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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 63 del 01 luglio 2016


Materia: Formazione professionale e lavoro

Deliberazione della Giunta Regionale n. 948 del 22 giugno 2016

Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse II Inclusione sociale - "ResponsabilMente - Promuovere l'innovazione sociale e trasmettere l'etica - Percorsi di RSI" - Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali e approvazione della Direttiva - Anno 2016.

Note per la trasparenza

Il provvedimento approva l’avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali che perseguono l’obiettivo specifico 9 del POR FSE 2014/2020 – Rafforzamento dell’economia sociale – per contribuire alla promozione della Responsabilità Sociale d’impresa in un’ottica di inclusione e innovazione sociale. Si approva, inoltre, la Direttiva che definisce le caratteristiche, le finalità degli interventi e le modalità di presentazione dei progetti e si determina l’ammontare massimo delle correlate obbligazioni di spesa nonché le risorse finanziarie a copertura.

Il relatore riferisce quanto segue.

La Strategia rinnovata della UE in materia di Responsabilità sociale delle imprese (RSI), così come inserita nelle politiche europee con il Libro verde, attualmente prosegue con le indicazioni contenute nella Strategia Europa 2020 e nel Piano D'Azione Imprenditorialità 2020. Essa è inserita a pieno titolo, inoltre, nell'Iniziativa per la politica industriale con l’Atto unico per il mercato interno, al fine di creare le condizioni favorevoli per una crescita sostenibile, un comportamento responsabile delle imprese, delle comunità territoriali e una creazione di occupazione durevole nel medio e lungo termine. Tale Strategia fa riferimento anche a principi e a orientamenti riconosciuti a livello internazionale quali i principi guida ONU, le Linee guida OCSE e le Convenzioni ILO.

In questo quadro, all'impresa economica viene chiesto di assumere un ruolo sociale e di farsi carico degli impatti ambientali e delle conseguenze derivanti dalla propria attività, dando conto degli effetti, anche economici e sociali, che si riverberano sull'ambiente circostante, in risposta al principio comune secondo il quale la RSI rappresenta un modello di governance aziendale non più orientato unicamente verso la dimensione interna ma improntato sul rapporto attivo tra impresa e società, cui seguono mutui diritti e doveri.

L'Italia è stato il primo tra gli Stati membri ad aver consegnato alla Commissione europea il proprio Piano di azione, che illustra le azioni prioritarie e i progetti volti alla realizzazione della Strategia rinnovata dell'UE per il periodo 2011-2014 in materia di responsabilità sociale delle imprese, in linea con la ricerca di un modello alternativo di sviluppo (sostenibile) e di uscita dalla crisi economica e sociale.

In questo panorama, la Regione del Veneto è attiva da un decennio nell’ambito della RSI con una molteplicità di iniziative che intervengono non solo a livello regionale ma anche nazionale. Dal 2006 è infatti attivo un Protocollo d’Intesa tra Regione del Veneto e Unioncamere che, tramite una serie di convenzioni, ha permesso di sostenere il Progetto CSR (Corporate Social Responsibility) Veneto. Nell’ambito di tale progetto è stato istituito il Forum veneto Multi-stakeholder, composto dai rappresentanti regionali delle parti sociali, delle istituzioni ed altre organizzazioni attive sul tema CSR. Questo progetto, nel corso degli anni, ha sostenuto varie attività quali, ad esempio, formazione per operatori, campagne informative, elaborazioni di un dossier di Buone Pratiche di CSR in territorio veneto, coinvolgimento delle scuole superiori nella produzione di elaborati sul tema per sensibilizzare e formare i ragazzi e promuovere l’interazione con le istituzioni scolastiche.

Nel 2012 ha preso il via il Progetto Interregionale “Creazione di una rete per la diffusione della Responsabilità Sociale d’Impresa” che vede coinvolte le Regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria, Toscana, Valle d’Aosta con Veneto e Liguria come capofila, in interventi volti ad aumentare la diffusione della CSR tra le imprese e avviare un processo di scambio e apprendimento reciproco e di collaborazione per lo sviluppo di prodotti comuni.

Nel 2013, inoltre, è stato firmato un Protocollo d’intesa tra Regione del Veneto e MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) in materia di formazione e promozione delle tematiche legate alla CSR, in base al quale il Ministero si impegna a collaborare ai progetti che la Regione svilupperà e coordinerà sia a livello regionale che a livello interregionale/transnazionale.

