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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 64 del 05 luglio 2016


Materia: Istruzione scolastica

Deliberazione della Giunta Regionale n. 951 del 22 giugno 2016

Approvazione dello schema di Protocollo d'Intesa tra la Regione del Veneto e l'Ufficio Scolastico Regionale del Veneto per l'avvio sperimentale di percorsi di integrazione delle competenze finalizzati all'acquisizione dell'attestato di qualifica professionale di Operatore socio sanitario da attuarsi presso le Istituzioni scolastiche del Veneto ad indirizzo "Servizi Socio Sanitari". (L. R. 30/01/1990, n. 10 - L.R. 16/08/2001, n. 20).

Note per la trasparenza

Su richiesta delle famiglie degli studenti interessati e degli Istituti Professionali, la Regione del Veneto d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale ha definito un percorso di integrazione delle competenze per i diplomati presso gli Istituti Professionali di Stato ad indirizzo “Servizi Socio Sanitari” finalizzato all’acquisizione della qualifica di Operatore Socio Sanitario e ha quantificato un credito formativo spendibile negli ordinari percorsi a qualifica OSS.

Estremi dei principali documenti dell'istruttoria:
L.R. 30 gennaio 1990 n. 10 “Ordinamento del sistema di formazione professionale e organizzazione delle politiche regionali del lavoro” e s.m.i
L.R. 16 agosto 2001 n. 20 “La figura professionale dell’Operatore Socio-Sanitario” e successive modifiche

Il relatore riferisce quanto segue.

La legge quadro sulla formazione, n. 845/1978, e la legge regionale 30 gennaio 1990, n. 10, “Ordinamento del sistema di formazione professionale e organizzazione delle politiche regionali del lavoro” prevedono lo svolgimento di percorsi integrati tra il sistema della formazione professionale e gli istituti di istruzione secondaria superiore.

Il Protocollo d’Intesa siglato in data 13 gennaio 1994 tra il Ministero della Pubblica Istruzione e la Regione del Veneto, impegnava i sottoscrittori a progettare e realizzare congiuntamente attività integrate per la realizzazione di percorsi formativi biennali post-qualifica nella c.d. Terza Area che consentivano l’acquisizione di un diploma di maturità e di un attestato di qualifica.

In relazione a quanto sopra, con provvedimento n. 5885 del 28/12/1993 e successive modifiche e integrazioni la Giunta regionale ha approvato il modello per la realizzazione dei percorsi finalizzati al conseguimento della qualifica professionale presso gli Istituti professionali di Stato (di seguito IPS).

Tra i percorsi rientrava anche quello finalizzato al conseguimento della qualifica del collaboratore socio - assistenziale, in seguito sostituito con quella di Operatore socio sanitario (di seguito Oss) a fronte dell’Accordo del 22/02/2001 tra il Ministero della Sanità, il Ministero della Solidarietà Sociale, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano.

Nel contesto regionale, la figura dell’Oss è disciplinata dalla L.R. n. 20 del 16/08/2001 e lo svolgimento dei relativi corsi da parte degli IPS è stato disciplinato con DGR n. 108 del 24/01/2003 e 833 del 26/03/2004.

La riforma del secondo ciclo di istruzione (Riforma Gelmini) siglata mediante DPR del 15/03/2010 n. 87 ha introdotto delle modifiche sostanziali riguardanti gli istituti professionali di Stato, comportando, per quanto rileva in questo contesto, la revisione del curricolo dell’indirizzo “servizi sociali” divenuto indirizzo “servizi socio sanitari”.

Il rinnovamento degli istituti professionali va inquadrato all’interno della cooperazione europea per la costituzione di un sistema condiviso di istruzione e formazione tecnico - professionale (Vocational Education and Training - VET) e, più in generale, in coerenza con gli impegni assunti dall’Italia a seguito del Consiglio di Lisbona del 2000, nell’ambito del “nuovo slancio” dato alle quattro priorità del quadro strategico per il settore dell'istruzione e della formazione fino al 2020.

