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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 68 del 15 luglio 2016


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1041 del 29 giugno 2016

Potenziamento della rete regionale delle Equipes Specialistiche provinciali/interprovinciali in materia di abuso sessuale e grave maltrattamento dei bambini/e dei ragazzi/e minori d'età, di cui alla DGR 901 del 04 giugno 2013 (L. 269/1998).

Note per la trasparenza

con il presente provvedimento si intende approvare il potenziamento nel territorio regionale della rete delle Equipes Specialistiche in materia di abuso sessuale e grave maltrattamento dei bambini/e dei ragazzi/e minori d'età, di cui alla DGR 901/2013, attraverso l'istituzione di ulteriori tre Equipes presso le Aziende UU.LL.SS.SS n. 6, 12 e 20 capoluogo di Province, oltre alle due già esistenti presso le Aziende UU.LL.SS.SS. nn. 9 e 16.

L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.

Sempre più si viene a conoscenza di episodi di violenza a scapito di bambini/ragazzi che subiscono abusi da parte di adulti che dovrebbero garantire sicurezza, stabilità, affidabilità e protezione. La violenza prolifera nella nostra società eludendo il rispetto di qualsiasi diritto umano e le istituzioni sono chiamate ad intervenire con politiche di prevenzione e recupero per arginare un fenomeno che assume dimensioni alquanto rilevanti.

L'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS), configura una condizione di abuso e di maltrattamento nei confronti dei minori "allorché i genitori, tutori o persone incaricate della vigilanza e custodia di un bambino approfittano della loro condizione di privilegio e si comportano in contrasto con quanto previsto dalla Convenzione Onu di New York sui Diritti del Fanciullo del 1989. Il maltrattamento si concretizza ne "gli atti e le carenze che turbano gravemente i bambini e le bambine, attentano alla loro integrità corporea, al loro sviluppo fisico, affettivo, intellettivo e morale, le cui manifestazioni sono la trascuratezza e/o lesioni di ordine fisico e/o psichico e/o sessuale da parte di un familiare o di terzi", come da definizione del IV Seminario Criminologico (Consiglio d'Europa, Strasburgo 1978)".

La Legge 3 agosto 1998, n. 269 all'art. 1, c.1, determina quale obiettivo primario da perseguire da parte dell' Italia la tutela dei fanciulli contro ogni forma di sfruttamento e violenza sessuale a salvaguardia del loro sviluppo fisico, psicologico, spirituale, morale e sociale.

L'American Academy of Pediatrics nel documento "Guidelines for the evaluation of sexual abuse of children: subject review" (1999) sottolinea che "Si parla di abuso sessuale quando un bambino/a è coinvolto in attività sessuali che non può comprendere, per le quali è psicologicamente impreparato e per le quali non può dare il proprio consenso e/o che violano le leggi o i tabù sociali".

La Legge 1 ottobre 2012, n. 172, di ratifica della Convenzione del Consiglio d'Europa del 2007, per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, denominata "Convenzione di Lanzarote", richiede la perseguibilità di tutti i tipi di reato e stabilisce che gli Stati Europei e non, devono adottare una legislazione specifica e delle misure per prevenire la violenza sessuale, proteggere i minori e perseguire i responsabili.

Molte evidenze scientifiche dimostrano che prolungati maltrattamenti fisici ed emotivi a danno dei bambini, specialmente se sperimentati in età precoce nelle relazioni primarie di cura, provocano in numerosi casi, gravi conseguenze di ordine psicologico e comportamentale a breve, medio e lungo termine sul processo di crescita, specialmente quando l'esperienza assume caratteristiche traumatiche.