La Regione del Veneto ha inserito all’interno del POR FSE 2014-2020 un obiettivo specifico prevedendo una serie di azioni volte a sostenere la promozione di progetti volti all’innovazione sociale, alla RSI, la sperimentazione e lo scambio di buone prassi di strumenti e servizi innovativi di inserimento lavorativo. La finalità generale è, quindi, quella di promuovere una serie di interventi volti a favorire l’adozione, da parte delle imprese venete, di modelli rispondenti ai criteri della Responsabilità Sociale d’Impresa nonché di approcci di “external engagement” e innovazione sociale, sostenendo lo sviluppo di interventi coordinati con partenariati tra pubblico, privato e privato sociale; in tal modo si favorirà la crescita, nelle imprese venete, di comportamenti in linea con i principi della Responsabilità Sociale, incrementando condizioni di legalità e leale concorrenza.

L’adozione, da parte delle imprese venete, di approcci e modelli organizzativi in linea con i principi della Responsabilità Sociale d’Impresa, nonché di promozione di condizioni di legalità, regolarità e di leale concorrenza delle attività produttive, può sicuramente favorire le imprese stesse nel loro percorso volto all’internazionalizzazione e nell’ingresso in nuovi mercati.

Con le attività previste dal presente avviso si intende, pertanto, dare una prospettiva di continuità alle azioni già intraprese e a quanto svolto negli ultimi anni sia nell’ambito del progetto regionale “Progetto Veneto CSR” sia in ambito nazionale con le attività del progetto interregionale “Creazione di una rete per la diffusione della CSR”; a tal proposito verrà messo a disposizione quanto è stato elaborato e sperimentato a più livelli, capitalizzando le buone prassi individuate, le esperienze fatte con gli istituti scolastici, l’applicazione del set di indicatori di auto-valutazione, proseguendone la sperimentazione e sviluppandone ulteriormente le potenzialità.

Il presente avviso si pone all’interno dell’obiettivo specifico 9 del POR FSE 2014-2020 nell’ambito della priorità 9.v - la promozione dell'imprenditorialità sociale e dell'integrazione professionale nelle imprese sociali e dell'economia sociale e solidale, al fine di facilitare l'accesso all'occupazione. Il risultato atteso, che si intende perseguire, è la promozione della RSI in un’ottica di inclusione sociale per la sperimentazione e promozione di welfare territoriale e aziendale, sostenendo lo sviluppo di interventi coordinati con partenariati tra pubblico, privato e privato sociale.

Potranno essere presentati progetti, di durata biennale, individuati in un unico ambito tematico tra i 4 indicati (1 - governance dell’impresa; 2 - filiera, clienti, catena di fornitura; 3 - ambiente naturale, energia ed emissioni; 4 - territorio e comunità locale) e caratterizzati dalla presenza di partner appartenenti al mondo dell’imprenditoria, del terzo settore, degli enti locali, della finanza, della società civile.

All’interno dell’ambito tematico prescelto andranno sviluppate azioni a più livelli e molteplici attività interconnesse che coinvolgeranno più attori territoriali (imprese, scuole, università, parti sociali, ecc.), garantendo la presenza di partenariati obbligatori e l’eventuale presenza di altri partenariati premianti e che porteranno alla definizione di nuovi modelli di “comportamento etico”.

Ogni proposta progettuale, a prescindere dall’ambito tematico prescelto, dovrà comunque prevedere una serie di attività quali: percorsi di supporto all’applicazione del set di indicatori di auto-valutazione, percorsi di analisi partecipata dei fabbisogni, percorsi di potenziamento delle competenze nell’ambito tematico di riferimento, percorsi comuni di crescita secondo i principi della RSI tramite la messa in comune di esperienze, esigenze e progettualità e che coinvolgano il mondo della scuola, dell’università e della ricerca e del terzo settore. Inoltre, nell’ottica di favorire l’instaurarsi di relazioni tra imprese che operano all’interno dello stesso territorio, possono essere previste azioni di imprese che hanno già fatto un cammino di sviluppo di buone prassi in ambiti propri della RSI e che vogliono progredire ulteriormente, prevedendo, ad esempio, percorsi di rafforzamento in aree aziendali non sufficientemente coinvolte, così da poter diventare volano di innovazione per il territorio, e, contemporaneamente, sostenere la micro/piccola impresa che, dopo aver sviluppato un percorso di crescita, può attingere a quanto già in essere ed entrare nell’ambito di una rete ampia di servizi. A tal proposito, si vuole favorire positive contaminazioni e l’instaurarsi di relazioni tra imprese che operano sul medesimo territorio, nell’ottica che potremmo definire con uno slogan: “I GRANDI AIUTANO I PICCOLI”.