Il riordino degli istituti professionali è stato finalizzato a rispondere all’esigenza di organizzare percorsi formativi quinquennali, finalizzati al conseguimento di un titolo di studio e fondati su una solida base di istruzione generale e tecnico - professionale riferita a filiere produttive di rilevanza nazionale che caratterizzano i due settori fondamentali, Servizi e Industria e Artigianato, in cui sono compresi sei indirizzi.

Va anche richiamato che la riforma ha disposto, a partire dall’anno scolastico 2010-2011, la soppressione dei corsi professionalizzanti nella c.d. Terza Area e l’introduzione dell’istituto dell’alternanza scuola – lavoro. Di fatto è stato superato il modello previgente che consentiva il quasi contestuale conseguimento del diploma di stato e dell’attestato di qualifica professionale.

Alla luce delle evoluzioni dell’ordinamento e delle conseguenze che questo ha comportato in ordine alle ricadute occupazionali dei diplomati presso gli IPS nell’indirizzo suddetto, la Regione del Veneto unitamente all’Ufficio Scolastico Regionale ha deciso di individuare le soluzioni tecnicamente più adeguate al fine di assicurare una risposta efficace alle istanze di ragazzi e famiglie.

A tal proposito la Regione si è fatta promotrice dell’istituzione di un gruppo di lavoro composto da esperti regionali in materia di formazione e sanità, dall’Ufficio Scolastico Regionale e dalla rappresentanza della Rete degli IPSSS del Veneto. Il gruppo ha esplorato le varie ipotesi, anche in considerazione di analoghe esperienze maturate in diversi contesti regionali, e ha valutato le modalità tecniche per assicurare il conseguimento dell’attestato di qualifica professionale di Oss ai futuri diplomati degli IPS mediante la strutturazione di un percorso di integrazione delle competenze e il riconoscimento di un credito formativo standard da spendersi nei percorsi ordinari per Oss.

A conclusione dei lavori, è stato condivisa la proposta di uno strumento operativo, che consentirà alle istituzioni scolastiche l’avvio di percorsi integrativi di riallineamento delle competenze per le discipline e i contenuti curricolari indispensabili allo sviluppo delle competenze dell’Operatore socio sanitario, e al conseguimento della relativa qualifica professionale ai sensi delle vigenti disposizioni.

La proposta prevede che i percorsi possano essere realizzati parallelamente o successivamente al percorso curricolare quinquennale.

Al tempo stesso si propone il riconoscimento di un credito formativo standard, spendibile negli ordinari percorsi formativi regionali per Oss, da parte dei diplomati nel medesimo indirizzo nelle precedenti annualità o di quanti intendessero non avvalersi dei percorsi integrativi.

Le procedure dei percorsi integrativi dovranno essere conformi ai dispositivi e agli standard regionali vigenti. A tal proposito, ad esempio, il soggetto gestore deve essere in possesso del requisito dell’accreditamento regionale per l’ambito della formazione superiore. Laddove l’Istituzione scolastica non fosse accreditata, può stringere accordi di partnership con organismi di formazione accreditati che dispongano di comprovata esperienza in attività analoghe, che assumono il ruolo di soggetto proponente.

Il lavoro è stato seguito dalle strutture regionali competenti in materia di formazione, sanità e servizi sociali.

Allo scopo di dare seguito alle indicazioni elaborate nel corso dei momenti di confronto, si propone all’esame della Giunta regionale lo schema di Protocollo d’Intesa tra Regione del Veneto e l’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, i cui obiettivi e ambiti di operatività sono riportati nell’Allegato A, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. Lo schema di Protocollo d’intesa rimanda a successivi provvedimenti la definizione degli strumenti operativi secondo le finalità indicate.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

- Vista la L. n. 845 del 1978 “Legge quadro in materia di Formazione Professionale”;

- Vista le L.R. 30 gennaio 1990 n. 10 “Ordinamento del sistema di formazione professionale e organizzazione delle politiche regionali del lavoro” e s.m.i;