Secondo uno studio nazionale condotto dall'Università Bocconi per conto del Coordinamento Italiano Servizi Maltrattamento all'Infanzia (CISMAI) e della Fondazione Italia Terre Des Hommes (anno 2010) il maltrattamento durante l'infanzia procura, oltre ai gravi danni di salute mentale e fisica per il minore, anche una spesa rilevante per la società, generando interventi di protezione o cura delle vittime, che si traducono in un costo stimato di circa 13,056 miliardi di euro annui, ovvero lo 0,84% del Pil ed in un costo di 910 milioni di euro ogni anno solo per i nuovi casi, ponendo l'accento sulla necessità di sviluppare corrette politiche di prevenzione, al fine di contenere la spesa ed evitare e o ridurre enormi sofferenze a tanti bambini.

L'emersione, la diagnosi, la presa in carico delle vittime di abuso sessuale e di grave maltrattamento costituiscono problemi complessi in cui si intrecciano aspetti medici, psicologici, sociali e giuridici, e pertanto necessitano di un team multi-professionale multidisciplinare e polispecialistico, che tenga conto anche della necessità di sostenere il minore e le figure parentali protettive durante tutto l'iter giudiziario, con lo scopo di favorire la comprensione dei procedimenti in atto, l'assunzione di scelte che rispondano al superiore interesse del minore, l'assistenza affettiva e psicologica come previsto dalle norme vigenti.

Il tema dell'abuso sessuale e del grave maltrattamen-to dell'infanzia e dell'adolescenza ha costituito da sempre un focus di interesse per la Regione del Veneto, che negli anni ha sviluppato, definito e consolidato un sistema integrato dei servizi socio-sanitari e sociali, chiamato ad intervenire in un'ottica preventiva oltre che di presa in carico globale dei casi.

Tale interesse viene richiamato nel dettato della Legge Regionale 29 giugno 2012, n. 23 "Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del Piano Socio-Sanitario regionale 2012-2016" che, nell' Allegato A, punto 3.5.3, dispone l'attivazione degliinterventi di prevenzione e di trattamento delle situazioni di disagio e di tutela del minore in caso di maltrattamento, abuso o violazione dei suoi diritti, della sua dignità, dell'integrità e della libertà personale.

La Giunta Regionale con Delibera n. 901 del 4 giugno 2013, ha approvato le indicazioni operative in tema di abuso sessuale e grave maltrattamento dei minori, tenendo conto del modello d'intervento sperimentato dai 5 Centri provinciali ed interprovinciali ex "Progetto Pilota Regionale di prevenzione, contrasto e presa in carico delle situazioni di maltrattamento, abuso e sfruttamento sessuale di minori" ai sensi della DGR n. 4031 del 30 dicembre 2002.

La medesima delibera, ha determinato l'istituzione di due Equipes Specialistiche Interprovinciali, rispettivamente nell'Azienda ULSS n. 16 di Padova, già sede del Centro interprovinciale "I Girasoli", quale riferimento anche per le Aziende ULSS delle province di Padova, Rovigo, Vicenza e Verona (parte sud-ovest della Regione), e nell'Azienda ULSS n. 9 di Treviso, quale riferimento anche per le Aziende ULSS delle province di Treviso, Venezia e Belluno (parte nord-est della Regione).

Il provvedimento suddetto ha esplicitato le competenze delle due Equipes, in termini di sensibilizzazione/informazione/formazione e consulenza ai servizi socio-sanitari, valutazione diagnostica, e presa in carico dei minori autori di reato (abuso sessuale e grave maltrattamento) e ha inoltre specificato le procedure per la richiesta di intervento da parte dei servizi sociali, socio-sanitari e la documentazione da produrre.

La prosecuzione delle attività delle Equipes suddette è stata garantita negli anni dalla Giunta Regionale con l'approvazione delle Delibere nn. 580 del 15 aprile 2014 e 1493 del 29 ottobre 2015.

