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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 76 del 09 agosto 2016


Materia: Enti locali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1134 del 12 luglio 2016

Approvazione del Protocollo d'intesa tra Regione Veneto e ANCI Veneto per l'attuazione di iniziative finalizzate allo sviluppo del sistema delle Autonomie locali.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si procede all'approvazione del Protocollo d'intesa tra la Regione del Veneto e ANCI Veneto riguardante la realizzazione di azioni sui temi del riordino territoriale di cui alla L.R. n. 18/2012 ed attività di comunicazione a favore degli enti locali.

Il Vicepresidente Gianluca Forcolin riferisce quanto segue.

Il tema del riordino del sistema delle autonomie locali ha assunto nel nostro Paese negli ultimi anni sempre maggiore rilevanza, a fronte delle mutate condizioni socio-economiche e della necessità di offrire ai cittadini un modello di pubblica amministrazione più moderno ed efficiente.

La Regione è chiamata a svolgere un ruolo fondamentale nel riassetto del sistema istituzionale e degli Enti Locali con riferimento alla Città metropolitana, alle Province, alle unioni e fusioni di Comuni.

La centralità dei Comuni nel nuovo assetto dei poteri locali.

I prossimi anni vedranno, con tutta probabilità, una nuova transizione costituzionale da applicare.

Questo è il momento per creare, nella cultura diffusa presso la classe degli amministratori locali, un "ponte" tra il "vecchio" e il "nuovo" che fornisca basi solide alla nuova stagione dell'autonomia locale.

È necessario affermare un modello di "governo territoriale integrato", che sia realmente capace di superare la logica, appartenente a un'epoca dell'esperienza amministrativa italiana che può dirsi passata, di "governo per livelli separati".

Il pieno coinvolgimento dei Comuni nella spinta riformatrice dovrà comportare pertanto un nuovo investi-mento nella cooperazione intercomunale valorizzando quali siano le funzioni fondamentali, le attività pub-bliche indefettibili e rispondenti ai bisogni sostanziali dei propri cittadini: sono le funzioni, i servizi e gli investimenti che permettono di costruire migliori infrastrutture viarie e gestire più efficaci servizi educativi; che garantiscono un'illuminazione pubblica più efficiente e maggiore sicurezza degli edifici scolastici; sono le misure di salvaguardia del paesaggio e le opportunità di insediamento per le attività produttive.

Inoltre, anche i Comuni di maggiori dimensioni devono diventare parte delle forme di cooperazione, al fine di valorizzare il loro ruolo naturale di aggregatori territoriali e stabilire uno scambio virtuoso con i Comuni più piccoli.

In questa logica, le unioni di Comuni restano lo strumento principale da affermare e diffondere nel tessuto amministrativo regionale, adottando regole legislative che le facciano diventare il luogo della composizione degli interessi territoriali e, parimenti, lo strumento operativo per una sintesi efficace delle politiche di svi-luppo territoriale.

Le medesime considerazioni valgono nei confronti dei processi di fusione intercomunale, che oggi rappre-sentano un'importante occasione per ridurre la frammentazione e aumentare le economie di scala nella ge-stione dei servizi pubblici locali.

Le Province dopo la Legge 56/2014: enti di area vasta.

La Legge 56/14 ha superato l'ordinamento provinciale uniforme dello Stato unitario, per costruire un assetto dei poteri locali che si basa sui principi costituzionali di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza, attraverso l'istituzione delle Città metropolitane e il riordino delle Province in enti di secondo grado, strettamente legati ai Comuni del loro territorio.

I Comuni sono al centro del governo locale, mattone essenziale su cui poggia tutta l'architettura istituzionale della Repubblica.

Da due livelli di governo separati e talvolta conflittuali si è passati ad un impianto unitario dell'amministrazione locale, nel quale i Sindaci sono protagonisti sia del governo di prossimità, sia del go-verno di area vasta che, difatti, è riconfigurato come governo di secondo livello di derivazione comunale, senza una diretta legittimazione popolare.

