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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 94 del 05 novembre 2013


Materia: Programmazione

Deliberazione della Giunta Regionale n. 1848 del 15 ottobre 2013

Programmazione FESR 2014-2020. Adesione della Regione del Veneto al progetto di studio di pre-fattibilità per l'attivazione di strumenti finanziari innovativi per lo sviluppo del territorio regionale (Strumento "JESSICA"). Aspetti organizzativi.

Note per la trasparenza:

Vengono definiti gli aspetti organizzativi relativi all'adesione della Regione del Veneto al progetto di studio di pre-fattibilità per l'attivazione dello strumento "JESSICA" gestito dalla Banca Europea per gli investimenti (BEI), da attuare con il Programma Operativo Regionale FESR 2014-2020.

 

Il Vice Presidente on. Marino Zorzato, di concerto con l'Assessore Roberto Ciambetti e l'Assessore Massimo Giorgetti, riferisce quanto segue.

Nella programmazione FESR 2014-2020 la Commissione Europea punterà molto sugli strumenti finanziari innovativi, costituiti per l'utilizzo 'rotativo' dei Fondi Strutturali per investimenti nei territori. Gli Strumenti Finanziari (tra i quali JESSICA, oggetto della presente delibera), diversamente dalla programmazione 2007-2013, potranno operare inmaniera trasversale tra assi e obiettivi, attingendo a dotazioni finanziarie didiversa provenienza, con percentuali di cofinanziamento UE fino al 100%.

Le Regioni possono chiedere alla Banca Europea Investimenti (BEI), tramite la Direzione Generale della Politica Regionale e Urbana della Commissione Europea, di sviluppare uno studio di pre-fattibilità sull'opportunità di attivare nei loro territori gli Strumenti Finanziari, partendo dall'analisi del contesto regionale (es. analisi socio economiche, urbanistiche, demografiche, ecc.) per poi procedere alla ipotesi di strutturazione e valutazione di sostenibilitàdi progetti e programmi pilota di sviluppo territoriale da realizzare nella programmazione 2014-2020.

In particolare lo studio riguarda le seguenti tipologie progettuali:

-          progetti di sviluppo del territorio finanziariamente sostenibili(efficienza energetica di edifici, realizzazione di trasformazioni urbane, riqualificazione di zone industriali dismesse, sviluppo di aree urbane/edifici pubblici, ecc.);

-          progetti in partenariato pubblico privato (PPP) con un ruolo attivo sia degli Enti Pubblici (es. Comuni, Provincie, ecc.) che di operatori privati (es. progetti di concessione e gestione).

La Regione Marche, prima Regione italiana, ha ottenuto il finanziamento per realizzare lo studio da attivarsi a partire da maggio 2013 ed è previsto nell'accordo la possibilità che si associno anche altre Regioni.

La Regione Marche e la stessa BEI hanno manifestato il proprio interesse affinché la Regione del Veneto partecipi allo studio.

Con nota del Segretario Generale della Programmazione, n. prot. 232871 del 31 maggio 2013, la Regione del Veneto comunicava alla DG Regio Unità D3 la propria adesione allo studio.

Nel frattempo, anche le Regioni Emilia Romagna e Lazio hanno aderito all'iniziativa.

Data l'attenzione al tema dell'efficienza energetica, capitalizzando l'esperienza del periodo di programmazione 2007-2013 e, in particolare, in vista della nuova programmazione FESR 2014-2020 che attribuisce maggiore importanza alle tematiche connesse a un'economia a basse emissioni di carbonio, la Regione del Veneto, con la propria adesione al progetto in oggetto, si propone di sostenere progettualità che garantiscano il risparmio energetico a partire dalle città e rendano competitivi i territori in cui i nuovi strumenti vengono implementati, con il conseguente sviluppo a livello urbano.

In particolare, i temi di interesse della Regione del Veneto nell'ambito dello strumento "JESSICA" riguardano:

-          la rigenerazione dei centri urbani;

-          l'efficientamento energetico dei comuni tramite l'utilizzo delle ESCO (Energy Service Companies).