-Vista la DGR n. 5885 del 28/12/1993 “Azioni formative integrate con il sistema scolastico (art. 12 L.R. n. 10/1990). Approvazione percorsi formativi sperimentali, da realizzare in col-laborazione con gli istituti professionali di Stato, per il conseguimento di una qualifica pro-fessionale di II° livello. Anni scolastici 1993/1994-1994/1995. Immediatamente eseguibile”;

- Visto lo schema di Protocollo d’Intesa del 13/01/1994 tra il Ministero della Pubblica Istruzione e la Regione del Veneto;

- Visto l’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2001 che individua la figura e il relativo pro-filo professionale dell’Operatore Socio Sanitario e definisce l’ordinamento didattico dei re-lativi corsi di formazione;

- Vista la L.R. 16 agosto 2001 n. 20 “La figura professionale dell’Operatore Socio-Sanitario” e successive modifiche;

- Vista la DGR n. 2497 del 13/09/2002 “Percorsi integrati tra il sistema della formazione professionale regionale e gli Istituti Professionali di Stato. Validazione di nuove figure professionali e riconoscimento azioni formative da attuarsi nel biennio 2002/2004. (L.R.10/1990).”

- Vista la DGR n. 108 del 24/01/2003 “Legge regionale 16 agosto 2001 n. 20 e s.m. “La figura professionale dell’operatore socio sanitario”. Approvazione del percorso formativo e riconoscimento dei corsi ai sensi dell’art. 19 L.R. 10/1990 da realizzarsi presso gli Istituti Professionali di Stato con indirizzo servizi sociali. Anni formativi 2002/2003 e 2003/2004.”;

- Vista la DGR n. 2141 del 11/07/2003 “Percorsi integrati tra il sistema della formazione professionale regionale e gli IPS. Revisione e validazione di nuove figure professionali dell'intero comparto della terza area - anno 2003”;

- Vista la DGR n. 833 del 26/03/2004 “Approvazione del percorso formativo della figura professionale dell'Operatore Socio Sanitario da realizzarsi presso gli Istituti professionali di Stato con indirizzo servizi sociali. Anni formativi 2003/2004 e 2004/2005 (L.R. n. 20/2001 e successive modifiche)”;

- Vista la DGR n. 84 del 16/01/2007 " Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio sanitarie e sociali" - Approvazione dei requisiti e degli standard, degli indicatori di attività e di risultato, degli oneri per l'accreditamento e della tempistica di applicazione, per le strutture sociosanitarie e sociali”

- Visto il DPR n. 87 del 15/03/2010 “Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti professionali, ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”

- Vista la DGR n. 1886 del 15/11/2011 riguardante la concessione del credito formativo per il diploma “Tecnico dei Servizi Sociali”;

- Visto l’art. 2 comma 2 della L.R. 54/2012 e s.m.i.

delibera

1.  di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, quanto riportato in premessa;

2.  di approvare lo schema di Protocollo d’intesa tra Regione del Veneto e l’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto per l’avvio di percorsi di integrazione delle competenze finalizzati all’acquisizione della qualifica di Operatore socio sanitario da attuarsi presso le Istituzioni scolastiche del Veneto ad indirizzo socio sanitario i cui obiettivi, contenuti e ambiti di operatività sono riportati nell’Allegato A, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che per conto della Regione sarà firmato dal Presidente o da un suo delegato;

3.  di stabilire che per la realizzazione delle attività previste nel suddetto Protocollo d’intesa si potranno utilizzare risorse regionali, statali e comunitarie, una volta verificata la disponibilità;

4.  di dare atto che il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

5.  d’incaricare la Sezione Formazione dell’adozione di ogni ulteriore e conseguente atto relativo alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi;

6.  di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 23 e 26 comma 1 del Decreto Legislativo del 14 marzo 2013, n. 33;

7.  di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino ufficiale della Regione.

(seguono allegati)

951_AllegatoA_325795.pdf

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