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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 16 del 23 febbraio 2016


Materia: Artigianato

Deliberazione della Giunta Regionale n. 59 del 27 gennaio 2016

Indirizzi normativi e metodologici al fine della redazione di un testo di riordino e di rilancio della normativa regionale in materia di artigianato. Costituzione Gruppo di lavoro.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento si costituisce un Gruppo di lavoro, di carattere tecnico e senza il sostenimento di oneri, al fine dell'elaborazione di una bozza di disegno di legge regionale in materia di artigianato.

L'Assessore Roberto Marcato riferisce quanto segue.

L'art. 45 della Costituzione stabilisce che la Repubblica Italiana ha il compito di perseguire la tutela e lo sviluppo dell'artigianato. Quindi, il settore artigiano è esplicitamente preso in considerazione dal legislatore costituzionale che, affidando al legislatore ordinario la disciplina del suo sviluppo, ne riconosce la valenza economica a livello nazionale.

La prima normativa organica dell'artigianato risale agli anni '50 con l'entrata in vigore della legge 25 luglio 1956, n. 860. L'impresa artigiana ricevette così definizione e vennero delineati per la prima volta i profili degli organi preposti alla tutela dell'artigianato (Commissione Provinciale, Commissione Regionale, Comitato Centrale dell'Artigianato). Venne inoltre istituito, presso ogni Camera di Commercio, l'Albo delle imprese artigiane. L'attuazione degli articoli 117 e 118 della Costituzione ed il trasferimento alle Regioni delle funzioni ad esse riconosciute in materia di artigianato rese obbligatoria una radicale revisione della normativa. Con la legge 8 agosto 1985, n. 443 "Legge quadro per l'artigianato", si dettarono i principi fondamentali della materia.

Il lungo processo di decentramento amministrativo, avviato con la legge n. 443/85, è culminato con la modifica del titolo V della Costituzione che ha attribuito alle Regioni competenza legislativa esclusiva nella materia dell'artigianato.

In attuazione della legge n. 443/85, la Regione del Veneto ha adottato la legge regionale 31 dicembre 1987, n. 67, con la quale ha disciplinato l'imprenditore artigiano, la forma giuridica e i limiti dimensionali dell'impresa artigiana, nonché le modalità di iscrizione e di cancellazione all'Albo delle imprese artigiane, lasciando a distinti provvedimenti normativi la regolamentazione degli interventi in materia di agevolazioni per l'accesso al credito, sostegno alle cooperative di garanzia e ai consorzi fidi, rilocalizzazioni e ristrutturazioni immobiliari, sviluppo e promozione dell'artigianato artistico, agevolazioni per investimenti in macchinari, ecc.

Nel contempo e più recentemente si é registrato un cambiamento del contesto territoriale, nazionale ed internazionale, dal punto di vista dell'ampliamento e differenziazione delle materie artigiane, dell'allargamento dei confini competitivi e della differenziazione dei soggetti che intervengono nel mercato. Questi cambiamenti sono stati resi maggiormente evidenti con la crisi che, a partire dal 2008, ha variato le dinamiche competitive del mercato ed i profili dei soggetti che operano in esso.

Nonostante la crisi economica, di carattere strutturale e non congiunturale, abbia interessato ovviamente anche il settore artigiano, con una diminuzione tendenziale del tasso di natalità delle imprese (nel 2015, -1,3% rispetto al 2013, -1,9% rispetto al 2012, -2,2 % rispetto al 2008, picco più elevato) (Fonte: Rapporto Statistico 2015, Regione del Veneto), il comparto ha continuato a mantenere una posizione fondamentale registrando, sempre nel 2015, 133.396 unità attive, pari al 30,4% del totale (Fonte: Rapporto Statistico 2015, Regione del Veneto). La crisi ha fatto, piuttosto, emergere le criticità di carattere "qualitativo" del settore di fronte a mercati e comportamenti profondamente mutati rispetto al periodo di piena espansione economica. La spinta verso l'innovazione, la competizione internazionale, il basso costo del lavoro in alcuni paesi, la veloce obsolescenza tecnologica dei prodotti, la maggior efficienza del sistema logistico, l'internazionalizzazione delle competenze, sono solo alcuni elementi che si sono inseriti con enorme vigore nelle trame del mercato competitivo. La conseguenza diretta è stata la forte destabilizzazione per le realtà "non al passo con i tempi". Al contrario, le imprese che hanno avviato processi di ristrutturazione, in alcuni casi, sono riuscite a mantenere inalterato il loro peso nel mercato o, addirittura, ad incrementare i volumi produttivi ed a commercializzare fuori dai confini territoriali tradizionali.

Il Rapporto annuale 2015 di Unioncamere del Veneto ha confermato la vivacità del comparto artigiano, che nel 2014 ha registrato una lenta ripresa con un valore della produzione pari a +2,5% e del fatturato pari a +3% rispetto all'anno precedente (Fonte: La situazione economica del Veneto 2015, Unioncamere del Veneto); per altri versi, e per completezza informativa, il settore manifatturiero - industriale ha registrato un valore di produzione pari a +1,8%, un maggior utilizzo degli impianti (72,9% nel 2014 a fronte del 70,9% nel 2012) e una forte propensione al rapporto con i mercati esteri (ordinativi esteri +3,3%, fatturato estero +4,3%, fatturato interno +0,7%) (Fonte: La situazione economica del Veneto 2015, Unioncamere del Veneto). A questi valori concorrono anche i risultati delle imprese che hanno investito in riorganizzazione, internazionalizzazione, innovazione, nonché di quelle realtà che hanno fatto leva sui valori immateriali dei prodotti, quali il "fatto a mano", il "ben fatto", la personalizzazione del prodotto e la "maestria artigiana".