In termini attuativi lo studio, nello specifico, riguarda:

-          analisi socio economica, urbanistica, demografica a livello regionale, finalizzata a definire le principali necessità di sviluppo del territorio a livello regionale e le strategie percorribili per superare le situazioni di criticità, attraverso l'attivazione dello Strumento Finanziario (SF);

-          analisi delle possibili integrazioni tra i fondi del Quadro Strategico Comune (FESR, FSE, FEASR, FEAMP) nell'implementazione dello SF;

-          analisi sulle modalità di inserimento dello SF nel Programma Operativo Regionale (Assi, risorse, obiettivi, ecc.) e individuazione delle possibili sinergie con altre dotazioni finanziarie (sia pubbliche che private);

-          analisi urbanistica, procedura e piano economico-finanziario di progetti pilota di sviluppo territoriale che potranno essere implementati utilizzando lo SF, quantificando eventuali vantaggi ottenibili per la Regione dall'attivazione dello SF rispetto all'utilizzo della "modalità tradizionale - fondo perduto";

-          definizione di una strategia organica e coerente per l'attivazione dello SF nella Regione (piano industriale dello SF).

Una parte delle risorse del Programma Operativo FESR della Regione potrebbe essere destinata allo SF, per i temi d'interesse citati, così da utilizzarla in maniera rotativa. In ogni caso la Regione manterrebbe la titolarità delle risorse guidando il processo d'investimento e beneficiando dei potenziali proventi dei progetti.

Lo SF potrebbe far sì che la Regione assuma un ruolo di investitore neiprogetti, consentendo, altresì, di attrarre risorse terze di investitori privati (es. banche, finanziarie di investimento, fondi pensione, ecc.) e pubblico-private (es. Fondazioni di origine bancaria, ecc.) per meglio realizzare gli investimenti.

Si sottolinea che lo studio di pre-fattibilità è finanziato dalla Commissione Europea, non richiede oneri a carico della Regione e in ogni caso non impegna in alcun modo la Regione ad attivare gli Strumenti Finanziari.

Si tratta ora di individuare i referenti regionali che manterranno i rapporti con la BEI e le altre regioni coinvolte nel programma, considerati gli ambiti di intervento interessati dallo studio.

A questo proposito, si individuano:

-          la Direzione Regionale Programmazione quale Struttura di Coordinamento e responsabile della valutazione ed eventuale trasposizione delle azioni individuate nel Programma Operativo Regionale FESR 2014-2020;

-          la Direzione Regionale Urbanistica e Paesaggio, e in particolare il Servizio Pianificazione Urbanistica, quale referente per i temi afferenti alla rigenerazione dei centri urbani e responsabile dei rapporti con la BEI e con le altre regioni partecipanti per i temi di competenza;

-          l'Unità di Progetto Energia quale referente per l'efficientamento energetico dei comuni tramite l'utilizzo delle ESCO e responsabile dei rapporti con la BEI e con le altre regioni partecipanti per i temi di competenza.

Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

Udito il relatore, incaricato dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 53, quarto comma, dello Statuto, il quale da atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale;

-          Vista la nota del Segretario Generale della Programmazione alla DG Regio Unità D3 n. prot. 232871 del 31 maggio 2013 di richiesta di adesione della Regione del Veneto al progetto di studio di pre-fattibilità per l'attivazione di strumenti finanziari innovativi per lo sviluppo del territorio regionale;

-          Ravvisata l'opportunità di accogliere la proposta del relatore facendo proprio quanto esposto in premessa.

delibera

1.       le premesse sono parte integrante del presente atto;

2.       di confermare l'adesione della Regione del Veneto allo studio di prefattibilità promosso dalla Banca Europea per gli Investimenti per l'attivazione dello strumento "JESSICA", per lo sviluppo del territorio regionale;

3.       di individuare nella Direzione Regionale Programmazione la Struttura di Coordinamento e responsabile della valutazione ed eventuale trasposizione delle azioni individuate nel Programma Operativo Regionale FESR 2014-2020;

4.       di individuare nella Direzione Regionale Urbanistica e Paesaggio, e in particolare nel Servizio Pianificazione Urbanistica, il referente regionale per i temi afferenti alla rigenerazione dei centri urbani e responsabile dei rapporti con la BEI e con le altre regioni partecipanti per i temi di competenza;

5.       di individuare nell'Unità di Progetto Energia il referente per l'efficientamento energetico dei comuni tramite l'utilizzo delle ESCO e responsabile dei rapporti con la BEI e con le altre regioni partecipanti per i temi di competenza ;

6.       di demandare alle suddette strutture regionali l'individuazione di un referente operativo per le attività di competenza;

7.       di riservare all'autonoma valutazione della Giunta Regionale l'opportunità di trasferire gli esiti dello studio di prefattibilità in azioni del Programma Operativo Regionale FESR 2014-2020;

8.       di dare atto che la presente deliberazione non comporta spesa a carico del bilancio regionale;

9.       di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.

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