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Scarica versione stampabile Deliberazione della Giunta Regionale

Bur n. 78 del 08 ottobre 2010


Materia: Solidarietà internazionale

Deliberazione della Giunta Regionale n. 2187 del 21 settembre 2010

Interventi per la diffusione del commercio equo e solidale per l'anno 2010. L. R. 22 gennaio 2010, n. 6, articoli 6, 7 e 9. L. R. 16 dicembre 1999, n. 55.

(La parte di testo racchiusa fra parentesi quadre, che si riporta per completezza di informazione, non compare nel Bur cartaceo, ndr) [

Note per la trasparenza:

Disposizioni attuative della L.R. 22 gennaio 2010, n. 6, articoli 6, 7 e 9. Bando per la presentazione delle domande di contributo per interventi volti alla diffusione del commercio equo e solidale. Individuazione delle tipologie di intervento prioritarie e dei criteri di ripartizione delle risorse per l'anno 2010.

Il Presidente, Dott. Luca Zaia, riferisce quanto segue.

La Legge Regionale 22 gennaio 2010, n. 6, nel riconoscere il valore sociale e culturale del commercio equo e solidale, ha inteso valorizzare le produzioni, le tradizioni e le culture autoctone, per consentire l'accesso al mercato a produttori marginali, salvaguardando nel contempo i diritti dei lavoratori che prestano la loro opera in tali attività.

Strumenti per il perseguimento di tali obiettivi sono una maggiore informazione nei confronti dei consumatori, una maggiore diffusione dei prodotti del commercio equo e solidale, il sostegno, anche economico, di iniziative e progetti, in armonia con le disposizioni della Legge Regionale n. 55/1999 sulla promozione dei diritti umani, la cultura di pace, la cooperazione allo sviluppo e la solidarietà.

Definiti all'articolo 2 il commercio equo e solidale e all'articolo 3 il prezzo equo, l'articolo 4 della Legge Regionale n. 6/2010 prevede l'istituzione presso la struttura regionale competente dell'elenco regionale delle organizzazioni del commercio equo e solidale.

Con Deliberazione n. 1507 in data 08.06.2010, la Giunta Regionale, nell'individuare la Direzione Relazioni internazionali, Cooperazione internazionale, Diritti umani e Pari opportunità quale Struttura regionale competente nella istituzione e gestione dell'elenco regionale delle organizzazioni del commercio equo e solidale, ha definito i requisiti e le modalità per l'iscrizione delle organizzazioni nell'istituendo elenco regionale.

Il punto 5 della D.G.R. n. 1507/2010 rinviava ad un successivo provvedimento della Giunta Regionale la individuazione delle tipologie di intervento e i criteri di ripartizione delle risorse tra gli interventi per la diffusione del commercio equo e solidale, come previsto agli articoli 6 e 7 della Legge Regionale n. 6/2010.

Il rinvio era legato alla necessità di acquisire un quadro chiaro ed esauriente del numero di soggetti iscritti all'elenco regionale che saranno, a norma dell'articolo 6, comma 2, i beneficiari diretti dei contributi regionali previsti.

La D.G.R. n. 1507/2010 è stata pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione in data 25 giugno 2010. Dal giorno successivo si sono pertanto aperti i termini per la presentazione delle domande di iscrizione nell'elenco regionale delle organizzazioni del commercio equo e solidale. Ad oggi sono pervenute n. 21 domande di iscrizione. Per n. 14 domande la procedura si è chiusa con il relativo Decreto regionale di iscrizione nell'elenco, che è consultabile sul sito istituzionale regionale. Per n. 7 domande l'istruttoria è ancora aperta in attesa di integrazioni documentali.

Il quadro acquisito offre pertanto gli elementi per ottemperare alle disposizioni attuative previste all'articolo 9, comma 1 lettere b) e c) della L.R. n. 6/2010 che demanda infatti alla Giunta Regionale i seguenti compiti:

A) individuare le tipologie di intervento da finanziare prioritariamente;

B) individuare i criteri di ripartizione delle risorse tra gli interventi previsti dagli articoli 6, 7 e 9.