I destinatari delle attività saranno i lavoratori occupati presso imprese private operanti in unità localizzate sul territorio regionale, i titolari d’impresa, i liberi professionisti, i lavoratori autonomi, i soggetti svantaggiati, e le imprese sociali ovvero i lavoratori e gli operatori di organizzazioni profit o non-profit, pubbliche o private che operano nell’economia sociale.

L’importo complessivo delle risorse stanziate ammonta ad Euro 5.000.000,00 relativi all’Asse II Inclusione sociale – POR FSE 2014-2020.

Le procedure e i criteri di valutazione dei progetti presentati vengono individuati in coerenza con i criteri di selezione esaminati ed approvati dal Comitato di Sorveglianza nella seduta del 30 giugno 2015 del POR FSE 2014/2020.

L’erogazione dei contributi avviene in conformità alla normativa comunitaria in materia di aiuti di stato.

Le domande di ammissione al finanziamento e la relativa modulistica dovranno pervenire, esclusivamente a mezzo PEC, entro e non oltre il trentesimo giorno dalla data di pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto. Qualora la scadenza dei termini di presentazione dei progetti coincida con il sabato o con giornata festiva, il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo. Tenuto conto che è stata istituita una casella di PEC della Sezione Formazione, si prevede che le proposte progettuali debbano essere inviate al seguente indirizzo formazione@pec.regione.veneto.it fermo restando tutte le altre indicazioni che regolamentano l’invio della PEC.

La copertura finanziaria delle obbligazioni da assumersi in relazione alle attività di cui al presente provvedimento è assicurata dalla dotazione di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012 approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse II – Inclusione sociale – Obiettivo Tematico 9 – Priorità d’investimento 9v – Obiettivo Specifico 9. Nel rispetto del principio della competenza finanziaria potenziata, di cui all’Allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i., punto 5.2, lett. c, si prevede che le obbligazioni di spesa, per un importo massimo di complessivi Euro 5.000.000,00 saranno assunte sul Bilancio Regionale di previsione pluriennale 2016/2018, nei seguenti termini massimi:

  • Esercizio di imputazione 2016 - € 2.500.000,00 di cui quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione sociale – Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti” € 1.250.000,00; quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” € 875.000,00; quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” € 375.000,00;
  • Esercizio di imputazione 2017 - € 2.250.000,00 di cui quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione sociale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti” € 1.125.000,00, quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” € 787.500,00, quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” € 337.500,00;
  • Esercizio di imputazione 2018 - € 250.000,00, di cui quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione sociale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti” € 125.000,00, quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” € 87.500,00, quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” € 37.500,00.

Per la presente Direttiva la gestione finanziaria dei progetti prevede l’erogazione di una prima anticipazione per un importo del 50% anziché del 40% come previsto al punto D “Aspetti finanziari” - procedure per l’erogazione dei contributi - DGR 670 del 28/04/2015 “Testo Unico dei beneficiari”.

Le proposte progettuali saranno sottoposte a valutazione da parte di un nucleo di valutazione formalmente individuato e nominato dal Direttore della Sezione Formazione.

In allegato al presente provvedimento, del quale costituiscono parte integrante e sostanziale, vengono proposti all’approvazione della Giunta regionale l’Avviso pubblico per la presentazione dei progetti “ResponsabilMente – promuovere l’innovazione sociale e trasmettere l’etica – Percorsi di RSI ” (Allegato A) e la Direttiva di riferimento (Allegato B).

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;

