Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 95 del 04 ottobre 2016


Materia: Enti locali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1454 del 21 settembre 2016

Approvazione dell'accordo quadro fra la Regione, le Province del Veneto e la Città Metropolitana di Venezia, recante i principi guida per dare avvio al processo di riorganizzazione delle funzioni in ottica di efficientamento.

Note per la trasparenza

Si approva lo schema di Accordo quadro fra la Regione, le Province del Veneto e la Città Metropolitana di Venezia, recante i principi guida per dare avvio al processo di riorganizzazione delle funzioni in ottica di efficientamento, in attuazione della legge regionale n. 19/2015.

Il Vicepresidente Gianluca Forcolin riferisce quanto segue.

La legge n. 56 del 2014 (c.d. Riforma Delrio) ha introdotto rilevanti principi per un'ampia riforma in materia di enti locali, prevedendo, in particolare, la ridefinizione dell'assetto delle Province, nonostante la disciplina ivi contenuta si autodefinisca "transitoria" in attesa dell'approvazione della riforma della Carta Costituzionale.

La medesima legge ha configurato le Province quali enti di secondo livello, titolari di una serie di funzioni fondamentali, espressamente individuate e nel contempo ha previsto il riordino delle altre funzioni non fondamentali esercitate dalle Province, demandando al legislatore statale e regionale, a seconda dei rispettivi ambiti di competenza legislativa, il compito di riordinare le predette funzioni.

In attuazione alla Riforma Delrio, la Regione del Veneto con la legge regionale 29 ottobre 2015, n. 19 ha dettato disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative provinciali, prevedendo, in particolare, all'art. 2, che le Province del Veneto e la Città Metropolitana di Venezia, quali enti di area vasta, continuino ad esercitare le funzioni già conferite dalla Regione alla data di entrata in vigore della legge, nonché le attività di polizia provinciale correlate alle funzioni non fondamentali conferite dalla Regione.

Le predette funzioni, inoltre, continuano ad essere esercitate da parte delle Province e della Città Metropolitana di Venezia, avvalendosi del personale trasferito nella dotazione organica regionale e distaccato presso i precitati Enti con oneri a carico della Regione, fatta eccezione per il personale addetto allo svolgimento delle funzioni di polizia amministrativa provinciale e per quello addetto alla gestione dei centri per l'impiego rimasti nella dotazione organica dei singoli Enti (artt. 5 e 9, commi 5 e 7, legge regionale 19/2015).

Fermo restando l'impostazione di fondo della legge regionale che mira contestualmente a conservare lo status quo circa l'assetto delle funzioni e a salvaguardare l'occupazione, l'obiettivo finale che la Giunta regionale si è prefissata di perseguire si incentra sull'esigenza di avviare celermente un processo di riorganizzazione delle funzioni conferite alle Province e alla Città metropolitana di Venezia in ottica di efficientamento, che dovrà essere gestito sotto la regia regionale e in sinergia con le Amministrazioni locali coinvolte.

A tal riguardo, la legge regionale 19/2015 individua lo strumento dell'accordo tra la Regione, le Province e la Città metropolitana di Venezia in merito alla disciplina dei profili gestionali (quali la definizione degli standard dei servizi, le risorse umane e la dotazione dei beni strumentali) (art. 9, comma 1), nel mentre prospetta eventuali futuri scenari di riassetto delle funzioni provinciali, disponendo che la Giunta regionale, qualora ne ravvisi la necessità, può procedere con l'adozione di disegni di legge e provvedimenti amministrativi finalizzati al riordino delle funzioni provinciali, ovvero al riordino di specifiche funzioni, in relazione a sopravvenute esigenze organizzative (art. 9, comma 8);

A seguito dell'approvazione della succitata legge regionale n. 19/2015, si è provveduto altresì alla definizione delle procedure per la ricollocazione del personale delle Province e della Città metropolitana di Venezia addetto alle funzioni non fondamentali, mediante la sottoscrizione, avvenuta in data 30 ottobre 2015, in seno all'Osservatorio regionale e alla presenza delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, di un Accordo tra Regione, Upi, Anci, Città metropolitana di Venezia e Provincia di Belluno, che è stato oggetto di presa d'atto con il Decreto presidenziale 30 ottobre 2015 n. 165, poi ratificato con DGR n. 1521 del 3 novembre 2015.