È una riforma di sistema che comporta un profondo processo di adeguamento di tutta la legislazione regionale sulle autonomie locali, per renderla coerente ai principi costituzionali e alle esigenze di un più complessivo riassetto costituzionale che nasceranno dai territori.

Alla luce dei recenti interventi normativi statali che hanno fissato le basi per la realizzazione di un processo di riforma delle autonomie locali ispirato a principi di adeguatezza, sussidiarietà e differenziazione, la Regione del Veneto ha avviato un percorso di riordino territoriale volto a rispondere alle istanze provenienti dalle Autonomie locali e ad accrescere l'efficienza nell'erogazione dei servizi nel nostro territorio. È pertanto necessario consolidare il riordino della governance locale avviato a livello normativo con la L.R. n. 18/2012, anche attraverso la riallocazione di funzioni al livello di ambito ottimale quale può essere quello delle Unioni di Comuni o dell'area metropolitana, tenendo conto della specificità di alcuni territori regionali, per lo sviluppo di una governance multilivello e multi attore: il riordino territoriale richiede nuove modalità non solo gestionali ma anche relazionali.

Le numerose riforme istituzionali che investono il settore delle autonomie locali, richiedono alle stesse un forte investimento nei processi di formazione delle risorse umane che vi operano, risultando la formazione uno degli strumenti essenziali per il miglioramento delle prestazioni pubbliche, una leva strategica per l'efficientamento dell'azione amministrativa e per la realizzazione di effettivi miglioramenti qualitativi dei servizi erogati dagli enti ai cittadini. A tal proposito, tra le previsioni normative l'art. 11 della L.R. 18/2012 prevede che, al fine di sostenere l'avvio delle gestioni associate per l'esercizio di funzioni e servizi comunali, la Giunta regionale possa dar corso ad attività di assistenza giuridico ed amministrativa nonché ad interventi formativi a favore di amministratori e dipendenti delle autonomie locali che prevedano, tra l'altro, la condivisione delle esperienze e l'approfondimento delle conoscenze, anche in collaborazione con istituti universitari e organismi di rappresentanza degli enti locali. Per tale finalità la Regione può attivare forme di collaborazione con gli organismi di rappresentanza degli enti locali per la realizzazione di azioni per lo sviluppo del sistema delle Autonomie locali.

Con note prot. n. 1304 e n. 1311 del 29.06.2016 ANCI Veneto ha presentato una proposta di collaborazione con la Regione Veneto che oltre a prevedere un piano formativo per i dipendenti e gli amministratori degli enti locali coinvolti nelle gestioni associate, dia avvio ad una collaborazione di medio - lungo termine sugli aspetti informativi e formativi della complessa macchina amministrativa, per adeguare, quanto più possibile, l'agire di queste importanti autonomie locali con le esigenze, gli obblighi giuridici e le mutevoli necessità coinvolgenti i Comuni veneti.

ANCI Veneto è un punto di riferimento nell'offerta di assistenza tecnica e servizi formativi e informativi alle amministrazioni locali: la sua mission istituzionale si propone di favorire lo sviluppo del sistema delle autonomie locali attraverso azioni di consulenza ed assistenza a tutto campo allo scopo di trasferire strumenti operativi, approcci innovativi e soluzioni concrete. Da tempo Anci Veneto è l'interlocutore della Regione del Veneto nei tavoli tecnici di lavoro per la definizione delle politiche di riordino territoriale, in particolare dei processi associativi intercomunali e di riordino delle Province.

