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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 43 del 05 maggio 2017


Materia: Cultura e beni culturali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 580 del 28 aprile 2017

Approvazione dell'Avviso pubblico "Cultura come investimento" per la presentazione di progetti formativi per lo sviluppo delle competenze nel settore culturale. Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020. Asse 4 "Capacità istituzionale" in sinergia con il Fondo Europeo di Sviluppo regionale.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si approva un Avviso pubblico a valere sull’Asse 4 “Capacità istituzionale” del Programma Operativo Regionale 2014-2020 - Fondo Sociale Europeo della Regione del Veneto, per la presentazione di progetti integrati di formazione continua, anche in mobilità interregionale e transnazionale. I progetti, proposti da Enti accreditati per la formazione continua, sono rivolti a dipendenti e collaboratori operanti nel settore culturale e creativo regionale. Si approva inoltre la Direttiva circa la redazione dei progetti e la presentazione della domanda. La somma destinata all’iniziativa è di € 1.000.000,00. Il provvedimento non assume impegni di spesa ma ma ne avvia la procedura.

L'Assessore Elena Donazzan di concerto con l'Assessore Cristiano Corazzari, riferisce quanto segue.

Quando si affronta il tema della crescita, dello sviluppo, della coesione e si analizzano i contributi dei diversi comparti  economici, il concorso del patrimonio culturale viene spesso ignorato o sottovalutato, perché poco conosciuto.

Nel proporre al Consiglio e al Parlamento l’istituzione di un “Anno europeo del patrimonio culturale” per il 2018 – decisione poi sottoscritta il 9 febbraio 2017 - la Commissione Europea ha rilevato che il settore del patrimonio culturale in Europa si trova ad affrontare numerose sfide, tra cui la diminuzione dei bilanci pubblici e della partecipazione alle attività culturali tradizionali, l’incremento delle pressioni a livello fisico e ambientale sui siti del patrimonio culturale, la trasformazione delle catene di valore e delle aspettative a seguito del passaggio al digitale e il traffico illecito di opere d'arte.

Anche in Italia non mancano le difficoltà, legate ancora ad una idea che associa i beni culturali al pubblico. Un elemento che ancora limita la straordinaria potenzialità economica di un comparto che proprio in Italia non teme concorrenza alcuna.

Si tratta dunque di rafforzare quel processo di imprenditorialità del sistema cultura, a cominciare da una nuova consapevolezza delle risorse umane coinvolte.

Il patrimonio culturale dunque, nella dimensione europea e nazionale, viene considerato un asset prioritario non solo in funzione della difesa e conservazione della storia e delle tradizioni, ma anche quale volano di sviluppo economico.

La Commissione infatti, nel documento strategico per la crescita e l’innovazione, “Europa 2020”, ha osservato che l’Unione deve creare condizioni quadro più favorevoli all’innovazione e alla creatività. A tale proposito, i settori culturali e creativi rappresentano una fonte di idee innovative che possono dare vita a prodotti e servizi di eccellenza capaci di generare crescita e posti di lavoro, nonché di contribuire all’adeguamento ai cambiamenti della società.

I più recenti provvedimenti nazionali ed europei per il rilancio e lo sviluppo economico competitivo infatti, riservano un ruolo distinto e specifico alla cultura tra i settori sui quali puntare per la crescita e individuano misure specifiche nell’agenda nazionale indirizzata a dare concretezza ai processi di cambiamento attesi.

Nel quadro di riferimento nazionale ed europeo, il Veneto fa indubbiamente bella mostra di sé. Esso infatti vanta un patrimonio storico-artistico tra i più invidiati al mondo e, a parte Venezia, possiede numerose ville, edifici religiosi, centri minori e città d’arte di grande rilevanza storico-artistica. Con quattro siti interamente ricompresi nel proprio territorio e due che vi ricadono in parte, il Veneto si colloca tra le regioni d’Italia maggiormente rappresentate nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco.

Sono oltre 12 mila le imprese che operano nel settore restauro e conservazione dei beni culturali, con oltre 28.000 addetti e un volume d’affari di oltre 3,45 miliardi di euro.

L’indotto procurato da questa enorme ricchezza si è tradotto nella nascita di industrie per la produzione di materiali dedicati, centri di ricerca e istituzioni di tutela.