A fronte del quadro sommariamente descritto, si ritiene necessario operare sul piano normativo procedendo alla rivisitazione della vigente disciplina regionale in materia di artigianato, al fine di semplificarla ed ordinarla in un testo unico, comprensivo delle diverse normative di settore, nonché di attualizzarla ad un mutato contesto competitivo, che tenga conto non solo della produzione artigianale, ma anche di tutte le leve in grado di orientare le imprese verso l'eccellenza e di consolidare la loro posizione nei mercati.

In funzione della predetta finalità si rende, quindi, opportuna la costituzione di un Gruppo di lavoro interdisciplinare, di carattere tecnico, che si caratterizzi, tra l'altro, per un elevato contenuto di professionalità e di flessibilità nella sua composizione. A tal fine, esso sarà così costituito: dal Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico, Avv. Giorgia Vidotti, dal Direttore della Sezione Industria e Artigianato, Dott. Michele Pelloso, dalla Dirigente del Settore Attività finanziarie e sostegno alle imprese della medesima Sezione, Dott.ssa Adanella Peron, da rappresentanti di Unioncamere del Veneto in collegamento col sistema camerale e da esperti delle organizzazioni delle imprese dell'artigianato maggiormente rappresentative in ambito regionale, da esse segnalati. Il Gruppo di lavoro è coordinato dal Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico o da soggetto da lui delegato.

Occorre nel contempo evidenziare che la particolare complessità e specificità delle tematiche sopra enunciate richiede l'apporto di particolari conoscenze tecnico-scientifiche qualificate, non rinvenibili nell'ambito dell'Amministrazione regionale, che integrino l'attività del Gruppo di lavoro testé menzionato.

Si ritiene infatti necessario operare un approccio metodologico che consenta l'elaborazione di un testo normativo che, garantendo la tutela Costituzionale sancita dall'articolo 45, in primo luogo rientri nell'ambito di applicazione della "legge quadro dell'artigianato" e, nel contempo, consenta l'adozione di adeguate misure finalizzate ad organizzare e semplificare l'attuale disciplina in vigore.

A tal fine, a seconda dell'argomento trattato dal Gruppo di lavoro, si prevede l'apporto collaborativo di esponenti, in possesso di una comprovata conoscenza ed esperienza professionale nel campo dell'artigianato, dell'imprenditoria, dell'ideazione di progetti, dell'internazionalizzazione, della digitalizzazione e di ogni altra materia necessaria ad un adeguato livello di approfondimento. La partecipazione al Gruppo di lavoro sarà a titolo gratuito.

Il Gruppo di lavoro dovrà predisporre la bozza tecnica di articolato normativo secondo le seguenti direttrici fondamentali:

  • semplificazione amministrativa;
  • innovazione e digitalizzazione;
  • eccellenza artigiana;
  • internazionalizzazione;
  • capitale umano;
  • filiere/integrazioni/aggregazioni;
  • strumenti di agevolazione;
  • professioni artigiane.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

VISTAla Legge 8 agosto 1985, n. 443 "Legge-quadro per l'artigianato";

VISTA la legge regionale del 31 dicembre 1987, n. 67 "Disciplina dell'artigianato";

VISTA la legge regionale 26 settembre 1989, n. 35 "Nuove norme in materia di associazionismo artigiano";

VISTA la legge regionale 22 giugno 1993, n. 18 "Interventi regionali sul territorio a favore del settore artigiano";

VISTA la legge regionale 23 ottobre 2009, n. 28 "Disciplina dell'attività di acconciatore";

VISTA la legge regionale 27 novembre 1991, n.29 "Disciplina dell'attività di estetista";

VISTO l'art. 2, comma 2, della legge regionale 31 dicembre 2012, n. 54;

delibera

1.    le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2.    di costituire, per le motivazioni in premessa indicate, un Gruppo di lavoro, di carattere tecnico, la cui attività è finalizzata alla redazione di una bozza di disegno di legge di rideterminazione organica della normativa regionale in materia di artigianato e degli strumenti di sviluppo del settore; il Gruppo di lavoro sarà così costituito: dal Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico, Avv. Giorgia Vidotti, dal Direttore della Sezione Industria e Artigianato, Dott. Michele Pelloso, dalla Dirigente del Settore Attività finanziarie e sostegno alle imprese della medesima Sezione, Dott.ssa Adanella Peron, da rappresentanti di Unioncamere del Veneto in collegamento col sistema camerale e da esperti delle organizzazioni delle imprese dell'artigianato maggiormente rappresentative in ambito regionale, da esse segnalati. Inoltre, a seconda dell'argomento trattato dal Gruppo di lavoro, sarà possibile l'apporto collaborativo di esponenti particolarmente qualificati, in possesso di una comprovata conoscenza ed esperienza professionale nel campo dell'artigianato e di ogni altra materia necessaria ad un adeguato livello di approfondimento. Il Gruppo di lavoro è coordinato dal Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico o da soggetto da lui delegato. La partecipazione al Gruppo di lavoro sarà a titolo gratuito;

3.    di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

4.    di incaricare il Direttore della Sezione Industria e Artigianato dell'esecuzione del presente provvedimento;

5.    di pubblicare il presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione.

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