  •  
  • Visto il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20.12.2013 reca disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
  • Visto il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio sostiene, all’art. 16, l’“Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile”;
  • Visto il Regolamento (UE - EURATOM) n. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020;
  • Visto il Regolamento delegato (UE) n. 480 della Commissione del 3 marzo 2014 che integra il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;
  • Visto il Regolamento (UE) N. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis»;
  • Visto il Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che precisa le categorie di aiuti compatibili con il mercato comune di applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato;
  • Visto il Regolamento (UE) N. 702/2014 della Commissione del 25 giugno 2014 che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali e che abroga il regolamento della Commissione (CE) n. 1857/2006;
  • Visto il Regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione del 7 gennaio 2014 recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei fondi strutturali e d’investimento europeo;
  • Visto il Regolamento di esecuzione (UE) n. 184/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 che stabilisce, conformemente al Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, i termini e le condizioni applicabili al sistema elettronico di scambio di dati fra gli Stati membri e la Commissione, e che adotta, a norma del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea, la nomenclatura delle categorie di intervento per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale nel quadro dell'obiettivo Cooperazione territoriale europea;
  • Visto il Regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione del 25 febbraio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
  • Visto il Regolamento di Esecuzione (UE) n. 215/2014 della Commissione del 7 marzo 2014 che stabilisce norme di attuazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda le metodologie per il sostegno in materia di cambiamenti climatici, la determinazione dei target intermedi e dei target finali nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione e la nomenclatura delle categorie di intervento per i fondi strutturali e di investimento europei;
  • Visto il Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione del 28 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le modalità dettagliate per il trasferimento e la gestione dei contributi dei programmi, le relazioni sugli strumenti finanziari, le caratteristiche tecniche delle misure di informazione e di comunicazione per le operazioni e il sistema di registrazione e memorizzazione dei dati;
  • Visto il Regolamento di esecuzione (UE) n. 1011/2014 della Commissione del 22 settembre 2014 recante modalità di esecuzione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli per la presentazione di determinate informazioni alla Commissione e le norme dettagliate concernenti gli scambi di informazioni tra beneficiari e autorità di gestione, autorità di certificazione, autorità di audit e organismi intermedi;
  • Vista la Decisione della Commissione C(2014), 8021 final del 29/10/2014 di approvazione dell’Accordo di Partenariato con l’Italia;
  • Vista la Decisione della Commissione C(2014), 9751 final del 12/12/2014 di approvazione del programma operativo "Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020" per il sostegno del Fondo sociale europeo nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" per la regione Veneto in Italia;
  • Visto il D.P.R. n. 196 del 3 ottobre 2008, “Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione”, applicato in attesa della nuova normativa di riferimento;
  • Visto il Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di coesione
  • Visto il Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 “Codice dell'amministrazione digitale”;
  • Visti gli Artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale e concorrenti in materia di istruzione;
  • Vista la Legge del 24 giugno 1997 n. 196 "Norme in materia di promozione dell'occupazione";
  • Vista la Legge 28 giugno 2012, n. 92 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” e successive modifiche e integrazioni;
  • Vista la Legge 10 dicembre 2014, n. 183 “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”;
  • Visto il Decreto Legislativo del 15 settembre 2015 n. 81 "Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183";
  • Vista la Legge Regionale n. 10/90 “Ordinamento del sistema di formazione professionale e organizzazione delle politiche regionali del lavoro” e successive modifiche e integrazioni;
  • Vista la Legge Regionale n. 19/2002, come modificata dalla L.R. n. 23/2010;
  • Vista la Legge Regionale n. 39/2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione” e successive modifiche e integrazioni;
  • Visto il D.Lgs. 118/2011 e s.m.i.;
  • Vista la Legge Regionale n. 3/2009, “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”, così come modificata dalla Legge Regionale n. 21 del 08/06/2012;
  • Vista la Legge Regionale n. 8 del 24/02/2016, di approvazione del Bilancio Regionale di previsione;
  • Vista la Legge Regionale n. 19/2002 e s.m.i. “Istituzione dell'elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati”;
  • Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2120 del 30 dicembre 2015, “Aggiornamento delle disposizioni regionali in materia di accreditamento degli Organismi di Formazione ai sensi della L.R. 19/2002 e s.m.i.”;
  • Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 2895 del 28 dicembre 2012, Allegato A, Linee guida per la validazione di competenze acquisite in contesti non formali e informali;
  • Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1560 del 31/07/2012 “Approvazione schema di Accordo tra Regione del Veneto, Parti Sociali, Università e Ufficio Scolastico regione del Veneto (USRV) per la formazione degli apprendisti con contratto di apprendistato di alta formazione e di ricerca (D.lgs. n. 167/2011 - LR n. 3/2009)”;
  • Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 650 del 07/05/2013 - Direttiva per la richiesta di voucher per Master in alto apprendistato (D.Lgs 167 del del 14.9.2011 e L.R. 3/2009) – Riapertura dei termini di presentazione.
  • Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 651 del 07/05/2013 - Avviso pubblico - Direttiva per la richiesta di contributo per gli apprendisti con contratto di alta formazione e di ricerca - “Il dottorato in alto apprendistato”.
  • Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 669 del 28/04/2015 - Approvazione documento “Sistema di Gestione e di Controllo” Regione Veneto Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020;
  • Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 670 del 28/04/2015 - Approvazione documento “Testo Unico dei Beneficiari” Programma Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo 2014-2020;
  • Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 671 del 28/04/2015 - Fondo Sociale Europeo. Regolamento UE n. 1303/2013. Approvazione delle Unità di Costo Standard.
  • Vista la Legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, art. 821;
  • Vista la Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 254 del 08 marzo 2016, Allegato C “Tabelle Standard di Costi Unitari (UCS) per la realizzazione di servizi di conciliazione nell’ambito di operazioni finanziate dalla Regione del Veneto POR FSE 2014-2020”;
  • Visto l’art. 2, comma 2 della L.R. 54/2012 e s.m.i..