Le relazioni finali sui risultati delle attività trasmesse dalle Aziende ULSS n. 9 e n. 16, conservate agli atti della Sezione Servizi Sociali, nonché i verbali degli incontri periodici di coordinamento e monitoraggio, hanno dimostrato come le due Equipes specialistiche rappresentino un punto di riferimento importante sia per i servizi sociali (titolari dei casi di tutela) e gli altri servizi socio-sanitari del territorio, sia per le famiglie che altrimenti sarebbero costrette a rivolgersi a servizi diversi, senza poter contare su una continuità assistenziale di alto profilo tecnico.

Nel contempo, hanno evidenziato alcune criticità legate soprattutto all'impossibilità di rispondere alle richieste di presa in carico dei casi da parte delle Aziende UU.LL.SS.SS. appartenenti al territorio di competenza, perché non prevista dalla programmazione regionale ed alla difficoltà di realizzare in modo efficace ed esaustivo altri interventi a causa della distanza eccessiva della sede delle Equipes da alcuni territori, nonostante i tentativi di arginare il problema attraverso diverse soluzioni di ordine pratico.

In considerazione di quanto su illustrato e nell'intento di garantire una distribuzione più capillare ed un'offerta dei servizi a favore dei minori vittime di abuso sessuale e grave maltrattamento, equa, tempestiva ed altamente qualificata su tutto il territorio Veneto, anche in un'ottica di governance innovativa, di razionalizzazione delle risorse su scala regionale, si propone di:

  1. potenziare la rete regionale delle Equipes Specialistiche secondo lo schema riportato nell'Allegato A, parte integrante del presente provvedimento, disponendo l'istituzione di altre tre Equipes oltre alle due già esistenti, da collocare presso le Aziende UU.LL.SS.SS. dei capoluogo di provincia, n. 6 di Vicenza e n. 20 di Verona ( già sedi dei Centri provinciali "L'Arca" e "Il Faro" ai sensi del Progetto Regionale ex DGR 4031/2002, non più finanziati con fondi regionali al termine della sperimentazione, a causa del notevole abbattimento delle risorse in bilancio, così come disposto dalla DGR 901/2013) e n. 12 Veneziana.
  2. affidare ad una delle cinque Aziende UU.LL.SS.SS. sedi delle Equipes su specificate, che sarà individuata con successivo provvedimento del Direttore della Sezione dei Servizi Sociali, le funzioni di:
    • coordinamento delle 5 Equipes anche attraverso l'istituzione di un gruppo composto dai referenti di ciascuna Equipe;
    • programmazione e gestione delle attività di aggiornamento e formazione del personale;
    • verifica e monitoraggio delle attività, attraverso lo sviluppo di un sistema di raccolta dati;
    • ricerca nell'ambito della violenza sui minori;
    • collaborazione con la struttura regionale competente per stesura delle linee operative ad utilizzo delle Equipes Specialistiche.
  3. determinare in € 700.000,00 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa a favore delle A.UU.LL.SS.SS nn. 6 di Vicenza, 9 di Treviso, 12 Veneziana, 16 di Padova, 20 di Verona, alla cui assunzione provvederà con successivo atto il Direttore della Sezione Servizi Sociali, da porsi a carico del capitolo di spesa n. 61237 "Spesa sanitaria corrente per il finanziamento dei LEA- Gestione sanitaria accentrata presso la Regione-Programmi specifici di prevenzione, assistenza e recupero psicoterapeutico dei minori vittime di abuso sessuale (art. 20, comma 1, punto B, lett. A) D.LGS. 118/2011), del Bilancio Regionale per l'esercizio 2016, che presenta sufficiente disponibilità;
  4. disporre che la somma di € 700.000,00, di cui al punto c. precedente sia ripartita secondo le seguenti modalità e criteri:
    • la somma di € 660.000,00 fra le 5 Aziende UU.LL.SS.SS. nn. 6,9,12,16,20, sulla base del criterio della popolazione residente di riferimento delle Equipes;
    • la somma di € 20.000,00 fra le Aziende UU.LL.SS.SS. nn. 6,12 e 20 al fine di sostenerle economicamente nella fase di avvio delle attività delle tre Equipes di nuova istituzione da concludersi entro il mese di dicembre 2016, a seguito di trasmissione dei piani operativi e dei preventivi di spesa con il dettaglio delle voci relative al costo del personale, della sede, del materiale e attrezzature varie, da trasmettere alla Sezione dei Servizi Sociali;
    • la somma di € 20.000,00 a favore dell'Azienda ULSS alla quale saranno affidate le funzioni descritte nel punto b. precedente;
  5. di rinviare a successivi provvedimenti del Direttore della Sezione Servizi Sociali di ogni altro atto conseguente alla realizzazione delle attività relative al potenziamento della rete regionale delle Equipes Specialistiche, oggetto della presente deliberazione.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