Una realtà che la Regione del Veneto, con la L. R. 4 aprile 2003, n. 8 e con la DGR n. 1418 del 06 settembre 2011, ha voluto riconoscere ed eleggere a “Metadistretto dei Beni Culturali e Ambientali”.

Da questi presupposti, dunque, scaturisce la volontà della Regione del Veneto di investire, attingendo al Programma Operativo Regionale (POR) Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020, risorse finanziarie comunitarie nel comparto culturale, con la finalità di migliorare le capacità amministrative della Pubblica Amministrazione e, nel merito degli obiettivi specifici, di promuovere iniziative atte a migliorare i sistemi informativi, adeguare le competenze degli operatori, facilitare l’accesso ai beni culturali e aumentarne la fruibilità.

Il bando che si propone di approvare con il presente provvedimento promuove la realizzazione di progetti integrati che possano cogliere i bisogni di aggiornamento di operatori del settore culturale e creativo a livello territoriale e/o per profili omogenei e che possano:

  • promuovere e rafforzare i processi di identificazione delle risorse culturali con il territorio, migliorare gli standard di fruizione attraverso l’implementazione di modelli di organizzazione dei servizi, funzionali alla valorizzazione del territorio (branding territoriale);
  • aggiornare le competenze digitali e di  governance  degli operatori pubblici e privati  o nel settore culturale, al fine di sviluppare, attraverso le nuove tecnologie, un approccio più integrato e funzionale ai contenuti del proprio contesto di prodotto/servizio, una sempre maggiore attenzione alla promozione del patrimonio culturale, la consapevolezza e conoscenza delle diverse tipologie di pubblico;
  • favorire la cooperazione tra più soggetti ed istituzioni presenti nello stesso territorio con una focalizzazione sul servizio da proporre, con lo scopo di sviluppare opportunità vitali per il contesto attraverso la creazione di un circuito culturale. 

Tanto premesso, si propone all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico “Cultura come investimento” che destina € 1.000.000,00 a valere sull’Asse 4 “Capacità Istituzionale” del POR FSE 2014–2020 della Regione del Veneto, per la presentazione di progetti i cui destinatari siano dipendenti e collaboratori del settore culturale e creativo.

La copertura finanziaria delle obbligazioni di spesa da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento è assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione della Commissione Europea n. 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse 4 – Capacità Istituzionale – Obiettivo Tematico 11 – Priorità d’investimento 11.ii – Obiettivo Specifico 15.

Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi € 1.000.000,00 saranno assunte sul Bilancio regionale di previsione 2017-2019, approvato con L.R. n. 32 del 30/12/2016, , nei seguenti termini massimi:

  • Esercizio di imputazione 2017: € 500.000,00 di cui:

Quota FSE Capitolo 102373 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 4 Capacità Istituzionale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti: € 250.000,00;
Quota FDR Capitolo 102374 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 4 Capacità Istituzionale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” € 175.000,00;
Quota Reg.le Capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti correnti” € 75.000,00;

  • Esercizio di imputazione 2018: € 500.000,00 di cui:

Quota FSE Capitolo 102373 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 4 Capacità Istituzionale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti: € 250.000,00;
Quota FDR Capitolo 102374 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 4 Capacità Istituzionale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” € 175.000,00;
Quota Reg.le Capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti correnti” € 75.000,00.

Qualora i tempi di esecuzione dei provvedimenti d’impegno di spesa non fossero compatibili con il cronoprogramma sopra esposto, il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione potrà prevedere le opportune modifiche.

Per quanto riguarda la gestione finanziaria dei progetti, si prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 50% anziché del 40% come previsto al punto D “Aspetti finanziari” - procedure per l’erogazione dei contributi - DGR n. 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei Beneficiari”.

Si propone di demandare al Direttore della Direzione Formazione e Istruzione l’approvazione di tutta la modulistica relativa alla presente iniziativa, l’assunzione dei decreti di impegno, nonché di definire, qualora necessario, modifiche o integrazioni alle disposizioni per la gestione delle attività e per la procedura di erogazione delle somme.

In conformità alla normativa regionale, nazionale e comunitaria attualmente vigente, in allegato al presente provvedimento sono proposti all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico (Allegato A) e la Direttiva (Allegato B), che costituiscono parte integrante e sostanziale del provvedimento stesso.