Gli articoli 6 e 7 della L.R. n. 6/2010 prevedono una ampia gamma di interventi di diffusione del commercio equo e solidale che includono, tra gli altri, interventi di divulgazione e sensibilizzazione della realtà del commercio equo e solidale e dei prodotti certificati, azioni educative nelle scuole, iniziative formative, promozione di giornate del commercio equo e solidale, finanziamenti a fondo perduto per investimenti materiali e immateriali funzionali all'espletamento delle attività delle organizzazioni.

Per il finanziamento degli interventi volti alla diffusione del commercio equo e solidale è stato previsto uno stanziamento complessivo di € 200.000,00, a valere sul capitolo 101493 del Bilancio regionale per l'esercizio finanziario 2010.

A) INDIVIDUAZIONE DELLE TIPOLOGIE DI INTERVENTO DA FINANZIARE PRIORITARIAMENTE.

Anche a seguito di un incontro di valutazione e condivisione con i responsabili delle Organizzazioni del commercio equo e solidale richiedenti l'iscrizione all'elenco, sono state individuate le seguenti tipologie di intervento:

  • iniziative di divulgazione e sensibilizzazione, volte a diffondere la realtà del commercio equo e solidale e ad accrescere nei consumatori la consapevolezza degli effetti delle proprie scelte di consumo;
  • iniziative di informazione e sensibilizzazione sui prodotti del commercio equo e solidale certificati con marchio di garanzia rilasciato dagli enti affiliati a Fairtrade Labelling Organizations International (FLO);
  • azioni educative nelle scuole, finalizzate a conoscere le problematiche connesse alle implicazioni delle scelte di consumo;
  • giornate del commercio equo e solidale, al fine di promuoverne la conoscenza e la diffusione.

L'individuazione delle tipologie sopra elencate riposa sulle seguenti motivazioni:

1) garantire la più ampia e capillare diffusione e conoscenza sul territorio veneto della legge regionale n.6/2010;

2) individuare la scuola come spazio privilegiato per la promozione di un modello di scelte e comportamenti responsabili in tema di consumo;

3) avviare un calendario e un circuito di appuntamenti riconoscibili come giornate del commercio equo e solidale, quale efficace strumento di promozione e sensibilizzazione della realtà del commercio equo e solidale.

B) INDIVIDUAZIONE DEI CRITERI DI RIPARTIZIONE DELLE RISORSE.

Alla luce dello stanziamento regionale previsto per questi interventi e del numero di organizzazioni già iscritte nell'elenco regionale, o suscettibili di iscrizione nel breve periodo, si propone che la Regione del Veneto contribuisca al finanziamento dei progetti approvati fino alla misura massima del 80% dei costi preventivati, considerati ammissibili. Inoltre, al fine di favorire la predetta azione capillare di informazione sul territorio veneto sarà finanziato almeno un progetto per ambito territoriale provinciale. Il finanziamento regionale non potrà comunque superare l'importo massimo di € 20.000,00 per ogni progetto ammesso al finanziamento. Nel solo caso di progetto che copra l'intero territorio regionale, il finanziamento potrà essere accordato per un massimo di € 60.000,00.

Gli Uffici della Direzione Regionale competente procederanno a verificare i requisiti dei soggetti proponenti e le modalità di presentazione delle richieste di contributo provvedendo successivamente alla valutazione dei progetti ammessi, sulla base dei criteri e indicatori di punteggio evidenziati nel Bando, Allegato A) del presente provvedimento che ne costituisce parte integrante ed essenziale.

Il "Bando per gli interventi di diffusione del commercio equo e solidale", oltre alla individuazione delle tipologie di intervento prioritarie e ai criteri di ripartizione delle risorse, definisce:

1. i requisiti dei soggetti richiedenti;

2. le condizioni di ammissibilità delle richieste di contributo;

3. i criteri di valutazione dei progetti;

4. i criteri per la definizione del Piano economico del progetto;

5. la definizione della graduatoria;

6. le modalità di erogazione e rendicontazione dei contributi;

7. la durata dei progetti finanziati;

8. le ipotesi di variazione progettuale;

9. le modalità di presentazione della domanda di contributo.