-        VISTA la L. 269/98;

-        VISTA la L. 241/90;

-        VISTA la DGR 3972/2002;

-        VISTA la DGR 4031/2002;

-        VISTA la DGR 4236 /2003;

-        VISTO il D.LGS. 118/2011;

-        VISTA la L.R. 23/2012;

-        VISTA la L. 172/2012;

-        VISTA la L.R. n. 54/2012;

-        VISTA la DGR 901/2013;

-        DGR n. 580/2014;

-        DGR n. 1493/2015;

-        VISTA la L.R. 8/2016;

delibera

1.     di ritenere le premesse parti integranti ed essenziali del presente provvedimento;

2.     di approvare il potenziamento della rete regionale delle Equipes Specialistiche secondo lo schema riportato nell'Allegato A, parte integrante del presente provvedimento;

3.     di determinare in € 700.000,00 (settecentomila/00) l'importo massimo delle obbligazioni di spesa a favore delle A.UU.LL.SS.SS. nn. 6 di Vicenza, 9 di Treviso, 12 Veneziana, 16 di Padova, 20 di Verona, alla cui assunzione provvederà con successivo atto il Direttore della Sezione Servizi Sociali, da porsi a carico del capitolo di spesa n. 61237 "Spesa sanitaria corrente per il finanziamento dei LEA- Gestione sanitaria accentrata presso la Regione-Programmi specifici di prevenzione, assistenza e recupero psicoterapeutico dei minori vittime di abuso sessuale (art. 20, comma 1, punto B, lett. A) D.LGS. 118/2011), del Bilancio Regionale per l'esercizio 2016, che presenta sufficiente disponibilità (Programma 1301 "Servizio Sanitario Regionale - Finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA);

4.     di dare atto che la Sezione Servizi Sociali a cui è assegnato il suddetto capitolo di spesa ha attestato che il medesimo presenta la necessaria disponibilità;

5.     di dare atto che l'importo complessivo stanziato sul predetto capitolo di spesa 61237, è finanziato con quota parte dalle risorse del Fondo Sanitario regionale 2016 destinato alla gestione accentrata della spesa e risulta incassato mensilmente in gestione sanitaria in relazione a quanto stabilito dall'art. 77 quater del D.L. 112/2008;

6.     di disporre che la somma di € 700.000,00, di cui al punto 3. Precedente sia ripartita sulle base delle modalità e dei criteri descritti al punto d. della premessa e liquidata in un'unica soluzione;

7.     di rinviare a successivi provvedimenti del Direttore della Sezione Servizi Sociali l'approvazione di ogni altro atto conseguente alla realizzazione delle attività relative al potenziamento della rete regionale delle Equipes Specialistiche, oggetto della presente deliberazione, ivi compreso l'impegno di spesa;

8.     di dare atto che la spesa, di cui si prevede l'impegno con il presente atto, non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011 e non riveste natura di debito commerciale;

9.     di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli artt. 26 e 27 del D.Lgs. 14 marzo 2013 n. 33;

10.    di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.) del Veneto o, in alternativa, ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla data di comunicazione del medesimo;

11.    di disporre la pubblicazione integrale della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

 

(seguono allegati)

1041_AllegatoA_326339.pdf

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