Le domande di ammissione e i relativi allegati dovranno pervenire con le modalità previste dalla Direttiva (Allegato B) entro e non oltre il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione dell’Avviso sul Bollettino ufficiale della Regione del Veneto, pena l’esclusione. Qualora la scadenza dei termini di presentazione dei progetti coincidesse con una giornata prefestiva o festiva il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo.

La valutazione dei progetti che perverranno sarà effettuata da una Commissione di valutazione che sarà appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione.

Le procedure ed i criteri di valutazione dei progetti presentati sono individuati in coerenza con i criteri di selezione già esaminati ed approvati nella seduta del Comitato di Sorveglianza del 30 giugno 2015 per il POR FSE 2014/2020.

Nel caso in cui le risorse messe a disposizione non dovessero essere integralmente utilizzate, l’Amministrazione regionale potrà prevedere l’apertura di un secondo sportello dal 1 giugno 2017 al 30 giugno 2017 che sarà disposta con Decreto del Direttore della Direzione Formazione e Istruzione, anche contestuale all’approvazione degli esiti istruttori del primo sportello.

Le finalità e gli strumenti operativi sono stati condivisi tra le strutture regionali, Direzione Formazione e Istruzione e Direzione Beni e Attività Culturali e Sport.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTI:

  • il Regolamento (UE) n. 1303 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • il Regolamento (UE) n. 1304 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013, relativo al Fondo Sociale Europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio, che sostiene l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile;
  • il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • il Regolamento Delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • il Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis»;
  • il Regolamento (UE)  n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;
  • il Regolamento (UE) n. 702/2014 della Commissione del 25 giugno 2014 che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali e che abroga il regolamento della Commissione (CE) n. 1857/2006;
  • il Regolamento (UE) n. 240 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • il Regolamento (UE) n. 184 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento (UE)  n. 288 di esecuzione della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 215 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 821 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 1011 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • la Decisione di Esecuzione della Commissione C(2014) 8021 final del 29/10/2014 che approva determinati elementi dell'accordo di partenariato con l'Italia;
  • la Decisione di Esecuzione della Commissione C(2014) 9751 final del 12/12/2014 che approva determinati elementi del programma operativo "Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014 2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" per la regione Veneto in Italia;
  • il D.P.R. n. 196 del 3 ottobre 2008, “Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione”, applicato in attesa della nuova normativa di riferimento;
  • il Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 “Codice dell'amministrazione digitale”;
  • gli Artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale e concorrenti in materia di istruzione;
  • il D.Lgs. n. 118 del 23/06/2011 e s.m.i.;
  • il “Collegato alla legge di stabilità regionale 2017” (legge regionale 30 dicembre 2016, n. 30);
  • la “Legge di stabilità regionale 2017” (legge regionale 30 dicembre 2016, n. 31);
  • la legge di “Bilancio di previsione 2017-2019” (legge regionale 30 dicembre 2016, n. 32);
  • la DGR n. 1 del 10/01/2017 di approvazione del Documento Tecnico di Accompagnamento al Bilancio di previsione 2017-2019;
  • il Decreto del Segretario Generale della Programmazione n. 1 del 13/01/2017 di approvazione del Bilancio Finanziario Gestionale 2017-2019;
  • la DGR n. 108 del 07/02/2017 di approvazione delle Direttive per la gestione del Bilancio di previsione 2017-2019;
  • la Legge del 24 giugno 1997 n. 196 “Norme in materia di promozione dell'occupazione”;
  • la Legge 28 giugno 2012, n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” e successive modifiche e integrazioni;
  • la L.R. n. 3 del 13/03/2009  “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla Legge Regionale n. 21/2012;
  • la L.R. n. 19/2002 e s.m.i. “Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati”;
  • la DGR n. 2120 del 30/12/2015 “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.”;
  • la DGR n. 669 del 28 aprile 2015, “Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020”;
  • la DGR n. 670 del 28 aprile 2015, “Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020”;
  • la DGR n. 671 del 28 aprile 2015, “Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013 e 1304/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard”;
  • la Legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, co. 821;
  • la L.R. 9 ottobre 2009, n. 25 “Interventi regionali per il sistema del cinema e dell’audiovisivo e per la localizzazione delle sale cinematografiche nel Veneto” e ss.mm.ii;
  • la Legge Regionale 14 giugno 2013, n. 11 “Sviluppo e sostenibilità del Turismo Veneto”;
  • la Legge regionale n. 8 del 31 marzo 2017 “Il sistema educativo della Regione Veneto”;
  • l’art. 2, comma 2, della L.R. n. 54 del 31 dicembre 2012, come modificata con L.R. 14/2016;