Si evidenzia la previsione di natura consortile dei progetti che dovranno essere obbligatoriamente presentati in forma associata da almeno tre soggetti, di cuiun ente capofila iscritto nell'elenco regionale delle organizzazioni del commercio equo e solidale, un partner pubblico in Veneto e un ulteriorepartner iscritto nell'elenco regionale del commercio equo e solidale.

Viene altresì allegata al presente provvedimento, per l'approvazione, la modulistica per la presentazione delle domande di contributo per gli interventi di diffusione del commercio equo e solidale (Allegato B al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale).

In considerazione di quanto evidenziato, si propone di approvare le tipologie di intervento di diffusione del commercio equo e solidale da finanziare prioritariamente e i criteri di ripartizione delle risorse, lo schema di Bando del Dirigente regionale della Direzione Relazioni internazionali, Cooperazione internazionale, Diritti umani e Pari opportunità (Allegato A) e la modulistica per la presentazione delle domande di contributo per la diffusione del commercio equo e solidale (Allegato B).

Al fine di dare concreta attuazione al presente provvedimento, si propone infine di dare incarico al Dirigente regionale della Direzione Relazioni internazionali, Cooperazione internazionale, Diritti umani e Pari opportunità di provvedere con propri atti all'approvazione delle risultanze del bando, con redazione di apposita graduatoria e l'assunzione dei relativi impegni di spesa, stabilendo che la redazione della graduatoria avvenga entro 120 giorni dalla scadenza dei termini di presentazione delle domande. La fissazione del termine di 120 giorni trova la propria motivazione nella necessità, in sede di prima applicazione della normativa regionale in materia, di una verifica della efficacia delle procedure di istruttoria finalizzata alla erogazione dei contributi da parte dell'Ufficio competente.

Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento.

LA GIUNTA REGIONALE

  • UDITO il relatore, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale;
  • Vista la Legge Regionale 22 gennaio 2010, n. 6;
  • Vista la Legge Regionale 16 dicembre 1999, n. 55;
  • Visti gli atti d'ufficio;]

delibera

  1. di ritenere le premesse parte integrante ed essenziale del presente provvedimento;
  2. di approvare, in attuazione degli articoli 6, 7 e 9, comma 1 lettere b) e c) della Legge Regionale 22 gennaio 2010, n. 6 la individuazione delle tipologie di intervento da finanziare prioritariamente e dei criteri di ripartizione delle risorse per gli interventi di diffusione del commercio equo e solidale per l'anno 2010, dettagliatamente esposte in premessa;
  3. di approvare altresì lo schema di bando per gli interventi per la diffusione del commercio equo e solidale a firma del Dirigente regionale della Direzione Relazioni Internazionali, Cooperazione internazionale, Diritti umani e Pari opportunità (Allegato A) e la modulistica per la presentazione delle richieste di contributo da parte di soggetti iscritti nell'elenco regionale del commercio equo e solidale, relative (Allegato B);
  4. di dare incarico al Dirigente regionale della Direzione Relazioni internazionali, Cooperazione internazionale, Diritti umani e Pari opportunità di provvedere con propri atti all'approvazione delle risultanze del bando, con redazione di apposita graduatoria e l'assunzione dei relativi impegni di spesa, stabilendo che la redazione della graduatoria avvenga entro 120 giorni dalla scadenza dei termini di presentazione delle domande di contributo;
  5. di incaricare il Dirigente della Direzione regionale Relazioni internazionali, Cooperazione internazionale, Diritti umani e Pari opportunità dell'esecuzione del presente provvedimento, compresa l'informazione e la pubblicizzazione del bando, dando atto che, essendo riservata al medesimo la gestione amministrativa del procedimento, egli possa apportare eventuali variazioni all'iter procedimentale in termini non sostanziali.


(seguono allegati)

2187_AllegatoA_227183.pdf
2187_AllegatoB_227183.pdf

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