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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 79 del 14 agosto 2014


Materia: Servizi sociali

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1315 del 28 luglio 2014

Iniziative a favore dei servizi territoriali a carattere residenziale per le fragilità (comunità/residenze per minori). Fondo nazionale per le Politiche Sociali, anno 2013 (art. 20, L. 8/11/2000, n. 328 - art. 80, c. 17, L. 23/12/2000, n.388). Determinazione di criteri, requisiti, modalità e termini per la presentazione e il finanziamento dei progetti.

Note per la trasparenza

Approvazione di criteri, requisiti, modalità e termini per la presentazione e il finanziamento di progetti finalizzati alla sperimentazione e alla realizzazione di azioni a favore dei minori inseriti in comunità di accoglienza.
 

Il Presidente Dott. Luca Zaia riferisce quanto segue.

Nel corso dell'ultimo decennio la Giunta Regionale ha sostenuto e valorizzato lo sviluppo dei servizi rivolti alla protezione e tutela dei bambini e ragazzi che vivono in contesti familiari in difficoltà e che in alcuni casi sono inseriti in progetti di allontanamento temporaneo dalla propria famiglia.

Così come definito dalla legislazione nazionale, con legge, 28 marzo 2001 n. 149 - "Modifiche alla legge 4 maggio 1984, n.184, recante «Disciplina dell'adozione e delle'affidamento dei minori»", i tempi di permanenza fuori dal nucleo di origine vengono definiti a partire dal percorso previsto per il recupero della famiglia d'origine e del legame della stessa con il bambino o ragazzo.

Nelle Linee guida regionali per i servizi sociali e sociosanitari, la cura e la segnalazione - Anno 2008 (D.G.R. 11 marzo 2008, n. 569) si individua, quale strumento privilegiato al fine di attivare interventi idonei in tempi definiti, il Progetto Quadro, che permette altresì di coordinare gli interventi sociali, sanitari ed educativi finalizzati a promuovere il benessere del bambino o del ragazzo, evitando possibili situazioni di "istituzionalizzazione" dovuti ad una presa in carico non adeguata del contesto in difficoltà; questo ad indicare la fondamentale importanza della progettazione condivisa sulle storie e sulle fasi di vita del minore.

Nello specifico dei percorsi che prevedono l'inserimento in struttura, il raggiungimento della maggiore età dell'adolescente accolto corrisponde spesso alla conclusione del progetto di tutela e alla sospensione del relativo sostegno economico, senza che sia stata raggiunta un'effettiva autonomia da parte del soggetto o che siano stati risolti gli aspetti di criticità che avevano portato all'allontanamento del bambino o del ragazzo dalla propria famiglia d'origine.

Dai dati raccolti durante i percorsi di ascolto delle ragazze e dei ragazzi coinvolti nei processi di protezione e cura realizzati in questi ultimi anni, non ultimo quanto realizzato e poi pubblicato in Crescere fuori famiglia - lo sguardo degli accolti e le implicazioni per il lavoro sociale (a cura dell'Assessorato ai Servizi Sociali), emerge chiaramente, quale preponderante, il tema del futuro, ossia della possibilità per i ragazzi e le ragazze di trovare gli stimoli e le opportunità per riuscire a costruire il proprio futuro lavorativo, affettivo, familiare.

Per la rete dei servizi del pubblico e del privato sociale appare dunque indispensabile in questo contesto l'attivazione di percorsi di cura volti alla promozione e al sostegno, anche formativo, della crescita e del benessere dei ragazzi accolti e accompagnati.

In quest'ottica, elemento chiave di riferimento diventa la capacità di realizzare progetti di intervento che con una modalità unitaria e coordinata coinvolgano tutti gli attori. È a tal proposito che assume particolare importanza la capacità di progettare i percorsi e di fare ciò assieme ai ragazzi e alle ragazze, partendo dalle risorse e dalle competenze attivabili, in un'ottica di crescita e cambiamento.

La Regione del Veneto, così come delineato nella Delibera della Giunta Regionale, 8 agosto 2008, n. 2416- Linee di indirizzo regionali per lo sviluppo dei servizi di protezione e tutela del minore - Biennio 2009/2010, ha voluto sostenere in particolare quegli ambiti e quei soggetti che hanno saputo attivare percorsi mirati alla programmazione degli interventi e alla loro gestione unitaria. È a partire da questo indirizzo che si è scelto anche in questa sede di sostenere le realtà del privato sociale che operano in un'ottica di progettazione attenta ai bisogni di vita dei ragazzi, ragazze e delle loro famiglie in difficoltà.

Quanto più gli attori del pubblico e del privato sociale riusciranno a porre in essere servizi ed interventi diversificati, tanto più i percorsi di cura attivati risulteranno appropriati ed aderenti alle specificità dei bambini e dei ragazzi. Lo sviluppo dell'offerta dei servizi e la promozione delle risorse accoglienti si afferma dunque quale obiettivo generale volto a porre in essere interventi sempre più personalizzati e ad evitare così situazioni istituzionalizzanti.

Obiettivo specifico del presente provvedimento è dunque la programmazione di azioni specifiche finalizzate alla sperimentazione e alla realizzazione di nuove forme di accompagnamento dei bambini e dei ragazzi inseriti in comunità di accoglienza volte a favorire e facilitare il ricongiungimento dei minori collocati in struttura con il proprio contesto familiare e sociale, anche attraverso la promozione e l'individuazione di percorsi di autonomia, nell'ambito di un processo di co-costruzione di nuove prassi di collaborazione tra tutti i soggetti territoriali, pubblici e del privato sociale, deputati alla tutela, alla cura e alla protezione dei minori. 