delibera

  1. di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, quanto riportato in premessa;
  2. di approvare, per i motivi indicati in premessa, l’avviso pubblico per la presentazione di progetti di cui all’Allegato A e la Direttiva di cui all’Allegato B, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento;
  3. di stanziare un importo complessivo pari a Euro 5.000.000,00, relativi a spesa per trasferimenti correnti, a valere sull’Asse II Inclusione sociale – POR FSE 2014-2020;
  4. di determinare in Euro 5.000.000,00 l’importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con propri atti il Direttore della Sezione Formazione, disponendo la copertura finanziaria a carico dei fondi di cui al POR FSE 2014/2020, codice di programma 2014IT05SFOP012, approvato con Decisione Comunitaria C(2014), 9751 final del 12/12/2014, nell’ambito dell’Asse II – Inclusione sociale – Obiettivo Tematico 09 – Priorità d’investimento 9v – Obiettivo Specifico 9, a valere sul Bilancio Regionale di previsione pluriennale 2016/2018, nei seguenti termini:
  • Esercizio di imputazione 2016 - € 2.500.000,00 di cui quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione sociale – Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti” € 1.250.000,00; quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” € 875.000,00; quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” € 375.000,00;
  • Esercizio di imputazione 2017 - € 2.250.000,00 di cui quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione sociale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti” € 1.125.000,00, quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” € 787.500,00, quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” € 337.500,00;
  • Esercizio di imputazione 2018 - € 250.000,00, di cui quota FSE a carico del capitolo 102369 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione sociale - Area Formazione - Quota comunitaria - Trasferimenti correnti” € 125.000,00, quota FDR a carico del capitolo 102370 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Asse 2 Inclusione sociale - Area Formazione - Quota statale - Trasferimenti correnti” € 87.500,00, quota Reg.le a carico del capitolo 102375 “Programmazione POR-FSE 2014-2020 - Area Formazione - Cofinanziamento Regionale - Trasferimenti Correnti” € 37.500,00;
  1. di dare atto che la Sezione Formazione, a cui sono stati assegnati i capitoli di cui al precedente punto, attesta che i medesimi presentano sufficiente capienza in termini di competenza;
  2. di dare atto che il buon fine delle liquidazioni di spesa è subordinato anche alla effettiva disponibilità di cassa nei correlati capitoli di uscita;
  3. di prevedere che le domande di ammissione al finanziamento e la relativa modulistica debbano pervenire, esclusivamente a mezzo PEC all'indirizzo formazione@pec.regione.veneto.it, entro e non oltre il trentesimo giorno dalla data di pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto. Qualora la scadenza dei termini di presentazione dei progetti coincida con il sabato o con giornata festiva, il termine sarà posticipato al primo giorno lavorativo successivo;
  4. di demandare a successivo atto del Direttore del Dipartimento Formazione, Istruzione e Lavoro l’eventuale accertamento in entrata ai fini della copertura finanziaria della correlata spesa prevista e programmata nel presente provvedimento, ai sensi del punto 3.12, allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i.;
  5. di incaricare il Direttore della Sezione Formazione dell’esecuzione del presente atto e dell’adozione di ogni ulteriore e conseguente atto che si renda necessario in relazione alle attività oggetto del presente provvedimento, anche determinato dal sopravvenire di eventuali aggiornamenti normativi, nonché ai fini delle modifiche del cronoprogramma dei pagamenti, con particolare riferimento al pieno utilizzo del cofinanziamento regionale e delle risorse di cassa e competenza disponibili;
  6. di affidare la valutazione dei progetti pervenuti ad una apposita Commissione nominata dal Direttore della Sezione Formazione;
  7. di dare atto che la spesa di cui si prevede l’impegno con il presente atto non rientra nelle tipologie soggette a limitazioni ai sensi della L.R. 1/2011;
  8. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 26, comma 1, del D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33;
  9. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione nonché sul sito Internet della Regione Veneto.

(seguono allegati)

948_AllegatoA_325681.pdf
948_AllegatoB_325681.pdf

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