delibera

  1. di stabilire che le premesse al presente dispositivo siano parte integrante del provvedimento;
  2. di approvare, nell’ambito del POR FSE 2014-2020, l’Avviso pubblico “Cultura come investimento” di cui all’Allegato A, per la presentazione di progetti formativi per lo sviluppo delle competenze nel settore culturale e la Direttiva di cui all’Allegato B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  3. di prendere atto dell’approvazione del Testo Unico dei Beneficiari avvenuta con DGR n. 670 del 28 aprile 2015 e della diretta applicazione del medesimo per il bando in premessa;
  4. di destinare all’iniziativa la somma di € 1.000.000,00, relativa a spesa per trasferimenti correnti, a valere sull’Asse 4 “Capacità Istituzionale” - POR FSE 2014-2020;
  5. di determinare in € 1.000.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa, alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012, approvato con Decisione della Commissione Europea n. 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse 4 – Capacità Istituzionale – Obiettivo Tematico 11 – Priorità d’investimento 11.i – Obiettivo Specifico 13, a valere sul Bilancio regionale di previsione 2017-2019, come approvato con L.R. 32 del 30/12/2016, nei seguenti termini massimi:
  • Esercizio di imputazione 2017: € 500.000,00 di cui:

Quota FSE Capitolo 102373 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 4 Capacità Istituzionale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti: € 250.000,00;
Quota FDR Capitolo 102374 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 4 Capacità Istituzionale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” € 175.000,00;
Quota Reg.le Capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti correnti” € 75.000,00;

  • Esercizio di imputazione 2018: € 500.000,00 di cui:

Quota FSE Capitolo 102373 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 4 Capacità Istituzionale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti: € 250.000,00;
Quota FDR Capitolo 102374 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 4 Capacità Istituzionale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” € 175.000,00;
Quota Reg.le Capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti correnti” € 75.000,00;

  1. di dare atto che la Direzione Formazione e  Istruzione, cui sono stati assegnati i capitoli di cui al precedente punto 5., ha attestato che i medesimi presentato sufficiente capienza;
  2. di dare atto che l’impegno di spesa, che sarà assunto con propri atti dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione, non è soggetta alle limitazioni di cui alla L.R. n. 1/2011, per le motivazioni espresse in premessa;
  3. di stabilire che le domande di ammissione e relativi allegati dovranno essere trasmessi alla Direzione Formazione e Istruzione tramite PEC all’indirizzo formazioneistruzione@pec.regione.veneto.it entro e non oltre il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione dell’Avviso sul Bollettino ufficiale della Regione del Veneto, pena l’esclusione. Qualora la scadenza dei termini di presentazione dei progetti coincidesse con una giornata prefestiva o festiva il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo. Tale termine vale anche per l’invio dei progetti attraverso l’apposita funzione del sistema di acquisizione dati “on line”;
  4. di stabilire che l’erogazione della prima anticipazione sia di un importo pari al 50% del costo di ogni progetto, anziché del 40% come previsto al punto D “Aspetti finanziari” - procedure per l’erogazione dei contributi - DGR n. 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei Beneficiari”;
  5. di incaricare il Direttore della Direzione Formazione e Istruzione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore e conseguente atto che si rendesse necessario in relazione alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma della spesa e delle fonti di finanziamento, con particolare riferimento al pieno utilizzo del cofinanziamento regionale e delle risorse di competenza disponibili;
  6. di affidare la valutazione dei progetti che perverranno a seguito del presente provvedimento ad una Commissione di valutazione che sarà appositamente nominata dal Direttore della Direzione Formazione e Istruzione;
  7. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’articolo 26, comma 1, del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33;
  8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione nonché sul sito Internet della Regione del Veneto.

(seguono allegati)

580_AllegatoA_344700.pdf
580_AllegatoB_344700.pdf

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