Ciò in un'ottica di integrazione, di coordinamento e di continuità delle azioni realizzate a partire dalla valutazione e dal buon esito degli interventi messi in atto, anche al fine di costruire e garantire un sistema di protezione e cura dell'infanzia e dell'adolescenza sempre più operativo in ambito preventivo e non solo e necessariamente in quello di gestione delle emergenze.

Ciò premesso con il presente provvedimento si dispone di destinare quale finanziamento per la realizzazione di azioni a favore dei minori inseriti in comunità di accoglienza una somma pari ad Euro 1.350.000,00 a valere sull'UPB U0156, capitolo 102039 denominato "Fondo nazionale per le Politiche Sociali, anno 2013 (art. 20, L. 8/11/2000, n. 328 - art. 80, c. 17, L. 23/12/2000, n.388)" e si propone l'approvazione dei seguenti Allegati, parti integranti dello stesso:

-        Allegato A: dal titolo "Bando per la presentazione di progetti a favore dei servizi territoriali a carattere residenziale per le fragilità (comunità/residenze a favore di minori) fondo nazionale per le Politiche Sociali, anno 2013" che individua obiettivi, tipologie di intervento ammesse a contributo, requisiti di ammissibilità, criteri di valutazione e assegnazione del contributo, modalità e termini per la presentazione della domanda;

-        Allegato B: la scheda progettuale da inviare alla Regione del Veneto;

-        Allegato C: recante il "modulo di adesione/partenariato al progetto" per i "partner formali".

Al finanziamento sono ammessi i progetti presentati dagli Enti gestori di strutture di accoglienza per minori in possesso di accreditamento istituzionale ai sensi della L.R. n. 22/2002 "Autorizzazione e accreditamento delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali".

I progetti dovranno essere presentati entro e non oltre il 15 ottobre 2014 secondo le modalità di cui all'Allegato A parte integrante del presente provvedimento. 

Dell'esame e della valutazione dei progetti è incaricata apposita Commissione tecnica nominata, con proprio decreto, dal Direttore del Dipartimento Servizi Sociosanitari e Sociali della Regione del Veneto che provvederà alla valutazione dei progetti pervenuti alla luce dei criteri di cui all'Allegato A parte integrante del presente provvedimento.

Conseguentemente alla valutazione dei progetti effettuata dalla suddetta Commissione tecnica, sempre con provvedimento del Direttore del Dipartimento Servizi Sociosanitari e Sociali della Regione del Veneto, si procederà all'approvazione degli stessi e della relativa graduatoria, all'assegnazione dei contributi, alla determinazione delle modalità di erogazione fino alla concorrenza massima del fondo nonché all'assunzione dell'impegno di spesa sul capitolo 102039 denominato "Fondo nazionale per le Politiche Sociali, anno 2013 (art. 20, L. 8/11/2000, n. 328 - art. 80, c. 17, L. 23/12/2000, n.388) che presenta la necessaria disponibilità.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;

-   Vista la legge 184/1983;

-   Vista la legge 285/1997;

-   Vista la legge 149/2001;

-   Vista la D.G.R. 2416 del 8 agosto 2008;

-   Visto l'art. 2 co. 2 della legge regionale n. 54 del 31 dicembre 2012;

-   Vista la legge regionale 29 novembre 2001, n. 39;

-   Vista la legge regionale 2 aprile 2014, n. 12;

-   Visto il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze del 26 giugno 2013;

delibera

1.   di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, l'Allegato A al presente provvedimento, dal titolo "Bando per la presentazione di progetti a favore dei servizi territoriali a carattere residenziale per le fragilità (comunità/residenze a favore di minori) fondo nazionale per le Politiche Sociali, anno 2013" che individua obiettivi, tipologie di intervento ammesse a contributo, requisiti di ammissibilità, criteri di valutazione e assegnazione del contributo, modalità e termini per la presentazione della domanda;

2.   di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, l'Allegato B al presente provvedimento, recante la scheda progettuale da inviare alla Regione del Veneto;

3.   di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, l'Allegato C al presente provvedimento recante il "modulo di adesione/partenariato al progetto";

4.   di incaricare il Direttore del Dipartimento Servizi Socio-Sanitari e Sociali alla nomina, con proprio decreto, di una Commissione tecnica che provvederà all'esame e alla valutazione dei progetti pervenuti alla luce dei criteri di cui all'Allegato A parte integrante del presente provvedimento;

5.   di dare atto che la spesa prevista dal presente provvedimento è da imputarsi allo stanziamento di cui all'UPB U0156, capitolo 102039 denominato "Fondo nazionale per le Politiche Sociali, anno 2013 (art. 20, L. 8/11/2000, n. 328 - art. 80, c. 17, L. 23/12/2000, n.388)" del bilancio regionale 2014;

6.   di determinare in Euro 1.350.000,00 l'importo massimo delle obbligazioni di spesa alla cui assunzione provvederà con proprio provvedimento, a seguito di esame e valutazione dei progetti, il Direttore del Dipartimento Servizi Socio-Sanitari e Sociali unitamente all'approvazione degli stessi e della relativa graduatoria, all'assegnazione dei contributi, alla determinazione delle modalità di erogazione degli stessi nonché all'assunzione dell'impegno di spesa sul capitolo 102039 denominato "Fondo nazionale per le Politiche Sociali, anno 2013 (art. 20, L. 8/11/2000, n. 328 - art. 80, c. 17, L. 23/12/2000, n.388) che presenta la necessaria disponibilità;

7.   di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

8.   di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall'avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;

9.   di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi degli articoli 26 e 27 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33;

10.   di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

 

(seguono allegati)

1315_AllegatoA_279059.pdf
1315_AllegatoB_279059.pdf
1315_AllegatoC_279059.pdf

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