In forza di quanto previsto dall'art. 2, del richiamato Accordo, il personale provinciale addetto alle funzioni non fondamentali è entrato a far parte della nuova dotazione organica regionale, nella misura di n. 404 unità, con decorrenza dal 1 gennaio 2016, giusta quanto disposto con DGR n. 1733 del 1 dicembre 2015 e in forza di quanto stabilito nel Decreto di inquadramento 21 dicembre 2015 n. 196.

Per quanto attiene ai profili finanziari, per l'anno 2015, secondo il riparto definito con DGR 19 novembre 2015 n. 1605 in attuazione dell'art. 9, comma 2, della L.R. 19/2015, sono stati erogati i finanziamenti destinati a copertura del costo del personale delle Province e della Città Metropolitana di Venezia, per un importo complessivo di euro 28.256.000,00, di cui euro 5.500.000,00 destinati alla copertura dei costi del personale della funzione relative al mercato del lavoro, in relazione a quanto previsto dall'art. 5 della L.R. 19/2015.

Per l'anno corrente, la Giunta regionale, con DGR del 22 giugno 2016 n. 923, ha provveduto a definire il riparto dei finanziamenti nell'ambito dello stanziamento previsto nel Bilancio di previsione 2016, pari ad Euro 35.000.000,00, in relazione sia agli oneri del personale (sia di quello entrato nei ruoli regionali sia del personale addetto alle funzioni di Polizia provinciale e ai Centri per l'impiego), sia agli "altri oneri correnti", in applicazione dell'art. 9, comma 3, della L.R. 19/2015.

Ciò premesso, si tratta ora di dare impulso al percorso di riorganizzazione delineato dalla legge regionale 19/2015, in un'ottica di un serio e concreto efficientamento e contenimento dei costi; percorso che dovrà essere gestito in sinergia con le Amministrazioni provinciali e sotto una cabina di regia unitaria a livello regionale, affidata al Tavolo tecnico istituito con DGR 24 novembre 2015 n. 1706 e coordinato dal Direttore dell'Area Programmazione e Sviluppo strategico.

Data la complessità delle attività da porre in essere in ordine al percorso di riorganizzazione, si ritiene opportuno delineare alcuni principi guida finalizzati a garantire lo svolgimento lineare e proficuo del percorso di cui trattasi nel pieno spirito di collaborazione tra le Istituzioni coinvolte.

Ai predetti principi guida, così come enunciati nello schema di Accordo quadro, Allegato A del presente provvedimento, è sottesa la convinzione di fondo che sia indispensabile un quadro di riferimento il più possibile chiaro e condiviso, sia con riguardo alle funzioni, sia per quanto attiene le risorse (fase 1° del processo "Ricognizione delle funzioni provinciali e delle correlate risorse"), prima di procedere, secondo un approccio metodologico di tipo collaborativo, che unisce insieme logica uniformante ed esigenze di differenziazione, all'individuazione delle concrete scelte gestionali di riorganizzazione (fase 2° del processo "Efficientamento e/o modifica della normativa di settore").

In primo luogo, come principio fondamentale del processo di riorganizzazione, si valorizza il riconoscimento, in capo alla Regione, di un ruolo di primo piano, connesso alle funzioni di programmazione, indirizzo, coordinamento e controllo, finalizzato a garantire razionalizzazione, efficienza e omogeneità nell'esercizio delle funzioni conferite e dei servizi; a fronte del predetto potere di indirizzo che compete alla Regione, le Province e la Città metropolitana di Venezia si impegnano ad esercitare le proprio competenze organizzative e gestionali nel rispetto degli indirizzi stabiliti dalla Regione.