Per quanto sopra esposto, data l'esperienza sovracomunale delle attività realizzate da ANCI Veneto, la Regione intende avviare una collaborazione tesa a realizzare attività si consulenza, assistenza, formazione al sistema delle Autonomie locali, secondo lo schema di Protocollo d'intesa Allegato A al presente provvedimento quale parte integrante dello stesso al fine di:

  • definire un piano formativo a favore del personale e degli amministratori degli enti locali sui temi del governo locale e dell'associazionismo intercomunale per mettere in condizione funzionari, dirigenti e amministratori locali di gestire la complessa fase di attuazione della normativa che prevede l'obbligatorietà dell'esercizio associato delle funzioni fondamentali per i piccoli Comuni, considerato che il termine ultimo per il trasferimento in gestione associata di tutte le funzioni fondamentali è stato prorogato dalla legge n. 21/2016, al 31 dicembre 2016;
  • attivare azioni di assistenza dell'informazione e della comunicazione attraverso l'implementazione di nuove tecnologie quali un portale per gli enti locali, attraverso la creazione di una piattaforma informativa territoriale, uno strumento operativo per il supporto della governance regionale agli enti locali;
  • promuovere attività seminariali di formazione, occasioni di confronto e di approfondimento delle modalità operative conseguenti alle novità normative sulle materie di competenza degli enti locali.

La collaborazione in argomento sarà regolata dal predetto Protocollo d'intesa di cui all' Allegato A anche per tutti gli aspetti organizzativi e finanziari, come disposto agli artt. n. 4 e 5 del Protocollo medesimo. Comunicati stampa, pubblicazione di materiali informativi su social network e altre modalità di diffusione garantiranno la maggior visibilità alle iniziative in questione. Il piano annuale delle attività Allegato A1 illustra in dettaglio i contenuti dei corsi di formazione e delle altre iniziative previste per il 2016, dando specificazione sui temi di trattazione, la durata, i destinatari, i relativi costi.

Si propone di approvare l'iniziativa in oggetto e di delegare il Direttore regionale competente in materia di Enti locali alla sottoscrizione di tale Protocollo d'intesa e di provvedere alla predisposizione delle attività e all'adozione dei provvedimenti necessari al perseguimento delle finalità dell'accordo, stabilendo che la realizzazione delle attività previste nel Protocollo trova copertura nel contributo annuale regionale per l'anno 2016 di cui alla L.R. n. 43/1980.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

VISTO l'art. 2, co. 2, lett. g) della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

VISTO l'articolo 6, comma 13, del D.L. 31.05. 2010, n. 78 conv. nella L. n. 122 del 30.07.2010;

VISTO l'art. 11 della L.R. n. 18 del 27.04.2012;

VISTA la L.R. n. 8 del 24.02.2016;

VISTO il DSGP n. 4 del 09.03.2016;

VISTA la L.R. n. 30/91;

VISTA la DGR n. 522 del 26.04.2016;

VISTA la L.R. n. 43/80;

VISTE le note ANCI prot. n. 1304 e n. 1311 del 29.06.2016.

delibera

1.      di approvare le premesse quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2.      di approvare lo schema di Protocollo d'intesa tra Regione del Veneto e ANCI Veneto, Allegato A, per la realizzazione delle iniziative finalizzate allo sviluppo del sistema delle Autonomie locali e del Piano delle attività per l'anno 2016, come formulate nell'Allegato A1;

3.      di incaricare il Direttore della Direzione Enti Locali, Partecipazioni ed Enti Strumentali, Controlli Integrati all'esecuzione del presente atto e in particolare alla sottoscrizione del Protocollo d'intesa che disciplinerà i rapporti tra la Regione del Veneto e ANCI Veneto;

4.      di delegare altresì lo stesso Direttore Direzione Enti Locali, Partecipazioni ed Enti Strumentali, Controlli Integrati a procedere, qualora se ne rappresentasse l'esigenza, alle necessarie lievi modifiche attuative del Protocollo d'intesa in argomento, Allegato A al presente provvedimento quale parte integrante;

5.      di dare atto che il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale in quanto le attività contenute nel protocollo d'intesa trovano copertura nel contributo annuale regionale per l'anno 2016 destinato ad ANCI Veneto in base alla L.R. n. 43/80;

6.      di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 23 e 26 comma 1 del Decreto legislativo n. 33/2013;

7.      di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

1134_AllegatoA0_326950.pdf
1134_AllegatoA1_326950.pdf

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