqua di abbeverata nelle produzioni animali e per l'utilizzo di pozzi privati da parte delle aziende di lavorazione e produzione di alimenti per il consumo umano, in relazione alla presenza di sostanze pefluoroalchiliche".

Per tutelare adeguatamente la salute pubblica si ritiene, inoltre, necessario disporre che, nelle aree della contaminazione, come delimitate nella D.G.R. n. 2133 del 23.12.2016 all'allegato A, l'acqua destinata ad usi zootecnici ed alla produzione di alimenti, rispetti i livelli previsti dal parere del Ministero della salute del 29.01.2014, prot. n. 2565, per l'acqua destinata ad uso umano: Livelli di performance (obiettivo) per il PFOA≤ 500 ng/l ; PFOS≤ 30 ng/l ; Altri PFAS (somma delle rimanenti 10 sostanze PFAS) ≤ 500 ng/l.

In tal senso, infatti, si è espresso il Gruppo di lavoro "Gestione della sorveglianza degli alimenti in ordine alle sostanze perfluoroalchiliche", costituito con Decreto n. 19 dell'8 marzo 2016 del Direttore Generale Area Sanità e Sociale, già citato, come documentato dal verbale dell'incontro del 17 marzo 2016, conservato agli atti della Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria.

L'Istituto Superiore di Sanità con nota del 18.5.2017, prot. 0014185, ha espresso il parere agli atti della Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria, che qui si richiama integralmente e che ha formalmente condiviso la raccomandazione, anche per le acque di abbeverata, dei limiti di contaminazione per i PFAS pari a quelli indicati nel parere del Ministero della salute del 29.1.2014, prot. 2526, per le acque destinate al consumo umano.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

delibera

1.      di prendere atto di quanto espresso in premessa, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2.      di richiamare integralmente il parere dell'Istituto Superiore di Sanità trasmesso con nota del 18.5.2017, prot. 0014185, che ha formalmente condiviso, anche per le acque di abbeverata, la raccomandazione dei limiti di contaminazione per i PFAS, pari a quelli indicati nel parere del Ministero della Salute del 29.1.2014, prot. 2526, relativi alle acque destinate al consumo umano;

3.      di disporre che, nelle aree della contaminazione da PFAS come individuate dall'allegato A alla DGR 2133/2016, l'acqua destinata ad usi zootecnici ed alla produzione di alimenti debba rispettare i livelli previsti dal parere del Ministero della Salute del 29.01.2014, prot. n. 2565, per l'acqua destinata ad uso umano: Livelli di performance (obiettivo) per il PFOA≤ 500 ng/l ; PFOS≤ 30 ng/l ; Altri PFAS (somma delle rimanenti 10 sostanze PFAS) ≤ 500 ng/l;

4.      di approvare il documento di cui all'allegato "A" contenente "Indicazioni per l'acqua di abbeverata nelle produzioni animali e per l'utilizzo di pozzi privati da parte delle aziende di lavorazione e produzione di alimenti per il consumo umano, in relazione alla presenza di sostanze pefluoroalchiliche";

5.      di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

6.      di incaricare la Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria all'esecuzione del presente atto;

7.      di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

854_ AllegatoA_347691.pdf

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