Altro principio cardine riguarda la concreta esplicazione del processo di riorganizzazione, che si articola in una serie di fasi, a partire dall'attività di ricognizione delle funzioni e delle risorse fino all'individuazione e attuazione di concrete misure di riassetto organizzativo che le Amministrazioni provinciali dovranno porre in essere sulla base degli indirizzi regionali e degli standard di servizio, definiti mediante specifici accordi tra Regione, Province e Città metropolitana di Venezia.

Inoltre, si rivela essenziale che le Province e la Città metropolitana di Venezia si impegnino a garantire il corretto esercizio delle funzioni non fondamentali, mediante l'utilizzo del personale trasferito nella dotazione organica della Regione e distaccato presso i medesimi Enti.

A tal fine, sarà cura della Regione indirizzare l'attività complessiva degli Enti coinvolti e svolgere una costante attività di monitoraggio che potrebbe sfociare, sulla base dei risultati conseguiti nel processo di riorganizzazione, anche nell'adozione di eventuali scelte di riordino delle funzioni conferite.

Tutto ciò premesso, si propone alla Giunta regionale di approvare lo schema di Accordo quadro, Allegato A del presente provvedimento, recante i principi guida per regolare il processo di riorganizzazione delle funzioni provinciali, con riserva di acquisire il parere di competenza della Conferenza permanente Regione-Autonomie Locali, nonché dell'Osservatorio Regionale istituito con DGR del 6 ottobre 2014 n. 1821, ai sensi di quanto dispone l'art. 1, comma 5, della legge regionale n. 19/2015.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

Visto l'articolo 2, comma 2, della legge regionale 31 dicembre 2012 n. 54;

Vista la Legge 7 aprile 2014 n. 56;

Vista la legge regionale 29 ottobre 2015 n. 19;

Visto il DPGRV del 30 ottobre n. 165 di presa d'atto dell'Accordo tra Regione del Veneto, le Province e la Città metropolitana di Venezia in data 30 ottobre 2015;

Vista il D.D. 21 dicembre 2015 n. 196 del Direttore della Sezione Risorse Umane;

Visti i commi 2 e 4 dell'articolo 12 della legge regionale 3 giugno 1997, n. 20;

Vista la DGR n. 1821 del 6 ottobre 2014, con cui è stato costituito l'Osservatorio regionale, in attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 e dell'Accordo dell'11 settembre 2014 "Accordo ai sensi del comma 91 dell'art. 1 delle Legge n. 56/2014 tra Governo e Regioni, sancito in Conferenza unificata, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, concernente l'individuazione delle funzioni di cui al comma 89 dello stesso articolo";

delibera

1.      di approvare lo schema di Accordo quadro tra la Regione, le Province e la Città metropolitana di Venezia (allegato A), recante i principi guida per dare avvio al processo di riorganizzazione delle funzioni in ottica di efficientamento;

2.      di incaricare il Presidente o suo delegato a sottoscrivere il sopra citato Accordo quadro;

3.      di trasmettere l'allegato schema di Accordo quadro, per l'espressione dei pareri di competenza, alla Conferenza permanente Regione-Autonomie locali, ai sensi dell'articolo 12, comma 2, della legge regionale 3 giugno 1997, n. 20, nonché all'Osservatorio regionale, ai sensi dell'articolo 1, comma 5, della legge regionale n. 19/2015;

4.      di incaricare il Direttore della Direzione Enti locali e strumentali dell'esecuzione del presente provvedimento, compreso l'inserimento nello schema di Accordo quadro di eventuali modifiche o integrazioni, che si rendessero necessarie a seguito della discussione svolta in sede di Conferenza permanente Regione-Autonomie locali e di Osservatorio regionale, e comunque non aventi portata rilevante tale da richiedere una nuova approvazione da parte della Giunta regionale;

5.      di dare atto che la presente deliberazione non comporta spese a carico del bilancio regionale;

6.      di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi di quanto previsto dall'articolo 23 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

7.      di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

1454_AllegatoA_330486.pdf

Torna indietro